Quaderni di birdwatching Anno III - vol. 6 - novembre 2001

Recensioni
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di Luciano Ruggieri







     DURANTE GLI ULTIMI DUE ANNI le case editrici si sono date battaglia nella pubblicazione di guide da campo dedicate ai rapaci. Dapprima con il Forsman edito dalla Poyser, poi con il Clark della Oxford University Press e ora con questo volume che vuole surclassare in partenza tutti gli altri in quanto si dedica a tutti i rapaci del mondo.

     L’appassionato si chiederà se è meglio mettere mano al portafoglio e assicurarsi anche quest’ultimo nato: per consigliarlo però, prima vorrei spiegare a cosa non serve questo volume.

     Innanzi tutto le dimensioni non sono quelle di una guida da campo, visto che è un tomo di quasi 1000 pagine. D’altra parte chi è così pazzo da portarsi appresso una guida a tutti i rapaci di questo mondo?

     In secondo luogo, se non siete più che esperti nella identificazione dei rapaci sul campo, non sperate che questo volume vi illumini, anzi proprio se siete principianti, vi sconsiglio di comprarlo. Vi confonderebbe soltanto. Inutile sperare di poter identificare "quella poiana così strana" con questo volume. Rischiereste di identificarla come una Buteo japonicus o un Buteo brachypterus, o di identificare un pellegrino che appariva "diverso" come un F. peregrinus anatum.

     Il volume è invece un acquisto importante se siete capaci di apprezzare un libro che vi fa ammirare in splendide tavole, tutte le 313 specie di rapaci diurni del pianeta, ognuna delle quali illustrata nei piumaggio da adulto e da immaturo, in volo e posata, con circa 2000 disegni a colori. Mai nessuna guida sui rapaci era arrivata a questi livelli. E’ difficile dire quale dei tre illustratori sia il più bravo (a me piace K.H.E. Franklin), perché tutti i disegni sono di altissima qualità.

     L’opera è strutturata principalmente come una guida di riconoscimento da campo e per facilitare l’identificazione, sulle pagine di fronte alle tavole sono spiegati i criteri identificativi e sono riportate le cartine distributive per ciascuna specie.

     Ma non basta!

     Il volume è da apprezzare soprattutto per i testi che descrivono: Distribution, Movements, Habitat, Field Characters, Confusion Species, Voice, Food, Sociosexual Behaviour, Breeding, Population, Geographical Variation e Measurements. I testi occupano ben 620 pagine e raccolgono i dati più dettagliati ed aggiornati sulla biologia e sulla identificazione da campo che siano disponibili attualmente, scritti e raccolti da due notissimi esperti britannici, J. Ferguson-Lees e D.A. Christie. Non si può certo dire che gli autori si siano limitati, anzi nel testo sono incastonate ancora cartine distributive più dettagliate in B&N e talora nuovi disegni esplicativi.

     I testi sono ben equilibrati e mai parziali o deludenti, molto spazio viene dato all’identificazione della specie, ma non mancano, anzi sono sicuramente uno dei punti forti dell’opera, i dati scientifici sulla biologia, grazie anche ad una bibliografia che copre l’intero globo terracqueo con oltre 3000 citazioni.

     Se tutto questo ha stuzzicato la vostra immaginazione, Raptors of the World è il libro che fa sicuramente per voi!


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