Quaderni di birdwatching Anno III - vol. 5 - aprile 2001

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di Luciano Ruggieri







     LA SEZIONE ORNITOLOGICA della Calderini Edagricole si arricchisce di un nuovo volume, che si struttura dal punto di vista editoriale come i volumi del Manuale pratico di Ornitologia.

     Questa volta si tratta di un saggio focalizzato sull’avifauna urbana e alla complessa ecologia del fenomeno inurbamento, analizzato nei suoi aspetti scientifici.

     Il saggio si apre con interessanti capitoli dedicati all’ecosistema urbano, in cui si affrontano in maniera abbastanza esauriente le problematiche legate alla città come ecosistema eterotrofo e spiegando senza termini esageratamente tecnici, cosa è un ecosistema urbano (componente abiotica, biocenosi, concetti di landscape ecology e di città sostenibile).

     Si passa poi a parlare del fenomeno dell’inurbamento distinguendo tra inurbamento passivo e attivo e portando come esempio quello del Merlo, Colombaccio, Tortora dal collare, Gabbiano reale e Taccola.

     Il corpo dell’opera è dedicato alla trattazione delle 140 specie più comuni nelle aree urbane italiane. La trattazione avviene in schede strutturate in ordine sistematico che riportano le esigenze ecologiche di ciascuna specie e ne delineano la presenza nelle principali città italiane in base alla letteratura disponibile, con osservazioni inedite riferite, principalmente, alle città di Napoli e Firenze.

     Il IV capitolo è dedicato alla storia della ricerca scientifica sull’avifauna urbana in Italia, dove vengono prese in esame le metodiche di censimento e di studio di popolazione in area urbana, con una disamina degli atlanti ornitologici urbani fino ad ora pubblicati.

     Segue il capitolo dedicato alla gestione delle specie problematiche (acquatici, gabbiani, storni, piccioni, picchi, corvidi e passeri) e di gestione delle specie di interesse conservazionistico, che risultano ben 75.

     Concludono il saggio alcune pagine dedicate alla didattica e al who’s who dell’ornitologia urbana in Italia.

     Il testo è strutturato come un saggio universitario tendente a riassumere le conoscenze ornitologiche in materia, basti pensare alle oltre quattrocentonovanta citazioni bibliografiche, di cui ben 41 riferite solo ai due autori: l’impostazione è peraltro molto classica e questo dà poco slancio ai contenuti. Lascia perplessi ad esempio, che il corpo dell’opera sia rappresentato dalle classiche e ripetitive schede-specie, che occupano 280 pagine, tutte corredate da foto decisamente brutte, che non aggiungono valore al testo, ma anzi lo impoveriscono. Questa sezione avrebbe potuto avere una impostazione ben diversa.

     L’opera va a colmare un vuoto, è ben strutturata almeno nei capitoli iniziali e risulta un testo di riferimento per lo studente e il naturalista che si vogliano dedicare allo studio dell’ornitologia urbana, mentre risulta da definirsi il suo ruolo per gli enti pubblici o le amministrazioni che siano interessate alla gestione dell’avifauna (controllo delle pest-species, attività didattica e di birdwatching) in ambito urbano.


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