Messaggio di speranza all’umanità

Siamo molto vicini ad una eccitante possibilità: vivere felici e gestire armoniosamente e saggiamente il pianeta e le sue risorse a vantaggio dell’attuale e delle future generazioni. Per ora è solo una intuizione ma gli elementi necessari ci sono già tutti.    Sul piano individuale, anzitutto, è possibile essere felici e senza possedere fama o potere o grande ricchezza : sono molto più importanti le nostre emozioni e queste possono essere riplasmate, cioè si può imparare a controllare ed a provare il minimo possibile di emozioni negative come collera, paura, irritazione, invidia, gelosia ed invece il massimo di emozioni positive come gioia, calma, serenità, sicurezza, allegria, felicità. Si può cioè imparare ad essere felici: i dettagli del “come” sono ancora allo studio ma la cosa è possibile (anche per mia diretta esperienza).  Per chi è già felice io suggerisco di cercare di rendere felici anche gli altri, ma è liberissimo di limitarsi a star bene per sé.Più estesamente, faccio all’umanità la seguente proposta morale :

5.          Diffondere la vita e l’intelligenza nell’universo

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4.    Coltivare l’amore e la sapienza sul pianeta

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3.    Far felici gli altri

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2.    Essere felici

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1.    Sopravvivere

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Il primo punto (1.) sembra il più ovvio : prima di cercare di essere felici , bisogna almeno sopravvivere (costi quel che costi), ma nessuno può imporre ad un altro di vivere. Chiunque , ed anche l’umanità nel suo insieme, è libero di autodistruggersi.

         Il punto (2.) è più problematico. Oggi c’è chi pensa che sarebbe felice solo se guadagnasse un milione di dollari al mese, o se sposasse la donna più bella del mondo, o se la sua squadra vincesse il campionato ,ecc. ecc. In realtà per essere felici basta molto meno (e ce lo insegnano gli animali o le tribù cosiddette primitive) e la gestione delle emozioni è molto importante ; più importante del conto in banca, anche se non si può essere felici in completa miseria. Inoltre le conoscenze scientifiche e tecnologiche sono già oggi così sviluppate da permetterci di vivere quasi tutti (per ora solo nel mondo occidentale) in condizioni materiali più che sufficienti. Ma le condizioni materiali non sono tutto per essere felici: ad esempio se uno pensa di esserlo solo possedendo dieci Ferrari , non lo sarà mai.

         Quando il punto (2.) è sufficientemente soddisfatto credo non ci sia gioia maggiore (per un animale sociale come l’uomo) di condividere la propria felicità con gli altri. O di fare qualcosa di utile per gli altri.  Ma anche questo è del tutto opzionale: può essere solo il frutto di una libera scelta.  E qui le possibilità sono enormi. Già oggi sono molti quelli che dedicano parte del loro tempo al volontariato. In futuro potrebbe diventare una pratica molto più diffusa.

Ma non c’è bisogno di andare lontano se si vuole rendere felici (nei limiti del possibile) gli altri : basta dedicarsi al proprio “prossimo” : i familiari, i colleghi di lavoro, i dipendenti, i superiori, gli insegnanti, gli alunni, gli altri viaggiatori sull’autobus, ecc. ecc.

         Quando il punto (3.) sarà diventato una pratica tanto comune ed estesa da coinvolgere tutto il mondo, si prospetterà la possibilità di gestire armoniosamente il pianeta a beneficio di tutti i suoi abitanti. Questa è la prospettiva che concretamente abbiamo oggi davanti. Se solo lo vogliamo …

         Resta poi il punto (5.), il più fantascientifico. Quando avremo imparato a gestire il pianeta ed avremo sviluppato sufficienti conoscenze, potremo forse andarcene a zonzo per l’universo a diffondere la nostra civiltà.

         Lo spirito con il quale invio questo messaggio è quello del punto (3.) della mia proposta morale (che naturalmente ho adottato per me).  Io, cioè, sto già sufficientemente bene (per non azzardare a dire che sono “felice”) , e mi farebbe piacere che anche gli altri lo fossero. Il che, credo , tornerebbe anche a mio vantaggio (se la gente sta già bene, perché dovrebbe rompere le scatole a me ?).

         Per concludere AUGURI   A   TUTTI   NOI  !!!