ECOGRAFIA: ASPETTI GENERALI
L'ecografia si è progressivamente affermata
nella pratica clinica dal 1980 in poi.
L'interesse iniziale principale che portò
ad introdurre e a perfezionare le apparecchiature
ecografiche fu proprio quello di poter studiare
il feto durante la gravidanza, il poter arrivare
a "vedere" un individuo che, fino
ad allora, era sempre rimasto nascosto nel
ventre materno e che non poteva essere visitabile
da parte di un medico.
Successivamente, le tecniche ecografiche
spostarono il loro raggio d'azione anche
verso altre discipline mediche.
L'immagine dello schermo ecografico rappresenta una ricostruzione della densità
tessutale riprodotta mediante una scala di grigi che hanno una diversa gradazione a seconda
del grado di densità dei vari tessuti corporei.
L'osso ha la massima densità, fra i tessuti,
e il computer dell'ecografo assegna, per
convenzione, all'osso il colore bianco; al
contrario, un liquido ha la più bassa densità,
fra tutti i tessuti, e ad esso viene assegnato
il colore nero. Tutti gli altri tessuti verranno
mostrati con un colore grigio (intermedio
tra il bianco e il nero), più o meno grigio
relativamente alla loro maggiore o minore
densità.
Il computer dell'ecografo viene "informato"
se un tessuto abbia una maggiore o minore
densità da parte di un fascio di ultrasuoni
(suoni non udibili dall'orecchio umano),
che tornano indietro (eco), in diversa quantità
e a tempi diversi, dopo essere stati emessi
verso la profondità corporea a partire dalla
sonda ecografica poggiata sulla cute del
paziente. Ad esempio, se la sonda ecografica
invia un certo pacchetto di ultrasuoni e
di questi ultrasuoni ne tornano indietro
pochissimi dopo pochi millisecondi e invece
ne tornano indietro parecchi dopo molti millisecondi,
significa che a breve distanza sotto la sonda
c'è una struttura liquida (non densa) che
non ha riflettuto gli ultrasuoni e significa
invece che a maggiore distanza dalla sonda
(a maggiore profondità corporea) c'è una
struttura molto più densa che ha riflettuto
molti ultrasuoni, tornati indietro però dopo
un tempo maggiore.
Queste informazioni vengono elaborate dal
computer dell'ecografo e trasformate in una
immagine su monitor che rappresenta la mappa
a diverse tonalità di grigio della densità
tessutale esplorata dalla sonda ecografica.
In questa foto esemplificativa si può osservare
un omero fetale (segmento D1) che, in quanto
osso, appare bianco sullo schermo dell'ecografo.
Al contrario, il liquido amniotico (LA) appare
nero.
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Ecografia:
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