Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 4 - ottobre 2000

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Titolo
di Ernesto G. Occhiato





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     Agli inizi del ‘900 il territorio compreso fra Firenze, Prato e Pistoia conservava ancora molto di quello che era un esteso insieme di paludi, terreni acquitrinosi, stagni e canali, terreno di "belle cacce nell’autunno e nell’inverno, specialmente di germani e beccaccini e spesso anche colle spingarde vi si ammazzavano delle gru" (Targioni Tozzetti, 1768-1779). Con l’avvento della rivoluzione industriale inizia un periodo di profonda trasformazione del territorio ed oggi esso è diventato uno dei comprensori nazionali a più alta concentrazione industriale, con una fitta rete stradale e autostradale, elettrodotti e ferrovie. Nonostante ciò, grazie ad un sistema di laghetti e stagni artificiali gestiti dai cacciatori della zona (i "lagaioli"), alla presenza residua, fra le estese coltivazioni, di prati acquitrinosi e di incolti, ed al fatto che l’area si trova su un’antica rotta migratoria, più di 150 specie di uccelli trovano rifugio, sostano, svernano o nidificano in maniera regolare ed altre 50 sono di comparsa irregolare o accidentale durante le migrazioni.

     Il cuore di L’Altra Piana - Avifauna e ambienti naturali tra Firenze e Pistoia è proprio la check-list delle specie (202) aggiornata al 1998: per ciascuna specie vi è una breve nota fenologica e per quelle di comparsa accidentale o irregolare sono riportate almeno le date ed i luoghi di osservazione più recenti. Queste brevi note sono poi accompagnate da interessanti notizie storiche, prevalentemente tratte dal Giglioli (1879-1907). La check-list è preceduta da una sezione che comprende la cartografia particolare di quasi tutti i sistemi di stagni, per ciascuno dei quali sono brevemente descritti l’ambiente ed il paesaggio vegetale ed evidenziate le principali minacce (di solito trasformazione in area agricola produttiva o industriale).

     Questa parte centrale del libro è naturalmente preceduta da un’interessantissima sezione sulla storia del paesaggio della Piana, dagli antichi romani che nel 30 a.C. fondarono Florentia e che iniziarono le prime opere di canalizzazione del territorio paludoso, attraverso tutto il Medio Evo, fino ai giorni nostri e dall’analisi delle minacce e dei principali problemi di conservazione dei residui lembi naturali.

     Le due ultime sezioni del libro sono dedicate in maniera particolare ad alcune delle specie nidificanti e svernanti nell’area ed alle loro tendenze di popolazione. Scopriamo così che alcune specie nidificanti in maniera regolare fino a qualche anno fa, come l’Averla cenerina, sono ormai scomparse, e che la Piana sia una delle roccaforti a livello regionale del Cavaliere d’Italia, che ha cominciato a nidificare qui solo dal 1981.

     L’Altra Piana - Avifauna e ambienti naturali tra Firenze e Pistoia è un ottimo lavoro: la veste grafica, le foto e i disegni sono fatti bene e, da frequentatore assiduo della Piana Fiorentina, posso dire che essa riflette bene la situazione dell’area, fornendo un quadro aggiornato della popolazione ornitologica e dell’ambiente naturale della Piana Fiorentina. Questo lavoro rappresenta quindi non solo un’utile "guida ornitologica" della zona ma, cosa ben più importante, anche uno strumento per sensibilizzare i cittadini ed i pubblici amministratori locali sull’importanza della salvaguardia dei pochi ambienti naturali rimasti.


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