GIUSEPPE AVARNA,
IL DUCA SCONOSCIUTO

di Franco Biviano

Può dirsi praticamente già finito il grande frastuono creatosi attorno alla morte di Giuseppe Avarna (11.11.1916 – 21.2.1999), anche se i dettagli della sua tragica fine rimangono ancora poco chiari. Su di lui sono state date tante definizioni, cercando di rinchiudere un personaggio estroverso, dalla cultura multiforme, poliglotta e giramondo, dentro parametri necessariamente limitativi che non riescono a coglierne l’autentico spessore. Portatore del cliché di una nobiltà vecchio stampo e al tempo stesso espressione di una giovanile vitalità sempre aperta a nuove avventure, Avarna ha attraversato quasi tutto questo secolo senza essere capito ed apprezzato. Si è occupato di politica e di letteratura lasciando tracce che la storia futura sarà costretta a riportare alla luce. Quando nessuno parlerà più di campane, di vicende familiari e di corsa alla presidenza della Repubblica, allora riaffioreranno le sue liriche, i suoi drammi in versi, i suoi scritti politici. Uomo sempre pronto a nuove battaglie, non conobbe riposo né pace, lussi negati ai poeti. Fondò e diresse, con un gruppo di giovani scrittori, la rivista "Girasole" che suscitò aspre polemiche tra i critici italiani e per parecchio tempo portò in giro il nome di Gualtieri Sicaminò, il Comune che non lo capì da vivo e sembra non volerlo comprendere neanche da morto.

Per preparare il terreno alla futura riscoperta di Giuseppe Avarna dò qui di seguito un elenco, sicuramente incompleto, delle sue pubblicazioni, quelle di cui fino ad oggi ho potuto avere notizia.

Opere di Giuseppe Avarna

1) Autonomia e problemi agrari siciliani, Messina 1945.

2)Les scandales, Messina, 1949.

3)Nevermore, Messina 1949.

4)Promenade au soleil, Messina 1949

5)Poème d’un soldat mort à la guerre, dramma in tre episodi, Messina 1950 (sulla crisi morale e sociale della gioventù che ha combattuto e sofferto la guerra)

6)Poème d’une douce saison, Messina 1951 (raccolta di liriche scritte nell’estate-inverno 1950, in giro per l’Italia)

7)Jeanne d’Arc, Messina 1951 (una rivisitazione della figura della Pulzella d’Orléans)

8)La mia stagione in Europa, poesie, Bologna 1953 (liriche in lingua francese)

9)Il cavaliere gotico, poesie, Bologna 1954.

10)Ovunque confini, poesie, Bologna 1956

11)Macerie, liriche, Parma 1959.

Da "Il Nicodemo" n. 75 del 4 aprile 1999