Quaderni di birdwatching Anno I - n° 2 - ottobre 1999


Hotspotsin Europa

La Scozia - trip report
di Guido Premuda

        Nell’immaginario collettivo la Scozia evoca immagini di fantasmi, mostri che vivono nelle profondità dei laghi, cavalieri impavidi. Quando si è là si capisce che non potrebbe essere altrimenti. Quei piccoli cimiteri, spesso in mezzo ai paesi, perfettamente curati, ma nello stesso tempo con quelle antiche lapidi piegate, spezzate, lasciate a se stesse, in uno scenario sospeso, non possono non ospitare che un fantasma ognuno.

clicca per ingrandire
(da RSPB)

        L’atmosfera irreale delle nebbie all’alba, sui neri laghi, è perfetta per vedere apparire un animale sconosciuto, almeno una volta, anche se solo di sfuggita, anche se non sono proprio così sicuro di averlo visto.

        La luce rada della lunga sera estiva, diffusa nella foschia che avvolge il bosco, suggestiona, specie dopo un buon whisky, al punto di sentire fuggire un cavaliere errante.

        E’ così perché ci piace che lo sia, perché ancora ci fa sognare.

        Forse il nostro fantasma è un silenzioso Barbagianni, il mostro del lago una furtiva Lontra, il cavaliere un grande Cervo maschio. Ma va bene lo stesso, perché anche loro ci fanno ugualmente sognare.


Itinerario - luglio 1999

I links in questa pagina conducono a

RSPB: Natural reserves in Scotland

oppure a

The Wildlife Web

        Il viaggio ha come obiettivo principale le grandi colonie di uccelli marini della costa Est (considerando anche il periodo ottimale), senza trascurare però gli ambienti principali dell’entroterra (foreste, montagne, brughiere, laghi e paludi) e la visita di alcune importanti Riserve Naturali, anche se per queste ultime luglio non è certo il periodo migliore, potendo invece offrire il massimo in Autunno-Inverno, con i contingenti di svernanti.



        Venerdì 9/7: Volo Bologna - Edimburgo. Nel pomeriggio raggiungiamo il paese di North Berwick. La sera sulla spiaggia vicino al porto osserviamo: Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus), Edredone (Somateria mollissima) (Eider) con alcuni giovani, Zafferano (Larus fuscus), Gabbiano reale nordico (Larus argentatus).

Fulmaro
(Fulmarus glacialis)

(foto G. Premuda)


        Sabato 10/7: Visita alla mitica isola rocciosa di Bass Rock (sito IBA 125) che ospita una enorme colonia di Sula (Morus bassanus) (Gannet). Osserviamo in grande numero anche Fulmaro (Fulmarus glacialis) (Fulmar), Uria (Uria algee) (Guillemot), Gazza marina (Alca torda) (Razorbill). Per i gabbiani: Gabbiano reale nordico (Larus argentatus), Mugnaiaccio (Larus marinus), Zafferano (Larus fuscus). Numerosissimi anche i Pulcinella di mare (Fratercula arctica) (Puffin) in volo sul mare visti dalla barca, vicino alla quale è emersa una Foca grigia (Halichoerus grypus).



Sula
(Morus bassanus)

(foto G. Premuda)

        Domenica 11/7: Riserva RSPB di Vane Farm presso il Loch Leven (IBA 117) dove osserviamo: Oca selvatica (Anser anser), Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus) e numerosissimo il Coniglio Selvatico (Oryctolagus cuniculus).

        Nel pomeriggio visita alla riserva di Loch of Lowes dove dal grande capanno a due piani è possibile ammirare un nido di Falco pescatore (Pandion haliaetus) (Osprey) dove sono presenti tre giovani già volanti. Osserviamo un gruppo di Oca del Canada (Branta canadensis) ed una bellissima scena di caccia collettiva di una femmina di Smergo maggiore (Mergus merganser) (Goosander) con i suoi tre giovani, che pattugliano in formazione le acque del lago, tenendo immerso solo il capo sotto il pelo dell’acqua, scattando tutti insieme in immersione all’apparire delle prede.

        Abbiamo poi visitato Insh Marshes, Riserva RSPB, dove da un capanno osserviamo a lungo un Capriolo (Capreolus capreolus). Al tramonto, lungo lo River Spey (IBA 085) si spostano gruppi di Beccacce di mare e un Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos). Su una vasca di pesca "sportiva" di una Fish farm, volteggiano cinque Falchi pescatori in caccia.



        Lunedì 12/7: Salita in seggiovia sul massiccio dei Cairngorms (IBA 080) ed escursione sui crinali rocciosi dove osserviamo molto vicini tre esemplari di Pernice bianca (Lagopus mutus) (Ptarmigan), oltre a Spioncello marino (Anthus petrosus), Culbianco (Oenanthe oenanthe), Merlo dal collare (Turdus torquatus).

        Nel pomeriggio escursione alla Foresta di Glenmore dove vediamo Codirosso (Phoenicurus phoenicurus), Poiana (Buteo buteo), Gheppio (Falco tinnunculus) e poi passeggiata serale nella foresta di betulle della Riserva Naturale di Craigellachie nei pressi di Kinveachy (IBA 082), con Rampichino alpestre (Certhia familiaris), Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), Tordo bottaccio (Turdus philomelos).



        Martedì 13/7: Visita alla Abernethy Forest (IBA 081), molto suggestiva ma non certo esempio di foresta integrale, dove osserviamo: Pigliamosche (Muscicapa striata), Tordela (Turdus viscivorus), Rampichino alpestre, Cincia mora (Parus ater), Cincia dal ciuffo (Parus cristatus), Scricciolo (Troglodytes troglodytes), Regolo (Regulus regulus), Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris).

        Visitiamo la Riserva RSPB di Loch Garten dove, in riva al lago osserviamo il Piro piro piccolo, oltre a numerosissimi individui di Lucherino (Carduelis spinus), Fringuello (Fringilla coelebs) e Verdone (Carduelis chloris) alle mangiatoie del centro.

        Passiamo al famoso Osprey Hide, l’organizzatissimo centro visite e capanno da cui si può osservare il più famoso nido di Falco pescatore del mondo. Abbastanza deludente il fatto che il nido non sia vicino all’acqua, l’albero morto su cui si trova sia stato "ricostruito" artificialmente dopo che alcuni vandali lo avevano tagliato, vi sia vicino un brutto traliccio metallico che sostiene la telecamera che riprende la vita nel nido 24 ore al giorno anche per scongiurare il pericolo del furto delle uova o dei giovani.

Beccaccia di mare
(Haematopus ostralegus)

(foto G. Premuda)

        Nel pomeriggio visitiamo la Riserva RSPB di Loch Ruthven, conosciuta per lo Svasso cornuto Podiceps auritus, che infatti osserviamo, con due esemplari in livrea. Sulla strada un tranquillo Capriolo, che salta con incredibile agilità una recinzione e scompare in un piccolo cespuglio nella brughiera.

        Verso sera ci addentriamo in auto nelle strette e pericolose stradine delle Caithness Peatlands (IBA 021), le brughiere di torba, dove incontriamo un branco di Cervo (Cervus elaphus). Osserviamo poi dall’auto Beccaccia di mare, Albanella reale (Circus cyaneus), Gavina (Larus canus).



Mugnaiaccio
(Larus marinus)

(foto G. Premuda)

        Mercoledì 14/7: Giornata dedicata alle colonie di uccelli marini delle Caithness Cliffs (IBA 019), meravigliose scogliere letteralmente piene di uccelli in cielo, in mare ed in terra. Visita a Dunnet Head: Stercorario maggiore o Skua (Catharacta skua), Fulmaro, Pulcinella di mare, Mugnaiaccio.

        Duncansby Head: Labbo (Stercorarius parasiticus), Fulmaro, Uria, Gazza marina.

        Castle of Wick: dove osserviamo l’Uria nera (Cepphus grylle) oltre a grandi numeri di Gabbiano tridattilo (Rissa tridactyla) (Kittiwake) e Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis).



        Giovedì 15/7: Riserva RSPB di Loch of Strathbeg (IBA 071) dove sono presenti alcuni capanni dai quali si osservano le isole e le piattaforme artificiali con le colonie di Sterna comune (Sterna hirundo). Osserviamo anche Allodola (Alauda arvensis), Oca selvatica (Anser anser), Volpoca (Tadorna tadorna). Lungo il camminamento sopraelevato, nell’ornieto sorprendiamo una coppia di Allocco (Strix aluco).

        Nel pomeriggio ci rechiamo alla stupenda Riserva RSPB di Fowlsheugh (IBA 075) con le sue incredibili colonie di uccelli marini: soprattutto Uria, Gazza marina, Gabbiano tridattilo.



        Venerdì 16/7: Volo Edimburgo - Bologna .... e fine della vacanza...



Tre luoghi su tutti
di Valerio Cappello

Questo trip report sulla Scozia di Guido Premuda mi rimanda alla memoria uno dei più bei viaggi naturalistici che abbia mai fatto. Era il Giugno del 1997 e mi indirizzavo verso le Highlands in compagnia dell'amico Andrea Ciaccio.
Ho voluto cogliere questa occasione soltanto per sottolineare tre luoghi, i quali mi sono rimasti impressi in maniera indelebile e che mi hanno trasmesso sensazioni ineguagliabili.
Quello che segue, pertanto, vorrei semplicemente fosse colto come un suggerimento di un appassionato di natura ( e non solamente di ornitologia) anche se, me ne rendo conto, molto condizionato dal mio amore per il mare, l'avifauna marina e l'ambiente costiero. La premessa dovuta è che la Scozia è tutta meravigliosa, l'entroterra e le montagne, ad esempio, sono di una bellezza struggente ed inenarrabile.
Il periodo consigliato per la visita e a cui mi riferisco è il mese di giugno, il migliore per gli uccelli marini, tutti nidificanti nella zona costiera spesso in larghe colonie.

La Scozia è ancora uno dei pochi posti, almeno da me conosciuti, dell'Europa occidentale dove puoi permetterti un approccio primordiale all'ambiente e ai suoi animali. I tre luoghi sacri del mio viaggio in Scozia per questo rimangono Bass Rock, Handa Isle e, seppur geograficamente in Inghilterra, le Farne Isles.
Bass Rock è una visione surreale: uno scoglio di grandi dimensioni che si erge sul mare a ridosso della costa. Un rude pescatore scozzese vi condurrà sull'isoletta sulla sua barca e ve la lascerà visitare per l'intera giornata. Una volta approdati rimarrete sbalorditi: quei puntini bianchi che vedevate avvicinandovi alla roccia erano in realtà un enorme, assordante e anche maleodorante tappeto di Sule. Sule che covano, Sule che si involano, Sule che si corteggiano, Sule che chiamano i genitori per il pasto, Sule che litigano. Tutto questo non a centinaia di metri di distanza ma tra i vostri piedi. Inutile dire che i cannocchiali ed i teleobiettivi servono a molto poco. Qui sei un intruso e non puoi che mantenerti in punta di piedi quale osservatore marginale subendo quest'onda di natura onnipotente.
L'isola di Handa, sita nella parte nord orientale della Scozia, è invece autenticamente selvaggia. Anche qui una barchetta ti condurrà dalla costa su questo tappeto selvaggio, su questa landa da druidi che si erge sull'Atlantico sempre in tempesta.
Lo spettacolo ornitologico è qui monopolizzato da due specie di animali meravigliosi: lo Stercorario maggiore ed il Labbo, entrambi nidificanti.
Il volo incessante ed a tratti minaccioso (attenti a non avvicinarvi troppo ai loro nidi!!!) di questi splendidi Stercorari cattureranno da subito la vostra attenzione ed accompagneranno
il vostro giro dell'isola. Le alte scogliere del versante occidentale dell'isola stessa vi proietteranno verso l'infinito spazio oceanico.
Nei due piccoli laghetti sarà anche possibile imbattersi su un'elegante Strolaga minore.
Le Farne Islands sono in realtà nella parte nord orientale dell'Inghilterra ma le cito sia perchè abbastanza vicine a Bass Rock sia perchè esse rappresentano uno dei luoghi migliori per il paleartico occidentale di osservazione di Alche, Fulmari, Gabbiani e Sterne (Beccapesci, Sterne artiche, comuni e con un pò di fortuna, di Dougall). C’e’ anche un tour guidato che vi consente delle soste su quelle isole che è consentito visitare.
Lo spettacolo è straordinario.
Anche in questo caso camminerete letteralmente tra gli animali che vi ignoreranno del tutto procedendo imperterriti in tutte le loro occupazioni abituali. Le autentiche chicche sono poi, su una delle isole Farne, le Sterne di Dougall e, se continuerà a nidificarvi, la Sterna di Ruppel che da alcuni anni continua ad ibridarsi con i Beccapesci su una delle isole.
Questa nota conclusiva, pertanto, non può non chiudersi con un invito di cuore: visitate la Scozia. E' vicina, non costa molto e sa offrirvi sensazioni naturalistiche e non solo, assolutamente incomparabili.

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