Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 4 - ottobre 2000

Hotspots

Titolo

di Valerio Cappello

        La Sicilia sudorientale è certamente tra le aree italiane di maggior interesse dal punto di vista ornitologico.

        Un ruolo fondamentale lo riveste la sua collocazione geografica. L'estrema punta sudorientale della Sicilia costituisce un lungo ponte verso l'Africa e, pertanto, una via privilegiata per i flussi migratori verso il Nord Europa in primavera ed, all'inverso, in autunno.

        La notevole presenza poi di aree umide rende questa parte della Sicilia un vero paradiso per i limicoli e gli uccelli acquatici che trovano nell'area il primo approdo dopo la trasvolata mediterranea primaverile e l'ultimo punto di ristoro prima del grande balzo verso i quartieri di svernamento in autunno.

        L'area che qui si richiama è, in specifico, quella della rete di pantani della Sicilia sudorientale, da Vendicari a Cuba e Longarini, situati tutti in provincia di Siracusa (ma parte di Longarini ricade in provincia di Ragusa).

        La riserva naturale di Vendicari è certamente il gioiello naturalistico più importante dell’area. Infatti, oltre all'interesse ornitologico, l'intera riserva ha una generale rilevanza naturalistica essendo rimasta una delle ultime zone costiere ancora intatte di tutta la Sicilia sudorientale. Meravigliosa la macchia mediterranea, strepitoso il paesaggio dunale costiero.


 L'avifauna ed i periodi di visita

        Le opportunità di osservazioni sono amplissime ma è molto importante il periodo di visita. Purtroppo è molto difficile individuare schematicamente il periodo migliore di visita all’area a priori, perché molto dipende dalla piovosità, dal livello delle acque, dalle condizioni climatiche che possono variare di molto da anno in anno.

        In primavera un periodo che ha spesso dato parecchie soddisfazioni è stato il mese di marzo, anche se più per la qualità che la quantità. Ancora presto per i migratori palustri marzo è assai indicato per i passeriformi. Star assoluta il Culbianco isabellino anche se con presenza assai variabile di anno in anno. Il punto migliore per osservarlo è certamente Punta Raganzino e tutta la fascia costiera che arriva sino a Marina di Modica (Punta Regilione in particolare). Il periodo certamente marzo con i maggiori picchi nella seconda decade del mese. Raro in aprile. Con molta fortuna altri accidentali possibili la Monachella del deserto (osservata a punta Raganzino nel marzo 1995), la Silvia di Rüppell tra i cespugli. Per i classici passeriformi migratori come Sterpazzole, Sterpazzoline, Monachelle bisogna attendere aprile e il mese di maggio per Canapini, Balie nere e dal collare, e infine il mese di maggio per Luì verdi e grossi. La macchia mediterranea o qualche mandorleto costiero taluni giorni divengono ricettacolo di decine di questi volatili. Per i passeriformi è comunque sicuramente consigliabile la primavera all'autunno.

Voltapietre a Longarini - foto V. Cappello

        Probabilmente saranno gli acquatici però ad attrarre maggiormente i visitatori. Per questi però vi è una variabile difficilmente controllabile dall'uomo: il livello dell'acqua. In primavera il rischio è di acqua troppo alta, almeno per i limicoli che, altrimenti cominciano ad essere numerosi già dalla seconda metà di aprile: Cavalieri d'Italia, Pantane, Pettegole, Totani mori, Gambecchi, Piro piro boscherecci, Piovanelli, Fratini, Corrieri piccoli e grossi i più numerosi, ma anche chiurli (i piccoli prevalentemente sulla costa), Pittime reali, Voltapietre, ecc. Regolari e facilmente osservabili anche Albastrelli e Gambecchi nani. Tra i gabbiani e le sterne sono numerosi Gabbiani comuni, Gabbianelli, Fraticelli, Mignattini, Mignattini alibianche e facilmente osservabili anche Mignattini piombati e Sterne zampenere. Rari ma non rarissimi la Sterna maggiore ed il Gabbiano roseo, che sono più comuni in autunno ma abbastanza frequenti anche se non numerosi in primavera.

        Tra i grandi trampolieri, oltre ad Aironi cenerini e Garzette, osservabili tutti gli altri ardeidi ed anche Spatole, Mignattai e Fenicotteri. Questi ultimi hanno ormai costituito a Vendicari una nutrita e stabile colonia con primi tentativi di nidificazione.

        Tra gli anatidi sono assai numerose le Marzaiole. Facili da vedere anche le Morette tabaccate irregolarmente nidificanti a Cuba.

        Regolarmente osservate nel periodo aprile maggio anche Pernici di mare e Ghiandaie marine.

        Tra i rapaci l'assoluto sovrano è il Falco di palude. Frequenti in palude anche le Albanelle minori e con un po' di fortuna anche l'Albanella pallida. Non rarissimo ma neppure facile da osservare il Falco pescatore. Tra i falconidi Falco cuculo e Lodolaio non sono osservazioni improbabili.

        L'estate invece offre davvero poco a meno di accontentarsi soltanto di qualche refrigerante bagno. Poche le specie nidificanti con regolarità: Cavaliere d'Italia, Fratino, Fraticello. Da qualche anno le Volpoche hanno cominciato a riprodursi con qualche coppia in maniera stabile.

Cicogna nera a Longarini
foto V. Cappello

Mignattaio a Longarini
foto V. Cappello

        L'autunno, invece, torna ad esser carico di nuovi arrivi. Anche in autunno però tutto dipenderà dal livello dell'acqua. Negli anni più secchi, infatti, già dal mese di luglio i pantani sono in condizioni di massima secca.

        I primi segnali migratori si possono notare già dal mese di luglio per protrarsi finché l'acqua dura. Negli anni meno secchi assolutamente spettacolare il mese di agosto e settembre (per settembre, almeno per Longarini e Cuba molto dipende dal fatto che la caccia sia chiusa).

        Veri e propri tappeti di limicoli e gabbiani con assembramenti di migliaia di esemplari. A Longarini e Cuba, in uno stesso giorno, sono stati contati sino a 300 Gabbiani rosei assieme, 150 Albastrelli, 500 Cavalieri d'Italia senza, ovviamente, voler considerare le migliaia di altre specie presenti. Tra le chicche autunnali si cita anche la Pittima minore, rara ma regolare, o vere rarità come il Gambecchio frullino, la Garzetta gulare e l'Anatra marmorizzata (osservate entrambe nell'agosto del 1997). Più cospicua che in primavera, poi, la presenza di Sterne maggiori osservabili con una certa regolarità ed anche con contingenti di diverse unità assieme (anche più di dieci).

        Frequenti le Spatole e qualche Mignattaio. Osservate anche Cicogne bianche (nell'agosto 1994 con ca. 40 esemplari assieme) e Cicogne nere (queste però quasi esclusivamente ad ottobre).

        La seconda metà del mese di settembre è poi davvero spettacolare per i rapaci. Contrariamente alla primavera in autunno sono decisamente più concentrati e numerosi.

        Prevalenti i Falchi di palude ed i Pecchiaioli ma molto numerose anche le Albanelle minori. Con molta fortuna potrebbe anche venir fuori la rarità. A Longarini in ottobre è riportata l'osservazione di un'Aquila anatraia minore.

        L'inverno da ultimo merita di essere citato per le anatre anche se probabilmente non è la migliore stagione di visita. Tutti gli anatidi europei classici vi svernano con regolarità. A Vendicari particolarmente significativo lo svernamento delle Volpoche (ma molto irregolare nei quantitativi). Le più numerose comunque certamente Moriglioni e Fischioni. Pochi i limicoli svernanti.

        Una citazione a parte la meritano invece i gabbiani. Già dal mese di settembre, infatti, numerosi si affollano per lo più sulle fasce costiere. Solo il Gabbiano roseo appare legato in maniera quasi esclusiva alle acque salmastre dei pantani.

        L'autunno inverno è forse il mese migliore per i Gabbiani reali con il michahellis di certo, ma probabilmente con la presenza regolare anche del cachinnans. Facile da trovare anche il Gabbiano corso. Il punto migliore di osservazione è la spiaggia del Maganuco. Annualmente presente soprattutto in ottobre con concentrazioni anche di trenta - quaranta unità contemporaneamente. In autunno inverno divengono molto numerosi anche i Gabbiani corallini, gli Zafferani (assai comuni in questa parte della Sicilia) ed i Beccapesci.

Gabbiani e limicoli al pantano di Cuba
foto V. Cappello

        Proprio al Maganuco tra i gabbiani mi è anche capitato di trovare due volte la Sterna maggiore ed una volta persino uno Stercorario mezzano. Facile, soprattutto in autunno, anche la Beccaccia di mare ed in autunno - inverno il Piovanello tridattilo sulla battigia. Per la cronaca vi dico che sulla spiaggia del Maganuco, nel periodo invernale, il sottoscritto ha anche osservato il primo Gabbiano sghignazzante italiano (1996).

        Per gabbiani e sterne anche la spiaggia della Marza può dare qualche buona osservazione. Segnalo il carattere assolutamente accidentale di osservazioni di Gavina (prevalentemente inverno) e Sterna comune (prevalentemente tarda primavera).


 Logisitica

        Pur senza voler entrare nel dettaglio mi pare utile, da ultimo, spendere qualche parola sulla sistemazione turistica. Decisamente non difficile nell'area di Siracusa per la sua alta propensione turistica. Meno agevole e, soprattutto, di natura più stagionale a ridosso della zona di Capo Passero e nella più diretta prossimità delle zone umide citate. Villaggi turistici, campeggi e qualche piccolo Hotel non dovrebbero essere difficili da reperire nella fascia che va da Portopalo di Capo Passero sino a Marina di Ragusa nel periodo estivo. Vi ricordo però che in questa parte di Sicilia la stagione balneare parte a maggio per concludersi alla fine di ottobre.

        Una buona soluzione potrebbe anche essere quella di fare base a Ragusa, Modica o Noto, splendide cittadine barocche, cogliendo così l'opportunità di un certamente godibile tour del barocco ibleo per poi passare, magari, ad una bella scarpinata in campagna per cogliere l'esaltante volo di un Lanario ibleo.

        La ristorazione poi non dovrebbe dare problemi. Tante le opportunità dal semplice panificio alla trattoria dove mangiare del buon pesce fresco di giornata.

        Portate pure le famiglie. Anche chi non dovesse essere appassionato di ornitologia avrà certamente ben poco tempo per annoiarsi in questa splendida parte della meravigliosa Sicilia.


 Come arrivare

        Le migliori vie di accesso sono Siracusa o Ragusa con la sua provincia. Tra l'altro si tratta di zone di notevole interesse turistico che, già da sole, possono valere ampiamente un viaggio.

        L'auto è mezzo indispensabile pertanto, chi non arrivasse direttamente in auto, avrebbe necessità di affittarla.

        L'accesso alla Riserva Naturale Orientata di Vendicari avviene da Siracusa seguendo la SS. 115 verso Noto e dirigendosi da Noto verso Pachino e Portopalo. Le segnalazioni stradali sono adeguate. L'ingresso alla riserva può avvenire soltanto a piedi seguendo il percorso tracciato. Si può usufruire di guida o procedere per conto proprio. Esistono capanni di osservazione purtroppo non idonei ad una osservazione troppo ravvicinata. Il cannocchiale deve ritenersi indispensabile. La rete di pantani è abbastanza vasta, dal pantano piccolo, il più a nord e sempre fornito di acqua, agli altri per lo più stagionali (negli anni più siccitosi sono già privi di acqua alle fine del mese di giugno).

        Da Vendicari, proseguendo per Ispica e la Marza, la strada vi porterà ad attraversare altri due magnifici pantani, il pantano di Cuba e quello di Longarini. L'accesso a queste aree è del tutto libero (non vi è obbligo di seguire sentieri). Anche in questo caso però, la vastità dell'area consiglia l'utilizzo del cannocchiale. Buone le opportunità fotografiche.

        Se poi riterrete di voler proseguire verso la provincia di Ragusa potrete dirigervi verso Pozzallo sulla SP 67. Dopo aver incontrato un'altro pantano (il pantano Bruno) attraverserete la spiaggia della Marza. Se sarete arrivati fin lì allora vi consiglio, almeno in alcuni mesi dell'anno, di proseguire sino a Pozzallo e Punta Raganzino con la piccola spiaggia del Maganuco (entrambe sono proprio immediatamente a ridosso del porto di Pozzallo). Da ultimo può meritare una puntatina Marina di Modica con Punta Regilione ad appena 5 Km. a ovest di Pozzallo. I paesaggi vi appariranno purtroppo deturpati da tanto cemento scriteriato ma le osservazioni ornitologiche potranno essere davvero ripaganti.

        Splendide poi le spiagge di sabbia gialla e fine pienamente balneabili dal mese di maggio a tutto il mese di ottobre.


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