SINDROME DELL'OVAIO POLICISTICO



E' molto frequente che un'ecografia pelvica venga richiesta, in una donna giovane, per valutare se vi sia la condizione di una policistosi (o micropolicistosi) ovarica.

La micropolicistosi ovarica è una disfunzione ormonale cronica caratterizzata da un eccesso di androgeni e dalla riduzione o assenza della capacità ovulatoria dell'ovaio. L'assenza di ovulazione causa le irregolarità mestruali, mentre l'eccesso di androgeni è alla base dei tipici sintomi e segni accessori che fanno sospettare questa sindrome: acne, irsutismo, sovrappeso, ipertensione.

Va precisato che naturalmente solo una piccola percentuale delle irregolarità mestruali della donna sono da ascrivere ad una sindrome dell'ovaio policistico. Anche l'acne, del resto, trova le sue origini prevalenti nei fattori cutanei piuttosto che in un fattore ovarico.

Tuttavia in presenza di più segni di sospetto tra quelli appena enunciati è corretto effettuare una valutazione ecografica delle ovaie che deve essere sempre comunque accompagnata anche da una valutazione clinica e dall'analisi di alcuni dosaggi ormonali che potranno dimostrare l'iperandrogenismo. L'ecografia e i dosaggi ormonali dovranno anche stabilire l'eventuale coesitenza di uno stato di iperestrogenismo, imputabile alle irregolarità mestruali con assenza di ovulazione.

L'ecografia pelvica potrà evidenziare, nei casi tipici, delle ovaie aumentate di volume, contraddistinte da un aumento della componente follicolare corticale. Ciò significa che la porzione corticale dell'ovaio (cioè la sua porzione "perimetrale") contiene un numero eccessivo di follicoli che normalmente dovrebbero essere rappresentati nel numero massimo di 8-10 per ciascun lato. Come si può osservare nella foto sotto i follicoli sono numerosissimi e disposti anche "a corona di rosario" perifericamente.

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Si nota inoltre un ovaio di dimensioni aumentate con foggia allungata.

Si confronti questo ovaio con un ovaio normale nel quale sono più contenuti il numero dei follicoli e le dimensioni:

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Note di terapia

Il fondamento terapeutico consiste nella correzione dell'iperandrogenismo. Il principio attivo maggiormente impiegato a questo fine è il ciproterone acetato (ANDROCUR), che, nei casi meno impegnativi, può essere somministrato come progestinico di una specifica pillola contraccettiva (DIANE).

Saranno terapie complementari quella dermatologica per l'acne e quella estetica per l'irsutismo.

 

Aspetti pratici

I provvedimenti terapeutici appena nominati sono a mio parere indicati soltanto qualora le conseguenze legate all'iperandrogenismo (acne, irsutismo) siano sufficientemente evidenti e disturbanti. Oppure quando si osservi l'esistenza, oltre all'eccesso di androgeni, anche di un eccesso di estrogeni che, stimolando a lungo termine l'endometrio (cioè la mucosa uterina), può portarlo a patologia iperplastica e polipoide.

Vi sono infatti numerosi casi di micropolicistosi ovarica che non sono accompagnati da significative manifestazioni iperandrogeniche, ma che si limitano semplicemente a qualche irregolarità del ciclo (con mestruazioni che a volte "saltano", fatto che tecnicamente è denominato oligomenorrea, cioè «poche mestruazioni»). In questi casi, una volta esclusa l'esistenza di un eccesso di estrogeni, l'unica conseguenza "rischiosa" è di avere qualche difficoltà a concepire, a causa di un'ovulazione capricciosa. Altre conseguenze per la salute della donna non ce ne sono!

Una mia massima è: nessuna donna è mai morta per aver avuto poche mestruazioni; qualche donna invece è morta per averne avute troppe.

Ovvero, il principio secondo il quale la donna che abbia poche e irregolari mestruazioni sia una donna malata o sia a rischio di peggiorare in qualche modo la sua salute è una falsità che purtroppo ha incontrato molto seguito come dicerìa popolare.

 

Inoltre è importante tenere presente che il trascorrere degli anni tende a "sfumare" la sintomatologia da micropolicistosi ovarica. Si assiste cioè ad un graduale miglioramento spontaneo di questa sindrome con l'avanzare dell'età della donna oltre la fase adolescenziale.

 

In conclusione una ragazza giovane con micropolicistosi ovarica e oligomenorrea, che non stia cercando una gravidanza e non abbia acne o irsutismo a livelli significativi, non necessita obbligatoriamente di trattare il suo lieve iperandrogenismo o di assumere una pillola contraccettiva con il solo scopo di "regolarizzare" le mestruazioni. In questi casi può valere la pena di assumere la pillola solo quando vi sia contemporaneamente anche uno scopo propriamente contraccettivo o in quei pochi casi in cui si sospetti un eccesso di estrogeni.

Chi cerca una gravidanza potrà invece sottoporsi a cicli di trattamento con farmaci induttori dell'ovulazione, monitorando strettamente i dosaggi e i risultati in modo da correggere i dosaggi troppo bassi e in modo da evitare, all'opposto, sindromi da iperstimolazione ovarica con ovulazioni multiple e possibilità di gravidanze plurigemellari.

 

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