Quaderni di birdwatching Anno III - vol. 6 - novembre 2001

Approfondimenti
Titolo
testo e tavole di Daniele Occhiato

        IL GENERE HIPPOLAIS comprende un ristretto gruppo di specie, piuttosto simili fra loro, tutte caratterizzate da colori sobri e prive di particolari ed evidenti caratteristiche di piumaggio. Di conseguenza, esse costituiscono uno dei maggiori problemi d’identificazione fra gli uccelli del Paleartico Occidentale.

        A complicare le cose, la stessa sistematica del gruppo è tuttora in discussione, con recenti proposte di creazione di nuove specie da taxa già noti (ad es. Canapino asiatico H. caligata e Canapino di Sykes H. (c.) rama); inoltre, in seguito a recenti studi sul DNA, si sta persino mettendo in discussione l’appartenenza al genere Hippolais di alcune specie, facendole rientrare fra gli Acrocephalus (Sangster, 1997).

        Fra le specie del gruppo, pur non essendo le più difficili da identificare, il Canapino (H. polyglotta) ed il Canapino maggiore (H. icterina) possono in ogni caso creare perplessità, e non soltanto fra i meno esperti, soprattutto se osservati in condizioni non ottimali o in alcuni particolari piumaggi.

        Scopo di questo articolo è, pertanto, di fornire le direttive per una corretta identificazione sul campo di queste due cosiddette "specie gemelle".

 Distribuzione ed habitat

        Specie tipicamente paleartiche, entrambi i canapini sono visitatori estivi dei nostri territori.

        Il Canapino è distribuito in Europa occidentale, dalla Penisola Iberica fino al Belgio, Svizzera, Italia e Croazia e, nel Nord Africa, dal Marocco alla Tunisia. In Italia si trova in quasi tutto il territorio peninsulare, più comunemente sul versante tirrenico; assente da gran parte delle Alpi e da Sicilia e Sardegna. Gli ambienti frequentati sono perlopiù costituiti da zone con buona copertura cespugliosa ed arbustiva e presenza di alberi sparsi, in zone più o meno aperte, anche nei pressi di greti di fiumi, dove può essere localmente abbondante, sia in pianura che in collina/media montagna (fino a circa 1000 m slm in Italia).

        Il Canapino maggiore ha una distribuzione più orientale, dalla Francia centro-orientale ai Paesi Scandinavi, a Sud verso l’Austria e gli Stati Balcanici, e ad Est verso la Russia e gli ex stati dell’URSS. In Italia è specie migratrice di doppio passo, concentrato perlopiù nei mesi di maggio e fine agosto — metà settembre; notizie generiche di possibili nidificazioni nel nostro Paese (individui estivanti sulle Alpi) non hanno mai trovato finora reale riscontro. Gli ambienti frequentati sono costituiti da boschi aperti, con alberi di discrete dimensioni e ampia presenza di sottobosco, grandi parchi e giardini, ecc… In migrazione, anche ambienti più aperti con ampia presenza di arbusti e boscaglie.

 Struttura

        Passeriformi di piccola taglia, entrambe le specie appaiono in natura più grandi delle loro reali dimensioni, per la testa piuttosto grande e con becco relativamente massiccio, le ali piuttosto lunghe e le movenze più "pesanti" e ponderate rispetto, per esempio, alle Sylvia di pari taglia.

        Di norma, il Canapino maggiore appare in natura lievemente più grande ma con un profilo più esile e slanciato, quasi allungato, rispetto al Canapino, dovuto sia alla propria struttura fisica ma anche alla forma di ali e testa/becco.

Canapino a Torino, giugno 2001 - filmato di L. Ruggieri

 Testa

        In generale, nel Canapino è più arrotondata per la fronte meno sfuggente e la punta del vertice situata circa sopra l’occhio rispetto al C. maggiore che ha testa più angolata per fronte molto sfuggente verso il becco e punta del vertice posta dietro l’occhio.

        Questi caratteri, in situazioni ambientali tranquille e con piumaggio perfetto, possono essere di aiuto nell’identificazione delle specie ma, in determinate condizioni quali presenza di vento, uccelli in muta o comunque con piume abrase o mancanti, o anche in situazioni contingenti (ad es. individuo spaventato, menomato, ecc…), si possono avere sovrapposizioni fra le due specie, pertanto bisogna stare attenti nel valutare la struttura della testa.

        Il becco, nel C. maggiore è lievemente più lungo rispetto a quello del Canapino, ma questo carattere non è di valido aiuto in natura, se non con i soggetti in mano.

 Ali

        La struttura delle ali è uno degli elementi più importanti per la separazione delle due specie.

        Nel Canapino le ali sono più corte rispetto al C. maggiore, a causa della minore lunghezza relativa delle primarie; di conseguenza abbiamo che nel Canapino la proiezione delle primarie è pari a circa la metà della lunghezza delle terziarie, ed è composta in genere da 5 primarie ugualmente spaziate fra loro, mentre nel C. maggiore la proiezione è circa pari alla lunghezza delle terziarie e le primarie visibili sono di solito almeno 7, con spaziatura chiaramente crescente andando verso la punta dell’ala.

        Raramente, entrambe le specie possono avere proiezione delle primarie pari a circa i due terzi delle terziarie; in questi casi è utile fare riferimento alla spaziatura fra le primarie (ben visibile col cannocchiale o in fotografia).

        Altro carattere utile, ma solo in foto, a distanza molto ravvicinata o con l’animale in mano, è la posizione delle smarginature esterne delle primarie ad ala chiusa rispetto alla punta delle terziarie: nel Canapino questa ricade sempre prima della punta delle terziarie, mentre nel C. maggiore di solito coincide con la punta delle terziarie o è di poco oltre.

        Infine, in condizioni normali, nel Canapino la punta delle ali è più corta della punta delle copritrici maggiori del sopraccoda, mentre nel C. maggiore la punta delle ali di solito copre interamente o supera le copritrici del sopraccoda.

        Ovviamente, nel valutare tutti questi caratteri, bisogna sempre tener conto dello stato di muta delle ali e della possibile mancanza di una o più primarie.



Differenze strutturali fra le ali di Canapino (H. polyglotta) e Canapino maggiore (H. icterina).


 Coda

        Piuttosto squadrata in entrambe le specie e di media lunghezza con copritrici del sottocoda piuttosto corte. Queste caratteristiche rendono la coda degli Hippolais chiaramente differente da quella dei simili Acrocephalus, che hanno coda arrotondata e copritrici del sottocoda piuttosto lunghe.

 Piumaggio
 Colorazione generale (parti superiori ed inferiori)

        Adulti in abito (primavera-estate): il Canapino ha parti superiori oliva-brunastre e parti inferiori di un giallo più o meno intenso con sfumature fulvicce, specie su alto petto e faccia, più chiaro andando verso il sottocoda. A volte, però, il giallo è sostituito da un colore crema-biancastro con solo una sfumatura giallastra (creando confusione con il Canapino pallido - H. pallida). Nel C. maggiore le parti superiori sono più oliva-grigiastre e chiare rispetto alla specie precedente, mentre quelle inferiori, dalla gola al sottocoda, sono di un giallo di tonalità più uniforme e chiara, quasi giallo-limone, ma comunque piuttosto acceso ed evidente.

        Adulti abrasi (da fine estate): con piumaggio abraso le parti superiori ed inferiori in entrambe le specie si fanno più chiare. Nel Canapino, le parti superiori diventano di una tonalità meno oliva e più brunastro chiaro, mentre quelle inferiori diventano biancastre con qualche sfumatura giallastra molto pallida, specialmente su petto e faccia. Nel C. maggiore, le parti superiori diventano ancora più grigiastre o anche grigio-brunastre chiare, mentre quelle inferiori sono simili a quelle del Canapino, o ancora più ampiamente biancastre (ma mai interamente biancastre, essendo comunque sempre presente qualche accenno di giallastro molto pallido almeno sulla faccia). A volte, nel C. maggiore le intere parti inferiori sembrano biancastre ma, con l’animale in mano, si nota una sfumatura gialla estremamente pallida dalla gola al sottocoda.

        Immaturi (primo inverno): simili nella colorazione generale ai rispettivi adulti abrasi, ma con piumaggio chiaramente nuovo. Tuttavia, la quantità di giallo sulle parti inferiori è di norma più evidente, anche se localizzata generalmente su alto petto e faccia. In rari casi la quantità di giallo sulle parti inferiori è così ridotta da sembrare quasi assente (e in questi casi si possono anche avere problemi d’identificazione con il Canapino pallido); tuttavia, a distanza ravvicinata, si può comunque notare la presenza di almeno qualche sfumatura giallastra.

Canapino - adulto Canapino maggiore - adulto

 Testa

        Adulti in abito: nel Canapino, fronte, vertice, nuca e parte delle copritrici auricolari in genere concolori al dorso, e cioè oliva-brunastre, mentre nel C. maggiore di norma oliva-grigiastre, lievemente più pallide. Le redini, in entrambe le specie, sono gialle, così come il mento, la gola e la parte anteriore delle copritrici auricolari fino a circa sotto l’occhio. Il sopracciglio, poco evidente e molto corto (si estende da sopra l’occhio fino a poco dietro di questo) è anch’esso giallastro. Anello periorbitale giallo in entrambe le specie.

        Adulti abrasi (da fine estate): in entrambe le specie le tonalità gialle diventano molto pallide e poco evidenti, anche se non scompaiono mai del tutto; normalmente permangono almeno nella zona delle redini e ai lati della gola, anche se molto pallide. Fronte, vertice, nuca e parte posteriore delle copritrici auricolari assumono una colorazione più pallida in entrambe le specie, con tonalità più brunastre nel Canapino e più grigiastre o grigiastro-brune nel C. maggiore.

        Immaturi (primo inverno): disegno e colorazione della testa in entrambe le specie simile ai rispettivi adulti abrasi.

 Ali

        Come la struttura, anche il disegno e la colorazione delle ali costituiscono uno degli elementi principali per la separazione di queste due specie.

        Adulti in abito: l’elemento caratterizzante è la presenza, nel Canapino maggiore, di un evidente pannello alare chiaro, giallastro molto pallido o biancastro, formato dai margini chiari del vessillo esterno della terziaria più lunga e delle secondarie. Nel Canapino questo pannello non è mai presente; tuttavia, in alcuni rari casi, alcuni individui presentano margini esterni chiari (bianco-fulvicci) alle secondarie senza formare mai, in ogni caso, un evidente pannello alare.

        La colorazione generale dell’ala, per il resto, è simile nelle due specie, a parte la sfumatura più oliva nel Canapino e più grigiastra nel C. maggiore. Alula scura in entrambe le specie, e punte delle remiganti primarie scure, nerastre (specialmente nel C. maggiore), bordate di un sottile margine chiaro con piume nuove (questo bordo in genere è di poco più evidente nel C. maggiore).

        Adulti abrasi (da fine estate): a causa della notevole abrasione, in entrambe le specie i margini chiari di primarie, secondarie e terziarie sono molto ridotti, rendendo l’ala piuttosto uniforme; in alcuni Canapini maggiori si può ancora notare un accenno di pannello alare chiaro, ma in condizioni estreme di abrasione questo sparisce del tutto. In queste condizioni diventa importante la struttura dell’ala: proiezione alare e spaziatura delle punte delle primarie (anche se poco visibile per l’assenza dei margini chiari); perde utilità la posizione relativa delle smarginature esterne delle primarie, a causa dell’abrasione stessa. Il colore delle remiganti primarie diviene più brunastro in entrambe le specie.

        Immaturi (primo inverno): come negli adulti in abito, nei I°-winter di Canapino maggiore è presente un evidente pannello alare chiaro, comunque in genere meno cospicuo e più giallastro rispetto all’adulto in abito. Nel Canapino i margini esterni di terziarie e secondarie sono comunque un po’ più evidenti che nell’adulto in abito, ma anche in questo caso non formano mai un pannello alare evidente e contrastante.

Canapino - primo inverno Canapino maggiore - primo inverno

 Coda

        Adulti in abito: in entrambe le specie la coda è bruno-nerastra o oliva scuro-nerastra con margini appena più chiari, brunastri (Canapino) o grigiastri (C. maggiore). Nel Canapino maggiore il margine del vessillo esterno delle timoniere più esterne è lievemente più chiaro, visibile in volo, anche se non si ha mai l’idea di una coda con vessilli esterni bianchi come, ad esempio, nel Canapino pallido.

        Adulti abrasi (da fine estate): coda simile in entrambe le specie, per l’assenza dei margini chiari alle timoniere.

        Immaturi (primo inverno): coda simile a quella dei rispettivi adulti in abito.

 Parti nude

        In entrambe le specie il becco è giallo-arancio acceso o rosa-arancio con margine superiore della mandibola scuro, corneo; molto occasionalmente, la mascella può avere uno spot scuro verso la parte terminale (ma non in punta, come, ad esempio, il Canapino asiatico — H. caligata).

        Iride scura in entrambe le specie.

        Zampe grigie o grigio-bluastre nel Canapino maggiore, brunastre o grigio-brune nel Canapino (raramente grigie).

 Comportamento

        Il Canapino maggiore è una specie dal comportamento piuttosto attivo, muovendosi palesemente di ramo in ramo e da un albero all’altro, pur rimanendo sempre relativamente al coperto tra le foglie. Spesso esegue brevi voletti a caccia d’insetti a mo’ di Pigliamosche o di Balia; a volte il suo continuo muoversi tra le fronde può anche ricordare un grosso Phylloscopus. Canta spesso posato nella parte alta di alberi, a volte bene allo scoperto. Il volo è piuttosto potente ed elastico, tipo Pigliamosche, dovuto alla struttura allungata dell’ala.

Canapino maggiore a Capo Murro di Porco (SR), aprile 2001 - filmato di L. Ruggieri

        Il Canapino, di contro, è una specie meno attiva e frenetica, dai movimenti più lenti e posati, e raramente usa alberi alti per cantare, preferendo sempre la parte alta di piccoli alberi, arbusti o alti cespugli (sebbene non di rado utilizzi posatoi ben più esposti durante il canto, ad esempio i fili della luce). Il comportamento stesso è più timido e riservato, e il volo è più breve e meno potente, da Sylvidae, dovuto probabilmente anche alla struttura delle ali, più brevi e arrotondate rispetto al C. maggiore.

 Vocalizzazioni
 Richiami

        Canapino: sono tipici un raspante "trrrr", simile alla Passera mattugia (Passer montanus), ed un cinguettante "chret-chret".

        Canapino maggiore: il verso più tipico è un netto "tek-tek"; spesso emette anche un caratteristico "dii-de-roid" che si ritrova anche nel canto.

 Canto

        Canapino: piuttosto variato, anche se monotono nella sua struttura complessiva, e con abbondante presenza di note raspate e di altre cinguettanti; ricorda molto il canto di una Sterpazzolina.

        Canapino maggiore: chiaramente differente dal canto del Canapino, e molto simile a quello di una Cannaiola verdognola, cioè molto variato, con notevole varietà di note e suoni diversi, alcuni cinguettanti, altri liquidi, altri aspirati, altri raspanti, concatenati fra loro senza apparente filo logico; spesso vi sono inclusi anche i richiami, specialmente il classico "dii-de-roid". A volte alcune intere frasi sono ripetute in sequenza, unite da una caratteristica nota nasale e raspata "geèa".

ascoltiamo (mp3)
Canapino
Canapino
Le registrazioni sonore sono di G. Gazzoni
e sono presenti solo sul CD


 Distinzione da specie simili

        Gli adulti in abito riproduttivo non possono essere confusi con altre specie paleartiche. Al contrario, un Canapino abraso, a fine estate-autunno, o un individuo immaturo, possono essere confusi col Canapino pallido, specialmente della ssp. elaeica, ma se ne differenziano per la completa assenza di ogni pigmento giallo e per la presenza del vessillo esterno biancastro alle timoniere esterne in quest’ultimo, oltre che per la fronte più sfuggente e per il caratteristico e continuo movimento verso il basso della coda, spesso accompagnato da un altrettanto caratteristico "teck" emesso ad ogni battito della stessa.

        La ssp. opaca del C. pallido è chiaramente più massiccia del Canapino, con becco più largo e grosso e fronte più sfuggente, ma non ha il tipico movimento della coda della ssp. elaeica. In entrambe le sottospecie di C. pallido, la proiezione alare è lievemente maggiore che nel Canapino, essendo composta in genere da 6 primarie visibili.

        Rispetto al C. pallido, il C. maggiore si distingue anche per la proiezione alare maggiore e generalmente almeno per un accenno di pannello alare chiaro (mai presente nel C. pallido ssp."opaca"; presente nella ssp. "elaeica", ma in modo molto meno evidente che nel C. maggiore e solo per un breve periodo primaverile, per poi sparire quasi del tutto con l'abrasione a partire dalla primavera inoltrata/inizi dell'estate).

        Il Canapino levantino (H. olivetorum) è chiaramente più grande di entrambe le specie, il colore generale è grigio-bruno, il becco è decisamente più massiccio, la coda è nerastra, con vessillo esterno delle T6 bianco, e contrastante col resto del piumaggio ed è assente ogni minima traccia di pigmento giallo dall’intero piumaggio. Infine, l’evidente pannello alare biancastro, che si estende anche ad alcune copritrici maggiori interne, esclude immediatamente il Canapino.

        Il Canapino di Upcher (H. languida) non è mai stato osservato in Italia, pertanto non sarà discusso.

        Rispetto agli Acrocephalus del gruppo delle "Cannaiole", infine, la sola struttura arrotondata della coda con sottocoda allungato basta ad escludere ogni possibilità di confusione.


Bibliografia

  • The Macmillan field guide to Bird Identification - A. Harris, L.Tucker e K. Vinicombe - Macmillan, 1989.
  • The Macmillan Birder's guide to European and Middle Eastern Birds - A. Harris, H. Shirihai e D. Christie - Macmillan, 1996.
  • The Handbook of Bird Identification - M. Beaman e S. Madge - Helm, 1998.
  • Identification to European Passerines - L. Svensson, 1992.
  • Finland next - Melodious Warbler - J. Normaja - Alula, 2/2000, vol. 6, pgg. 62-65.
  • Identification of Hippolais Warbler - S. Harrap e I. Lewington - Birding World vol. 3 n.8, pgg. 268-272.
  • Atlante degli uccelli nidificanti in Italia - I.N.F.S. Supplemento alle ricerche di Biologia della Selvaggina, 1993.
  • The Birds of the Western Palearctic Vol. VI - S. Cramp - Oxford, 1992.
  • Identification of Western and Eastern Olivaceous, Booted and Sykes's Warblers - L. Svensson - Birding World vol. 14 n. 5, pgg. 192-219.
  • Collins Bird Guide - K. Mullarney, L. Svensson, D. Zetterstrom e P.J. Grant - Collins, 1999.
  • Birds of Europe with North Africa and Middle East - L. Jonsson - Helm, 1992.
  • Rare Birds - I. Lewington, P. Alstrom e P. Colston - Harper Collins, 1991.
  • Acrocephalus and Hippolais relationships: shaking the tree - G. Sangster - Dutch Birding, vol. 19, n. 6, pgg. 294 - 300, 1997.

  • BACK

    © 2001, Quaderni di birdwatching

    Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale senza consenso scritto.