Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 4 - ottobre 2000


Segnalazioni

In questa rubrica ci proponiamo di segnalare articoli apparsi su riviste di birdwatching e di ornitologia che pensiamo possono interessare il birdwatcher italiano, o perché trattano dell'avifauna italiana e europea, o perché scritti da connazionali, o che sono comunque di argomento generale. In qualche caso, ne riporteremo solo il titolo o poco più, altre volte un riassunto più o meno esteso; ciò non vuole in nessun caso rispecchiare una graduatoria di maggiore o minore interesse ma, il più delle volte, è solo il risultato della nostra diversa possibilità di accedere alla pubblicazione originale.

S. Suàrez, J. Balbontìn & M. Ferrer. Nesting habitat selection of booted eagles Hieraaetus pennatus and implication for management. Journal of Applied Ecology 37, 2000 (2), pagg. 215-223.

Da questo articolo, che studia il successo riproduttivo dell’Aquila minore in funzione della scelta del sito di nidificazione, con lo scopo di dare indicazioni per la gestione degli habitat, emerge anche il dato sorprendente che la popolazione nel parco spagnolo di Donana è passata dalle 6 coppie dei primi anni ’80 alle attuali 150 coppie. Un recupero straordinario, con un incremento di 30 volte! Certamente dovuto alla efficace protezione accordata, ma in parte da attribuire alla adattabilità e alla tolleranza verso il disturbo umano che questa specie riesce a dimostrare.

G. Bogliani, F. Sergio & G. Tavecchia. Woodpigeons nesting in association with hobby falcons: advantages and choice rules. Animal Behaviour, 1999, 57, pagg. 125-131.

Molte specie di uccelli nidificano in stretta associazione con altre specie più audaci e aggressive, che forniscono protezione contro i predatori delle uova e dei nidiacei. I nidi dei Colombacci, che nidificano nei pioppeti dell’Italia del nord, vengono ritrovati quasi esclusivamente ammassati in vicinanza ai nidi dei Lodolai. I Colombacci si insediano nell’area dopo che il Lodolaio ha iniziato la costruzione del nido. Il falco, con la sua aggressività nei confronti degli intrusi nel suo territorio di nidificazione, fornisce protezione contro le Cornacchie e i nidi di Colombaccio subiscono così una minore perdita di uova. Il Lodolaio preda comunque anche gli adulti di Colombaccio, ma questo rischio è comunque inferiore a quello, molto alto, della predazione del nido da parte delle Cornacchie.

P. Crouzier, M. Duquet & F. Noel. Le Choucas des tours Corvus monedula de la race orientale soemmerringii en France. Ornithos 6-4 (1999), pagg. 178-182.

La Taccola è presente in Europa con tre sottospecie: Corvus monedula monedula presente in Scandinavia, C. m. soemmerringii dell’Europa orientale e dell’Asia e C. m. spermologus nel resto d’Europa. A quanto pare, la Taccola orientale soemmerringii, che recentemente si è fatta vedere nel nord-est dell’Italia, arriva a svernare anche in Francia. In questo articolo, oltre allo status in Francia, vengono dati i caratteri di base per la separazione delle tre sottospecie.

P. Yésou & A.M. Paterson. Puffin yelkouan et Puffin des Baléares: une ou deux espèces?. Ornithos 6-1 (1999), pagg. 20-31.

La sistematica delle berte del Mediterraneo è in continua evoluzione. Quelle che prima erano trattate come semplici sottospecie della Berta minore atlantica, ora sono considerate specie a pieno titolo. Questo articolo ripercorre la storia delle conoscenze relative allo stato tassonomico della Berta minore delle Baleari Puffinus mauretanicus e della Berta minore mediterranea Puffinus yelkouan, presenta tutte le differenze per quanto riguarda biologia, osteologia, vocalizzazioni, genetica e segregazione geografica e infine riassume i criteri per l’identificazione delle due forme.

H. Dufourny. White-tailed Tropicbird in Cape Verde Islands in February 1999. Dutch Birding 21 (1999): pagg. 254-255.

Viene riportata l’osservazione di un Fetonte beccogiallo Phaeton lepturs avvenuta il 20 febbraio 1999 al largo dell’isola di Boavista, nell’arcipelago delle Isole di Capo Verde. Rappresenta la prima segnalazione per il Paleartico Occidentale di questa specie dalla distribuzione tropicale; il sito di nidificazione conosciuto più vicino alle Isole di Capo Verde si trova circa 2.800 km verso sud-ovest, al largo del Brasile. Nel Paleartico Occidentale, vi erano già state alcune presunte osservazioni, ma nessuna era mai stata confermata.

M. Grussu. La nidificazione del Fenicottero Phoenicopterus ruber roseus in Sardegna. Aves Ichnusae — Bollettino del Gruppo Ornitologico Sardo 2 (1999): pagg. 3-46.

Un articolo documentatissimo, nel quale l’autore presenta i dati raccolti nel corso di anni di attente e meticolose osservazioni sul campo. In Sardegna i Fenicotteri hanno nidificato per la prima volta nel 1993, con circa 1750 coppie; la cosa si è ripetuta negli anni successivi, arrivando ad un massimo di 5000 coppie nel 1998. Poi, nel 1999 alcuni lavori sui canali dello stagno di Molentargius hanno disturbato la colonia, che ha abbandonato il sito; una parte dei nidificanti si è trasferita nelle saline di Macchiareddu, dove si sono riprodotte non più di 1400 coppie. La popolazione Sarda è diventata importante anche in un contesto europeo, dove la popolazione totale è stimata in circa 45000 coppie. Vengono riportati dati accurati sul periodo riproduttivo, il corteggiamento e l’accoppiamento, la costruzione del nido, la deposizione delle uova e il successo riproduttivo, quasi tutti frutto di osservazioni personali dell’autore.

K. Kravos, S. Candotto, B. Cimador & P. Utmar. Edredone, Somateria mollissima, prima nidificazione per l’Italia. Rivista Italiana di Ornitologia 69, n° 2 (dicembre 1999): pagg. 227-230.

Fin dall’inizio degli anni ’70 l’Edredone è presente come estivante nella zona costiera orientale del Friuli-Venezia Giulia. La nidificazione in Italia non era mai stata accertata in precedenza, anche se esistevano alcune segnalazioni dubbie. Il 12 giugno 1999, durante un uscita nella zona della foce dell’Isonzo (Gorizia), Silvano Candotto ha osservato una femmina con tre pulli di 4-5 giorni di età. Gli stessi sono stati successivamente osservati durante ulteriori uscite nei mesi di giugno e luglio. Si tratta della prima nidificazione certa per l’Italia.

M. Campora. La dieta del biancone. Piemonte Parchi 96 Aprile 2000.

Questo rapace, nella stagione riproduttiva, cattura mediamente dai tre ai quattro serpenti al giorno di varie specie, l'autore concentra la propria attenzione su questa particolare dieta dell'uccello; il biancone ha un serpente per ogni situazione climatica, a parte alcune fredde giornate di marzo, in cui gli ofidi difficilmente escono dalle loro tane: in questo caso il rapace si nutre prevalentemente di anfibi. Nel 1998 ha avuto inizio un progetto di inanellamento dei giovani bianconi sull'Appennino Ligure / Piemontese, l'iniziativa realizzata in collaborazione con il parco naturale delle Capanne di Marcarolo, ha lo scopo di chiarire numerosi aspetti biologici ed etologici ancora poco conosciuti del biancone. L'obiettivo principale è quello di scoprire se i bianconi inanellati, una volta raggiunta la maturità sessuale, ritornino nei quartieri natii, oppure scelgano altri aerali per la nidificazione.

M. Robb. Introduction to vocalizations of crossbills in north-western Europe. Dutch Birding 2, 2000.

Un articolo che apre nuovi orizzonti sulle modalità della comunicazione scientifica, facendo ampio uso dei media offerti dalle tecnologie moderne. Le diverse vocalizzazioni delle varie popolazioni di Crocieri vengono non solo descritte e discusse, ma anche presentate in un CD allegato che, con oltre 100 esempi, mette davvero alla portata dei lettori il repertorio vocale di 6 popolazioni ("tipi vocali") di Crociere Loxia curvirostra, del Crociere fasciato L. leucoptera bifasciata, del Crociere di Scozia L. scotica e del Crociere delle pinete L. pytyopsittacus. Per meglio illustrare alcuni aspetti, si fa anche largo uso di sonogrammi e di registrazioni rallentate.

A. Corso. Identification of European Lanner. Birding World 13, 5 (May 2000): pagg. 200-213.

Un articolo approfondito in maniera impressionante, come se ne sono visti pochi finora, che presenta i dettagli della determinazione del sesso e dell’età del Lanario europeo, Falco biarmicus feldeggii. Sono analizzati i possibili piumaggi, i morfismi e le differenze con le altre sottospecie presenti nel Paleartico Occidentale. Solo alla fine del difficile argomento "ageing and sexing" viene presa in considerazione la separazione dalle specie simili: Sacro, Pellegrino, Falco di Barberia e Falco della Regina. L’articolo è corredato di oltre 20 foto, con didascalie sintetiche ma che puntano immediatamente ai caratteri salienti, e dalle splendide tavole a colori di Lorenzo Starnini e Marco Preziosi, la cui opera non ha niente da invidiare ai migliori illustratori naturalisti europei.

H. Shirihai, G. Gargallo, A. Helbig, A. Harris & D. Cottridge. Subalpine Warbler: identification, ageing and sexing. Birding World 13, 65 (June 2000): pagg. 234-250.

Un ponderoso e completissimo articolo per l’identificazione e la determinazione del sesso e dell’età della Sterpazzolina, ma non solo: vengono anche dati i caratteri per la separazione delle diverse sottospecie. Interessante scoprire che in Italia si riproducono, senza sovrapposizione geografica, ben tre delle quattro sottospecie riconosciute: Sylvia cantillans cantillans nell’Italia continentale e Sicilia, S. c. moltonii in Sardegna e S. c. albistriata nell’estremo nord-est. Le tavole a colori di Alan Harris sono certamente molto belle, ma soprattutto colpiscono per l’estremo livello di approfondimento: basti pensare che per la sola sottospecie nominale sono illustrati ben 9 piumaggi diversi!

S. Madge. Counting Crows. Birdwatch 96 (June 2000): pagg. 22-25.

L’autore di Crows and Jays, la guida all’identificazione dei Corvidi di tutto il mondo, presenta le considerazioni sulla base delle quali la Cornacchia grigia e la Cornacchia nera vengono trattate alternativamente come due forme della stessa specie oppure come due specie distinte. Personalmente non prende posizione, ma si limita a presentare i dati di fatto circa la loro distribuzione geografica, le zone di ibridazione e i risultati delle ricerche di quegli ornitologi che se ne sono occupati. Tra questi vengono citati anche gli studi degli italiani Saino e Scatizzi.

G. Sangster. Genetic distance as a test of species boundaries in the Citril Finch Serinus citrinella: a critique and taxonomic interpretation. Ibis (2000) 142: pagg. 487-490.

Il Venturone Serinus citrinella i considerato una specie politipica, che consiste di due sottospecie: S. c. citrinella dell’Europa continentale e S. c. corsicana che è un endemico di Corsica, Sardegna e poca altre isole del Tirreno. La voce e il canto sono chiaramente diversi e il piumaggio mostra differenze evidenti. In questo articolo, l’autore non presenta dati nuovi, ma piuttosto rivede (in senso critico) quelli già pubblicati da altri. Il testo è strettamente tecnico e molto ostico per i non iniziati, ma si conclude con una reinterpretazione della tassonomia del Venturone, nella quale si sostiene che S. citrinella e S. corsicana, sono da considerare come specie diverse a tutti gli effetti. In questo modo, la fauna di Corsica e Sardegna si arricchisce di una nuova specie endemica.


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