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Progetto Life-Natura LIFE99 NAT/IT/006217
"EOLIFE99 - Tutela delle specie vegetali prioritarie delle Isole Eolie"


Le specie del progetto EOLIFE99:

Ophrys lunulata Parl.

(Famiglia: Orchidaceae)

A cura di Salvatore Pasta e Angelo Troėa

 


BINOMIO COMPLETO:
Ophrys lunulata Parl., Giorn. Sci. Lett. Arti Sic. 62: 4, tav. 2, figg. 3-4. 1838

SINONIMI:
= Arachnites lunulata (Parl.) Tod., Orch. Sic.: 77, tab. 1, f. 3-4. 1842
= Ophrys sphegodes Miller ssp. lunulata (Parl.) Sundermann, Eur. Medit. Orchid. ed. 3: 39. 1980

NOME VOLGARE ITALIANO:

"Ofride lunulata"

AREALE DISTRIBUTIVO:
Sicilia.

Fiore di Ophrys lunulata Parl. (foto di B. Petriglia)

Fiore di Ophrys lunulata Parl. (foto di B. Petriglia).


GENERALITA’:
Erba perenne eretta, alta 10-15(40) cm, provvista di una gemma radiicale doppia, ovale o subrotonda. Possiede delle foglie intere, striate e lisce, di color verde chiaro; i fiori inodori, (4)6-10, sono piuttosto grandi, e appaiono disposti in una spiga terminale; i tepali esterni, ottusi, concavi, biancastri, roseo-bianchi, rossastri o rosei, sono caratterizzati da una linea mediana verde, con i bordi ricurvi; i tepali interni sono rosei o bianchi, di poco più brevi degli esterni, piatti, un po' acuti, anch'essi lineati di verde nel mezzo; il labello, obovato e pendente, è lungo 10-14 mm e largo 13-18 mm, appare molto convesso in senso longitudinale, il più delle volte trilobato coi lobi laterali minimi, da bruno rossastro chiaro a bruno nerastro scuro, vellutato al centro, fornito di una pelosità marginale lunga e densa, aranciata, e d'un margine glabro giallastro-chiaro coi bordi rivolti in giù, fornito di una piccola appendice acuta, giallo-verdastra, pendula o eretta; la macula centrale, alquanto ridotta, è glabra, da grigio-bluastra a rossastra, lucida e brillante, quasi sempre lunulata (cioè a forma di ferro di cavallo), con le corna rivolte in avanti; il ginostemio, la parte cioè in cui sono sistemati gli organi sessuali, è brevemente rostrato e verdastro; la cavità stimmatica, relativamente piccola, stretta, è bordata da due pseudo-occhi di dimensioni ragguardevoli, neri, lucenti.
Fiorisce tra la fine di marzo e l'inizio di maggio, quando viene impollinata dal piccolo imenottero Osmia kohlii Ducke, e fruttifica successivamente; la sua disseminazione è anemocora, cioè veicolata dal vento, che trasporta a lunghe distanze i semi di dimensioni microscopiche. Dà luogo ad un elevato numero di ibridi naturali.

 

 

STORIA DELLE INVESTIGAZIONI FLORISTICHE

  Descritta come nuova per la scienza dal botanico palermitano Filippo Parlatore nel 1838 su materiale proveniente dai Monti di Palermo, l'ofride lunulata è presente in tutte le province della Sicilia. Alle Isole Eolie essa è stata segnalata da Zodda (vedi oltre).
La specie è stata più volte citata per l'Attica, l'arcipelago Toscano (Elba e Giglio), per la Calabria (Pollino) e per Malta e Gozo. Queste segnalazioni non sono state tuttavia confermate nel recente passato.

 

CONSIDERAZIONI BIOGEOGRAFICHE

L'ofride lunulata è una delle poche orchidee endemiche della Sicilia. In tutti i suoi popolamenti essa si mostra davvero poco variabile ed alquanto isolata e singolare sotto un profilo morfologico.

 

ECOLOGIA

Non esistono studi specifici sull'ecologia del taxon; tuttavia, l'orchidea sembra prediligere substrati per lo più alcalini e, come le altre Ophrys, ama gli ambienti aperti e alquanto luminosi della macchia rada (Erico-Quercion ilicis), della gariga (Cisto-Ericion) e delle praterie xeriche dominate da graminacee cespitose perenni (Thero-Brachypodietea). Queste tipologie vegetazionali spesso garantiscono condizioni microclimatiche favorevoli per la vita dello strato erbaceo; proprio a proposito di Salina, Lojacono-Pojero (1878) diceva: "Gli ericeti, le Ginestre, formavano ... boschetti fra i quali in un terreno pieno di umidità vedevasi pullulare, fra le ombre che formavano le folte boscaglie, una quantità di erbe...".
In Sicilia Ophrys lunulata non disdegna ambienti parzialmente ombreggiati e freschi, come le schiarite dei boschi sino a 1.000 m s.l.m.: è in questo tipo di habitat che la specie è stata ripetutamente ricercata a Salina, a Panarea e sulle altre isole dell'arcipelago.


 

STATO DEI POPOLAMENTI EOLIANI

  L'ofride lunulata è stata segnalata da Zodda (1904 e 1908), per Panarea (senza indicazione di località) e Salina (bosco di Malfa, due soli esemplari nel marzo 1902!). L'interesse dei popolamenti eoliani (qualora essi vengano ritrovati) sta nel fatto che essi sono gli unici presenti sulle isole minori circumsiciliane, ad una distanza di circa 75 Km dal popolamento più vicino, localizzato nei dintorni di Messina.

 

PRINCIPALI MINACCE PER LA SPECIE

A livello generale la specie non appare minacciata d'estinzione: pur essendo endemica, essa è infatti diffusa su tutto il territorio regionale, in ambienti caratterizzati da intenso disturbo antropico. I maggiori rischi di compromissione dei popolamenti sono connessi con la manomissione degli habitat e la conseguente trasformazione delle suddette tipologie vegetazionali: vanno qui inclusi gli scriteriati interventi di riforestazione, la frequenza degli incendi dolosi (il cui ritmo si è via via intensificato sulle isole dell'arcipelago nel corso degli ultimi anni), il sovrappascolo (di bovini, ovini e conigli), la raccolta indiscriminata.

 

CONSERVAZIONE

Classificata come "V" (vulnerabile) sulla Lista Rossa redatta da Conti et al. (1997), secondo le più recenti proposte classificative dell'I.U.C.N., ricade nella categoria "EN" (: endangered = minacciata).
Il taxon figura nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di interesse prioritario nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat". Inoltre, nel 1995 la CITES ha incluso tutte le Orchidaceae europee nella sua Appendice I.
I due popolamenti eoliani "storici" (Salina e Panarea), sempre che vengano confermati, ricadrebbero probabilmente all'interno di Siti di Importanza Comunitaria ("SIC"), nonché di Riserve Naturali Regionali: ciò dovrebbe costituire una garanzia per una loro ottimale conservazione nel medio-lungo termine.




 

BIBLIOGRAFIA

- CONTI F., MANZI A., PEDROTTI F. (1997) - Liste Rosse Regionali delle Piante d'Italia. Centro Interdipartimentale Audiovisivi e Stampa, Univ. di Camerino.
- LOJACONO-POJERO M. (1878) - Le Isole Eolie e la loro vegetazione, con enumerazione delle piante spontanee vascolari. Stamperia di Giovanni Lorsnaider, Palermo.
- RAIMONDO F.M., FICI S., GIANGUZZI L., LENTINI F., MAZZOLA P., MICELI G., NOT R., OTTONELLO D., ROMANO S., SCHICCHI R. (1986) - Ophrys lunulata Parl.: 74-75. Atlante iconografico delle piante endemiche o rare della riserva naturale orientata dello Zingaro (Sicilia). STASS, Palermo.
- ZODDA G. (1904) - Una gita alle isole Eolie. Atti R. Accad. Pelor. 19 (1): 73-108.
- ZODDA G. (1908) - Entità nuove o importanti della flora sicula. Rend. Mem. Accad. Sci. Lett. Zelanti, Acireale, s. 3, 5 (232-234)(1905-06): 99-162.


N.B.: E' severamente vietato raccogliere o danneggiare piante (o parti di esse) di Ophrys lunulata


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Per citare questa pagina: Pasta S., Troia A. (2002) Le specie del progetto Eolife99: Ophrys lunulata Parl. - Progetto Life-Natura
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aggiornamento: 30-12-2002