Quaderni di birdwatching Anno III - vol. 5 - aprile 2001

Articolo originale
Titolo
testo, tavole, foto e riproduzioni sonore di Daniele Occhiato

Zigolo golarossa Zigolo golarossa - Maschio adulto in abito non riproduttivo

        SPECIE POLITIPICA A COROLOGIA SIBIRICA, lo Zigolo golarossa (Emberiza leucocephalos) si riproduce, con la ssp. nominale, in una vasta porzione della taiga siberiana, approssimativamente dagli Urali fin verso la costa russa del Pacifico, e con la ssp. fronto in poche zone di alcuni territori della Cina settentrionale. Mentre quest’ultima popolazione è generalmente sedentaria, la forma nominale è, al contrario, tipicamente migratrice, con i vari contingenti che si portano, nello svernamento, principalmente in Pakistan, Afghanistan, Nepal, India nord-occidentale e Cina centro-settentrionale; ridotte presenze si ritrovano in Iran, alcuni stati centro-asiatici, Mongolia e Giappone. Nella nostra regione biogeografica, fino a poco tempo fa l’unico stato ad ospitare un modesto contingente svernante era Israele; recentemente, tuttavia, la specie ha iniziato a svernare irregolarmente anche in Francia (Camargue) e, più regolarmente, in Italia.

Zigolo golarossa - maschio primo inverno (notare le terziarie piuttosto abrase):
individuo dalla gola scura
Principina a Mare (GR) 18/12/1999
 
Zigolo golarossa - femmina giovane, primo inverno - Bocca di Serchio (LU) 10/12/1995
 

        Nel nostro paese, lo Zigolo golarossa è considerato da Brichetti e Massa (1998) specie migratrice regolare e svernante irregolare. Esso compare, infatti, abbastanza regolarmente nelle regioni del nord Italia durante la migrazione, soprattutto quella autunnale, ma solo pochi individui vi svernano, peraltro in modo occasionale. Nelle altre regioni italiane la specie è accidentale.

        A partire dai primi anni novanta, ma soprattutto dal 1995, lo Zigolo golarossa ha iniziato a svernare regolarmente in due tratti ben distinti e separati della costa toscana, ma dall’habitat simile: l’ampia duna costiera che va da Bocca di Serchio a Viareggio (Duna di Migliarino e Macchia Lucchese, LU) e la duna di Principina a Mare, facente parte del Parco Regionale dei Monti dell’Uccellina (GR) (D. Occhiato, in prep.).

        I contingenti svernanti sono stati piuttosto variabili di anno in anno, da qualche decina di individui a poche unità e, apparentemente, solo nell’inverno 1998/99 la specie è risultata assente, ma non ho controllato il sito di Principina a mare.

        L’habitat frequentato durante i passi e nello svernamento è, in genere, un mosaico di incolti aperti erbosi/cespugliosi (a volte anche coltivi) con fondamentale presenza di una buona copertura arbustiva ed arborea specialmente costituita da conifere. Tuttavia i contingenti svernanti in Toscana utilizzano un ambiente costiero dunale ad Ammophila con retroduna a macchia mediterranea e boschi di pini (Pinus pinea e P. pinaster), ambiente questo non riportato in letteratura internazionale.

        Come conseguenza dell’aumentato numero di individui svernanti in Italia, sono di pari cresciute le possibilità di imbattersi in questa specie in altre zone del nostro paese; scopo principale di quest’articolo è, quindi, fornire gli elementi necessari per l’identificazione sul campo dello Zigolo golarossa. Particolare attenzione verrà rivolta alla descrizione dei vari stadi di piumaggio delle femmine, notoriamente piuttosto simili in varie specie di zigoli, nonché alla separazione dalla femmina di Zigolo giallo (E. citrinella) e di Zigolo nero (E. cirlus), le uniche specie con cui si può osservare imbrancato in Italia e che rappresentano il maggior rischio di errore nell’identificazione.

        Infine, in quest’articolo saranno presi in esame e discussi solo quei particolari del piumaggio utili per l’identificazione della specie e la separazione dalle specie simili. Inoltre, l’analisi delle varie caratteristiche di piumaggio in seguito esposte si basa sullo studio e consultazione di varie pubblicazioni internazionali ma, soprattutto, sulle centinaia di ore di osservazioni personali svolte sul campo negli ultimi sei anni, che hanno portato all’osservazione diretta e ravvicinata di circa un centinaio di indd. diversi di Zigolo golarossa in ogni stadio di età e piumaggio.


 Struttura

        Simile a quella di altri Emberizidae, avendo corpo snello e coda piuttosto lunga. Di dimensioni e struttura analoghe allo Zigolo giallo, se ne differenzia tuttavia per la coda lievemente più lunga (carattere non apprezzabile in natura) e per la cresta, quando alzata, di poco più lunga. Rispetto allo Zigolo nero, il golarossa è distintamente più grande e la coda è nettamente più lunga, caratteri questi chiaramente apprezzabili in natura quando le due specie sono insieme; in volo questa differenza strutturale appare ancora più evidente ed è utile strumento per distinguere le due specie.

 Piumaggi maschili

        Generalmente non pongono alcun problema d’identificazione grazie al caratteristico disegno della testa.

 Maschio adulto in abito riproduttivo
fig. 1 - maschio adulto in abito riproduttivo: individuo dall'ampio collarino grigio
 

        Praticamente inconfondibile; nessun altro Emberizidae europeo presenta analogo disegno bianco, rosso e nero della testa, con stria bianca del vertice bordata da due ampie bande nere, ampio sopracciglio rosso mattone, gola pure rosso mattone e guance e copritrici auricolari bianche bordate di nero. Generalmente è presente anche un accenno di stria bianca dal becco verso l’occhio, subito al di sotto delle due bande nere del vertice. Il petto ed i fianchi sono rosso-mattone più chiari rispetto alla gola/sopracciglio, e presentano delle strie/macchie rosso mattone più scure. Tra la gola ed il petto è presente un semicollare bianco di forma vagamente triangolare; in alcuni individui, subito sotto al semicollare bianco, spesso è presente anche una specie di collarino di piccole macchiette grigiastre, più evidente quando il collo viene esteso (questa caratteristica di piumaggio, variabile comunque da un individuo all’altro, è raramente riportata in letteratura e non è presente in nessuna tavola a colori delle moderne guide da campo; un accenno è presente solo nella recente Collins Bird Guide di Svensson et al.). Il resto delle parti inferiori fino al sottocoda è bianco. Piume del groppone rosso-castane, a volte sottilmente marginate di chiaro (meno evidente che nel piumaggio nuovo, per abrasione) e con stria nera del rachide alle copritrici sovracaudali.

        Per la descrizione delle ali, vedi paragrafo Femmina adulta in piumaggio riproduttivo.

 Maschio adulto in abito non-riproduttivo
fig. 2 - maschio adulto in abito non riproduttivo: individuo tipico
 

        Come il maschio in abito, ma con margine bianco-fulvo chiaro delle piume della gola e del sopracciglio rosso mattone. Le parti bianche della testa diventano meno nette: il vertice presenta alcune deboli striature nerastre longitudinali, più evidenti procedendo verso la nuca, e le guance/copritrici auricolari diventano bianco-sporche con qualche debole stria scura. Le due bande nere del vertice assumono un aspetto più striato [fig. 8] e i bordi neri delle copritrici auricolari diventano meno netti e più screziati. Il semicollare bianco diventa meno netto e più striato, a volte persino assente; diventano, invece, più evidenti ed estese le striature grigiastre sull’alto petto, frammiste alle normali striature rosso-mattone.

        Petto e fianchi diventano meno uniformi, più striati e "sporchi", con diversi elementi di grigio-bruno e biancastro. Groppone come nel maschio adulto in abito, ma con evidenti margini biancastri delle piume.

        In pratica, in abito non riproduttivo, il maschio adulto è simile a quello in abito, ma è una versione più "sporca" e meno definita.


 Maschio immaturo (primo inverno)
fig. 3 - maschio primo inverno: individuo dalla gola chiara
 

        Molto simile al maschio adulto non in abito, se ne differenzia per la gola ed il sopracciglio ancor meno definiti, con una maggior quantità di apici biancastri delle piume, frammisti ad elementi più scuri, nonché per la presenza di un più o meno sottile bordo biancastro al di sotto delle due bande nere del vertice. Queste sono visibilmente più chiare e striate [fig. 9], rispetto all’adulto non in abito, così come i bordi delle copritrici auricolari che, in alcuni individui, sono così poco definiti da apparire solo accennati o quasi assenti. Petto e fianchi come il maschio adulto non riproduttivo, spesso ancora più chiari per una maggior quantità di apici biancastri delle piume; tuttavia, la zona di macchiette grigiastre può diventare ancor più evidente, specie se l’uccello è in posizione frontale [fig. 3].

        In alcuni individui, il disegno della gola è più simile a quello del maschio adulto non in abito, con solo la zona centrale della gola distintamente più chiara [fig. 4].

        Molto più raramente, alcuni individui presentano una gola nettamente bianca, così come un ampio sopracciglio bianco, dal becco fino alla nuca, per la notevole riduzione degli elementi rosso mattone e grigiastri [fig. 5], nonché una maggior estensione di bianco alle guance/copritrici auricolari. Di questo tipo di piumaggio (ibridi di II - III generazione?) ho personalmente osservato almeno due individui, uno a Principina a mare nel gennaio 1996, ed uno per tutto l’inverno 2000-01 nella Macchia Lucchese. Per l’eventuale ibridazione con lo Zigolo giallo, vedi paragrafo Piumaggi anomali e ibridazione con lo Zigolo giallo.

        Groppone come nel maschio adulto non in abito.

        Gli immaturi si possono distinguere inoltre per le timoniere chiaramente più appuntite rispetto all’adulto, sebbene questo carattere sia visibile solo in mano o a distanza molto ravvicinata (ad es. con il cannocchiale). Infine, spesso le terziarie, le remiganti primarie e le copritrici maggiori delle primarie non vengono mutate durante la muta post-giovanile, cosicché esse appaiono più vecchie ed abrase rispetto alle nuove copritrici.


fig. 4 - maschio primo inverno: individuo dalla gola più scura fig. 5 - maschio primo inverno: individuo con disegno atipico della testa (possibile ibrido con lo Zigolo giallo)
 
 Piumaggi femminili

        A prima vista piuttosto simili a quelli rispettivi di Zigolo nero e di Zigolo giallo (specialmente della rara forma senza apparenti tonalità gialle del piumaggio). Tuttavia, di solito la femmina adulta in abito non pone problemi d’identificazione se osservata bene.

 Femmina adulta in abito riproduttivo

        Molto simile a quella dello Zigolo giallo, tuttavia manca di ogni tonalità gialla nel piumaggio. In particolare se ne distingue per:

        Vertice: più contrastato rispetto alla femmina di Zigolo giallo; a volte sembra una versione pallida, meno definita e più striata di quella del maschio, avendo due ampie bande laterali scure formate da diverse serie di strie nerastre ed una banda mediana più chiara, variabile per estensione ed intensità da un individuo all’altro (in alcuni esemplari può essere quasi del tutto assente, in altri molto evidente). Questa banda chiara, quando presente, normalmente è limitata alla parte anteriore del vertice; tuttavia, dietro la testa è sempre presente e visibile una chiazza chiara tra due bande più scure, a simulare il disegno del maschio [fig. 10]. Questa chiazza chiara spesso è presente anche nella femmina di Zigolo giallo, ma in modo meno evidente; inoltre il vertice è più uniformemente striato (manca la stria centrale chiara) e le strie sono brunastre anziché nerastre. Più raramente nella femmina di Zigolo golarossa (anziana?) la stria mediana chiara del vertice prosegue verso la nuca, come nel maschio.

        Sopracciglio: più ampio e chiaro nella femmina di Zigolo golarossa rispetto a quello della femmina di Z. giallo; ciò è dovuto al colore delle redini che, nel golarossa, sono concolori al sopracciglio formando così un’unica zona chiara davanti e sopra l’occhio che rende il sopracciglio stesso più evidente, mentre nella femmina di Zigolo giallo sono più scure rendendo il sopracciglio più stretto. Molto spesso, inoltre, le femmine in abito (anziane?) di Zigolo golarossa [fig. 7] presentano una tonalità rossastra del sopracciglio mai riscontrabile nella femmina di Zigolo giallo (nella quale, normalmente, è giallastro; negli indd. senza pigmenti gialli è grigio-bianco).

fig. 6 - femmina in abito riproduttivo: individuo tipico fig. 7 - femmina in abito riproduttivo: individuo molto marcato
 

  fig.  8 - maschio adulto in abito non riproduttivo
fig.  9 - maschio primo inverno
fig. 10 - femmina in abito non riproduttivo
 

        Strie auricolari: leggermente più scure rispetto a quelle dello Zigolo giallo e maggiormente contrastanti con la macchia auricolare posteriore chiara.

        Nuca: nella femmina di Zigolo golarossa è grigia debolmente sfumata e striata di brunastro chiaro nella parte più centrale [fig. 10], mentre nella femmina di Zigolo giallo è interamente grigia.

        Gola: rispetto alla femmina di Zigolo giallo, nel golarossa la stria malare è più evidente e formata da 3-5 serie di macchiette nerastre anziché 2-3 serie brunastre chiaro. Queste strie scure, nel golarossa, si continuano verso la parte centrale dell’alto petto, a formare una specie di "gorgiera" mai presente nella femmina di Zigolo giallo (questa gorgiera della femmina corrisponde alle macchie/strie grigiastre del maschio non in abito o primo inverno precedentemente descritti). In alcune femmine di golarossa l’ampia stria malare è così evidente che, con l’animale in posizione laterale, la gola sembra quasi completamente striata. Ancora, in molte femmine anziane (?) sono presenti tonalità rossastre sulla gola le quali, insieme al sopracciglio rossastro ed alle strie del vertice, simulano il disegno della testa di un maschio immaturo. Il colore di fondo della gola, inoltre, nella femmina di Zigolo golarossa è biancastro, mentre nello Zigolo giallo è di norma giallastro (tranne negli indd. senza pigmenti gialli).

        Petto/fianchi: di solito più o meno densamente macchiettati/striati di bruno-rossiccio scuro (in alcuni indd. più marcatamente rossiccio con margini chiari, [fig. 7]) su fondo bianco-sporco o leggermente sfumato di rossiccio, con le strie che si fanno più ampie e scure man mano che si scende lungo i fianchi. Questo disegno è simile anche nella femmina di Zigolo giallo, sebbene le macchiette non siano mai rossicce bensì brunastre chiaro e lo sfondo sia di solito giallo-verdastro pallido, mentre nella femmina di Zigolo nero sono sempre più sottili e scure, anche lungo i bassi fianchi.

        Infine, sull’alto petto del golarossa è presente, come già descritto in precedenza, una gorgiera di macchiette nerastre mai presenti nelle femmine di Zigolo giallo e di Zigolo nero.

        Ventre/sottocoda: sempre ed invariabilmente biancastri nella femmina di Zigolo golarossa (così come nel maschio), mentre nella femmina normale di Zigolo giallo sono giallastri pallidi e sfumanti in una tonalità più chiara verso le copritrici del sottocoda. Queste ultime, di solito nel golarossa sono debolmente striate o, meno spesso, non striate; più raramente le copritrici sottocaudali sono decisamente striate, in modo simile alla femmina di Zigolo giallo, nella quale sono sempre presenti. Negli individui "senza giallo" di Zigolo giallo, ventre e sottocoda sono come nel golarossa, cioè biancastri, sebbene mai così chiari come in quest’ultimo e, comunque, sono sempre presenti le evidenti strie scure del sottocoda.

        Groppone: rosso castano acceso (ma meno che nel maschio in abito); nella femmina di Zigolo giallo è più chiaro, rosso-arancio. Di solito, nel golarossa il nero del rachide alle copritrici del sopraccoda è leggermente meno evidente rispetto allo Zigolo giallo, ma questo è un carattere variabile e difficilmente apprezzabile in natura. Lo Zigolo nero, invece, in tutti i piumaggi ha sempre il groppone grigio-olivaceo lievemente striato.

        Mantello/dorso: come nello Zigolo giallo (o appena più chiaro) e nello Zigolo nero, pertanto non di valido aiuto nell’identificazione delle specie. E’ comunque lievemente più chiaro rispetto al maschio.

        Ali: disegno e colorazione generale simile nello Zigolo golarossa e nello Zigolo giallo; tuttavia, i margini delle remiganti primarie nel golarossa sono sempre bianchi mentre nel giallo sono invariabilmente gialli, anche nelle forme senza apparenti pigmenti gialli. Inoltre, le copritrici minori nel golarossa sono di norma grigio-brune mentre nello Zigolo giallo sono più uniformemente grigiastre (carattere apprezzabile in mano o da molto vicino). Ancora, nel golarossa la barra chiara alle punte delle copritrici mediane è di solito bianco-fulviccia, mentre nello Zigolo giallo è di norma giallo-rossiccia chiara (carattere apprezzabile in mano). Infine, le ascellari e le copritrici inferiori alari dello Zigolo giallo sono sempre giallastre, mentre nel golarossa sono sempre biancastre (carattere apprezzabile in mano o da vicino, per esempio quando l’animale pulisce il piumaggio). Scapolari rosso-brune, con stria centrale longitudinale scura.

        Coda: come nello Zigolo giallo, ma i margini esterni della base delle due timoniere centrali sono rossicce tendenti al biancastro; bianco-grigiastri i margini esterni delle altre timoniere (nello Zigolo giallo tutti i margini esterni delle timoniere tendono al giallastro).

 Femmina adulta in abito non riproduttivo
fig. 11 - femmina adulta in abito non riproduttivo: individuo tipico
 

        Si distingue dalla femmina di Zigolo giallo di pari età per le stesse caratteristiche generali già trattate. In generale l’aspetto è simile alla femmina in abito, con le seguenti differenze:

        Testa: vertice più chiaro ed uniformemente striato, con stria mediana chiara assente o poco evidente (ma in alcuni indd. può ancora essere ben visibile, anche se ridotta in estensione). Disegno e colorazione delle restanti parti della testa come la femmina in abito, ma sono del tutto assenti le tonalità rossicce dal sopracciglio e dalla gola.

        Gola: assume un colore di fondo fulviccio chiaro (giallastro nello Zigolo giallo tipico, bianco-sporco in quello senza pigmenti gialli).

        Petto/fianchi: di norma spariscono o sono poco evidenti le tonalità rossicce, mentre le macchiette scure sull’alto petto diventano ancora più evidenti.

        Groppone: diventano molto evidenti i margini chiari delle piume nuove.

        Dorso e ali: assumono un aspetto più chiaro e "pulito", con toni più grigiastri e fulvicci specialmente sul dorso, per l’assenza di abrasione del piumaggio nuovo (muta post-riproduttiva).

        Coda: timoniere con margini chiari più evidenti.

 Femmina immatura (primo inverno)
fig. 12 - femmina primo inverno: individuo piuttosto pallido
 

        Ancora più spenta (e spesso più pallida) della femmina adulta non riproduttiva, con vertice di solito senza alcun accenno di banda mediana chiara, completa assenza di toni rossicci sul sopracciglio e sul petto, macchie/strie di petto e fianchi più chiare e meno definite, ma con la gorgiera di macchiette scure ancor più evidente (ma non in tutti gli individui). Le scapolari sono più brune che nell’adulto ed il groppone è ancora più chiaro. In generale, l’aspetto è di un uccello piuttosto pallido su testa e parti inferiori. Per il resto, è molto simile alla femmina adulta non in abito, tranne che per le terziarie molto spesso abrase perché non mutate dal piumaggio giovanile, così come le remiganti primarie più "vecchie" e le timoniere che appaiono più "appuntite" e con scarsi margini chiari.


 Giovane
fig. 13 - femmina giovane: individuo tipico
 

        Simile ad una femmina, tuttavia è di norma più opaco e fulviccio in generale, e più pesantemente striato sulle parti inferiori rispetto al primo inverno, con disegno della testa che può ricordare il maschio o la femmina secondo il sesso. Il groppone è di solito più opaco, di un rosso-castano meno acceso e striato di scuro. Parti inferiori con tonalità di fondo più fulve. Sottocoda bianco-fulviccio striato.


 Parti nude

        Il becco, nel maschio adulto in abito nuziale di Zigolo golarossa, è grigio-nerastro o bruno-nerastro nella mandibola superiore, carnicino-arancio sfumante in grigio scuro in quella inferiore. Negli altri piumaggi, la mandibola inferiore è grigio-blu chiara sfumante in una tonalità più scura.

        L’iride è bruno scura. L’occhio è circondato in tutti i piumaggi da un evidente anello periorbitale bianco, più sottile che nello Zigolo giallo ma, almeno nel maschio di golarossa, più evidente per il contrasto con la testa scura.

        Le zampe sono carnicino-arancio più o meno chiare.

 Piumaggi anomali e ibridazione con lo Zigolo giallo

        Lo Zigolo golarossa si ibrida piuttosto facilmente con lo Zigolo giallo nei territori in cui gli areali di nidificazione si sovrappongono; si tratta, in effetti, di due specie "sorelle", geneticamente affini. Esse hanno in comune il comportamento generale, in una certa misura l’habitat (specialmente nello svernamento), nonché il canto e le altre emissioni vocali, quasi indistinguibili anche per l’orecchio esperto. Da queste coppie miste nascono degli individui che presentano caratteristiche fenotipiche di entrambi i parenti (ad es. tipici Zigoli gialli ma con la gola rossa, oppure Zigoli golarossa con evidenti elementi gialli nel piumaggio, ecc…); questi individui ibridi sono facilmente riconoscibili come tali e non pongono problemi d’identificazione. Purtroppo, almeno dal punto di vista dell’ornitologo e del birdwatcher…, questi ibridi sono fertili, pertanto accoppiandosi con una o l’altra delle specie parenti, danno luogo alla nascita di ibridi di II, III, IV generazione e così via, in cui gli elementi fenotipici dell’altra specie vanno via via diluendosi fino a non essere quasi del tutto osservabili. Questi sono i soggetti che rappresentano il maggior rischio d’errore nell’identificazione della specie.

        In generale, comunque, si può affermare che uno Zigolo golarossa (maschio o femmina di qualunque età) con una seppur minima traccia di giallo nel piumaggio ha sicuramente geni di Zigolo giallo nel suo patrimonio genetico. Nei casi più difficili, il giallo è presente solo ai margini del vessillo esterno delle remiganti primarie (bianchi nel tipico golarossa) o, addirittura, solo sulle copritrici del sottoala (bianche nel tipico golarossa). E’ chiaro, però, che questi individui molto probabilmente non sono ibridi di I generazione, bensì di II o addirittura di III o IV, pertanto, in un certo senso, possono essere classificati come la specie alla quale principalmente si riferiscono, nel nostro caso allo Zigolo golarossa. Da uno studio di Panov (in Bradshaw & Gray, 1993) è risultato addirittura che, su 239 maschi adulti ibridi tra Zigolo golarossa e Zigolo giallo esaminati in mano in Siberia occidentale, ben 58 potevano essere riconosciuti solo per le copritrici minori del sottoala gialle!

        Ci sono, tuttavia, dei casi in cui non è facile dare una spiegazione certa; un tipico esempio è dato dal piumaggio dei due maschi immaturi [fig. 5] da me osservati nello svernamento in Toscana e precedentemente descritti nel paragrafo Maschio immaturo (primo inverno). Questo fenotipo sembra essere più frequente lungo la catena degli Altai (Byers et al., 1995) e, probabilmente, si tratta di ibridi sebbene non portino alcun elemento di giallo nell’intero piumaggio, nemmeno sul sottoala (osservazione personale).

 Vocalizzazioni

        Canto e richiami dello Zigolo golarossa sono del tutto simili ai rispettivi dello Zigolo giallo. In realtà, alcuni richiami del golarossa sono lievemente più alti di tono rispetto ai corrispondenti dello Zigolo giallo, ma questo è possibile notarlo solo se le due specie sono imbrancate. Personalmente ho avuto la possibilità di fare un confronto diretto e notare le sottili differenze fra i richiami delle due specie solo nell’inverno 2000-01 nella Macchia Lucchese, dove erano presenti 4 (-6) Zigoli golarossa e 2 (-3) Zigoli gialli.

        Sempre nell’inverno 2000-01 ho avuto anche modo di registrare alcuni richiami degli Zigoli golarossa svernanti nella Macchia Lucchese, che è possibile ascoltare qui di seguito cliccando l'icona accanto alla corrispondente traslazione scritta.

 Richiami principali

TCI’: secco e breve, emesso da terra o da un posatoio. E’ il più tipico richiamo di contatto.
TCH’: secco e breve, un po’ meno acuto del precedente. Nella seguente riproduzione è possibile ascoltare anche il tipico richiamo dello Zigolo nero in sottofondo.
Dgìu: breve e lievemente raspato; emesso da posato.
Tch—rr; Tch-r-l-r: emessi da posati, in volo o all’involo. Sono richiami di contatto nei gruppetti.
Tcì - rrrrrr-l: emesso da posato, in situazione d’allarme, subito prima dell’involo.
Ptì - rlrlrlrlrlrl: emesso all’involo, quando spaventato o allarmato. E’ il richiamo più caratteristico emesso all’involo all’avvicinarsi di un uomo.

 Altri richiami

        Dsjiu: dolce, debolmente ronzante/nasale, quasi fringillino. E’ certamente un richiamo che esprime ansia, in quanto emesso esclusivamente da un individuo isolato, quasi sempre in volo ma, a volte, anche posato.

        PT ; PT-L: brevi e secchi. Sono emessi comunemente dal terreno o, più raramente, in volo. Molto simili al richiamo dello Strillozzo.


Abstract: Pine Bunting (Emberiza leucocephalos), Field Identification and Status in Italy. Pine Bunting is a rare but regular autumn vagrant to many West-Palearctic countries, but it is very rare in winter; until few years ago the only country with stable wintering population was Israel. More recently, the species started to winter irregularly in southern France (Camargue) and, more regularly, in Central Italy, in two sites along the coast of Tuscany (Principina a mare and from Serchio River Mouth to Macchia Lucchese), with a variable population between 10 to 45-50 birds. In this short article will be treated the identification of the Pine Buntings; the author has personally studied the birds in the last six years, checking out about one hundred Pine Buntings in their winter territories and taking some recordings of their calls.


Ringraziamenti

Un sentito grazie va a mio fratello Giampiero per la preparazione delle riproduzioni dei richiami, e a mia moglie Barbara per aver sopportato tutte le mie assenze …… all’inseguimento dei "miei" zigoli.

Bibliografia

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