Quaderni di birdwatching Anno III - vol. 5 - aprile 2001

Lettere in redazione
La nascita del Comitato Italiano Rarità (C.I.R.)
di Andrea Corso e Ottavio Janni

        A FRONTE DI un esponenziale incremento del numero di ornitologi e soprattutto birdwatchers e della sempre maggiore copertura sul campo a livello temporale e geografico, il numero di segnalazioni di uccelli rari e accidentali in Italia è andato moltiplicandosi sensibilmente.

        Se da un lato questo è stato un risultato positivo, dall'altro si sono create delle problematiche dovute all'evidente perdita di numerosi dati che non vengono pubblicati, al fiorire di segnalazioni incontrollati e di difficile giudizio ed utilizzo scientifico e persino, nella peggiore delle ipotesi, alla pubblicazione di notizie non verificate e/o non verificabili.

        Il COI (Comitato Omologazione Italiano) opera egregiamente in questo campo da molti anni; ma in occasione del 5° Meeting dell'AERC (Association of European Rarities Committee - associazione dei comitati europei per gli uccelli accidentali) tenutosi a Lednice, Repubblica Ceca, nel settembre 1999, sono state gettate le basi per la creazione di un gruppo specializzato per la supervisione dei reports di tutti gli uccelli rari per l'Italia per le segnalazioni che il COI non prende in considerazione.

        Col favore e il sostegno dell'AERC è stato auspicato e sostenuto l'incontro di un gruppo di birders e ornitologi uniti dalla volontà di tenere in archivio e aiutare nell'identificazione corretta tutte le segnalazioni di rarità. A questo fine è nato il CIR (Comitato Italiano Rarità).

        E' importante e vitale sottolineare che questo gruppo vaglierà solo le segnalazioni ulteriori alle prime 10 e che qualora ci venga sottoposta un’osservazione che in queste prime rientra essa verrà sottomessa al parere del COI (previo opinione, se richiesta, sull'identificazione).

        Con questo annuncio vogliamo informare la comunità di birdwatcher italiani, e tutti i lettori di QB, della creazione di questo nuovo gruppo, e chiedere la vostra partecipazione e sostegno. Senza la partecipazione dei birdwatchers italiani, in effetti, l’esistenza del CIR non ha senso, ed aspettiamo quindi le vostre segnalazioni con rispettive documentazioni (appunti di campo, schizzi, foto e registrazioni sonore quando possibile).Solo così, in effetti, potremmo imparare di più sulla fenologia della specie accidentali in Italia. Come si è visto negli ultimi anni, varie specie considerate accidentali o quasi in Italia (Gabbiano di Pallas, Calandro maggiori, Zigolo golarossa ed altri) si sono invece rivelate rare ma regolari componenti della nostra avifauna. Solo continuando a documentare la presenza degli accidentali potremmo scoprire se altre specie finora considerate tali sono invece anch’esse regolari. Sul sito internet del CIR troverete tutte le informazioni relative a questo comitato (lista delle specie sottoposte ad omologazione, membri del CIR, etc.).


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