Cade l'amministrazione comunale di Badolato. Considerazioni e piccoli retroscena

La stangata

 

LA STORIA...
"Se ci sono delle responsabilità me le assumo tutte io, riconosco che ci sono state delle negligenze, leggerezze...mi faccio un'autoaccusa..."
(Gerardo Mannello, ex sindaco)

L'amministrazione 5 stelle arriva al capolinea al termine di una delle vicende più strampalate e ingiustificabili della sua orrenda epoca. Quale? Beh Gilbotulino è stato come sempre preciso e dettagliato, ma sommariamente riassumiamo anche noi. Nel nostro Comune in sostanza per 5 anni abbiamo avuto miliardi di debiti fuori bilancio senza saperne nulla. Questi debiti in base all'accordo del '96 (amministrazione Bressi) per il 60% li pagava lo Stato, per il rimanente 40 o pagava ancora lo Stato o pagava il Comune con fondi propri, fermo restando che fino al '99 non sarebbero maturati interessi. Pagato il 60% iniziale, questo Comune non ha fatto alcun piano di rientro per gli altri debiti, finchè oggi i creditori non son venuti a bussare alla porta dell'Ente. Il Comune cerca allora di ripianare i debiti con misure strambe (perfino tagli boschivi) e il consiglio comunale con cui adottare tali misure salta per due volte. Frattanto alcuni debitori (gli Scuteri) si vedono prima riconosciuto il debito, poi eliminato o meglio "già pagato". Il tutto mentre il revisore allarmatissimo si scarica da tutte le responsabilità (che bravo, e noi che lo volevamo un revisore dei conti sennò?). In consiglio, quando si fa, il 24 ottobre siamo chiamati a votare in maniera rischiosissima sul nulla, e la maggioranza va sotto nella votazione finale. Bocciato il riequilibrio di bilancio il consiglio va sciolto, ma la Prefettura incredibilmente ne ordina una riconvocazione per approvare quanto avevamo appena bocciato. Il sindaco si rianima e noi torniamo coi piedi per terra. Ma quando i giochi sembrano fatti a favore di 5 stelle, che mette in viaggio Rondinelli e la Laganà per andare (a Roma) ad ottenere il prestito per i debiti, convocato il civico consesso per il 3 novembre, ecco il colpo di scena finale: 9 consiglieri comunali presentano le loro dimissioni e l'amministrazione cade. Stavolta per davvero. Chiariamo subito che, per ripianare i debiti, quanto avrebbe potuto fare st'amministrazione, può farlo qualsiasi commissario prefettizio. Se il prestito della Cassa depositi e Prestiti c'è, esso al Comune arriverà comunque. Il problema sono gli ulteriori debiti fuori bilancio, cha abbiamo espressamente richiamato nell'ultimo consiglio. Per quelli non c'è prestito che tenga, perchè i soldi della Cassa son finiti, e i debiti probabilmente no...Non sappiamo se e come riaumenterà la pressione fiscale e non vorremmo creare allarmismo. Certo è che questa situazione si viene a creare perchè i debiti rischiano di essere maggiori dei soldi a disposizione del Comune, e non certo perchè arriva un Commissario (che non deve per forza alzare le tasse). Anzi, come da noi ricordato in consiglio, sarebbe stato quanto meno immorale permettere che il ripianamento dei conti pubblici spettasse a chi aveva creato la situazione scandalosa di queste settimane!
Il guaio è che ancora oggi tutto è incertissimo, a causa di una gestione disastrosa che ha permesso che i debiti uscissero tutti d'un colpo. E' questo il problema...quanti debiti abbiamo ancora? E come si potranno pagare? In consiglio ci son state date risposte assai vaghe su ambedue i quesiti. Detto ciò si spera di aver davvero chiuso la pagina di 5 stelle; così come si spera che (con tutto il rispetto per i crediti che vanno onorati) le vicende baronali smettanodi intrecciarsi con quelle della collettività badolatese. Non se ne sente davvero il bisogno, per quanto stavolta, senza manco prevederlo, i baroni e gli Scuteri abbiano fatto un grosso favore ai badolatesi: hanno determinato, con le loro richieste, la mazzata politica del ventennio! La caduta degli dei cinquestelloidi...Il più grande regalo ai badolatesi.

 

IL BILANCIO DI UN DISASTRO POLITICO AMMINISTRATIVO

"24 miliardi di lire sono piovuti su Badolato negli ultimi 5 anni"
(Francesco Gallelli, ex vicesindaco)

Quanto sperato dunque si è verificato. L'amministrazione 5 stelle ha cessato di esistere in data 30 ottobre 2002. E' uno di quei giorni destinati a rimanere nella memoria, non semplicemente perchè la caduta di un'amministrazione e relativo commissariamento son fatti di un certo spessore, quanto soprattutto perchè cade, frantumandosi, la peggiore amministrazione comunale della storia di questo paese. Non è la solita affermazione di propaganda. E' disgraziatamente la verità. Il paese ha avuto un regresso mostruoso. E' sotto gli occhi di tutti che Badolato ha compiuto dei passi indietro in ogni settore. Badolato Superiore cade a pezzi e continua il suo spopolamento, trascurato come mai negli ultimi anni, specie dopo la parata della tragedia (vera) del popolo curdo. Tutto il patrimonio artistico è stato gettato con bella strafottenza nel dimenticatoio, quando non violentato dall'incuria o al contrario salvato da qualche svizzero romantico che ama questo posto spesso più di chi vi nacque decenni fa ( non lo manderebbe in malora sennò...). Troppo facile parlare della morte del Borgo. Le 5 stelle san fare assai di peggio, però. La Marina è diventato un posto orrendo. Stracementificata in maniera dissennata, priva di politiche di rilancio, con un turismo estivo azzerato, una spiaggia mangiata da inutili kilometri di lungomari, darsene e discariche abusive, il verde divorato, la struttura dei campetti alla sfascio, la perdita dei giovani studenti verso le università del centro nord e di tanti cittadini verso altri approdi lavorativi. I soldi di questo Comune vengono sprecati in sciocchi cartelloni pubblicitari (che ancora stanno lì in bella mostra; ma che pubblicizzano poi?). Pagando un direttore generale e 5 responsabili d'area. Decine e decine di milioni all'anno privi di utilità alcuna, come dimostrano i pesanti fatti amministrativi di questi mesi. E che dire della questione ICI? E dell'informatizzazione? Lo diciamo? bene...150 milioni alla tristemente nota società Tefisel e oltre 90 milioni in più per informatizzare il Comune. Solo con questi provvedimenti elencati a titolo esemplificativo il Comune avrebbe avuto in cassa 350 milioni in più. Alcune di queste spese (direttore generale e responsabili d'area ad esempio) si rinnovano ogni anno. Se servissero almeno...Ci si dica a cosa sono serviti! Mi stanca ricominciare il solito elenco. Ormai lunghissimo. Dovremmo parlare dei danni del Montemanna? Delle spese legali dell'Ente? Delle spese per assunzioni estemporanee inutili fatte in questi anni? Dei milioncini che devono tenere in vita una isituzione come il difensore civico (chiunque esso sia). Non è una semplice questione di risparmio e denaro. E' denaro dei cittadini anzitutto, e senza entrate un Comune non può fare assolutamente nulla.

Dovremmo considerare gli abusi commessi nella gestione amministrativa dell'Ente? Parliamo della incredibile vicenda del doppio lavoro del Sindaco? Parliamo del clima che in questo paese si respira frequentemente grazie alle intimidazioni mafiose che colpiscono i consiglieri di questo Comune? Parliamo dell'insicurezza cittadina mai alta come in questi anni? O magari facciamo l'elenco dei disastri sulle cose che contano, sui beni primari per la vita di ogni singolo cittadino. Parliamo del problema dell'acqua? Parliamo della scuola e dei suoi pullmini inesistenti? Parliamo della totale assenza di politica sociale in un paese povero e con così tanti anziani? O della cultura?

E che maggioranza avrebbe dovuto gestire tale situazione?  Hanno litigato dal primo giorno, quando già la festa per la vittoria usciva 'na cosa orrenda; dal secondo giorno il sindaco ha tolto le deleghe di assessori a Mimma Battaglia e Stagno; il terzo hanno sfiorato il patatracchete per la solita coglionetta del difenzore civico, fatto annusare a Tonino Parretta e dato all'invisibilissimo Alberto Battaglia. Il quarto giorno partono le risse vere e proprie tra assessori, Comunità Montana compresa (Stagno vs Nisticò) , mentre il quinto un gruppo di stoici guida un rivolta contro Gerardo minacciando di buttarlo se gli assessori non glieli torna a dare. Il sesto giorno Gerardo stesso creò il doppio lavoro ( il suo) e a fronte di delibere da panico ne perde altri due di assessori (Lentini e Leuzzi) ed alla fine è costretto ad elemosinare qualcuno che accetti la carica. Trova Rondinelli e la Laganà, quelli che andranno a Roma a chiedere liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti, perchè il settimo giorno 5 stelle (mannaggia a lei e chi l'ha creata!) anzichè riposare ha piazzato sta sorpresina da 8 miliardi di debiti, accuratamente dimenticati, nell'uovo di pasqua dei consiglieri e soprattutto dei cittadini. La falla aperta adesso è una voragine..il resto è storia di questi giorni.

 

 

QUALCOSA DI BUONO NELLA PALUDE...

"Mi scusi segretario, senza offesa, ma lei è qui solo per fare il segretario-notaio e per trascrivere..non per esprimere giudizi!!!"
(Francesco Criniti, ex consigliere di minoranza)

Alcuni dati, di fronte allo sfascio generale, devono essere comunque visti come positivi:
    1) Il dato positivo per eccellenza è la caduta di questa amministrazione.
    2) In secondo luogo, la minoranza, che ha fatto perno sul movimento de "La Mongolfiera" a cui si è subito affiancata Mimma Battaglia, ha dimostrato di aver tenuto bene. Quando si perde con 700 voti di scarto, ci si aspetto un crollo dei perdenti, contro  vincenti sull'onda dell'entusiasmo. E' successo l'opposto. La Mongolfiera è rimasta forte e compatta, anche se le diversità tra i due gruppi "pesanti" del movimento (DS ed ex Borgo al Mare) rimangono, come giusto e prevedibile. Tuttavia nessuno ha mai messo in dubbio la lealtà al progetto, ed il rispetto e la stima tra noi è sincera e reale. Personalmente ritengo che il dinamismo di Ciccio Criniti come la fermezza di Cosimo Gallelli, Pietro Piroso, Giusy Gerace abbiano reso il gruppo consiliare assai forte nei momenti più difficili dell'amministrazione appena trascorsa. Gilbotulino, poi (che P. Andreacchio sia d'accordo o meno non me ne frega, ndr), ha offerto un supporto nuovo ed intelligente che ha contribuito a creare comunque, un clima pessimo intorno alla maggioranza e ottimo per noi. Un'opera preziosa da cui si è spesso riusciti a cogliere buoni frutti, credo.
    3) L'altro aspetto positivo lo intravedo nel fatto che qualche consigliere di maggioranza ha deciso finalmente di uscire dallo stato di rassegnato torpore a cui si era malamente abituato in questi mesi. Mesi in cui le prese in giro dei consiglieri sono state molteplici. Molti i voti contestabili e assai gravi dati in giunta come in consiglio. Troppe le polemiche e le ferite anche personali aperte. Alla fine arrivare alla coglionetta di svariati miliardi completamente nascosti per anni, anche a costo di falsificare per 5 anni i bilanci dell'Ente, deve essere sembrato troppo. Lo diciamo non perchè i signori ex consiglieri di maggioranza in questione non sappiano difendersi da sè, ma solo perchè intuiamo che verranno sottoposti ad un prevedibile linciaggio sul posto, da parte dei superstiti di 5 stelle, sindaco compreso. In realtà sono stati gli unici lineari, come spieghiamo sotto paragonandoli ad alcuni loro ex colleghi di maggioranza. E' facilmente intuibile che le 5 stelle li abbiano in " forte antipatia" adesso: prendersela con la minoranza appare improbabile, visto che una minoranza dispiaciuta per la caduta della controparte (e che controparte in questo caso!) non è mai esistita. I "superstiti" di 5 stelle (sindaco e altri) hanno preso una botta che probabilmente non si aspettavano. Se l'aria di crisi era prevedibile all'ultimo consiglio svoltosi (quello in cui la maggioranza finì sotto per 6 voti a 7),  il "cappotto" successivo di Stagno, Bove e Leuzzi ha gelato tutti . Le 5 stelle erano placide sul fatto che questi ultimi due non si sarebbero ripresentati al consiglio fatto riconvocare in maniera stupefacente dalla Prefettura (per approvare, come detto, ciò che avevamo appena bocciato e che avrebbe dovuto, legge alla mano, portare allo scioglimento del consiglio). Secondo le 5 stelle (e pensiamo che i calcoli dovessero essere giusti) nel consiglio nuovamente riconvocato, Rondinelli avrebbe cambiato idea e votato a favore. Cecè Lentini, assente all'ultimo consiglio, stavolta sarebbe stato presente e pure lui favorevole. In questo modo, pallottoliere alla mano, la situazione si sarebbe invertita e 5 stelle avrebbe sopravanzato la Mongolfiera, Mimma Battaglia e Stagno per 8 voti contro 7. Non è un film. Era la realtà, la peggiore immaginabile per Badolato, ma era la possibile realtà. Quello che dalle parti di 5 stelle non si era previsto, però, era che alcuni consiglieri a 'sto giochino non sarebbero stati più, andando quindi a chiudere la partita. Per noi non erano criminali prima nè sono degli eroi oggi. Sono consiglieri che hanno dato una luce dignitosa alla loro recente e travagliata esperienza amministrativa. Nessuno si era candidato per trovarsi nei pasticci in cui li ha messi la condotta di 5 stelle e del suo sindaco. Nemmeno chi ha deciso di rimanere nella barcaccia che affondava. Stagno, Bove e Leuzzi hanno deciso di far un passo forte. E lo hanno fatto pesare trovando un accordo con la minoranza nelle ultimissime ore. E qui mollano il colpaccio, e stavolta proprio come in un bel film con Robert Redford e Paul Newman, "La stangata".
E  stangata fu. E Gerardo & co. se la sono davvero cercata...infatti non si comprende la lagna: Stagno defenestrato da assessore assieme a Mimma Battaglia. Lei passa subito in minoranza lui afferma da subito che rimane nel gruppo ma svincolato da qualsiasi ordine di scuderia. Leuzzi cercano di estrometterlo dal consiglio comunale senza alcuna base seria (mancava ai consigli perchè stava in Guardia medica!). Di Bove possiamo solo dire che qualche competenza contabile l'avrebbe e non gli è stata fatta utilizzare granchè. (Ma sui debiti fuori bilancio sono i consiglieri a votare, alla fine, o no?) Peraltro al primo dei consigli sullo scottante tema era l'unico dei consiglieri di maggioranza presente! E perchè uno non dovrebbe sentirsi preso in giro? Prima decidono di metterseli contro poi si lagnano?
Io francamente me ne sarei andato prima, le occasioni sono state molteplici, ma è meglio tardi che mai, sennò ci si riduce davvero male. Sento da Telejonio che Nicola Lentini se la prende con i suoi colleghi di maggioranza. E che invita ad andare a rileggersi la sua dichiarazione allegata nell'ulòtimo consiglio. Lo abbiamo fatto subito. Ha fatto un intervento da panico. Ha letto un foglio di accuse serissime che esordiva affermando che si sentiva indignato come uomo, amministratore e cittadino di fronte a (sono parole sue) "...carte che mai e poi mai avrei immaginato di dover leggere(...) a questo punto pretendo che venga fatta piena luce su questa vicenda, su debiti prima dichiarati e poi, dopo qualche giorno non più tali su carte che oggi dicono una cosa e qualche giorno fà ne dicevano altre". Non senza premettere che aveva tutte le ragione per non venire neppure a quel consiglio! Ebbene arrivato il momento del voto che combina? VOTA A FAVORE dei provvedimenti inesistenti per ripianare il deficit! Forte eh...oppure prendiamo Rondinelli, che comunque mi sta sempre simpatico. Rondinelli    è riuscito a fare anche peggio di Lentini: in consiglio legge un documento non meno preoccupato; dichiara di astenersi, facendo pendere, come detto, le sorti del consiglio a nostro favore; riprende la parola per dire: facciamo una commissione di inchiesta sui fatti, oggi votiamo tutti a favore e poi, ancora tutti, "ce ne andiamo a casa!" Quasi quasi gli si crederebbe, solo che già il giorno dopo, a fronte della curiosa decisione prefettizia, Rondinelli va subito nella giunta immediatamente convocata, e nei giorni successivi va pure a Roma, per chiedere a nome del Comune il prestito alla Cassa DDPP...Ma come? non dovevavmo votare quegli altri provvedimenti, quelli precedenti, quelli inesistenti, fare addirittura un'inchiesta, ed andare tutti quanti a casa???
Eheheh, tremendo eh? ma mi sta davvero simpatico...

 

                                                                                                      Nicola Criniti,
                                                                                                         segretario DS Badolato ed ex capogruppo consiliare della Mongolfiera