Introduzione ad una Proposta Morale

         Le circostanze della vita mi hanno portato a indagare approfonditamente circa  il modo di essere felici ed a tal riguardo ho letto molti libri. Credo di essere giunto a delle conclusioni positive, ed in particolare ho potuto appurare  che è possibile “lavorare su se stessi” e migliorare il nostro modo di reagire alle circostanze esterne.

         Ma non basta. Credo occorra anche essere consapevoli dei moventi delle proprie azioni . La mia “proposta” nasce dall’insoddisfazione per le varie proposte morali offerte nel mondo di oggi.

Prima di tutto le morali basate sulle religioni (sia il cristianesimo o il buddismo o l’islam, ecc.) sono poco salde perché quelle religioni non sono “dimostrabili” ma solo accettabili per fede.  Ma anche la morale (implicita) del consumismo e della competitività ha dei grossi limiti: che ce ne facciamo di produrre e consumare sempre di più se avremmo bisogno di molto meno e se così facendo depauperiamo le risorse della terra a spese delle future generazioni ? E’ sempre positiva la concorrenza e la competizione tra individui e tra imprese, o essa non ingenera ansietà, instabilità ed anche grossi sprechi ?  Forse occorrerebbero dei correttivi.

         Come guida per le azioni umane resterebbero le leggi, ma anche esse sono il frutto di decisioni umane e viene da chiedersi su quali principi esse sono basate.

         Credo che, alla fin fine, ognuno sia libero di agire come preferisce e lo stesso vale anche per l’umanità presa nel suo insieme. Al limite, l’uno e l’altra sono anche liberi di autodistruggersi !

         Nella consapevolezza di tutto ciò, mi è venuta in mente la proposta morale che si trova in allegato. Forse è un po’ utopistica o fantascientifica, e non so bene come realizzare il punto 4. o il 5. , però vuol dare una prospettiva di ampio respiro alla vita del singolo e dell’umanità nel suo insieme. Prescinde dalle religioni (alle quali non riesco a credere) ma non le nega antiteticamente .