LA MINORANZA DENUNCIA IL SINDACO DI BADOLATO

La minoranza denuncia la maggioranza del Comune di Badolato
anzi lo ha già fatto da mesi!

Ci appare sempre più deprimente fare politica a Badolato e fronteggiare situazioni che oramai non conoscono più limiti per quanto si presentano grottesche e strane. Pare che il Sindaco di questo Comune ci abbia denunciato per le nostre documentazioni, seguite ai fatti intimidatori del 24 novembre. Precisato che lo sfacelo di questo Ente ci rende ben accetta qualsiasi figura di magistrato che decida di esaminare il caso Badolato, il primo problema è questo: non riusciamo a capire esattamente di che cosa siamo accusati.

Le accuse del sindaco, se non fosse per il clima pesante che si respira in paese, sarebbero pure divertenti. Pare che una delle nostre colpe sia quello di aver fatto votare atti in cui si parlava apertamente di attacchi mafiosi ai nostri uomini. Il sindaco dovrebbe spiegare, magari, come mai proprio 1/3 della sua maggioranza su quella proposta di voto si è astenuta. Ha denunciato pure loro?

In questa settimana la Calabria ha sofferto la perdita di uno dei suoi figli migliori, Italo Falcomatà, che per far il bene della sua città ha messo a repentaglio la propria sicurezza e quella della propria famiglia contro i malavitosi. A Badolato invece abbiamo un sindaco che non pronuncia mai la parola mafia, vota contro un documento in cui la si richiama come autrice di intimidazioni gravissime, e denuncia chi ne parla apertamente e ne denuncia l'esistenza.

Sono due modi diversi di intendere la lotta per la legalità, due culture contrapposte.

Purtroppo per Badolato il nostro sindaco è Gerardo Mannello. E questo è il secondo problema.

 

Terzo problema, gravissimo: la capogruppo consiliare di questa amministrazione ha intimidito la minoranza affermando in pieno consiglio comunale che "si augura che tali episodi non si verifichino più… ma - ha aggiunto guardando il capogruppo di minoranza - ..ma non credo!" Questa è una frase gravissima (detta in presenza delle forze dell'ordine) per cui la signora in questione viene denunciata alla magistratura. Il suo gruppo (cioè l'amministrazione) che non si è dissociato minimamente da tale affermazione ha pesantissime responsabilità politiche e morali.

 

Qualsiasi eventuale atto intimidatorio contro le minoranze li vedrà direttamente chiamati in causa.

In quel consiglio la stessa capogruppo è entrata in contrasto violento con una delle vittime. Per l'ennesima volta un consiglio di solidarietà si risolve in una zuffa tra le vittime e questa amministrazione. Si fa notare che l'altra vittima "politica" degli attentati non è neppure venuta al consiglio, convocato peraltro a distanza di 15 giorni dagli attentati. Una solidarietà davvero dirompente! Il sindaco non è neppure venuto alla precedente assemblea di solidarietà.

Sono situazioni pesantissime che valgono tutti i nostri atti d'accusa riguardanti una chiara non volontà di affrontare gli eventi. Per anni questa minoranza ha avuto attacchi gravissimi ai suoi rappresentanti: macchine e case bruciate, macchine distrutte, lettere con pallottole, lettere con minacce del tipo "vi tapperemo la bocca con un colpo di pistola", coltelli conficcati in bacheche, poi bruciate. Per poi arrivare ad un consiglio in cui il sindaco Gerardo Mannello vota contro una mozione che definisce mafiosi tali attacchi.

Questi sono i comportamenti di chi combatte la criminalità a Badolato?

È molto strano, poi, l'atto di denuncia contro di noi: sembra che il problema stia nel fatto che la minoranza parlando di mafia abbia messo in allarme la popolazione. Crediamo che la popolazione sia invece allarmata perché sa dell’esistenza della mafia in questo paese. Quello che non sapevamo ancora, invece era l'opinione del sindaco.

 

Quindi, la minoranza viene denunciata perché parla di mafia; scopriamo che la popolazione non è terrorizzata dalla mafia e dagli attentati, bensì dalle dichiarazioni della minoranza.

 

In realtà l’unico denunciato, e da tempo, è proprio il sindaco, per come amministra il Comune.

La sua capogruppo ed il movimento che essa rappresenta in consiglio risponderanno delle intimidazioni lanciate contro la minoranza nelle sedi appropriate, perché gli "avvertimenti" lanciati in consiglio non devono passare inosservati.

L'opposizione "La Mongolfiera" di Badolato
Badolato 16.12.2001