LA POPOLAZIONE PACESE DAL
1931 AL 1997

di Franco Biviano

1. Premessa. Anche se la legge di istituzione del nostro Comune risale al 14 aprile 1921 e il primo podestà, cav. Francesco Lo Sciotto, si insediò il 18 luglio 1926, Pace del Mela dovette attendere ancora diversi anni prima di ottenere la sua effettiva e completa autonomia a causa della decisa resistenza del Comune di S. Lucia del Mela, il quale sperava in un ripensamento del legislatore, come era accaduto per Rodì (costituito in Comune autonomo con R.D. del 21.10.1923 e riunito nuovamente a Castroreale con R.D.L. del 17.2.1927). Gli amministratori luciesi, infatti, non intendevamo privarsi della parte migliore del territorio che era loro rimasto dopo la costituzione del Comune di S. Filippo (1.1.1854). Essi frapposero, quindi, mille impedimenti all'avvio delle strutture del nuovo Comune. La consegna dei registri anagrafici, per fare un esempio, venne effettuata alla fine del 1929 in seguito all'energico intervento di un Ispettore Provinciale (Il loro trasporto con carretto da S. Lucia a Pace del Mela venne effettuato da Nino Gallo). Solo allora poté essere istituito a Pace l'Ufficio di Anagrafe della popolazione, il cui funzionamento a pieno ritmo iniziò nel 1931. E' per questo che la compilazione degli elaborati statistici mensili e annuali prese avvio da quell'anno, che costituisce il limite temporale della mia ricerca. Per il periodo anteriore al 1931 disponiamo soltanto dei dati dei censimenti decennali effettuati negli anni 1861, 1871, 1881, 1901, 1911, 1921. Gli abitanti della frazione Pace era rispettivamente 1246, 1382, 1558, 2003, 2808, 2758. Una tesi di laurea di Giuseppe Tuttocuore analizza il periodo dal 1750 al 1900 sulla scorta dei registri parrocchiali. La notizia più antica sulla popolazione pacese è quella fornita dall'abate Francesco Sacco, il quale, scrivendo nel 1800, fa risalire la fondazione del nucleo abitato a meno di un secolo prima e dice che "il numero dei suoi abitanti si fa ascendere a trecento in circa". Notizia che si discosta leggermente da quella fornita nel 1806 da mons. Giacomo Coccia il quale assegna al feudo della Pace una popolazione di 265 anime.

In quest'articolo mi limito ad esporre i dati grezzi relativi al movimento (naturale e migratorio) della popolazione pacese dal 1931 al 1997 che ho potuto trarre dagli appositi prospetti dell'Ufficio Anagrafe Comunale con la cortese collaborazione del Funzionario Dirigente, dott.ssa Francesca Puglisi, alla quale va il mio sentito ringraziamento. Spero che il mio lavoro, oltre che a soddisfare qualche curiosità immediata, possa servire a chi in futuro volesse affrontare lo studio del nostro Comune dal punto di vista demografico.

2. La popolazione residente.

Dal 1972 ad oggi la popolazione ha subito un ininterrotto incremento. Nei pochi anni in cui si registra un decremento (13 su 67), il ribasso è così lieve che viene subito compensato negli anni seguenti, tanto che in meno di sette decenni il numero degli abitanti si è quasi raddoppiato. Questo fenomeno è stato favorito dal saldo positivo tanto del movimento naturale della popolazione (media delle nascite annuali uguale a 68, contro una media di 42 decessi), che di quello migratorio (153 immigrazioni all'anno in media, contro 134 emigrazioni). La densità della popolazione è salita dai 294 abitanti per Kmq. del 1931 ai 500 del 1997.

Per quanto riguarda la distribuzione nelle varie fasce di età, attualmente la popolazione prescolastica (0-6 anni) è rappresentata da 504 individui, i ragazzi in età della scuola dell’obbligo (7-14 anni) sono 578, i giovani (15-29 anni sono 1411), gli adulti (30-65 anni) sono 2687 e gli anziani (oltre 65 anni) sono 861.

3. L'andamento delle nascite.

Annate particolarmente fertili sono state quelle anteriori al 1943, ma anche nel periodo postbellico il tasso di natalità si è sempre mantenuto al di sopra della media nazionale.

4. L'andamento dei decessi.

Annate particolarmente negative il 1944 (58 morti), il 1954 (57), il 1958 (58) e il 1997 (60).

5. Il movimento immigratorio.

I flussi immigratori più elevati si sono registrati nel 1980 (255), negli anni 1984-87 e negli anni 1992-96, nei quali le iscrizioni nei registri anagrafici hanno superato le 200 unità.

6. L'emigrazione.

Movimenti migratori consistenti si sono registrati soprattutto nell'anno 1968 (265 emigrati, di cui ben 146 verso paesi esteri) e nel 1939 (211 emigrati, 30 verso l'estero). L'emigrazione per l'estero ha avuto delle punte negli anni 1939 (30), 1943 (73), 1967 (50), 1968 (146), 1969 (53), 1970 (39), azzerandosi o mantenendosi entro limiti fisiologici negli anni rimanenti. Nel 1965 Serafino Scrofani, analizzando le realtà agricole del territorio di Pace del Mela, scriveva che "i due flussi, emigratorio e immigratorio, si chiudono sostanzialmente alla pari. Avviene precisamente che la gente del luogo si trasferisce altrove e al suo posto ne viene altra dai paesi vicini a più povera economia".

In tempi più vicini a noi il fenomeno è divenuto più complesso, essendo condizionato anche dalla presenza di attività industriali, e meriterebbe uno studio più approfondito.

BIBLIOGRAFIA

G. COCCIA, Notizia del numero delle anime, stato formale e materiale delle Chiese della Città di Santa Lucia e sua diocesi, ms. 1806, Archivio Capitolare di S. Lucia del Mela.

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, Popolazione residente e presente dei Comuni. Censimenti dal 1861 al 1971. Provincia di Messina, Roma s.d.

F. SACCO, Dizionario geografico del Regno di Sicilia, Palermo 1800, t. II, p. 16.

S. SCROFANI, Azienda agraria e impresa di programma, in "Università di Messina - Annali della Facoltà di Economia e Commercio", III (1965), pp. 200-281.

G. TUTTOCUORE, Analisi storico demografica di Pace del Mela dal 1750 al 1900, tesi di laurea, Università degli Studi di Messina, Facoltà di Scienze statistiche, demografiche e sociali, a.a. 1994-95.

Da "Il Nicodemo" n. 63 del 1° marzo 1998