ECOLOGIA CASALINGA ED ECOLOGIA DEI DIRITTI UMANI

lista minima di impegni pratici da adottare a livello individuale per uno stile di vita tendente a: solidarietà con il sud del mondo, nonviolenza, consumi etici, eco-compatibilità



Coordinamento Pa. So.
Partecipazione e Solidarietà



Revisione 1999


Il gruppo Pa. So. è nato nel 1992, anche in seguito ai fatti della guerra del golfo. I campi di attività sono relativi ai temi della nonviolenza, della globalizzazione e dei problemi sociali ed ambientali da essa derivati che si ritorcono sul Sud del mondo ed anche, indirettamente, sulle fasce deboli delle popolazioni del Nord. L’intento del Pa. So. è prima di tutto quello di mettere in comune opinioni, esperienze, ed idee relative ai suddetti ambiti per poi cercare di partecipare ad azioni e a momenti di formazione e di informazione a livello cittadino e nazionale.


Pa. So.
Sito internet: web.tiscalinet.it/epippus/paso




"Spesso la dimensione del divario e
dell’ingiustizia tra Nord e Sud del mondo
ci appare tale da paralizzare ogni nostra azione concreta:
come il buco d’ozono, la voragine nel bilancio dello Stato
o la catastrofe climatica, può sembrarci al di là della nostra portata.
Ed invece non è così: perlomeno in negativo
il nostro contributo all’aumento di quel divario
è tutt’altro che trascurabile.
Ma anche in positivo non occorre
essere politici o uomini d’affari o scienziati
per poter contribuire ad un cambiamento.
Molto dipende, senz’altro, dalle grandi decisioni
e dalle strutture politiche, economiche, giuridiche,
ma è anche questione di scelte
e comportamenti di ognuno nella vita quotidiana".
(A. Langer)





OBIETTIVO GENERALE

Ridurre il divario tra il nostro livello di consumo e quello dei paesi del sud del mondo e contenere il nostro impatto sul sistema ambientale.

E’ possibile
- limitare il consumo energetico casalingo (buona parte dell'energia nazionale viene consumata per uso domestico);
- limitare l'uso dei mezzi di trasporto più inquinanti;
- limitare l'uso di sostanze nocive per l'ambiente o non biodegradabili;
- privilegiare l'acquisto di oggetti riparabili;
- imitare gli acquisti inutili (ogni prodotto industriale trasformato ha un elevato costo energico per il pianeta).

Si possono adottare singolarmente o collettivamente comportamenti finalizzati ad intervenire su strutture e dispositivi per ottenere risparmio energetico e diminuzione dei fattori di inquinamento. Queste iniziative sono in parte incentivate economicamente e/o rese obbligatorie dalla legislazione (373/76, 10/91 del 9/1/91, D.P.R. 412 del 26/8/93, 46/90). L'ottemperanza alla normativa, la sollecitudine dei singoli e il richiamo agli apparati di controllo preposti, consentono un efficace approccio al problema.

Il carattere e le dimensioni del sistema sul quale è necessario intervenire, il tipo di interventi da realizzare, i tempi e le economie coinvolte, fanno si che i soggetti maggiormente interessati a tali comportamenti siano soprattutto le istituzioni pubbliche e le società private. Ciò non toglie che l'adozione di comportamenti individuali virtuosi, se effettuata su larga scala, risulterebbe di fondamentale importanza.

Questo nostro lavoro intende suggerire alcuni di questi comportamenti.



ECOLOGIA CASALINGA

Fonti energetiche ed acqua

Riscaldamento

- Limitare il riscaldamento d'inverno anche sotto i 20°C legali; è naturale indossare un golf in casa;
- migliorare l'isolamento della casa con doppi vetri, isolamento di pareti, pavimenti, soffitti; guarnizioni alle finestre e isolamento del cassonetto del rullo delle serrande;
- limitare l'apertura delle finestre al tempo necessario per il ricambio dell'aria;
- non coprire i termosifoni ne ostacolare la circolazione dell'aria intorno ad essi; limitare la dispersione con un pannello di materiale isolante per quelli che danno su una parete esterna; inserire su ciascun termosifone una valvola termostatica;
- in caso di riscaldamento centralizzato troppo elevato, ridurre l'apertura dei rubinetti dei termosifoni invece di aprire la finestra;
- in caso di sostituzione o di realizzazione ex novo dell’impianto, considerare la possibilità, interessante sia dal punto di vista del risparmio energetico che dell'impatto ambientale, dell'adozione di una "pompa di calore" (a);
- nei condomini, una buona soluzione è il sistema di contabilizzazione, che consiste in un impianto centralizzato capace di calcolare i consumi dei singoli appartamenti;
- nel caso di riscaldamento autonomo, provvedere al controllo annuale come previsto dalla legge.

Condizionatori
- Non comprarli o limitarne drasticamente l'uso. Preferire eventualmente le ventole da attaccare al soffitto che sono anche più salubri.

Illuminazione
- Spegnere sempre le lampadine che non servono;
- usare lampadine a minore consumo di energia: alogene, fluorescenti standard (migliore prezzo e minore consumo) o fluorescenti compatte ad alta frequenza che consentono un risparmio fino al 70-80% (non sono però consigliabili nei locali in cui la luce rimane accesa ad intervalli brevi);
- privilegiare le fonti uniche di luce che hanno una maggiore resa per watt rispetto alle fonti multiple.

Acqua
- Evitare gli sprechi: riparare i rubinetti che perdono, evitare di fare correre l'acqua aspettando che si riscaldi o mentre si lavano i piatti o i denti; installare riduttori sui rubinetti: limitano il consumo garantendo uno stesso effetto;
- Lì dove è potabile, privilegiare il consumo dell’acqua del rubinetto rispetto a quella minerale (che ha un maggiore costo energetico in termini di produzione, imballaggio e trasporto) eventualmente installando filtri a carboni attivi o utilizzando brocche filtranti;
- Pulire bene i piatti durante il pranzo consente un minore consumo di acqua e di detersivo;
- Alcuni nuovi modelli di water sono provvisti di scarichi che consentono di regolare la quantità d’acqua versata.

Acqua calda
- Regolare il termostato dello scaldabagno a 40-45° in estate e 60° in inverno;
- in caso di boiler elettrico, installare un timer per programmare l'accensione solo 4 ore prima dell'utilizzo;
- sostituire lo scaldabagno elettrico con uno scaldabagno a gas e verificarne periodicamente l'efficienza;
- se si dovesse acquistare uno scaldabagno elettrico, preferire i modelli di recente costruzione, meglio coibentati;
- isolare le tubazioni che passano in locali non riscaldati;
- non sopravvalutare le proprie necessità: meglio due piccoli scaldacqua vicini al punto di utilizzo (in cucina e in bagno) che uno grande;
- mettere l'acqua a bollire sul fornello invece di riempire le pentole con l’acqua calda dello scaldabagno.


Elettrodomestici
- Limitare l'acquisto e l'uso dei piccoli elettrodomestici non indispensabili;
- Non comprare piccoli elettrodomestici alimentati solo a pile;
- Comprare elettrodomestici con marchi di qualità ecologica "ecolabel" (marchio di qualità della Commissione Europea) o IMQ;
- Preferire la scopa all'aspirapolvere.

Lavatrice
- Nell'acquisto preferire quelle a più elevato rendimento: sono più costose ma consentono un risparmio energetico dal 30 all’80% e un minore utilizzo di detersivo;
- evitare le elevate temperature e i prelavaggi favorendo invece gli ammolli;
- effettuare lavaggi a pieno carico o usare il tasto economizzatore in caso ci sia poca biancheria; controllare la durezza dell'acqua acquistando strisce-test dal ferramenta; adeguare la quantità di detersivo alla durezza misurata (ne serve meno se l’acqua Ë più dolce); installare un addolcitore (che trattiene il calcio) nel rubinetto di adduzione.

Lavastoviglie
- Verificarne la reale utilità; preferire quelle a più elevato rendimento: sono più costose ma consentono un risparmio energetico dal 30 all’80% e un minore utilizzo di detersivo;
- effettuare il lavaggio a pieno carico; evitare il ciclo intensivo, usare il programma economico;
- eliminando l'asciugatura delle stoviglie si risparmia circa il 45% dell'energia: se il modello lo permette, lasciare asciugare le stoviglie con lo sportello aperto a fine lavaggio.

Asciuga biancheria
- Non comprarli o limitarne drasticamente l'uso.


Frigorifero e congelatore
- Non acquistare frigo o congelatore di volume eccessivo rispetto alle reali necessità: 100-150 litri per 1/2 persone, 220-280 litri per 2/3 persone, 300 litri e più oltre 4 persone;
- nell'acquisto: scegliere quelli ecologici: senza clorofluorocarburi (CFC) e clorofluorocarburi alogenati (HFC o R134) o con il 50% di freon in meno, con pareti doppie;
- ridurne il consumo di energia mediante una serie di provvedimenti: metterli lontani da fonti di calore, aprirli il meno possibile e per poco tempo; a questo scopo tenere i cibi sempre allo stesso posto per trovarli prima;
- controllare la tenuta delle guarnizioni e le fessure di aerazione; verificare che non si depositi ghiaccio sulle pareti interne; chiudere eventuali termosifoni in cucina; eventualmente ricoprire la parte superiore del frigorifero e del congelatore con fogli di materiale isolante;
- ridurre l'uso del congelatore privilegiando i prodotti freschi;
- preferire i congelatori a pozzo rispetto a quelli a porte: costano e consumano di meno; quelli con motore separato da quello del frigorifero permettono di potere utilizzare anche solo il frigorifero.

Forno
- Acquistare forni a gas;
- evitare di usare quelli elettrici e tenere presente che, tra questi, consumano meno quelli ventilati;
- i forni a microonde consumano meno; tenere presente che Ë nociva l’esposizione diretta alle microonde, per cui va regolarmente controllata la tenuta delle guarnizioni;
- limitare il preriscaldamento; non aprire il forno durante la cottura;
- evitare l’uso del forno per scongelare pane ed altri cibi, tirandoli fuori in tempo utile.

Abbigliamento, calzature
- Privilegiare le fibre tessili naturali (cotone, lana, lino, seta, viscosa) rispetto a quelle sintetiche (acrilici, poliamidi, poliesteri) non biodegradabili;
- evitare gli acquisti non indispensabili o di limitata utilizzazione;
- valutare l’opportunità di comprare vestiti fabbricati con tessuti biologici: non trattati con sbiancante o trattati con colori naturali, che sono meno inquinanti e meno tossici per chi li porta.

Alimentazione
- Andare a fare la spesa con la lista dei prodotti necessari (soprattutto nei supermercati);
- Limitare il consumo di alimenti surgelati e di scatolami privilegiando i prodotti freschi;
- limitare l'acquisto di prodotti freschi preconfezionati (frutta, verdura e carne imballati con polistirolo e cellophane);
- andare nei negozi e al mercato portandosi le buste per non accumularle in casa, ancora meglio se si utilizzano buste di iuta, a rete o di cotone;
-preferire gli yogurt e le bevande (compreso il latte) sotto vetro e il burro imballato nella carta invece che nella carta stagnola; utilizzare contenitori in vetro con vuoto a rendere;
- escludere i prodotti freschi fuori stagione, ad alto costo di produzione ed anche energetico: acquistare frutta e verdura fresca di stagione;
- dare priorità ai prodotti biologici. In Italia, l’applicazione del metodo di produzione biologico nelle aziende di produzione e di trasformazione viene garantito da 8 organismi di controllo e certificazione. I codici relativi a questi organismi che devono comparire in etichetta sono: IT AIB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, (www.aib.it); IT ASS (Associazione Suolo e Salute, www.ctcom.it/suoloesalute/); IT BAC (BIOAGRICOOP, www.bioagricoop.it); IT CDX (Codex srl, ex Demeter), IT ECO (Associazione Ecocert Italia), IT IMC (Istituto Mediterraneo di Certificazione), IT QCI (QC & I Quality Assurance System Internation Services, www.qc.it), IT CPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, www.ccpb.it). Gli aggiornamenti relativi a questi organismi vengono pubblicati ogni anno dalla rivista Bioagricoltura e dall’Annuario dell’Agroalimentare Biologico.
- privilegiare i prodotti della propria zona di produzione per limitare il costo energetico del trasporto, in particolare per l'acqua minerale;
- utilizzare il più possibile i prodotti alimentari del commercio equo e solidale, farli conoscere ad amici e parenti;
- limitare il consumo di carne, per la cui produzione servono grosse quantità di proteine vegetali che in gran parte provengono da colture di esportazione dei paesi del Sud del Mondo (soia, granturco) a scapito delle colture di sussistenza per le popolazioni locali;
- la carne può essere sostituita con fonti alternative di proteine di alta qualità, ad esempio associando cereali e legumi: pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e lenticchie; oltre al grano e al riso, si possono utilizzare miglio, farro, orzo, quinoa. Si possono anche privilegiare le carni che hanno un minore costo in termini di proteine vegetali: pollo, tacchino e maiale rispetto al manzo e soprattutto al vitello. Privilegiare inoltre il consumo di carne di animali non allevati in batteria;
- cucinare con la pentola a pressione il più spesso possibile: economizza un terzo di energia;
- evitare gli sprechi di cibo controllando regolarmente il contenuto del frigorifero e della dispensa.

Prodotti per la casa
- Limitarsi a prodotti di base necessari alla pulizia; utilizzare quelli con maggiore percentuale di biodegradabilità (100%) utilizzando quantità inferiori a quelle indicate dalle case produttrici;
- usare l'aceto come anticalcare, i “metodi della nonna” per smacchiare, limitare l'uso di prodotti per fare brillare;
-preferire i prodotti con confezioni ricaricabili.

Cosmetici
- Informarsi su quelli che sono formulati sulla base di sperimentazione animale ed evitarli. La LAV fornisce un elenco delle case farmaceutiche e cosmetiche che sperimentano sugli animali o che vendono prodotti derivati da animali (vedi indirizzario). Anche per dentifricio, shampoo e sapone, Ë preferibile acquistare quelli che riportano l’indicazione “non testato sugli animali”.

Trasporto
- Usare l'automobile solo se necessario; provare a ridurne l'uso di almeno un giorno alla settimana; mettersi d’accordo con i colleghi di lavoro, o con amici e parenti per vacanze e gite, in modo da utilizzare meno macchine e a pieno carico;
- privilegiare i mezzi pubblici di trasporto;
- usare la bicicletta.

Uso dell’automobile
- Nelle macchine senza marmitta catalitica non preriscaldare il motore bensì tenere l'aria tirata per i primi minuti finche non si raggiunge la temperatura di regime;
- mantenere una velocità di basso consumo;
- spegnere il motore in caso di sosta prolungata; non andare nei centri storici con la macchina ed evitare in genere i percorsi urbani congestionati;
- utilizzare correttamente le marce evitando di raggiungere un numero di giri troppo elevato; evitare le frenate brusche, decelerando in anticipo; evitare le sgommate;
- nell'acquisto della macchina, preferire quelle a minore consumo e quelle alimentate a gas naturale (metano); applicare una marmitta catalitica se non c’è ancora; per le macchine senza marmitta catalitica fare periodicamente una regolazione completa della carburazione (bollino blu) e del sistema di accensione;
- fare un controllo settimanale della pressione dei pneumatici;
- disporre in modo bilanciato i carichi trasportati nel veicolo;
- limitare l'uso del portapacchi e usarlo in modo corretto; chiudere i finestrini, soprattutto ad alta velocità;
- utilizzare sempre le cinture di sicurezza.

Carta
- Usare carta e buste ecologiche per la propria posta;
- sollecitare l'uso di carta ecologica per fotocopie e stampanti sul luogo di lavoro; utilizzare il retro dei fogli per appunti;
- la carta cosiddetta “riciclata” non è necessariamente “ecologica”: talvolta, per sbiancarla, vengono utilizzati prodotti chimici inquinanti.

Legno
- Evitare assolutamente di comprare legni tropicali, utilizzati in genere per mobili, pavimenti e bare.


Riduzione dei consumi, dei rifiuti in genere (in peso e in volume) e dei rifiuti tossici

- Dare un occhiata a tutto quello che finisce nel bidone di cucina e identificare i rifiuti non organici che potrebbero essere evitati;
schiacciare i contenitori di liquidi, le scatole, i barattoli;

- ridurre in generale il consumo di :
plastica (ridurre l’uso di bicchieri, piatti e posate di plastica);
carta stagnola, acqua e bibite in bottiglie di plastica, in lattine, in EPT;
prodotti usa e getta: tovaglie e tovaglioli, accendini (comprare accendini
ricaricabili), macchine fotografiche;
fazzoletti da naso e dei tovaglioli da tavola di carta, ripristinando l’uso di
quelli di tela;
bombolette spray (esistono valide alternative: gli atomizzatori a mano);
pile non ricaricabili (comprare un ricaricatore e pile ricaricabili);
farmaci;
- riutilizzare le buste di plastica della spesa per metterci i rifiuti casalinghi; chiedere ai rivenditori di non imballare gli oggetti dotati di un proprio involucro;
- non comprare le borse termiche rigide che contengono CFC;
- preferire l'uso di recipienti riutilizzabili (di plastica o di vetro) per conservare i prodotti in frigo/congelatore invece delle bustine di plastica usa e getta o della pellicola trasparente;
- scegliere i prodotti con minore quantità di materiale d'imballaggio; privilegiare anche i prodotti che prevedono la possibilità di dividere i vari pezzi del’involucro per la raccolta differenziata (in alcuni yoghurt, l’involucro è fatto di carta riciclata e può essere staccato e nuovamente riciclato). A questo proposito, va sottolineato che nei Paesi occidentali alcune multinazionali non solo rispettano la legge ma vanno oltre con indicazioni molto dettagliate per il riciclaggio;
- ridurre i consumi di prodotti industriali privilegiando quelli artigianali che includono più energia umana aggiunta e dunque inducono occupazione ed hanno un minore costo intrinseco di energia non riciclabile (Ë normale che costino un po’ di più).

Rifiuti ingombranti
- Quando ci si debba liberare di un oggetto ingombrante (vecchio mobile o elettrodomestico) verificare la possibilità di venderlo o regalarlo (magari tramite un giornale di annunci gratuiti, a Roma “Porta Porterese”). Inoltre a Roma la Comunità Emmaus (Viale Baldelli, 36 - tel. 06.5431544) ritira a domicilio mobili o oggetti (anche da aggiustare) per poi rivenderli;
- se l’oggetto non può avere altro utilizzo contattare il numero verde dell’AMA (800-867035) per prendere un appuntamento per il ritiro a domicilio. Andrà pagato un conto corrente di 17.000 Lit e depositato il materiale a livello della strada. Alternativamente si può trasportare il materiale ad un centro raccolta (vedi elenco telefonico alla voce urbana Servizio) e depositarlo senza dovere pagare nulla.

Raccolta differenziata - Riciclaggio
- Vale la legge fondamentale secondo cui la durevolezza viene prima della riciclabilità ovvero meglio un prodotto utilizzabile a lungo piuttosto che un prodotto monouso riciclabile;
-diffondere una corretta informazione sulla raccolta differenziata. I rifiuti possono essere riciclati solo se possiedono il carattere di materia alternativa alle materie prime tradizionali (materie prime secondarie);
- organizzare appositi recipienti in cucina o nelle altre stanze per raccogliere facilmente tutti i materiali riciclabili senza che l'impegno quotidiano sia troppo gravoso;
- Il PET (brik di latte, ecc.) non è riciclabile: limitarne il consumo e schiacciare i contenitori prima di buttarli;
- limitare l'uso di olio di frittura e non gettarlo nel lavandino o nel WC: l'olio finisce sulla superficie dei fiumi e ne limita l'ossigenazione, danneggiando la flora e la fauna locali; va quindi eliminato con i rifiuti domestici: un semplice rimedio Ë quello di assorbire l’olio con le buste di carta del pane o della frutta, che in genere non hanno altro utilizzo, ed hanno particolari proprietà assorbenti.

Attualmente a Foggia vengono raccolti in maniera differenziata i seguenti materiali:
- carta: raccogliere oltre a libri, riviste e fogli di carta anche gli imbal-laggi di cartone di prodotti alimentari e non, la posta e la pubblicità ricevuta; non va riciclata la carta plastificata o metallizzata; effettuare il riciclaggio della carta consumata individualmente anche sul luogo di lavoro e promuovere iniziative per organizzare raccolte collettive;
- plastica: riciclare oltre alle bottiglie di bevande anche i recipienti di prodotti liquidi, detersivi ed altri;
- vetro (campane blu e verdi): recuperare anche i recipienti piccoli quali yogurt, flaconcini di vetro, etc..

Raccolta separata di prodotti tossici per l'ambiente
- I medicinali scaduti non vanno eliminati con i rifiuti casalinghi bensì negli appositi contenitori bianchi presso le farmacie;
- le pile vengono raccolte in contenitori gialli presso le scuole materne, elementari e medie e davanti ai venditori di pile. E’ molto importante che tutte le pile, anche a bottone, siano depositate in questi contenitori. Le pile a bottone sono presenti negli orologi, in numerosissimi giochi per bambini, nelle cartoline musicali o luminose, ecc. Nel caso la pila non sia estraibili, separare la parte elettronica dal resto del gioco e riporla negli appositi contenitori adibiti alla raccolta delle pile.
- Anche i computer, le radio e i televisori di cui ci vogliamo liberare contengono sostanze molto dannose per l’ambiente. Non vanno assolutamente depositati con i rifiuti casalinghi ma consegnati all’AMA.

Ingombro ed utilizzazione comune
- Ricordiamoci che oltre certi livelli gli oggetti diventano ladri di tempo ed il loro numero eccessivo intasa la vita di ogni giorno, fa perdere l’attenzione e sperpera le energie. Inoltre, c’è una relazione tra lo spreco delle risorse e la proprietà individuale dei beni.

- Si può condividere l’uso e/o la proprietà dei beni di cui non si fa un uso intenso: tagliaerba, trapani, stampanti, fax, fotocopiatrici, attrezzature sportive, binocoli, dispositivi per macchine fotografiche, carrozzine, ecc;
S l’uso del noleggio va incentivato: attrezzature sportive, videocassette, ecc.


ECOLOGIA DEI DIRITTI UMANI

Le nostre scelte di consumatori sono un mezzo di pres-sione per spingere le aziende ad una politica sociale ed a un minore impatto ecologico.
L'attuale assetto politico economico è caratterizzato dal controllo del mercato mondiale da parte di centri di potere sovranazionali. Auspichiamo una diversa organizzazione dell’economia globale che non pauperizzi larghe fasce di popolazione.

Da alcuni anni sono in atto campagne di boicottaggio o di pressione nei confronti di alcune grandi multinazionali, per le quali sono stati accertati comportamenti non etici rispetto a: terzo mondo; diritti sindacali; abuso di potere; sfruttamento dei minori; corruzione e frode fiscale; commercio d’armi; impatto sull’ambiente. Ne sono esempi: il boicottaggio nei confronti della Nestlè, che attua una politica di diffusione del latte in polvere per lattanti nei paesi in via di sviluppo dove, i bassi livelli d’igiene ne rendono pericoloso l’utilizzo; la campagna di pressione verso la Del Monte, per il non rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori e per i disastri perpetrati nell’ambiente con l’uso indiscriminato di pesticidi; la campagna di pressione nei confronti di Reebock e Nike, per le condizioni di lavoro inumane a cui sono sottoposte le popolazioni dei paesi in cui le scarpe sono prodotte; la campagna per la messa al bando delle mine antipersona per via delle quali numerosissime persone restano mutilate; la campagna di pressione sulle agenzie di viaggio relativa al turismo sessuale.

Una delle ultime campagne è stata rivolta al lavoro minorile in Pakistan ed ha avuto il pregio di proporre una reale alternativa. I bambini-cucitori di palloni nella regione di Sialkot (Pakistan) sono fra i 7 e i 10 mila. L’impiego del lavoro dei bambini è legato al lavoro sottopagato degli adulti. Per aumentare le entrate tutti i membri della famiglia, bambini compresi, sono costretti a lavorare. Nelle Botteghe del Mondo è possibile oggi acquistare palloni prodotti in maniera solidale, da lavoratori pakistani adulti a condizioni eque, senza alcun lavoro da parte dei bambini. I "Palloni Etici" garantiscono ai lavoratori un aumento della retribuzione a pezzo superiore al 35% che permette di fronteggiare la perdita di entrate derivanti dal non-lavoro minorile.

Un altro settore in cui un’alternativa e proposta èil turismo responsabile, iniziato a diffondersi in Italia nei primi anni novanta. I principi basilari al riguardo sono:
- rispetto della sovranità locale: comprendere la realtà del paese che si visita appoggiandosi ad organismi di sviluppo sociale, cooperative, gente del luogo;
- consapevolezza del ruolo del turista: rifiutare il modello imposto dall’industria turistica mondiale e i suoi effetti distruttivi;
- equità economica: orientare le proprie scelte accertandosi che il denaro speso retribuisca in modo equo realtà locali e gente comune.
In Italia operano in quest’ambito essenzialmente ONG impegnate nella cooperazione allo sviluppo, che organizzano viaggi presso i progetti da loro gestiti o finanziati, e associazioni culturali (Pindorama, RAM/Centro di attenzione al turismo).

La repressione delle organizzazioni sindacali e il non rispetto dei diritti dei lavoratori Ë particolarmente forte in certe aree del Sud del mondo. » quindi auspicabile una certa cautela nell’acquisto di alcuni prodotti offerti ad un prezzo stracciato. Per questi prodotti controllare sempre il Paese d'origine prima di acquistarli ed evitare in particolare i prodotti del Sud Est Asiatico (Indonesia, Tailandia, Vietnam, Singapore, Cina, etc...) e di alcuni paesi del Centro America (San Salvador, Guatemala, Haiti..) finchè non ci saranno garanzie sulle condizioni di lavoro degli operai, sul salario minimo ed impegni in relazione al lavoro minorile. Tuttavia la soluzione più opportuna Ë quella di stimolare la creazione di un label sociale con un sistema di controllo da parte delle istituzioni pubbliche. Si consiglia a questo proposito di consultare il sito http://www.cleanclothes.org/index.htm o di contattare il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (vedi indirizzario).


Consigli per uno stile di vita solidale e critico
- superare il concetto di beneficenza occasionale effettuata per emotività. Si potrebbe pensare ad una autotassazione di solidarietà, ad esempio tra il 3 e 5% (per un reddito familiare di 4.000.000: da 120.000 a 200.000 lire al mese) del budget mensile da dedicare a iniziative di solidarietà quali adozione a distanza, adesioni a associazioni o movimenti, microrealizzazioni nel Sud del mondo, etc.;
- sviluppare il proprio spirito critico e la propria creatività, rifiutare che ci vengano indotti dei bisogni: evitare di comprare un prodotto in seguito ad una pubblicità;
- fare un uso moderato del televisore eventualmente con l'aiuto del video-registratore; guardare i film dopo averli registrati per risparmiar-si i 30 minuti cumulativi di pubblicità dei vari intervalli;
- evitare di comprare i prodotti associati con regali, concorsi, raccolte punti;
- non fare caso alle dichiarazioni di “genuinità” o “naturalità” o similari dei prodotti alimentari che non hanno alcun significato reale;
- consultare gli studi sui rapporti qualità/prezzo fatti dalle associazioni di consumatori: non sempre il prodotto più costoso o con la "firma" più famosa è quello migliore;
- per i bambini: limitare televisione, videogiochi, giocattoli di plastica; fabbricare dei giocattoli con materiali di recupero e favorire le attività creative non preconfezionate. Utilizzare le biblioteche di quartiere e i giardini pubblici attrezzati.
Lavoro e qualità della vita
- Promuovere l’attività sindacale o comunque la difesa dei lavoratori sul proprio luogo di lavoro;
- non farsi assorbire completamente dal lavoro e valutarne la reale necessità prima di impegnarsi in una seconda occupazione;
- rispettare i diritti dei collaboratori domestici;
- banca del tempo: l’iniziativa, ormai largamente diffusa in diversi paesi prevede lo scambio in tempi differiti di servizi e consulenze tra singoli cittadini. Il credito o il debito di tempo così contratto viene gestito come un “libretto di risparmio”. Esiste anche a Roma presso numerose circoscrizioni (sito internet www.comunediroma.it).

Nonviolenza
- Dichiarare con forza in ogni occasione la propria posizione contro la pena di morte, la produzione e il commercio internazionale delle armi, la corsa agli armamenti;
- sostenere l'obiezione di coscienza al servizio militare;
- praticare l'obiezione di coscienza alle spese militari;
- appoggiare il movimento contro l’uso del nucleare sia in campo militare che civile.


Obiezione di coscienza alle spese militari

Contro:
- la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra i popoli (art. 11 della Costituzione italiana), se non altro perché sottrae risorse all'intero pianeta e, in Italia, alla sanità, all'educazione e all'occupazione;
- l'accumulo di armi, in primo luogo quelle nucleari e aggressive;
- il Nuovo Modello di Difesa italiano, che al costo previsto di centomila miliardi da spendere nei prossimi dieci anni, istituisce un corpo di militari professionisti, veri e propri mercenari della guerra, che verranno impiegati al di fuori dei confini nazionali per salvaguardare gli interessi economici e politici del nostro paese,
- lo scandaloso divario tra Nord e Sud del mondo, che il Nord mantiene con la sua supremazia culturale, il mercato dei consumi, il sistema industriale, il sistema bancario e, buon ultimo, lo strapotere militare (nucleare).

Commercio equo e solidale
L’esperienza del commercio equo e solidale Ë ormai consolidata da diversi anni anche in Italia. Organizzato attraverso vari centri di importazione (CTM, Commercio alternativo, RAM) e una rete di diffusione al dettaglio (Botteghe del mondo e diversi gruppi di volontariato), permette la commercializzazione di prodotti (sia alimentari che artigianali) di cooperative del terzo mondo, che rispondono a criteri di autorganizzazione, partecipazione e rispetto dell’ambiente, saltando i canali controllati dal mercato. I prodotti vengono acquistati direttamente dai produttori ad un prezzo superiore. Prevede inoltre il prefinanziamento della produzione e la cooperazione con altre centrali d’importazione europee. In Italia e in Europa esiste da qualche anno il marchio di garanzia Transfair, che viene rilasciato in base a controlli di eticità con l’obiettivo di far circolare i prodotti così certificati nei canali commerciali “normali”. Un esempio è il “Caffè solidarietà” in vendita nelle Coop.
Risparmio etico ed obiezione bancaria
Questo settore di interventi risulta nevralgico, poiché tocca il “cuore del sistema”. Con obiezione bancaria si intendono tutte quelle azioni tese a porre in evidenza e a limitare sia le attività eticamente non lecite degli istituti di credito (quali operazioni su vendita/acquisto armi, crediti a stati oppressivi, etc.) sia la messa in discussione dei meccanismi stessi sui quali tale sistema si basa. Per essa valgono tutte le “regole generali” indicate per le “obiezioni” e per i “boicottaggi”.

Con risparmio etico si intendono tutte quelle attività di credito che in diversi modi canalizzano risorse verso i tipi di attività che compongono quello che oggi Ë denominato “terzo settore”. Vi sono iniziative a “basso profilo etico” avviate recentemente da istituti di credito tradizionali (Banca di Roma), altre che, pur utilizzando strumenti “classici”, tentano di orientarli a finalità etiche (come il fondo obbligazionale denominato “risparmio etico” nato da RAS e CIPSI).

Ci sono poi esperienze completamente innovative che mantengono un “alto profilo etico” e che hanno dimostrato di funzionare: da diversi anni sono nate in Italia le MAG (Mutua Auto Gestione), cooperative finanziare che raccolgono i risparmi dei propri soci e li investono in attività dal forte contenuto etico e sociale. Da pochi mesi, inoltre, Ë nata la Banca Popolare Etica (vedi indirizzario). Dato che le MAG e la Banca Popolare Etica hanno una scarsa diffusione territoriale in termini di sportelli, le operazioni di versamento e prelievo possono anche essere effettuate tramite gli uffici postali o tramite i gruppi di appoggio territoriali, come ad esempio, le Botteghe del Mondo.


Informazione
Le tematiche affrontate in questo opuscolo raramente trovano spazio nei grandi canali informativi. Anche quando questo accade, vengono indistintamente associate ad una elevata quantità di altre informazioni, e si produce così un atteggiamento acritico. Bisogna quindi essere in grado di selezionare alcune fonti adeguate, riservandosi gli opportuni spazi da cui possano scaturire azioni costruttive.

Questi accorgimenti, se realizzati singolarmen-te, hanno un valore puramente simbolico di testimonianza e di buona volontà. Ci aiutano a raggiungere una coerenza ed integrità tra azione e pensiero, ci ridanno dignità come singoli. Fatti insieme ad un numero elevato di altre persone, possono, a lungo termine, incidere in modo concreto sui meccanismi economici dominanti. A tale scopo andrebbero associate con azioni politiche: campagne di informazione, di pressione, di opposizione (l’invio di lettere in cui si informa la ditta o la banca della propria decisione, il boicottaggio attivo, etc.)

Quanto detto sopra, come tutto quello che Ë stato illustrato in questo opuscolo, andrebbe fatto con uno spirito positivo, senza sensi di colpa quando si contravvenga alle suddette indicazioni e senza eccessivi sacrifici, ricordando che non si può essere non violenti verso il mondo e verso gli altri se si Ë violenti con noi stessi. Ci vuole un po' di solidarietà anche verso di noi.

Ciò che abbiamo scritto parte dalla convinzione ideale che è il “prevalere inevitabile delle idee, alla lunga, sugli interessi costituiti.”(Federico Caffè) (d).





INDIRIZZARIO


Botteghe del Mondo (commercio equo e solidale) a Foggia e provincia:

Coop. Emmaus - “L'Altromercato”, via Mario Pagano, 9/A - 7100 Foggia, tel. 0881.770444, fax 0881.755763, e-mail: emmausnegozio@isnet.it

“Stesso Sole”, piazza Vecchia - 711042 Cerignola (FG)


Negozi bio

“BIOS”, alimentazione biologica e biodinamica, via Silvio Pellico, 146 -71100 Foggia, tel. 0339.6842894, fax 0881.558039 e 0881.614542 (dopo le 16.00)

Erboristeria tradizionale “L’Angelica”, erbe ed estratti biologici, via la Rosa, 19 - 71100 Foggia, tel. e fax 0881.776802




Realtà locali che si interessano dei temi trattati:

Centro di DocumentAZIONE Economia e Solidarietà di Foggia
http: //web.tiscalinet.it/ecoesolidalefoggia; e-mail: ecoesolidale@tiscalinet.it

Associazione YA BASTA, piazza Mercato 40, 7100 Foggia,
e-mail: yabastafoggia@libero.it

GRUPPO COMBONI FOGGIA, http://web.tiscalinet.it/combonifoggia;
e-mail: lucachiary@tiscalinet.it

RETE RADIE’ RESCH - Associazione di solidarietà internazionale - Casa della Speranza - Gruppo di Foggia
tel. 0881.662982, fax 0881.1330336, e-mail: rrrfoggia@libero.it

“Coordinamento contro le guerre” e “Coordinamento Obiettori Spese Militari” c/o Casa del Giovane “Emmaus”, viale Candelaro, Foggia - tel. 0881.744447; e-mail: coordpace@iol.it





Realtà nazionali che si interessano dei temi trattati:

BOYCOTT, http://www.manitese.it/boycott/boycott.htm, supplemento della rivista mensile Mani Tese, Piazzale Gambara 7/9- 20146 Milano, tel. 02/4075165, fax 02/4046890

LAV Lega Antivivisezione via Sommacampagna, 29 - 00185 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326, http://www.malink.it/ass/lav, e mail: lav@mclink.it

BANCA POPOLARE ETICA, Piazzetta Forzatè 2 - 35137 Padova, tel. 049/8771111, fax: 049/664922

CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO, Via della Barra 32 - 56019 Vecchiano (Pisa), tel. 050.826354, fax 050.827165, e-mail:coord@cnms.it, pubblica Equonomia - La rivista del consumatore critico

COORDINAMENTO NAZIONALE OPERAZIONE BILANCI DI GIUSTIZIA: c/o MAG Venezia via dell’Ongaro 2/a - 30175 Marghera (Ve) tel. e fax 041/5381479, e mail magve@shineline.it



BIBLIOGRAFIA

ENEA, Libretti per una razionalizzazione dei consumi. (Si possono richiedere presso l’ENEA di Casaccia).

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Sulla pelle dei bambini, EMI (ed.), Bologna, 1994.

“Banca etica, l’interesse di tutti”, Supplemento numero 5, Altrafinanza, 1996.

Caffè, Lezioni di economia, Bollati Boringhieri (ed.), 1996.

Davico, Solidarietà: il risparmio autogestito, Macroedizioni (ed.).

Istituto Wuppertal, Per una civiltà capace di futuro, EMI (ed.), Bologna 1996.

Onorevole, G. Colombo, A. Grisendi, La banca del tempo, Franco Angeli (ed.), 1996.

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, EMI (ed.), Bologna 1999.

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Predatori, predati e opportunisti, EMI (ed.), Bologna, 1993

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Lettera ad un consumatore del Nord, EMI (ed.), Bologna 1995.

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Sud - Nord. Nuove alleanze per la dignità del lavoro, EMI (ed.), Bologna 1996.

Gesualdi, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale. Feltrinelli (ed.), Milano, 1999.

Wuppertal Institut, Futuro sostenibile, EMI (ed.), Bologna 1997.

Perna, Fair Trade - La sfida etica al commercio mondiale, Bollati Boringhieri (ed.), Torino 1998.

CNMS, Geografia del supermercato mondiale, EMI (ed.), Bologna 1996.

CNMS, Ai figli del pianeta, EMI (ed.), Bologna 1998.

Annuario dell’Agroalimentare Biologico BIO2000, Distilleria (ed.), Firenze 2000.

Garrone, Turismo responsabile, 1999.

I libri di Terre di Mezzo, Vacanze contromano, Berti, 1999.