Ogni volta che noi acquistiamo qualcosa, non solo esprimiamo i nostri gusti, necessità e capricci ma decidiamo le sorti del nostro pianeta. Infatti questo nostro gesto quotidiano influisce sull’ambiente, sull’economia, la vita sociale e la politica mondiale.
Modificazioni ambientali
Il consumo genera inevitalbimenti rifiuti.
Soprattutto durante la fase di produzione l’inquinamento che ne deriva
è devastante. Pesticidi e fertilizzanti per l’agricoltura, liquami
emessi dalle stalle per l’allevamento intensivo del bestiame, i prodotti
chimici che ci vengono venduti per tenere pulite le nostre case,
la carta che utilizziamo sta esaurendo le foreste, i gas prodotti dalle
fabbriche ed altro, l’elenco è lungo.
Modificazioni economiche e sociali
Con le compere noi possiamo favorire o svantaggiare questa
o quell’altra società prodruttrice, ma anche lo sviluppo di
un determinato paese ad esempio del Kenia per la produzione
di ananas, del Brasile per la canna da zucchero. Ci sono forti
interessi economici da parte delle grandi multinazionali nello
sfruttare sia i territori che la popolazione per ottenere il massimo
guadagno con la minima spesa. Conoscere il comportamento delle aziende
nei confronti di questi popoli è necessario per una nostra giusta scelta
ed un contributo ad aiutarli nello sviluppo equo.
Il voto quotidiano
Alla luce di queste constatazioni si capisce quale potere noi
cittadini abbiamo per poter cambiare il nostro pianeta. Scegliere
la distruzione dell’ambiente, lo sfruttamento dei popoli, la corruzione,
il pericolo delle guerre oppure DIRE NO a tutto questo ragionando quando
usiamo il nostro ¨POTERE DI ACQUISTO¨.
La pratica di tutti i giorni
Quando compriamo dobbiamo chiederci: ¨Questa
cosa ci è veramente utile, ci potrebbe creare dei problemi
di salute perchè di qualità scarsa; in che quantità ci occorre;
siamo spinti dalla pubblicità ad acquistare o realmente ne abbiamo
bisogno? a cosa serve avere 4 tipi diversi di sgrassatore per ogni
superficie, 7 tipi di scope o un a macchina che arriva a 250 kmh!!¨.
Quando una cosa non ci serve più perchè vecchia, fuori moda, inutile, guasta avanzata dobbiamo chiederci: ¨Siamo sicuri che qualcun altro non ne abbia bisogno, magari un amico, un conoscente; possiamo utilizzarla per qualche altro uso oppure riparala; come ultima possibilità, se prorprio non si riesce a RIUTILIZZARLA la si può RICLICLARE presso le strutture messe a nostra disposizione dalla nostra città oppure la si può portare ai mercatini dell’usato che stanno ormai diventando una realtà positiva delle nostre città.
Insomma adottare uno stile di vita consapevole e moderato che ci permetta di avere il meglio per noi e per gli altri 6 miliardi di persone che vivono insieme a noi.