BINOMIO COMPLETO:
Bassia saxicola (Guss.) A. J. Scott, Feddes Repert. 89 (2-3):
108. 1978
SINONIMI:
Kochia saxicola Guss., Enum. Pl. Vasc. Inarim.: 275, t. XIII.
1854-55 (basionimo)
NOME VOLGARE ITALIANO:
Granata rupicola (Pignatti, 1982).
Iconografia
di Kochia saxicola Guss., tratta da Gussone (1854-55).
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GENERALITA:
La Bassia saxicola appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae.
Si tratta di una pianta perenne (1,5-5 dm), prostrata, ramosissima,
con fusti legnosi e articolati, sempreverde; le sue foglie sono lineari,
sessili (prive cioè di picciolo), tutte solitarie (talvolta formano
dei fascetti nella porzione inferiore dei rami), carnoso-succose;
i fiori sono circondati da 5 pezzi saldati al centro, persistenti;
alla fruttificazione si trasformano in appendici alate e membranose
di colore bruno-rossiccio.
Fiorisce in agosto-ottobre e, in misura minore, sino a dicembre; fruttifica
da ottobre a gennaio.
AREALE DISTRIBUTIVO:
- Ischia (dove fu inizialmente scoperta e descritta, ma dove oggi
appare estinta),
- Capri (che ospita oggi il popolamento più numeroso),
- Strombolicchio.
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STORIA DELLE INVESTIGAZIONI FLORISTICHE
Questa specie è stata osservata per la prima volta dal botanico
avellinese Giovanni Gussone verso la metà del XIX secolo a "Ischia
ne scogli di S. Anna", dove oggi è definitivamente estinta.
Sul finire dellOttocento essa fu segnalata per Capri, isola
nella quale tuttora sussiste un popolamento di circa 100 esemplari,
localizzato sulle rupi costiere pressoché inaccessibili.
A Strombolicchio la pianta fu raccolta per la prima volta dallArciduca
dAustria Ludwig Salvator Habsburg-Lothringen nel 1895 e, pochi
anni dopo, dal botanico siciliano Michele Lojacono-Pojero (1902).
CONSIDERAZIONI BIOGEOGRAFICHE
Questa specie rarissima, la cui distribuzione è limitata a due
sole stazioni insulari dellarea tirrenica meridionale, andrebbe
definita pertanto come "endemismo apulo-siculo nesicolo"
(nesicolo = abitante delle isole). Si tratta di unentità molto
isolata, come dimostrano le sue marcate differenze rispetto ai "parenti
più stretti" presenti in Europa e nel Bacino del Mediterraneo;
essa va pertanto considerata come un macroendemismo, cioè un endemismo
che probabilmente si è differenziato in tempi molto antichi.
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ECOLOGIA
La Bassia saxicola è legata a habitat rocciosi soggetti
allaerosol marino, prediligendo i versanti ombrosi e le rocce
piuttosto compatte. A Strombolicchio il popolamento si insedia su
rocce vulcaniche verticali o subverticali e, talvolta, su piccole
cenge. A Capri la pianta colonizza lo stesso habitat su substrati
di natura carbonatica.
Recentemente questa specie è stata inclusa tra le caratteristiche
di unassociazione della classe Crithmo-Limonietea (che
raggruppa tutte le formazioni litoalofile, cioè tipiche degli habitat
rocciosi esposti agli spruzzi di salsedine, del Mediterraneo). Si
tratta dello Hyoseridetum taurinae e, più nel dettaglio,
della subassociazione dianthetosum aeolici Brullo et
al. 1997, il cui rilievo-tipo proviene proprio da Strombolicchio.
Bassia saxicola
(Guss.) A.J. Scott a Strombolicchio (foto A. Troia).
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STATO DEL POPOLAMENTO EOLIANO
Nel loro studio botanico su Stromboli, a proposito di Bassia
saxicola Ferro e Furnari (1968) riportano "pochi esemplari
sul versante Nord" di Strombolicchio; più di recente, la specie
è stata citata erroneamente come estinta. Le ricerche effettuate
nellambito del progetto Eolife hanno permesso di verificare,
invece, che il popolamento di Strombolicchio gode di buona salute
e conta circa 35 individui adulti.
PRINCIPALI MINACCE PER IL POPOLAMENTO EOLIANO
Visto il numero esiguo di individui e la sua peculiare ecologia
e distribuzione, la specie si presenta alquanto vulnerabile. I maggiori
rischi provengono dalle occasionali e incaute raccolte da parte
di turisti curiosi e senza scrupoli, che approdano tuttora a Strombolicchio.
La manutenzione delle infrastrutture presenti sullo scoglio (faro,
approdi e scalinata di servizio ad esso) va eseguita con la massima
cautela, dato che errati interventi potrebbero compremettere la
consistenza numerica del popolamento eoliano, cancellandolo fisicamente
e/o rendendolo ancora più esposto al rischio di raccolta. Lestrema
rarità e la localizzazione della specie potrebbero essere dovute
alla sua scarsa competitività. La fortuita introduzione di specie
invasive con le stesse esigenze ecologiche potrebbe dunque costituire
una gravissima minaccia per il popolamento eoliano e va evitata
con cura.
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CONSERVAZIONE
Bassia saxicola figura nellAppendice
I della Convenzione di Berna, e come specie di interesse prioritario
nellAppendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna
e Habitat", nonché sulla Lista Rossa Regionale redatta da Conti
et al. (1997). Sulla base delle più recenti proposte dellI.U.C.N.,
questa specie va inclusa nella categoria "CR" (: critically
endangered = gravemente minacciata). Emblematico appare quanto scrive
in proposito Pignatti (1982) sulla sua "Flora dItalia":
"è una delle piante più rare ed interessanti della Flora
Italica... Ad ogni studioso della natura che dovesse incontrarla,
linvito pressante a rispettarla con ogni cautela, a favorirne
la disseminazione, ad adoperarsi affinché siano adottati provvedimenti
che ne garantiscano la conservazione".
Strombolicchio
(foto A. Troia).
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BIBLIOGRAFIA
- Brullo S., Minissale P., Siracusa G., Spampinato
G. (1997) - Taxonomic and phytogeographical considerations on Hyoseris
taurina (Compositae), a S. Tyrrhenian element - Bocconea
5: 707-716.
- Conti F., Manzi A., Pedrotti F. (1997) - Liste Rosse Regionali
delle Piante d'Italia. Centro Interdipartimentale Audiovisivi e
Stampa, Univ. di Camerino.
- Ferro G., Furnari F. (1968) - Flora e vegetazione
di Stromboli (Isole Eolie). Arch. Bot. Biogeogr. Ital. 44,
s. 2, 12 (1-3): 21-45, 59-87.
- Gussone G. (1854-55) - Enumeratio plantarum
vascularium in insula Inarime sponte provenentium vel oeconomico
usu passim cultarum. Neapoli, ex Vanni Tipographico, xix + 433 pp.
- Habsburg Lothringen (von) L.-S. (Erzerzog
von Toskana) (1896) - Die Liparischen Inseln, VII: Stromboli.
Prag, Druck und Verlag von H. Mercy.
- Lojacono-Pojero M. (1902) - Kochia saxicola
Guss. - Boll. Soc. Bot. Ital. 9 (1): 119-125.
- Pignatti S. (1982) - Kochia saxicola
Guss. Flora d'Italia, Vol. 1: 171. Bologna, Edagricole.
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