Troy Bayliss, scommessa vincente |
Un po per necessità, un po per fiuto, la Ducati ha puntato su di lui per il dopo Fogarty. E laustraliano lha ripagata vincendo il titolo piloti, dimostrandosi un fuoriclasse..
Troy Bayliss, chi è costui? A sentirla adesso questa domanda viene quasi
da ridere. Come è possibile non conoscere il nuovo campione del mondo
della Superbike? L'australiano che ha riportato il numero uno sulle carene della
rossa 996. Giusto, se non fosse per il fatto che fino allo scorso anno il neo-iridato
era quasi sconosciuto per le platee del mondiale. La Casa di Borgo Panigale
aveva già stabilito per lui un destino americano, dopo avergli visto
vincere il campionato britannico (sei successi e altrettante pole), nel tentativo
di conquistare quel titolo che gli è sempre sfuggito. Ma entrambi non
avevano fatto i conti con il destino... Troy fece in tempo a cadere a Daytona
prima di vedersi spedito in Giappone per sostituire King Fogarty, infortunatosi
gravemente a Phillip Island. Era loccasione della
vita, ma Bayliss non la sfruttò, finendo due volte in terra, e riuscendo
a concludere solamente un totale di tre giri, alle sue spalle intanto, cera
un certo Luca Cadalora nei sogni della Ducati.
Ma per Bayliss, fortunatamente, l'occasione della vita è passata due
volte: si ripresentò quando litaliano dimostrò tutta la
sua avversione per i quattro tempi, e la Ducati, in piena confusione, richiamò
Troy. E fece bene, perché li ripagò vincendo due gare (Hockenheim
e Brands Hatch), piazzandosi cinque volte secondo e una terzo, chiudendo il
campionato al sesto posto. Unimpresa, considerando che conosceva solo
le piste inglesi. All'inizio del 2001, arriva la riconferma, quasi inevitabile
la conquista del titolo, tanto più avendo a disposizione una bomba,
la nuova 996 con il motore Testastretta, vero incubo per le Case rivali.
Il suo merito è stato molteplice: sfruttare il suo grande talento, non
farsi schiacciare dalla responsabilità di dover vincere; e, non meno
importante,creare intorno a sé una tale simpatia e complicità
che i ragazzi del team si sarebbero buttati nel fuoco per lui. Ed è così
che si vince, magari sfruttando anche le debolezze altrui, (vedi gestione approssimativa
alla Honda e frizioni interne allAprilia) andando sempre a punti in tutte
le gare fatta eccezione per la gara 1 di Oschersleben, dove è stato costretto
a fermarsi per lunico inconveniente tecnico capitato in tutta la stagione.
Ecco perché è il degno campione del mondo SBK 2001; e la Ducati
può fregarsi le mani perché ha trovato il vero e degno erede di
Carl Fogarty.
LA SCHEDA
Nato a Taree (Australia) il 30 marzo 1969. Sposato con Kim, ha due figli, Mitchelle
e Abbey. In Europa risiede a Montecarlo.
LA CARRIERA
1992 Esordisce nel campionato australiano SP 250 con una Kawasaki KR-1
1993 Campionato australiano SP 600
1994 6° campionato australiano 600 SS
1995 2° campmionato australiano 600 SS
1996 3° campionato australiano SBK
1997 2° campionato australiano SBK due quinti posti nel GP
Australia SBK a Phillip Island
1998 8° campionato britannico SBK
1999 Campione britannico SBK
2000 6° mondiale SBK (due vittorie)
2001 Campione del mondo SBK
Gare: 53
Vittorie: 8
Podi: 24 (8 volte primo, 11 secondo
e 5 terzo).