IL VILLAGGIO DELLA PACE
NEL 1851

Preziose notizie sul nostro paese in un censimento del secolo scorso

Per dirimere una causa insorta fra il Comune di Santa Lucia e Fortunato Costa e consorti, il 2 febbraio 1851 il Consigliere Provinciale Paolo Cigala di Gualtieri Sicaminò, per incarico del Consiglio d'Intendenza della provincia di Messina, eseguì "la numerazione delle anime del Villaggio della Pace inferiore e superiore con distinte categorie indicando il numero degli abitanti che ricadono in cadauno di essi".

Le risultanze del lavoro svolto dal Cigala a quanto pare vennero contestate, perché l'operazione venne ripetuta il 13 ottobre dello stesso anno dal Consigliere Provinciale Francesco Pettini, con l'assistenza del "capo urbano" Gaetano Costa. I verbali dei due "censimenti", conservati nell'Archivio comunale di S. Lucia del Mela, ci consentono una ricostruzione "fotografica" della situazione abitativa del nostro paese così com'era quasi 150 anni fa, con i nomi dei capifamiglia, la composizione di ogni nucleo familiare e la distanza intercorrente fra un agglomerato e l'altro.

Dalla dettagliata esposizione dei verbalizzanti risulta chiaro, infatti, che il paese era suddiviso in due caseggiati principali: Pace Superiore (che comprendeva anche San Pietro, Casa Cannata e Prima Finata) e  Pace Inferiore. Restavano un po' distaccati i piccoli nuclei di Seconda Finata, Terza Finata e Fontanelle. Tutti questi agglomerati costituivano, comunque, un'unica comunità spirituale e civile. Nel suo verbale il Pettini annota, infatti, che "una sola chiesa, sita alla Pace superiore, è destinata pel culto divino per gli abitanti tutti di Pace superiore e sue adiacenze suddette, e di Pace inferiore e che ad un solo capo urbano in persona del detto sig. Costa ne è affidata la polizia locale". Il collegamento tra i vari caseggiati era assicurato "mercè unica strada praticabile da vetture e da carri". Non esistevano, infatti, altre strade "rotabili" oltre quella che poi avrebbe assunto la denominazione di Via Regina Margherita. Sono di epoca successiva la via Pace-Giammoro (collaudata il 16 novembre 1881), la via Pace-Gualtieri (collaudata il 15 febbraio 1890) e  la via Pace-Cattafi (collaudata il 22 giugno 1895).

La documentazione non ci fornisce alcuna notizia sugli abitanti di Camastrà e di Giammoro, perché probabilmente quelle contrade esulavano dall'oggetto della controversia, sulla cui natura non sappiamo assolutamente nulla.

Il conteggio eseguito dal Pettini dette risultati molto differenti da quelli del Cigala, non tanto per il numero delle famiglie presenti nel Villaggio (che erano circa 160), quanto piuttosto per la consistenza dei singoli nuclei familiari.  Per le contrade Terza Finata e Fontanelle disponiamo soltanto dei dati rilevati dal Cigala, dato che il Pettini verbalizzò di avere rinunciato, per la notevole distanza, al conteggio di quelle "poche case".

Ecco il prospetto delle risultanze dei due censimenti suddivise per contrada.

LOCALITA’

CENSIMENTO

CIGALA

CENSIMENTO

PETTINI

 

FAM.

COMP.

FAM.

COMP.

PACE INFERIORE

74

215

71

264

S. PIETRO

9

27

7

27

CASA CANNATA

16

44

18

63

PACE SUPERIORE

17

58

21

78

PRIMA FINATA

20

67

23

82

SECONDA FINATA

7

22

6

21

TERZA FINATA

8

32

-

-

FONTANELLE

6

21

-

-

TOTALE

157

486

146

535

Il numero degli abitanti rilevato dal Pettini, che prendiamo come dato più attendibile, collima con altri dati in nostro possesso. Nell'anno 1800, infatti, Francesco Sacco calcolava gli abitanti di Pace in "trecento circa" e nel 1806 l'Arcidiacono don Giacomo Coccia, riportando il numero delle anime della diocesi di S. Lucia, scriveva: "Nel Feudo della Pace proprio dei RR.mi Padri Cassinesi di Messina n. 265". Il Sacco fa anche un accenno alle origini del nostro paese, che egli definisce "una terricciola di fondazione moderna, poiché fu eretta da un secolo in qua". Se è credibile che il popolamento del feudo sia iniziato nel XVIII secolo, le ricerche in corso mi inducono tuttavia a ritenere che un piccolo "casale" sia esistito anche in epoca molto anteriore e che esso sia da individuare nella borgata S. Pietro.

Infatti in un documento del giugno 1101, con in quale il Gran Conte Ruggero d'Altavilla conferma tutte le concessioni precedentemente fatte all'Abbazia della S. Trinità di Mileto, troviamo citato un "Casale quod dicitur Sancti Petri de Trisina situm in plana Milacij" ("casale detto di S. Pietro di Trisina, sito nella piana di Milazzo"). Questo casale doveva essere nel nostro territorio, visto che di quel diploma i benedettini di S. Placido Calonerò nel 1431 si fecero rilasciare una copia notarile. Altri documenti ci danno pure notizia di una "chiesa di S. Pietro" che doveva essere ubicata nei pressi delle attuali Scuole Elementari di Pace Centro, forse nello stesso sito dove alla fine del secolo scorso venne costruita la Chiesa del Redentore. Di una "festa a S. Pietro" nel feudo della Pace troviamo testimonianza nei registri contabili del Monastero di S. Placido Calonerò nel dicembre del 1736. Inoltre nella Chiesa parrocchiale della Visitazione, sulla parete di sinistra, al di sopra del pergamo, è conservato un quadro di S. Pietro di autore ignoto.

Lo studio della popolazione del nostro Comune è ancora agli esordi e potrebbe offrire interessanti sviluppi. Segnalo la tesi di laurea di Giuseppe Tuttocuore, il quale ha preso in esame il periodo che va dal 1750 al 1900, utilizzando unicamente i registri della parrocchia S. Maria della Visitazione. Potrebbe essere proficuo integrare questo lavoro con una ricerca parallela condotta sui registri dello stato civile ed esaminando, per il periodo anteriore, anche i registri della parrocchia S. Maria dell'Itria di Soccorso Gaidara.

Gli elenchi dei due "censimenti" eseguiti nel 1851 sono parchi di notizie sulle condizioni sociali degli abitanti del Villaggio della Pace. A mala pena si riesce a scorgere la presenza di diversi strati sociali, quello dei "don" e dei "signori", quello dei "maestri" (cioè artigiani) e quello più numeroso dei senza titolo (in genere braccianti). I nuclei familiari sono composti in genere da 3-5 persone. La famiglia più numerosa è quella di Pietro Amorosia, composta da 7 elementi. Colpisce l'alto numero di vedove: ben 25, tutte rigorosamente registrate con il cognome del defunto marito.  

Per offrire una panoramica quanto più possibile completa dei dati rinvenuti, pubblico l'elenco dei capi famiglia secondo il censimento del Consigliere Pettini, con il numero dei componenti di ogni singolo "fogolare" (nucleo familiare). I cognomi maggiormente presenti sono Parisi (17), Schepis (10), Bonarrigo (7), Campanella (7), Ieni (7), Mendolia o Ammendolia (7), Pagano (6), Viola (6), Calderone (5), Gallo (5), Morosia o Amorosia (5), Trifirò (5), Cernuto (4), Ficarra (4), Sciotto (4), Costa (3), Dragà (3), Gullifa(3), Pandolfo (3), Vaccarino (3), Zodda (3). Non risultano ancora fra i residenti alcune famiglie "possidenti" (Cavallaro, Crimi. Cucinotta) inserite nell'elenco del 1877 da noi già pubblicato ("Il Nicodemo", maggio 1996). Segno che la loro immigrazione a Pace del Mela è da collegare probabilmente con l'acquisto di possedimenti dei benedettini messi all'asta nel 1872  e nel 1876.

PACE INFERIORE

(Il censimento venne iniziato dalla parte più bassa del paese. Il "capo urbano" Costa dichiarò al Pettini che "il caseggiato di Pace inferiore nella maggior parte spetta ai suoi abitanti come censualisti del Venerabile Monastero de' Cassinesi di Messina sotto titolo di S. Placido Calonerò e della Maddalena cui appartiene lo ex feudo Pace, che ricinge il detto caseggiato, e che talune case appartengono in piena proprietà al detto Monastero)

1)Francesco Calderone 3

2)Antonino Calderone 1

3)Santi Calderone 2

4)Fortunato Ieni 3

5)Maria vedova Ieni 4

6)Nicolina vedova Dragà 3

7)D. Giovanni Dragà (Cappellano) 5

8)Francesco Bonarrigo 6

9)Giuseppe Bonarrigo 4

10)Francesco Mendolia 5

11)Angelo Mendolia 6

12)Antonino Ieni 5

13)Nicolò Recupero 3

14)Carmela vedova Viola 3

15)Giovanna ved. Viola 4

16)Antonino Viola 3

17)Domenico Ficarra Leprino 6

18)Stefano Viola 5

19)Giuseppe Pagano 4

20)Giuseppe Pagano 5

21)Giuseppe Milici 4

22)Rosalia ved. Schepis 2

23)Agata vedova Schepis 2

24)Antonino Parisi 2

25)Angela ved. Barbera 1

26)Giuseppe Parisi 2

27)Francesco Siracusa 7

28)Carmelo Zodda 4

29)Rosaria ved. Lombardo 2

30)Cristoforo Ieni 3

31)Carmelo Parisi 4

32)Domenico Zodda 3

33)Domenica Mendolia 1

34)Giovanni Mendolia 3

35)Francesco Mendolia 5

36)Francesco Dragà 4

37)Pasquale Viola 1

38)Giovanni Schepis fu Domenico 5

39)Antonino Perroni 5

40)Antonia Parisi ved.di Giovanni 4

41)Natale Cannistrà 5

42)Giovanni Parisi 1

43)Lorenza vedova Parisi 3

44)Catarina vedova Ciccala 5

45)Carmela Pellizzeri 1

46)Giovanni Pellizzeri 4

47)Rosario Parisi 5

48)Antonino Lucchesi 5

49)Giuseppe Bonarrigo 4

50)Andrea Parisi 4

51)Antonino Bertuccio 5

52)Francesco Ieni 5

53)Giuseppe Ammendolia 2

54)Antonino Ammendolia 4

55)Nicolò Schepis 6

56)Maestro Antonino Schepis 5

57)Tommaso Pulitano 4

58)Domenico Zodda 5

59)Giuseppe Parisi 5

60)Antonino Parisi 4

61)Silvestro Viola 3

62)Francesco Campanella 4

63)Santi Parisi 6

4)Sig.ra Caterina ved. Sciotto 2

65)Sig.Santi Sciotto 6

66)D. Antonino Sac. Sciotto 2

67)Sig. Francesco Sciotto 1

68)Giovanni Caminiti 4

69)Domenico Lombardo 2

70)Francesco Ficarra 5

71)Paolo Bertuccio 3

TOTALE 264

S. PIETRO

(Lasciata la casa di Silvestro Viola, ultima di Pace inferiore, alla distanza di 124 canne, si osserva una linea di  case sul lato sinistro a salire. E' la contrada S. Pietro. La prima casa, di spettanza di Antonino Minniti, è disabitata perché incompleta. L'ultima casa è quella di Giuseppe Guglielmo. Una "canna lineare" corrisponde a m. 2,06).

1)Antonino Minniti 6

2)Domenico Parisi 5

3)Nicolina Parisi vedova 3

4)Nicolò Parisi 3

5)Giovanni Minniti 2

6)Natale Parisi di Andrea 4

7)Giuseppe Guglielmo 4

TOTALE 27

CASA CANNATA

(Alla distanza di 40 canne dalla casa di Giuseppe Guglielmo si trova un piccolo raggruppamento di case, sotto la denominazione di Case Cannata)

1)Maestro Giuseppe D'Antoni 3

2)Domenica Gallo vedova 4

3)Filippo Gallo 3

4)Giuseppe Gallo 6

5)Santi Campanella 3

6)Antonino Trifirò 4

7)Antonina Trifirò vedova 4

8)Concetta Maimone vedova 2

9)Giuseppe Aloi 3

10)Francesco Calderone Ragno 2

11)Caterina Trifirò vedova 5

12)Giuseppe Costa 6

13)Giovanni Costa 3

14)Fortunato Costa 6

15)Santi Guglielmo 2

16)Giuseppe Trifirò 3

17)Maria vedova Trifirò 2

18)Maria Gallo 1

TOTALE 63

PACE SUPERIORE

(Alla distanza di 32 canne dall'ultima abitazione di Casa Cannata si trova la casa di Giuseppe Gallo con la quale inizia Pace Superiore)

1)Giovanni Vaccarino 2

2)Suor Benedetta Schepis 1

3)Rosario Ciraulo 2

4)Maria Schepis vedova 4

5)Antonino Vaccarino 4

6)Maestro Pietro Morosia 7

7)Maestro Alberto Morosia 3

8)Carmela vedova Morosia 5

9)Giuseppe Vaccarino 4

10)Giovanni Morosia 2

11)Don Saverio Ilacqua 4

12)Don Nicolò Ilacqua 5

13)Don Giovanni Rigolizzo 6

14)Don Antonino Bonarrigo 4

15)Don Salvatore Lampò 4

16)Donna Nicoletta Bonarrigo 1

17)Don Vincenzo Bonarrigo 4

18)Sac. Don Antonino D'Antoni 3

19)Pietro Amorosia di Giuseppe 4

20)Antonino Schepis di Giuseppe 5

21)Giovanni Schepis 4

TOTALE 78

PRIMA FINATA

(In una adiacenza di Pace Superiore, sul lato destro dell'ultima casa verso occidente, alla distanza di 60 canne, s'incontra un altro raggruppamento di case denominato Prima Finata, alle quali si accede continuandosi la medesima strada che ripiega verso occidente: oggi Via Mazzini e Via P. Bonfiglio)

1)Don Francesco Bonarrigo 5

2)Maestro Giuseppe Merenda 6

3)Antonino Milone 3

4)Giovanni Parisi 5

5)Paolo Lu Duca 6

6)Antonino Bisbano 3

7)Bernardo Perroni 3

8)Maria Ficarra 2

9)Francesco Ficarra 2

10)Antonino Gullifa 5

11)Maestro Pasquale Rotella 6

12)Santa Campanella 4

13)Giovanna Campanella 3

14)Giuseppe Pandolfo 4

15)Flavia vedova Campanella 3

16)Pietro Campanella 1

17)Carmelo Pandolfo 3

18)Angelo Pandolfo 1

19)Salvatore Malfitano 2

20)Paolo Gullifa 1

21)Angela Buonfiglio vedova 3

22)Antonino Schepis fu Domenico 6

23)Fortunata vedova Stroscio 5

TOTALE 82

SECONDA FINATA

"Le case che costituiscono detta seconda finata sono distanti dalla ultima casa della prima Finata abitata da Angela Buonfiglio canne centotrentadue; si accede alle stesse per angusta strada rurale, che interseca un suolo coltivato a vigneti ed oliveti ed indi in mezzo a terreni allo stesso modo coltivati è posta la seconda finata; alle case di esse si ha ingresso per la continuazione della detta strada rurale e si ha da lato opposto la uscita nelle terre come sopra coltivate".

1)Antonino Ieni 3

2)Giuseppe Pagano 3

3)Antonino Gullifa 6

4)Fortunata Calapà vedova 3

5)Giovanni Ieni 3

6)Flavia Gallo vedova 3

TOTALE 21

TERZA FINATA

(Il Consigliere Pettini non eseguì il censimento nelle contrade Terza Finata e Fontanelle "perché discoste per più di un miglio dalla Pace superiore". Riporto, quindi, le rilevazioni del consigliere Cigala)

1)Antonino Campagna 5

2)Francesco Cernuto 3

3)altro Francesco Cernuto 5

4)Giuseppe Cernuto 1

5)Santa Cernuto 6

6)Pietro Campanella 5

7)Francesco Parisi 4

8)Maria Carauddo 3

TOTALE 32

FONTANELLE

1)Antonino Pagano 4

2)altro Antonino Pagano 3

3)Paolo Calderone 4

4)Filippo Pagano 1

5)Santi Capone 3

6)Giuseppe Amalfi 6

TOTALE 21

LA POPOLAZIONE PACESE
DAL 1861 AD OGGI

CENSIMENTO RESIDENTI

1861 1246

1871 1382

1881 1558

1901 2003

1911 2808

1921 2758

1931 3242

1936 3466

1951 3900

1961 3802

1971 3879

1981 4729

1991 5471

BIBLIOGRAFIA

ARCHIVIO DI STATO DI MESSINA, Fondo "Corporazioni Religiosi Soppresse", voll. 117-137.

ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI S. LUCIA DEL MELA, carpetta IV E 8 (Censimento 1851).

D. CALCAGNI, Historia chronologica brevis abbatiae ss.mae Trinitatis Mileti, Messina 1699, pp. 9-14.

N.M. CIMAGLIA, Della natura e sorte della Badia della ss. Trinità e s. Angelo di Mileto, Napoli 1762, pp.108-112.

G. COCCIA, Notizia del numero delle anime e stato formale e materiale della Chiesa della Città di Santa Lucia e sua Diocesi, manoscritto 1806.

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, Popolazione residente e presente dei Comuni. Censimenti dal 1861 al 1971, Roma s.d.

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G. PARISI, Dal Nauloco al feudo di Trinisi. Profilo storico di Pace del Mela, Messina 1982.

F. SACCO, Dizionario geografico del Regno di Sicilia, Palermo 1800.

G. TUTTOCUORE, Analisi storico-demografica di Pace del Mela dal 1750 al 1900, Messina 1995 (tesi di laurea).

Da "Il Nicodemo" n. 55 dell’8 giugno 1997.