Quaderni di birdwatching | Anno I - n° 2 - ottobre 1999 |
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COMITATO DI OMOLOGAZIONE ITALIANO: Il Comitato, riunitosi il 26 settembre 1998 a Livorno, ha esaminato il materiale inviatogli e ha così deliberato: SEGNALAZIONI OMOLOGATE (Cat AERC: A) Lista 1a (sulla base di documentazione completa e inequivocabile)
Lista 1b (sulla base di una documentazione sufficiente a permettere una corretta determinazione)
SEGNALAZIONI SOSPESE
SEGNALAZIONI NON OMOLOGATE
Manuel Allegri: "Presenza di Sacro (Falco cherrug) nella Golena di Casalasca del Po". Riv. Ital. Ornitologia 68 (2) 208-210, 1998. Si segnala la presenza di un individuo immaturo di Sacro in provincia di Cremona dal 1 novembre al 7 dicembre 1997. Si tratta della prima osservazione per la provincia, della prima osservazione del secolo per la Lombardia, e una delle poche per lItalia settentrionale (12 circa). E possibile che la specie possa avere svernato nellarea in esame. F Bulgarini, F Fraticelli, F. Lo Valvo: "Una Berta minore della Baleari (Puffinus mauretanicus) in Sicilia". Riv. ital. Orn. 68: 216,1998. Nella Collezione Vitale, acquisita recentemente dal Civico Museo di Terrasini (Palermo) è conservata un Berta minore delle Baleari maschio catturata al largo del Golfo di Castellamare (Trapani) il 15 giugno 1982. (NdR: A seguito del recente split delle Berte minori in P.mauretanicus, P.yelkouan e P.puffinus, è probabile che sia necessaria una revisione completa delle collezioni museali.) Sergio Nissardi: "Caso di svernamento di Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus) nello Stagno di Molentargius (Sardegna Meridionale)". Riv. ital. Orn. 68: 221,1998 Si segnala linanellamento di un esemplare di Cannaiola, giovane dellanno, il 25 dicembre 1992 presso lo Stagno di Molentargius. La Cannaiola è migratore transsahariano e sverna nellAfrica subsahariana al di sotto del 17° parallelo N. Per lEuropa sono segnalati casi di svernamento per la Francia meridionale, Portogallo, e Spagna, nonché per lItalia, a Orbetello, il 31 dicembre 1981. A. Re: "Ibis sacro: dal Nilo alla Lame del Sesia". Piemonte Parchi 86, Aprile 1999, pag. 37. Da alcuni anni lIbis Sacro nidifica nel Parco delle Lame del Sesia (Vercelli). Nel 1998 sono stati individuati 6 nidi e al termine della stagione riproduttiva erano presenti in totale 48 individui, di cui 22 adulti e 26 giovani. La nidificazione si è regolarmente ripetuta anche nel 1999. Per scoprire dove vadano questi animali quando lasciano larea di riproduzione è allo studio (in collaborazione con lINFS) un progetto di inanellamento. M. Grussu: "Status and breeding ecology of the Purple Swamp-hen in Italy". British Birds 92, April 1999, pagg. 183-192. Il Pollo sultano è una specie la cui biologia è tuttora poco studiata, anche a causa delle sue abitudini elusive. Le conoscenze circa lo status, la distribuzione e la biologia riproduttiva della popolazione mediterranea sono ancora molto scarse. Secondo i risultati raccolti da Marcello Grussu nel corso di quasi 20 anni di lavoro sul campo, la Sardegna ospita 450-600 coppie nidificanti di Pollo sultano, che costituiscono il 100% della popolazione italiana, e una frazione sostanziale dellintera specie. P. Lansdown: "Separation of European and Red-necked Nigthjars". British Birds 92, April 1999, pagg. 194-196. Durante lestate, il Succiacapre collorosso Caprimulgus ruficollis è presente in alcune parti del Portogallo, in Spagna, Marocco, Algeria e Tunisia. In tutte queste aree, la sua distribuzione si sovrappone con quella del molto più diffuso Succiacapre comune Caprimulgus europaeus. K. M. Olsen: "Field identification of Tree and Olive-backed Pipit". Alula 2-99, vol. 5, pagg. 42-48. Il Prispolone indiano Anthus hodgsoni non è mai stato riportato per lItalia, anche se, come accidentale ha già fatto la sua comparsa in tutti i paesi dEuropa. A parte gli incontenibili ottimisti e i fortunati viaggiatori, questo articolo che approfondisce la sua distinzione dal Prispolone Anthus trivialis può comunque interessare i più studiosi tra noi. Larticolo è dettagliatissimo e corredato da numerose splendide foto (molte quelle degli uccelli "in the hand") che mettono a confronto le due specie. Anche nel caso di questo articolo, la motivazione a segnalarlo è la stessa di quello precedente: hai visto mai? M. Kasparek: '"Disribution and expansion of the Collared Dove in the Near and Middle East". Ornithologische Verhandlungen 25 (5), pagg. 241-282. A partire dagli anni 30, la Tortora dal collare ha colonizzato tutta lEuropa continentale, con uninesorabile espansione verso nord-ovest. Non è del tutto chiaro quali siano le cause e i fattori che hanno favorito questa spettacolare avanzata. La distribuzione originaria di questa specie va dallArabia allAsia orientale. In questo articolo, lautore esamina la cronologia della comparsa della Tortora dal Collare nel Medio e Vicino Oriente e propone lipotesi che lespansione abbia preso le mosse da alcune popolazioni introdotte dalluomo in aree (Turchia, Mesopotamia, Balcani, Palestina) disgiunte dal suo areale naturale. Già nel XVI secolo, la Tortora dal collare era apprezzata come uccello ornamentale e veniva allevata in cattività; nel mondo islamico era usanza liberare questi uccelli in occasione di speciali ricorrenze, come buon auspicio. In questo modo, la specie potrebbe essere riuscita a costituire alcune popolazioni selvatiche che sono state i punti di origine della sua successiva dispersione. |
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