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E R I E C R O N O L O G I C A
D
E G L I
U
O M I N I D I M E R I T O
P
I U’ D I S T I N TO
DELLA
CITTA’ DI COLLE DI VAL D’ELSA
COMPILATA
DAL CANONICO
LORENZO
CHELUZZI
e
Avvocato
GIUSEPPE
MARIA GALGANETTI
NELL’ANNO
1841
SSS
AAA EEE SSS
C
O L L E
Tipografia
Pacini, Cardinali e Compagni
1841
|
|
Questa
cronologia è stata ricopiata integralmente come scritta da Mino
Paradisi.
INTRODUZIONE
Eccitamento a virtù, ed
a grandezza di animo per condizione ingenita della natura umana è stato
mai sempre reputato l’esempio delle virtù, e gesta dei Trapassati,
fedelmente rappresentate dalla Istoria; tale considerazione ha mossi i
Compilatori di questa Serie a porre quasi in un Quadro, gli Uomini più
distinti, che hanno avuto cuna in questa nostra Città, facendosi legge
scrupolosa di brevità, e concisione, animati dalla dolce speranza, che
specialmente i giovani cuori dei nostri Concittadini si accendano di
nobile desiderio di emulare la gloria degl’avi, conoscendo che questa
Terra non è sterile di animi, e menti elevate, e tale lusinga non sarà
per restare senza effetto, qualora i Padri e le Madri informino fino dai
primi anni i cuori, e le menti dei figli all’osservanza della Santa
nostra Religione, all’amore sincero della virtù, alla fuga
dell’ozio, ed alle utili occupazioni, poiché menti, e cuori così
sanamente contemperati, non possono, che dare alla Patria, utili e
distinti Cittadini.
ANNO
1234*
ARNOLFO
DI CAMBI
O
Attese
gli Studi di Architettura sotto la direzione di Maestro Lapo, che lo
adottò per figlio, onde si nomò, e noma Arnolfo di Lapo; ebbe pure a
Maestro nella Pittura Cimabue grande ristoratore delle arti belle in
Italia. Disegnò, e diresse la esecuzione del Tempio di Santa Maria del
Fiore, oggi Metropolitana di Firenze, e tanto solidamente lo fece
costruire, che il Brunellesco non dubitò di soprapporvi la grandiosa
Cupola che lo sormonta. Disegnò pure, e presiedé alla esecuzione del
Palazzo di residenza del Governo (oggi Palazzo vecchio) fabbrica
grandiosa quanto si conveniva allo scopo cui destinatasi, ma viziosa
nella forma esterna, non già per colpa del Architetto, ma sibbene delle
pazze fazioni, peste eterna della misera Italia, dalle quali venne
ingiunto all’Architetto di scanzare nella edificazione con scrupolo il
suolo nel quale erano state le case degli Uberti dichiarati nemici della
Patria, e noi diremo meglio della Fazione allora dominante. Opere di
Arnolfo furono la Chiesa e
il Chiostro di Santa Croce in Firenze; il terzo cerchio delle Mura della
Città stessa; la lastricazione delle Strade della medesima per
l’avanti costruite a Mattoni, lo incostramento
esteriore a Marmi della Chiesa, e Battistero di San Giovanni in
detta città, la Loggia mercantile detta di Or-San Michele, le Mura di
fortificazione dei Castelli di Scarperia, Castel-Franco e San Giovanni
nel Val-d’Arno, il magnifico Ponte ad un sol
arco sopra la Elsa presso Colle nell’ingresso del Borgo di
Spugna. Dei lavori di scultura di Arnolfo non si conoscono, che la
Cappella di marmo col Presepio di Nostro Signor Gesù Cristo, e la
Cappella col Sepolcro del Pontefice Bonifazio VIII; ambedue nella
Basilica di San Pietro di Roma. La Repubblica Fiorentina riconoscente lo
scrisse fra i suoi cittadini, onore grande in quei tempi, e gli accordò
esenzione dal pagamento di ogni Dazio, e Gabella.
* Epoca della nascita
1
2 4 6
BUONACCORSI
BUONACCORSO
Egregio
Soldato di Marina, meritò di essere nominato dalla Repubblica di Pisa
Comandante delle Galere Pisane.
1
2 9 6
ELIA
CONTE DI
COLLE
Fu Vicario, e Luogotenente per il Pontefice Bonifazio VIII della
città di Pisa, che si era posta sotto la protezione di detto Sommo
Pontefice.
1296
SIMONE
DA COLLE
Celebre Scultore e
Fonditore di bronzo, concorse con Lorenzo Ghiberti, ed altri quattro
celebri artisti alla fabbricazione delle Porte di bronzo del Battistero di
San Giovanni in Firenze.
1297
BERARDESCHI
GIOVANNI
Nato nel Villaggio di Vico, presso la città di Colle, fornito di
somma probità, e dottrina fu assunto al Vescovado della città di
Caglieri in Sardegna, e gli venne permesso dai suoi compatriotti di far
proprio della sua famiglia lo Stemma della sua città di Colle,
consistente in una Testa, e Collo di Cavallo frenato, Simbolo di nobiltà
disciplinata.
1300
CINI
JACOPO
Religioso
in prima in prima nell’ordine di San Domenico, nel convento di Siena, fu
Predicatore insigne per i suoi tempi, Priore in vai conventi della
provincia di Roma, nel 1346 venne elevato al grato di Definitore generale
dell’Ordine, e Professore della lettura, ed illustrazione delle
Sentenze, nel Convento di Santa Maria Novella di Firenze donde salì al
grado di Provinciale, e quindi Direttore generale degli Studi
dell’Ordine Domenicano ma reso ormai troppo angusto il Chiostro a tanto
merito venne elevato al grado di Vescovo di Termoli nel regno di Napoli,
ove mancò di vita nell’anno 1379, compilò un Vocabolario alfabetico
ragionato delle Opere di S. Isidoro, che dedicò al Sommo Pontefice.
Della
famiglia Cini pure furono Francesco di Ser Meo, Broccialdo di Francesco;
Giulio di Antonio Gonfalonieri della Patria loro, carica assai importante
nel decorso dei secoli XV e XVI, ed Antonio di Francesco primo Medico del
Duca di Urbino.
1
340
BANCHINI
GIOVANNI
Sacerdote professo nell’ordine di San Domenico. Laureato in Sacra
Teologia, Predicatore di merito, fu primo riformatore della sua Religione,
ebbe in discepolo Sant’Antonino Arcivescovo di Firenze, e salì alla
dignità di Vescovo di Perugia
1
342
BARDI
BARDO DI
MARTINO
Dottore esimio in diritto Civile, e Canonico fu della Patria
deputato Ambasciatore per trattare interessi politici con il magnifico Ser
Agnello Signore di Pisa.
1400
CENNINI
CENNINO
Si dedico allo studio della Pittura sotto Agnolo Gaddi, compilò un
Opera sopra il modo di preparare le tinte, e mantenerne il vivido, e la
freschezza, non menoché sul metodo di preparare i Piani per dipingervi,
lavoro che li meritò il plauso, e la stima dei più colti Pittori, e che
conservarsi MM.SS in Firenze nella Biblioteca Laurenziana Banco 78 Cod. 24
nella Riccardiana, ed in Roma nella Ottoboniana Cod. 2974.
Nel 1820 meritò quest’Opera di
essere fatta di pubblica Ragione a cura del Sig. Giuseppe Tambroni romano.
Lavoro del Cennini è la Immagine delle Vergine con Santi attorno alla
Loggia dello Spedale di Bonifazio in
Firenze, e lo erano i Dipinti della Sagrestia della Abbadia a Spugna
presso Colle oggi diruta.
1400
PICCONI
BENEDETTO
Dotto Giurista, fu Governatore della Città di Ancona e Faenza;
della famiglia stessa fu pure Taddeo, che scrisse un’Opera De Itinere
Cristiani, stampato in Roma nel 1555 da Vicotti esistente presso il Nobil
Signor Dottore Giovacchino Portigiani di Colle.
1405
LIPPI
BARTOLOMEO
Religioso nell’Ordine dei Minori osservanti, fu Guardiano delle
Missioni in Gerusalemme e quindi del Convento di Araceli in Roma, morì in
concetto di Santità nel Convento di San Lucchese presso la Nobile Terra
di Poggibonsi.
1407
LIPPI
LORENZO DI
SER GIAMPIERO
Poeta laureato, fu Professore nella Università di Pisa, tradusse
in eleganti Versi Latini l’Halyeutica di Oppiano dedicandola a Lorenzo
dei Medici, che venne stampata in Colle nel 1478, tradusse pure la
Orazione di Isocrate intitolata Niclocles che conservasi manoscritta nella
Laurenziana.
1410
BRISENI
DIONISIO AGOSTINIANO
Fu predicatore di credito, e scrisse 1° De arte Sermocinare, 2°
De Morte, 3° De plenitudine pacis.
1430
SCALA
BARTOLOMEO
Attese agli Studi della greca e latina letteratura, quindi del
Diritto Civile e Canonico, ottenendone la Laurea Dottorale, fu Segretario
dei Dieci della Guerra, impiego luminoso coperto già da Pietro Aretino, e
da M. Poggiolo storico nel disimpegno del quale così onorevolmente si
diportò da meritare l’onore di essere ascritto alla cittadinanza
fiorentina, ed essere rimborsato per gli uffizi maggiori. Nominato
Ambasciatore della Repubblica Fiorentina presso il Pontefice Innocenzio
VIII, per congratularsi della di Lui assunzione al Soglio
Pontificio, questi talmente apprezzo i talenti, e meriti dello Scala, che
lo creò Cavaliere dell’Ordine dello Sprone d’oro, Senatore di Roma, e
Segretario Apostolico, col privilegio d’inquartare nello Stemma
Gentilizio le Chiavi , ed il Triregno. Salì infine all’impiego più
luminoso dei suoi tempi essendo stato eletto Gonfaloniere della Repubblica
fiorentina. Delle Opere scritte dallo Scala restano, << La Orazione
inaugurale al Pontefice Innocenzio VIII. La Concione al Popolo fiorentino
nella consegna delle bandiere militari della Repubblica fiorentina al
Capitano Costanza Sforza. Cento Apologhi morali. Quattro Libri delle
Istorie fiorentine. Vita di Vitaliano Borromeo. Apologia contra
vituperatores Civitatis florentiac. Poesie diverse in encomio alla
famiglia Medicea.>>
La di Lui figlia Alessandra fu versatissima nelle Letturature
greca, e latina, ebbe a Maestri Giovanni Lascari e Demetrio Calcondila,
tanto fu dotta nel greco Idioma da poter sostenere con plauso la parte di
Elettra nella Tragedia di tal nome di Sofloche, e rispondere agli
Epigrammi greci, che le indirizzava Angelo Poliziano, col quale Emulo
illustre Essa non temeva misurarsi. Si unì in matrimonio con Michele
Tracagnotta Marulli Bizantino Poeta, Istorico, e Guerriero; diversi
scritti di Lei trovansi impressi con gli Opuscoli del Poliziano raccolti,
e pubblicati dàll’Acciajoli.
1430
PELLICCIONI
GIOVANNI
Fu Auditore della Marca di Ancona, e Senatore di Roma.
1439
BELTRAMINI
LEONARDO
Avvocato nella Curia fiorentina, compilò un Formulario per i
Contratti, di qualche pregio, che venne stampato in Venezia nell’anno
1597.
1453
LUCA
DA COLLE
Lettore di Gius Civile nello Studio Pisano.
1460
TOLOSANI
GERI
Uomo di Santa vita, fu Vescovo di Fano, e Governatore di Piacenza
1460
TANCREDI
GIOVANNI
Religioso nell’Ordine dei Minori Conventuali, dotto Teologo, fu
innalzato al grado di generale del suo Ordine.
1480
VIVIANI
CARLO
Professore di Umanità, fece i Commenti alla Metamorfosi di Ovidio
stampati in Firenze nel 1522. 1480
FERROSI
ARCANGELO
Abile Giurista, fu Vice Duca di Tagliacozzo, Luogotenente Ducale di
Civita di Penna, Vice Duca di Castro, Governatore di Acquapendente.
1485
LIPPI
SCIPIONE
Consigliere del Duca Alessandro de’ Medici, e Segretario intimo
del Duca di Massa.
1490
BUONACCORSO
BUONACCORSI
Dotto Giurista, fu Auditore fiscale, e Generale della Romagna.
1498
TOLOSANI
NICCOLO’
Laureato in Diritto Civile e Canonico, fu Auditore Generale, e Vice
Duca di Urbino, Cavaliere dello Sprone d’Oro, e Senatore di Roma.
1500
RINIERI
GIOVANNI
Giureconsulto, fu Lettore di Diritto Civile in Firenze, quindi
nell’Università di Pisa, ed Auditore della Romagna.
1500
CAMPANA
FRANCESCO
Dottore in Diritto Canonico e Civile, e Dotto in Politica, fu
Consigliere e Segretario di Alessandro de’ Medici Duca di Urbino, di
Clemente VII, e del Duca Cosimo della famiglia stessa. Ando in Inghilterra
Ambasciatore ad Arrigo VIII, ed a Genova a complimentare l’Imperatore
Carlo V, cuoprì la
onorevolissima carica di
Segretario della Repubblica fiorentina, assistì come Ministro munito di
estesissimi poteri al congresso di Nizza, ed in tale circostanza fece il
maggior bene, che potè alla Toscana. Ad intercessione del Campana, il
Duca Cosimo permesse ai Colligiani di potere riformare i loro statuti,
senza lo intervento dei Commissari fiorentini.
Col disegno di Baccio, famoso
Architetto il Campana incominciò il Palazzo con Ponte annesso
nell’interno della Città di Colle all’ingresso del Castello dalla
parte di Ponente, Palazzo, che per la sopravvenuta di Lui morte rimase
incompleto, con danno dell’ornato pubblico di questa Città, che dalla
grandiosa mole progettata avrebbe riportato lustro, e decoro non
indifferente. Illustrò il Campana i passi più oscuri delle Eneidi di
Virgilio, intitolato la Opera Virgiliana Quaestio, stampata in Firenze nel
1526, in Milano nel 1540, ed in Parigi nel 1546. 1500
PACINI
LORENZO DI
ANTONIO
Giureconsulto, fu Governatore di Ravenna nel 1543, di Fuligno e di
Trevi nel 1555, di Assisi nel 1559, e di Città della Pieve nel 1561.
1502
PACINI
AGOSTINO
Fu Governatore di Faenza, e di Rimini.
1502
BRIGANTINI
GIULIANO
Dotto Sacerdote dell’Ordine Agostiniano, fu Reggente dello Studio
di Padova, Rettore dei Peronimiani in Milano, Predicatore famoso pubblicò
un Opera intitolata Exameron di Egidio Colonna in Padova 1549 da Fabriani;
scrisse varj Opuscoli, e fra gli altri De Certitudine gratiae Dei, et
salutis nostrae, per cui accusato al Santo Uffizio finì la vita in Roma
nelle Carceri di quel tremendo Tribunale.
1502
GIUSTI
ALESANDRO
Dottore di Diritti Civili, e Canonico, fu Auditore di Ruota in
Roma, Referendario Apostolico, ed Auditore del Cardinale Ferdinando de’
Medici.
1504
MANZONI
MANZONE
Dotto Ecclesiastico e Poeta. Scrisse in ottava rima i concetti di
Lingua latina, ed ordine di arte metrica, stampata in Firenze nel 1548, e
la Grammatica di Lingua latina in versi volgari.
1505
DINI
NICOLA
Fu Segretario del Duca Cammillo Orsini, e del Pontefice Paolo IV,
ed andò Ambasciatore al Re di Francia Enrico II. Appartiene a questa
famiglia Cardino di Dino, Giudice ordinario, e Segretario delle
Riformazioni del Popolo di Firenze, come si ha dal Lami Hodoeporicon pag.
69.
1506
PACINI
SALVADORE
Dotto Ecclesiastico, noto nell’umile Villaggio di Boscona presso
Colle, fu Governatore e Luogotenente Pontificio della Città di Parma,
Gualdo, Norcia, Ancona, e Perugina, e finalmente della stessa Città di
Roma, andò Ambasciatore alla Corte di Spagna per il Pontefice Paolo IV,
che lo inviò ad Avignone con poteri estesissimi, onde comprimere moti
sediziosi, che vi erano insorti, nel che riuscì a meraviglia.
Nella Gerarchia Ecclesiastica fu Vescovo di Chiusi, Vicelegato
della Provincia Emilia, assisté al Sacro Concilio di Trento, come facente
vece di San Carlo Borromeo Arcivescovo di Milano. Fu pure insignito della
cittadinanza romana. Fratelli di Salvadore furono Lorenzo,
ed Agostino dei quali è fatta precedente menzione.
1508
CERVONI
GIOVANNI DI GIUS. DI
GIULIO
Laureato in Diritto civile, e Poeta. Scrisse canzone nella
circostanza del Battesimo del Principe Ereditario di Toscana, stampata in
Firenze nel 1577. Discorso
sopra il Sonetto del Petrarca che incomincia Amor fortuna è la mia mente
schiava, stampato in Firenze nel 1558. Canzone sopra la Corona del Seren.
Granduca di Toscana, Firenze 1587. Canzone in morte del Serenissimo
Francesco dei Medici, Firenze 1587. Discorso in lode della Cristianissima
Maria dei Medici Regina di Francia, Firenze 1600, ed altre e molte Poesie
di circostanza.
1510
FERROSI
GIOVANNI
Fu Capitano delle famose Bande Nere, istituite e dirette dal Prode
Giovanni de’ Medici.
1520
TOMMASI
GIOVANNI
Giureconsulto, fu Governatore di Faenza, Auditore Civile e
Luogotenente di Romagna, Auditore della Città di Viterbo, Perugina e
Bologna, e Capitano di giustizia di Siena.
1521
LIPPI
GIOVANNI
Dotto Giurista, fu Cancelliere, e quindi Auditore in Roma della
Camera Apostolica. 1522
BELTRAMINI
NICCOLO’ DI
MARIO
Studiò Diritto Civile sotto la Direzione di Mariano Soccini il
Giovine, e Giovanni Antonio dei Rossi, e trasferitosi all’Università di
Pisa, vi conseguì la Laurea Dottorale, e poco tempo scorse, che fuvvi
chiamato Lettore di Istituzioni Civili, quindi di estraordinaria Civile,
di ordinaria Canonica, di ordinaria Civile e di ragione Civile, da Pisa
passò a Napoli Lettore di Giurisprudenza, sostenne con plauso le cariche
di Giudice Ordinario, Magistrato Pupillare, Auditore di Ruota, Auditore
Generale della Città a Stato di Siena. Il Pontefice Pio IV lo creò Conte
Palatino, e Cavaliere dello Sprone d’o, fu ascritto alla Cittadinanza
fiorentina e Senese. Morto Niccolò Beltramini la città di Napoli coniò
in di Lui onore una medaglia in bronzo nel cui diritto è il Ritratto di
Lui con la iscrizione attorno Nicolaus Beltraminius Collensis, Civis
Florentinus, e nel rovescio è il Grifone coronato, stemma della famiglia
Beltramini con la Leggenda Pisis, Neapolis. Senis
jus dixit, ed interpetratus est. In
Toscana pure ottenne l’onore del conio di altra medaglia, nel diritto
della quale si legge Nicolaus Beltraminius J. C. Comes et aeques Palatinus.
Qui
Pis. Neap. Senis jus dixit et interp. Est ;
e nel rovescio Incorrupta
fides. Giacciono le ossa di Lui nella chiesa di S. Agostino della
città di Colle. Nipoti ex fratre di
Niccolò furono Francesco di Giovanni Beltramini Vescovo di Terracina, e
Nunzio Apostolico, e Beltramino di Giovanni Esso pure Vescovo di Terracina.
1522
BUNACCORSI
PIETRO
Dottore in Diritto Civile e Canonico, fu Governatore di Bevagna, e
Berzighella.
1523
ALBERTANI
ALBERTO DI
BERNARDO
Fu Auditore delle Galere (marina) toscane, ed Auditore fiscale di
Siena.
1529
BUONINSEGNI
FRANCESCO DI
MARIO
Giureconsulto, fu Auditore
Civile nella Romagna,Auditore in Perugina, e nella Marca di Ancona,
Auditore delle Ruota di Genova, Auditore del Ducato di Bracciano, Capitano
di Giustizia di Siena, e Segretario dei Granduchi Francesco e Ferdinando
dei Medici.
1530
DELLA
RENA FLAMINIO
DI LORENZO
Fu Vice Governatore di Ravenna, Rimini, ed Imola, Potestà di
Cervia, Avvocato fiscale in Imola, Potestà di Trevi, Auditore Generale di
Campagna per delegazione del Cardinale Lomellino.
1535
RINIERI
ANTONIO
Letterato eruditissimo, Accademico intronato, e Poeta. Scrisse un
Opera intitolata Il vero Soggiorno d’Amore edit. In Lucca nel 1566 per
il Busdraghi, Carmina in funere Benedicti V archi, Firenze 1568; Canzone
in morte della serenissima Granduchessa di Toscana, Firenze 1578 Laudatio
Usimbardi Usimbardi primi Collensis Episcopi, Firenze 1592, e molti altri
opuscoli di simile specie.
1538
ALBERTANI
ANDREA
Fu Segretario del Granduca Francesco II de’ Medici, ed andò
Ambasciatore per la corte Medicea al Re di Francia Enrico III.
1539
USIMBARDI
PIETRO DI
FRANCESCO
E
di Tita Beltramini
Dotto Ecclesiastico e Letterato. Fu Segretario dei Cardinali
Giovanni, e Ferdinando de’ Medici, quindi Vescovo di Arezzo, ove portò
fino allo scrupolo la severità onde mantenere la morigeratezza nel Clero
affare di prima importanza nei successori degli Apostoli poiché se le
Lucerne si estinguono o danno fioco lume, il popolo brancola fra le
tenebre, e tutto si fa confusione; fu liberalissimo verso i poveri, e
riscaldato da santa carità di Patria, fondò, e dotò nella città di
Colle un Convento di Vergini sotto la Regola di S. Agostino col titolo di
S. Pietro, oggi convertito in Istituto di educazione per le femmine.
1541
USIMBARDI
LORENZO
Fratello
di Pietro
Laureato in Diritto Civile e Canonico, sedé Giudice in varj
Tribunali dello Stato Romano, invitato dal Governo Toscano sostenne
lodevolmente il Capitanato di Giustizia della città di Siena da dove passò
primo Segretario del Granduca Ferdinando I, col titolo di Senatore della
Repubblica fiorentina.
1545
USIMBARDO
USIMBARDI
Pio e Dotto Ecclesiastico, fu Canonico della Metropolitana
fiorentina, quindi primo Vescovo di Colle sua patria, ove incominciò la
fabbrica del Duomo, proseguita ed ultimata da M. Cosimo della Gherardesca
suo successore, pubblicò in Firenze per il Sermontelli il primo Sinodo
per la Diocesi di Colle.
1544
TOLOSANI
GIOVANNI MARIA
LUCIDO
Di Leonardo
fratello di Giuliano
Senatore di Roma, si ascrisse all’ordine di S. Domenico, ed ebbe
rinomanza di insigne filosofo, teologo e matematico.
Scrisse Expositio in loca difficiliora Sacrae Script. De
computatione annorum Domini. De corretione Kalendarj pro vera celebratione
Pascatis. Delucidarium rerum antiquarum Sacrarum, e Prof Disputatio de
Sancta Maria Maddalena. Sopra la Sfera di Zanobi Acciajoli De maxima solis
declinatione. Vita di Sant’Antonio Arcivescovo di Firenze MM.SS. nella
Libreria Magliabech, De Origine Oppiai Coolensis MM.SS.
1546
LUCI
EMILIO
Dottore di Diritto Civile e Canonico, laureato nella Università di
Pisa, fu Auditore e Segretario di Piero de’ Medici, e con Esso si portò
alla corte di Madrid, quindi trasferitosi nei Domini Pontifici, vi coprì
le cariche di Governatore del Castello della Pieve, Potestà d’Orvieto,
Governatore di Meldola ed Auditore della Ruota di Perugina, tornò nella
Toscana, e fu chiamato Segretario del Granduca Francesco de’ Medici,
dipoi Governatore della Città e Stato di Siena, ove riformò il pubblico
Formulario dei Contratti; disgustato delle cariche governative tornò alle
giudiciali, accettando l’Auditorato di Rota della Città di Bologna,
quindi quello del Tribunale Criminale di Genova.
1548
LUCI
FRANCESCO FRATELLO
DI EMILIO
Fu Dotto, esemplare e piissimo Ecclesiastico, e per ben tre volte
fu sa sommi pontefici insignito della luminosa carica di Governatore di
Roma.
1555
VIVIANO
VIVIANI
Nato da nobili genitori e nobilmente educato nella pietà e nelle
lettere, ottenne la laurea dottorale con sommo applauso all’Università
di Pisa. Fatto celebre nell’esercizio delle leggi fu Auditore nella
Ruota di Genova, sostenne onorevoli ministeri nello stato ecclesiastico e
conseguì riputazione di dotto Giureconsulto e di gran letterato. Mentre
però vedeva a se aprirsi la strada a maggiori dignità, disprezzando le
pompe del mondo fatto Sacerdote si aggiunse a S. Giuseppe Calasanzio
nell’esercizio delle Scuole Pie, e fu il secondo tra i primi dal
medesimo S. Fondatore vestiti del nuovo abito. Per lungo tempo si studiò
di tenere celati i suoi talenti per sentimento di modestia e per desiderio
di esercitarsi nelle scuole inferiori e negli ufizi i più umili della
religione. Costretto però dall’obbedienza e mandato maestro di
Rettorica a Narni, compose in brevi momenti per l’apertura di quel
Collegio elegante orazione latina che il Cardinal Giustiniani protettore
delle Scuole Pie volle pubblicata colle stampe. Prestò soccorso come
Assistente a S Giuseppe Calasanzio Generale della nuova Religione, al
quale per le sue eminenti virtù fu sempre carissimo. Morì in grande
concetto di santità nel 23 Giugno 1622, e dal Vescovo, da tutto il Clero,
dal magistrato e dal popolo di Narni fu onorato con solenni esequie e
funebre orazione.
1560
GALGANETTI
LEANDRO DI
BINDO
Studiò Diritto Civile, e Canonico nell’Università di Siena,
quindi in quella di Perugia, ed in Roma ne conseguì la Laurea Dottorale,
ove esercitò l’avvocatura, fu Capitano di Giustizia del Popolo Romano,
e Giudice degli Appelli, e nullità, e tanto vi meritò da essere
insignito di Cavaliere dello Sprone d’Oro, e Conte Palatino. Scrisse un
Trattato De Jure pubblico, che manifesta quanto fosse grande la di lui
erudizione nelle Cose sacre, e profane, stampato in Venezia nel 1623 dal
Giunti, altro Trattato De differentiis Individuarum utriusque juris
Roma 1609 da Facciotti. Un Trattato
De Tutela, et cura Tutoribus et Curatoribus Venezia 1647 da
Sardina, e finalmente un Trattato De Conditionibus, et Demostrationibus,
Modo, Causa, et Poema Venezia1609 da Giunti e Ciotti, il di cui pregio è
tuttora valutato grandemente dai colti Forensi.
1565
GANO
DI M.
LAPO
Poeta i di cui manoscritti esistono in Firenze nella Strozzina V.
617, ed in Roma nella Vaticana, e Barbermiana, e stampati in parte nella
raccolta dei Poeti antichi dell’Alacci.
1570
LUCI
GIOVANNI DI
EMILIO
Laureato in Diritto Civile e Canonico, fu Auditore di Ruota, e
Capitano di Giustizia della Città e Stato di Siena, Auditore della Ruota
Criminale di Genova, Podestà di Pontremoli, e finalmente assessore del
Tribunale degl’Otto di Firenze.
1575
RENIERI
MARIO
Scrisse una Collezione di Lettere di complimento per uso del
Cardinale Spinola Arcivescovo di Genova. Ediz. Di Genova 1626 per il
Pavoni.
1580
TAGLIA
MESSER COSIMO
Valentissimo Giurisperito, fu Consigliere del Duca di Modena,
Capitano di Giustizia della Città e Stato di Siena, Governatore per il
Duca Orsini di Campagnano, Auditore di Ruota nella Città di Perugia,
Bologna e Macerata, in tale e tanto credito di sapienza
e probità egli salì da meritare la corrispondenza epistolare del
Granduca Cosimo II, della Granduchessa Cristina de’ Medici e del
Senatore Giacomo Alfieri come è dato riscontrare dalle Lettere autografe
dei nominati Personaggi esistenti presso il nobile signor Leonardo
Attivanti di Colle, erede della famiglia Taglia già estinta.
1580
LUCI
ALBERTO DI
FRANCESCO
Dottore di Fisica e Medicina, trasportò dal francese
nell’italiano Idioma la Opera intitolata Gli Errori popolari di Lorenzo
Ghiberti, stampata in Firenze presso Giunti 1620. Fu Ambasciatore alla
Corte di Francia per il Granduca Lorenzo de’ Medici.
1580
FANTACCINI
SEBAS, NATO
CONTADINO
Fu Dottore in Teologia, Accademico Apatista, compilò varie opere
cioè dell’Arte Retorica, la Grammatica greca, ed altri Opuscoli che si
ripartono nella nota 58, conversò con Santa Maria Maddalena de’ Pazzi.
1598
SCOTTI
FRANCESCO
Domestico del Cardinale de’ Medici
e di M. di Bisagnano (San
Severino) fu arciprete di Viterbo, indi Vescovo di Termoli; della famiglia
medesima fu l’altro Franco Scotti Auditor
generale delle Calabrie per l’Imperatore Carlo V.
1600
DINI
GIROLAMO
Dottore in Diritto Civile, fu Rettore del Collegio Ducale di
Sapienza nell’Università di Pisa.
1600
CERVONI
ISABELLA
Poetessa e letterata di grido, stampò due Canzoni in lode dei due
Cristianissimi Re, e Regina di Francia Enrico IV e Maria de’ Medici
Firenze 1650. Orazione al Pontefice Clemente VIII, sopra la impresa di
Ferrara, e Canzone ai Principi cristiani.
1602
ALESSI
LEONARDO
Religioso nell’ordine Agostiniano, fu Baccelliere e Dotto nella
Istoria, scrisse gli annali del Convento di S. Agostino in Colle, e le
notizie istoriche di detta città che MM.SS. Si conservano nell’Archivio
particolare del Molto Reverendo Salvadore Brogiotti Parroco di S. Maria a
Spugna.
1603
FANTINI
MICHELANGIOLO DA
COLLE
Dotto Ecclesiastico, scrisse un Opera intitolata l’Invenzione
della Santa Croce, tragica rappresentazione, dedicata a Francesco
Usimbardi Priore di San Miniato, stampata in
Firenze nel 1638 da Masi e Landi, esistente nella Libreria dei
nobili signori Dini di Colle.
1604
SPADA
VALERIO
Fu celebre Intagliatore in rame, e scrisse le Costituzioni del
Convento di San Pietro di Colle.
1608
SPADA
COSIMO
Ecclesiastico, fu Predicatore e Poeta, scrisse il trattato de Deo
in terza rima. Venezia 1685.
1614
LUCI
BENEDETTO DI
ALBERTO
Fu Segretario del Granduca Francesco, e di Don Pietro de’ Medici.
1615
USIMBARDI
MESSER FRANCESCO
Chierico di Camera, dotto Prelato, tenuto in molta stima dal
granduca Ferdinando II e Maria Maddalena de’ Medici.
1633
MOROZZI
PIERO ANTONIO
DI ORAZIO
Laureato in Filosofia, fu Lettore di Mattematiche nella Università
di Siena, e Lettore con privilegio dei Nbili, e della Nazione tedesca, il
di Lui figlio Giuseppe si applicò alle Mattematiche, e fu Ingegnere di
merito, ma Ferdinando che nacque da detto Giuseppe, superò ogni altro
della sua famiglia nelle Scienze, Mattematiche istoriche ed antiquarie, fu
Socio benemerito delle accademie di Udine, e dei Georgofili, Professore di
Idraulica, ed Architetto reputatissimo. Scrisse una dotta Relazione dello
stato antico e moderno del Fiume Arno, stampata in Firenze nel 1762 per lo
Stecchi, e le Notizie dell’antica
Abbadia di Spugna presso Colle, stampata a Firenze da Gambiaginel 1765,
che conservasi nella Biblioteca Magliabechiana, lasciò pure dotizia di
Notizie istoriche della città di Colle sua patria, che trovansi sparse
nelle varie Librerie, ed Archivi di detta città.
1654
GALGANETTI
ALBERTO
Ecclesiastico, fu Teologo e Letterato di merito. Scrisse vari
Opuscoli tuttora inediti, ma bensì si ha di Esso stampata un Orazione
panegirica di Maria Maddalena di Austria
Granduchessa di Toscana. Firenze 1861 presso Nesti.
1680
RENIERI
ENEA
Insigne Matematico, fu Architetto, ed Ingegnere al servizio della
regia corte di Francia.
1864
FERROSI
FRANCESCO DI
GIOVANNI
Letterato, tradusse le Opere del Vegezio Dell’Arte militare.
1686
RENIERI
GREGORIO DI
ANTONIO
Giureconsulto, fu Auditore fiscale nelle città di Pistoia, e
Siena.
1700
CERAMELLI
GIUSEPPE
Fu Commissario generale dei Monti di Firenze, e Foranei, quindi
Commissario di Marina a Livorno.
1700
PAMPALONI
FRANCESCO MARIA
di
Pietro Paolo
Fu Medico celebre, e Filosofo reputatissimo. 1701
PELLICCIONI
GIUSEPPE DI
ORAZIO
Laureato in Scienze fisiche e mediche, fu espertissimo nell’Arte
salutare, e pubblicò un Opera Della Efficacia, e virtù della China per
le febbri putride, ed epidemiche. Firenze 1769 da Moike.
1716
APPOLLONI
GIUSEPPE DI
PIETRO
Dotto ed integerrimo Giureconsulto, fu in prima Potestà di
Pitigliano, e Fivizzano, quindi Vicario a Volterra da dove nell’atto di
partire designato Commissario di Pistoia mancò di vita.
1735
TORRANI
PAOLO DI
TOMMASO
Valente Letterato, scrisse un Poemetto molto bene condotto,
intitolato la Presa di Paurano, che si conserva presso il di Lui
meritissimo figlio Signor Maggiore Rinaldo Torrani Cavaliere
dell’Insigne Militare Ordine di Santo Stefano.
1745
GALGANETTI
BINDO DI
PAOLO
Versato in amena letteratura, e studiosissimo di cose
agrarie, teoriche e pratiche, tradusse le Georgiche di Virgilio, e
compilò la Istoria di tutti i Vescovi di Colle, che conservasi presso il
di Lui figlio MM.SS. 1745
CERAMELLI
FRANCESCO
DI ANTONIO
Laureato in Diritto Civile e Canonico, uomo integerrimo e
specchiatissimo, sostenne con plauso la carica di Vicario Regio in varie
città della Toscana.
1756
CHELUZZI
FRANCESCO DI
GIOVANNI
Dotto Giureconsulto, esercitò l’avvocatura in Firenze, e nella
fresca età di anni ventiquattro, fu elevato al grado di Vicario Regio che
esercitò con molta reputazione nelle principali Vicarie della Toscana.
Sopravvenuto il Regime francese fu Presidente del Tribunale di prima
Istanza di Pistoia col titolo di Consigliere imperiale. Ristaurato
l’antico Governo toscano dopo vari impieghi tutti decorosi fu elevato al
grado di Auditore della Ruota Criminale di Firenze.
1764
CHELUZZI
LUIGI DI
GIOVANNI
Laureato in Diritto Civilke e Canonico, esercitò in Firenze
l’avvocatura; quindi fu Segretario dei Cardinali Albani e Doria, e dopo
passò al luminoso posto di Podestà della città di Trento nel Tirolo;
ando Ambasciatore per il Principato di Trento a Massimiliano di Baviera, e
nella stassa qualità all’in allora Primo Console Napoleone Bonaparte;
fu Consigliere dipartimentale, Accademico dell’Arcadia di Roma; dalla
Principessa Beatrice di Este in attestato di soddisfazione per varie
diplomatiche incombense affidateli, riportò in dono una ricca spada di
esquisito lavoro: mancò di vita nell’anno 1822. A questa famiglia
apparteneva Agnolo Cheluzzi Oratore di merito vissuto nel secolo
decimoquinto come si riscontra nella Biblioteca Magliabecchiana e
nell’Opera del Signore Moreni Uomini Illustri della Toscana.
1765
GIACCHI
MARCO
Dottore in Fisica e Medicina esercitò in Siena l’Arte salutare
con reputazione universale di espertissimo Medico-pratico. 1770
RENIERI
GAETANO
Appresi i primi erudimenti di Letteratura nei Collegi di Pistoia e
Volterra, si dedicò con profondità alla studio delle Mattematiche, che
apprese meravigliosamente, ingegno egregio avrebbe potuto con le opere sue
dar lustro magnifico alla Patria, se terribili colpi davversa fortuna
bersagliandolo di continuo non ne avessero quasi paralizzato le forze, fu
decorato dell’insigne ordine Equestre di Santo Stefano, coprì le
cariche di Bibliotecario della Corte imperiale durante il Regime francese,
dopo la restaurazione mise a profitto i suoi lumi adoperandosi nella
compilazione del nuovo Censimento, o Catasto Toscano. Scrisse Traduzione
del Poema di Lucrezio, che pubblicò con le stampe, come pure dal latino
nel italiano Idioma volse l’Apocalisse di San Giovanni; Tutti i salmi di
David; Il Cantico de’ Cantici; Le Lamentazioni di Geremia; Il Libro di
Giobbe; I Cantici di Mose di Debora, e di Giuditta; tutti lavori reputati
di molto pregio, che manoscritti si conservano presso i nobili di Lui
figli.
1774
PACINI
GIOVANNI DI
BENEDETTO
Dedicatosi fino dai primi anni alli Studi di Architettura, e
Scienze affini, in Roma in quelli si perfezionò chiamato dal Regio
Governo all’imponente impiego di Regio Architetto della Città e Porto
di Livorno, ideò e fece eseguire la nuova grandiosa, e bene intesa
Fabbrica di Sanità di quel Porto; diresse i risarcimenti, ed abbellimenti
del Primaziale di Pisa lavoro arduo per la conservazione del grandioso
stile antico, posto in armonia con gli ornati moderni operativi. Chiamato
dalla corte di Lucca ad emettere il suo parere sopra i lavori eseguiti
nelle Fonti, e Canali di quella capitale in unione col Professore Bertini.
Scrisse e pubblicò per i tipi Guasti 1833 un Voto ragionato, che gli
meritò somma reputazione. Passo quindi in Firenze Architetto
nell’Uffizio delle Regie Fabbriche. Fu ascritto come Socio attivo
all’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
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