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Progetto Life-Natura LIFE99 NAT/IT/006217
"EOLIFE99 - Tutela delle specie vegetali prioritarie delle Isole Eolie"


Le specie del progetto EOLIFE99:

Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott

(Famiglia: Chenopodiaceae)

A cura di Salvatore Pasta e Angelo Troìa

 


BINOMIO COMPLETO:
Bassia saxicola (Guss.) A. J. Scott, Feddes Repert. 89 (2-3): 108. 1978

SINONIMI:
Kochia saxicola Guss., Enum. Pl. Vasc. Inarim.: 275, t. XIII. 1854-55 (basionimo)

NOME VOLGARE ITALIANO:

Granata rupicola (Pignatti, 1982).

Iconografia di Kochia saxicola Guss., tratta da Gussone (1854-55)

Iconografia di Kochia saxicola Guss., tratta da Gussone (1854-55).


GENERALITA’:
La Bassia saxicola appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Si tratta di una pianta perenne (1,5-5 dm), prostrata, ramosissima, con fusti legnosi e articolati, sempreverde; le sue foglie sono lineari, sessili (prive cioè di picciolo), tutte solitarie (talvolta formano dei fascetti nella porzione inferiore dei rami), carnoso-succose; i fiori sono circondati da 5 pezzi saldati al centro, persistenti; alla fruttificazione si trasformano in appendici alate e membranose di colore bruno-rossiccio.
Fiorisce in agosto-ottobre e, in misura minore, sino a dicembre; fruttifica da ottobre a gennaio.

 

AREALE DISTRIBUTIVO:
- Ischia (dove fu inizialmente scoperta e descritta, ma dove oggi appare estinta),
- Capri (che ospita oggi il popolamento più numeroso),
- Strombolicchio.

 

 

 

STORIA DELLE INVESTIGAZIONI FLORISTICHE

  Questa specie è stata osservata per la prima volta dal botanico avellinese Giovanni Gussone verso la metà del XIX secolo a "Ischia ne’ scogli di S. Anna", dove oggi è definitivamente estinta. Sul finire dell’Ottocento essa fu segnalata per Capri, isola nella quale tuttora sussiste un popolamento di circa 100 esemplari, localizzato sulle rupi costiere pressoché inaccessibili.

A Strombolicchio la pianta fu raccolta per la prima volta dall’Arciduca d’Austria Ludwig Salvator Habsburg-Lothringen nel 1895 e, pochi anni dopo, dal botanico siciliano Michele Lojacono-Pojero (1902).

 

CONSIDERAZIONI BIOGEOGRAFICHE

Questa specie rarissima, la cui distribuzione è limitata a due sole stazioni insulari dell’area tirrenica meridionale, andrebbe definita pertanto come "endemismo apulo-siculo nesicolo" (nesicolo = abitante delle isole). Si tratta di un’entità molto isolata, come dimostrano le sue marcate differenze rispetto ai "parenti più stretti" presenti in Europa e nel Bacino del Mediterraneo; essa va pertanto considerata come un macroendemismo, cioè un endemismo che probabilmente si è differenziato in tempi molto antichi.

 

ECOLOGIA

La Bassia saxicola è legata a habitat rocciosi soggetti all’aerosol marino, prediligendo i versanti ombrosi e le rocce piuttosto compatte. A Strombolicchio il popolamento si insedia su rocce vulcaniche verticali o subverticali e, talvolta, su piccole cenge. A Capri la pianta colonizza lo stesso habitat su substrati di natura carbonatica.

Recentemente questa specie è stata inclusa tra le caratteristiche di un’associazione della classe Crithmo-Limonietea (che raggruppa tutte le formazioni litoalofile, cioè tipiche degli habitat rocciosi esposti agli spruzzi di salsedine, del Mediterraneo). Si tratta dello Hyoseridetum taurinae e, più nel dettaglio, della subassociazione dianthetosum aeolici Brullo et al. 1997, il cui rilievo-tipo proviene proprio da Strombolicchio.

Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott a Strombolicchio (foto A. Troia)
Bassia saxicola
(Guss.) A.J. Scott a Strombolicchio (foto A. Troia).

 

STATO DEL POPOLAMENTO EOLIANO

  Nel loro studio botanico su Stromboli, a proposito di Bassia saxicola Ferro e Furnari (1968) riportano "pochi esemplari sul versante Nord" di Strombolicchio; più di recente, la specie è stata citata erroneamente come estinta. Le ricerche effettuate nell’ambito del progetto Eolife hanno permesso di verificare, invece, che il popolamento di Strombolicchio gode di buona salute e conta circa 35 individui adulti.

 

PRINCIPALI MINACCE PER IL POPOLAMENTO EOLIANO

Visto il numero esiguo di individui e la sua peculiare ecologia e distribuzione, la specie si presenta alquanto vulnerabile. I maggiori rischi provengono dalle occasionali e incaute raccolte da parte di turisti curiosi e senza scrupoli, che approdano tuttora a Strombolicchio. La manutenzione delle infrastrutture presenti sullo scoglio (faro, approdi e scalinata di servizio ad esso) va eseguita con la massima cautela, dato che errati interventi potrebbero compremettere la consistenza numerica del popolamento eoliano, cancellandolo fisicamente e/o rendendolo ancora più esposto al rischio di raccolta. L’estrema rarità e la localizzazione della specie potrebbero essere dovute alla sua scarsa competitività. La fortuita introduzione di specie invasive con le stesse esigenze ecologiche potrebbe dunque costituire una gravissima minaccia per il popolamento eoliano e va evitata con cura.

 

CONSERVAZIONE

Bassia saxicola figura nell’Appendice I della Convenzione di Berna, e come specie di interesse prioritario nell’Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat", nonché sulla Lista Rossa Regionale redatta da Conti et al. (1997). Sulla base delle più recenti proposte dell’I.U.C.N., questa specie va inclusa nella categoria "CR" (: critically endangered = gravemente minacciata). Emblematico appare quanto scrive in proposito Pignatti (1982) sulla sua "Flora d’Italia": "è una delle piante più rare ed interessanti della Flora Italica... Ad ogni studioso della natura che dovesse incontrarla, l’invito pressante a rispettarla con ogni cautela, a favorirne la disseminazione, ad adoperarsi affinché siano adottati provvedimenti che ne garantiscano la conservazione".




Strombolicchio Strombolicchio (foto A. Troia).

 

BIBLIOGRAFIA

- Brullo S., Minissale P., Siracusa G., Spampinato G. (1997) - Taxonomic and phytogeographical considerations on Hyoseris taurina (Compositae), a S. Tyrrhenian element - Bocconea 5: 707-716.
- Conti F., Manzi A., Pedrotti F. (1997) - Liste Rosse Regionali delle Piante d'Italia. Centro Interdipartimentale Audiovisivi e Stampa, Univ. di Camerino.
- Ferro G., Furnari F. (1968) - Flora e vegetazione di Stromboli (Isole Eolie). Arch. Bot. Biogeogr. Ital. 44, s. 2, 12 (1-3): 21-45, 59-87.
- Gussone G. (1854-55) - Enumeratio plantarum vascularium in insula Inarime sponte provenentium vel oeconomico usu passim cultarum. Neapoli, ex Vanni Tipographico, xix + 433 pp.
- Habsburg Lothringen (von) L.-S. (Erzerzog von Toskana) (1896) - Die Liparischen Inseln, VII:  Stromboli. Prag, Druck und Verlag von H. Mercy.
- Lojacono-Pojero M. (1902) - Kochia saxicola Guss. - Boll. Soc. Bot. Ital. 9 (1): 119-125.
- Pignatti S. (1982) - Kochia saxicola Guss. Flora d'Italia, Vol. 1: 171. Bologna, Edagricole.


N.B.: E' severamente vietato raccogliere o danneggiare piante (o parti di esse) di Bassia saxicola


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Per citare questa pagina: Pasta S., Troia A. (2002) Le specie del progetto Eolife99: Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott -
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aggiornamento: 30-12-2002