Ciclistica Fogarty Replica e motore Testastretta per questa ultima versione della 996 che mira alla supremazia assoluta fra le bicilindriche
Costruire capolavori a volte è scomodo, specialmente quando le inesorabili
leggi del mercato, e levoluzione dei gusti e della tecnica, impongono
alla casa che lha realizzato
di sostituirlo, naturalmente con un altro capolavoro. Condannati alla perfezione.
Cè da dire però che si tratta di una condanna che presenta
non pochi aspetti positivi: da quando si è impegnata nelle corse del
mondiale Superbike, la Ducati, col suo eccellente bicilindrico desmodromico
a otto valvole lincredibile Desmoquattro si
è abituata a ragionare con mentalità vincente nelle corse e a
creare moto altrettanto vincenti per design e prestazioni per
la produzione di serie.
La Ducati 996R presentata allIntermot di Monaco è la nuova vedette
della gamma di Borgo Panigale. Il suo compito, assolutamente non facile, è
di perpetuare la fama della 916, proponendosi come ultima evoluzione di una
linea che ha dettato legge sullestetica delle moto supersportive degli
ultimi anni, e di un motore che ha costretto i Giapponesi allimitazione
per la prima volta dopo quarantanni di leadership tecnica assoluta.
Con questo modello, la gamma delle 996 si arricchisce di una nuova presenza.
La 996R infatti non sostituisce la 996 SPS, ma inaugura un nuovo spazio fra
questa cui si avvicina maggiormente la versione 996S e la Racing.
Caratterizzata da soluzioni estremamente sofisticate, come la carenatura completamente
in fibra di carbonio, ed il motore Testastretta che prima ancora
del debutto sul mercato ha già stupito per le eccezionali prestazioni
in pista, la 996R verrà prodotta in serie limitata (già completamente
prenotata) al prezzo di 26.000 euro, pari a vecchi, ma ancora sonanti, 50 milioni
di lire.
Il telaio apparentemente non si discosta dal notissimo traliccio Ducati in tubi
dacciaio al cromo-molibdeno di 2 mm di spessore; in realtà la struttura
è stata lievemente modificata, secondo quanto già fatto sulla
SBK di Fogarty, adottando tra laltro nuovi tiranti maggiorati da 10 a
12 mm nei punti di fissaggio del motore al telaio. È stata mantenuta
la possibilità di variare linclinazione del canotto di sterzo,
una prerogativa corsaiola che è sempre apprezzata dai cultori della perfetta
messa a punto del mezzo.
Le sospensioni sono racing a tutti gli effetti: anteriormente troviamo una forcella
Ohlins Competizione a steli inferiori di 43 mm di diametro con riporto anti-frizione;
posteriormente il raffinato forcellone monobraccio agisce indirettamente su
un monoammortizzatore Ohlins completamente regolabile.
Le ruote hanno gli stessi cerchi a cinque razze che contraddistinguono le SBK
della squadra corse ufficiale Ducati, e mostrano freni profondamente modificati
con ladozione sulla ruota anteriore di dischi Brembo in acciaio a pista
frenante più sottile per risparmiare peso, in uno con la riduzione a
nove degli elementi di connessione fra il mozzo in ergal e la pista stessa.
Modificate anche la pompa e le pinze anteriori, munite ora di quattro pistoncini
di 34 mm di diametro, con quattro pastiglie indipendenti.
Unocchiata alle sovrastrutture basta a notare lassenza, sulla carenatura,
dei grintosi estrattori daria. Ne soffre un po lestetica,
appesantita, ma ne gode laerodinamica, che guadagna 0,02 punti di CX.
Il dato più significativo del progresso legato al nuovo motore Testastretta
con lincremento di potenza di 13 CV rispetto alla precedente versione.
La 996SPS denunciava infatti 122 CV, mentre la 996R ne eroga 135, con un kit
fornito dalla casa per luso in pista diventano addirittura 141 CV .
Il nuovo motore, naturalmente bicilindrico a V longitudinale di 90° con
distribuzione bialbero desmodromica a quattro valvole per cilindro, ha carter
fusi in terra distinguibili tra laltro per il diverso disegno della coppa
dellolio e per un differente passaggio dei condotti esterni del circuito
di lubrificazione delle teste.
Le novità più importanti sono però celate alla vista: lalesaggio
è passato da 98 a 100 mm e la corsa da 66 a 63,5 mm; le valvole di aspirazione
sono state allargate di 2 mm (40 mm) lasciando inalterate quelle di scarico,
infine langolo incluso fra le valvole è stato portato da 40°
a 25°, modificando anche la conformazione dei condotti di aspirazione e
di scarico.
Lalimentazione ad iniezione elettronica e laccensione sono gestite
in modo integrato dalla nuova centralina Marelli 5.9M, sorprendentemente compatta
(un cellulare in confronto ad una grossa autoradio, tanto per capirci) che vanta
una più elevata capacità di calcolo e governa anche lintervento
delle ventole del circuito di raffreddamento del motore (ne è stata aggiunta
una seconda per sopperire allaumento di temperatura determinato, soprattutto
a bassa velocità, dallassenza degli estrattori daria sulla
carenatura).
Non è la solita 996, non assomiglia neanche vagamente alla vecchia serie
SPS: la guida è quanto mai realisticamente più vicina a quella
di una superbike vera, in tutte le sue sfumature. Non esiste nulla di sportivamente
più appagante di questo nuovo gioiello Ducati. Non credo si debba parlare
di evoluzione ma di rivoluzione. In questo breve
assaggio sulla pista spagnola di Valencia, la Rossa ha messo in evidenza delle
doti straordinarie, sconosciute alle sue antenate. Il nuovo motore, nella configurazione
in prova, con il kit (scarichi liberi e eprom) eroga circa 6 CV in più
dei 135 dichiarati. Non rifiuta, non strappa , non strattona: parte in modo
fluido sin dai regimi più bassi; a 4500 inizia a spingere poderosamente
(dove il vecchio SPS aveva ancora qualche incertezza) e permette di uscire da
qualsiasi situazione in ampia scioltezza
e a volte su una ruota!
A 6500 giri inizia il vero divertimento, la gioia nella sua più sublime
essenza, col pilota che viene letteralmente fiondato sino a 10.800 giri, soglia
di intervento (repentino) del limitatore. È pastoso a tutti i regimi
e permette di gestire impeccabilmente ogni derapata. Lequilibrio dinamico
è impressionante: nelle percorrenze di curva le sospensioni mostrano
un eccellente scorrevolezza, non andando in crisi neanche nelle compressioni
più dure, durante le forti staccate o le violente accelerazioni. Il nuovo
impianto frenante regala delle sensazioni da montagne russe : laccelerazione
negativa fino a 1,24 G (il miglior risultato della sua classe) fa uscire gli
occhi dalle orbite; il tutto con la massima modularità e gestibilità.
Dati tecnici
Motore | 4 tempi, 2 cilindri a V longitudinale di 90° |
raffreddamento | a liquido |
alesaggio e corsa | 100 x 63,5 mm |
cilindrata | 998 cc |
rapporto di compressione | 11,4:1 |
distribuzione | bialbero desmodromica a 4 valvole per cilindro |
Alimentazione | iniezione elettronica Marelli |
capacità serbatoio | 17 litri |
Accensione | elettronica digitale integrata con l'iniezione |
Avviamento | elettrico |
Trasmissione | primaria a ingranaggi, finale a catena |
Frizione | multidisco a secco con comando idraulico |
cambio | sei rapporti |
Ciclistica | telaio traliccio in tubi al cromo-molibdeno |
Sospensioni anteriore | forcella teleidraulica regolabile Ohlins con steli inferiori di 43 mm ed escursione di 120 mm |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante monobraccio e monoammortizzatore Ohlins regolabile escursione di 130 mm |
Ruote | cerchi a cinque razze in lega leggera Marchesini con pneumatici 120/70 ZR 17 anteriore e 190/50 ZR 17 posteriore |
Freni | anteriore Brembo a doppio disco di Ø 320 mm con pinze a 4 pistoncini contrapposti; posteriore a disco di Ø 220 mm con pinza a 2 pistoncini. |
Dimensioni e peso | interasse n.d. lunghezza n.d., larghezza n.d., altezza sella 790 mm |
Peso a secco (con batteria, lubrificanti e liquidi, escluso il carburante) | 185 kg |
Prestazioni dichiarate | potenza 135 CV (99 kW) a 10.000 giri. Coppia 10,3 kgm (102 Nm) a 8.000 giri. |
Prove Ducati 996 |