Le
nuove norme per le bombole di GPL
Mario Abate
Ispettore Antincendi VV.F. Milano
È
stata pubblicata la nuova norma UNI 7131 edizione '99, inerente
l'installazione e la manutenzione degli impianti di tipo domestico
alimentati da bombole di GPL. Questo articolo raccoglie le principali
indicazioni della norma e le valutazioni comparative con la
Circolare n. 74 del 20.09.1956 del Ministero dell'Interno.
È di recentissima pubblicazione una nuova norma tecnica promulgata
dall'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, in materia
di impianti a gas GPL per uso domestico. È la norma UNI 7131
edizione gennaio 1999, un documento molto importante che regolamenta
la installazione e la manutenzione degli impianti di tipo domestico
alimentati da bombole di GPL, spesso triste causa di gravi incidenti.
Tale norma costituisce la revisione della precedente norma UNI
7131 del 1972 e sostituisce la norma UNI 7130 che era relativa
alla terminologia tecnica di riferimento.
La norma si applica:
- all'installazione
o al rifacimento di impianti interni o di parte di essi;
- all'installazione
di apparecchi utilizzatori di portata termica nominale minore
di 35 kW;
- alla
ventilazione dei locali in cui gli apparecchi utilizzatori
sono installati;
- allo
scarico dei prodotti della combustione provenienti dagli apparecchi
utilizzatori;
- alla
prima installazione e alla sostituzione di bidoni di GPL singoli;
- alla
prima installazione e alla sostituzione di bidoni di GPL fra
loro collegati aventi capacità complessiva non maggiore di
70 kg;
- ai
gruppi di regolazione per bidoni fra loro collegati.
In
particolare viene normata la installazione di una singola bombola
di GPL a servizio di un utilizzatore o di un gruppo di bombole.
Quando vi sono più bombole collegate fra loro queste devono
però essere installate all'esterno.
I locali destinati alla installazione degli impianti alimentati
dalle bombole devono ovviamente essere provvisti di una sufficiente
aereazione.
La norma definisce quale "deposito di GPL per uso domestico"
un: "insieme costituito da serbatoio di GPL, gruppo di regolazione
della pressione ed altri gruppi, avente la funzione di immagazzinare
GPL liquido ed immettere GPL gassoso, a pressione determinata,
in uno o più impianti a GPL per uso domestico, senza rete di
distribuzione intermedia".
Definisce inoltre come impianto a GPL per uso domestico un:
"insieme costituito da un impianto interno, dall'installazione
degli apparecchi utilizzatori, da sistemi per la ventilazione
dei locali e da sistemi per lo scarico dei prodotti della combustione".
Viene anche definito quale "bidone" di GPL (la bombola) un "recipiente
mobile di capacità geometrica non maggiore di 150 l.".
INSTALLAZIONE DI BOMBOLA SINGOLA DI GPL
Una
singola bombola di GPL a servizio di un utilizzatore può essere
installata
- all'aperto;
- in
apposito alloggiamento aereato dall'esterno;
- all'interno
di un locale;
La
bombola di gas, il regolatore di pressione ed il tubo flessibile
di alimentazione devono essere installati in modo che la loro
temperatura non possa mai superare i 40 gradi centigradi per
effetto di irraggiamento solare o per l'esistenza di vicine
sorgenti di calore.
Le bombole di GPL vanno sempre tenute in verticale, ovviamente
con la valvola in alto, lontane da materiali combustibili, impianti
elettrici, prese d'aria, condotti e aperture comunicanti con
locali o vani posti a livello inferiore.
È vietato espressamente dalla norma tenere in deposito bombole
non utilizzate o comunque non collegate ad un impianto, anche
se vuote.
È vietato ed estremamente pericoloso tenere le bombole nelle
cantine, ai piani interrati, nelle autorimesse e comunque a
livello inferiore a quello del suolo, perché il GPL è più pesante
dell'aria.
INSTALLAZIONE DELLA BOMBOLA DI GPL ALL'APERTO
Le bombole di GPL devono essere preferibilmente installate all'aperto.
Devono essere protette dalle intemperie, dall'azione diretta
dei raggi solari e di sorgenti di calore, da possibili urti
accidentali e da manomissioni. Devono inoltre necessariamente
essere installate lontano da cunicoli, fosse, cavedi e cantine.
Il piano di appoggio delle bombole deve essere sempre di materiale
compatto e incombustibile.
INSTALLAZIONE DI BOMBOLA DI GPL IN ALLOGGIAMENTO PER BIDONE
SINGOLO
La bombola di GPL può essere installata anche in un apposito
alloggiamento. Questo può essere costituito da un armadio fissato
in adiacenza a parete esterna, oppure da una nicchia accessibile
dall'esterno o anche da una nicchia aerata accessibile dall'interno
di un locale, purché avente pareti verso l'interno del locale
a tenuta ed incombustibili.
L'alloggiamento
dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- consentire
l'agevole installazione e sostituzione della bombola, del
regolatore di pressione e del tubo flessibile, nonché la facile
manovra di apertura e chiusura della valvola della bombola;
- avere
dimensioni contenute entro le dimensioni di ingombro della
bombola maggiorate del 50% e non essere adibito al ricovero
di apparati o materiali estranei o altri impianti;
- essere
dotato di aperture di aerazione permanenti di superficie complessiva
libera non minore del 20% della superficie in pianta dell'alloggiamento
stesso, direttamente comunicanti con l'esterno, distribuite
in alto e in basso. Queste ultime devono essere a quota prossima
a quella del pavimento per evitare formazioni di sacche di
gas; è importante a tal fine che le grigliature di protezione
non riducano la sezione utile delle aperture stesse;
- essere
in materiale incombustibile e avere portella di accesso in
materiale incombustibile; la portella deve essere chiudibile
con chiave.
INSTALLAZIONE
DI BOMBOLA SINGOLA ALL'INTERNO DI UN LOCALE
Le bombole di GPL possono essere installate all'interno di un
locale, ma solo se non è possibile in alcun modo installarle
all'esterno.
Si consiglia di ricorrere a tale tipo di installazione solo
quando risulta tecnicamente improponibile una sistemazione della
bombola di gas all'esterno degli ambienti serviti.
I locali in cui sono installate bombole di GPL devono essere
aereati naturalmente ed avere preferibilmente accesso diretto
dall'esterno.
I locali stessi devono essere dotati di una o più aperture fisse
di ventilazione situate a quota prossima a quella del pavimento,
aventi superficie libera complessiva non inferiore a 100 centimetri
quadrati per ogni bombola installata.
Non si possono inoltre installare all'interno di una abitazione
bombole di GPL per una capacità complessiva superiore a 40 kg.
È inoltre sempre vietato installare anche una sola bombola all'interino
di un qualsiasi locale avente cubatura inferiore a 10 metri
cubi, nelle camere da letto, in locali per uso bagno, doccia
e nei servizi igienici, nonché in locali classificati con pericolo
di incendio come autorimesse, garage, box, ecc.
Diversamente
si possono installare:
- in
locali di cubatura compresa tra 10 e 20 metri cubi una sola
bombola di capacità non maggiore di 15 kg;
- in
locali di cubatura compresa tra 20 e 50 metri cubi fino a
due bombole, per una capacità complessiva non maggiore di
20 kg;
- in
locali di cubatura oltre 50 metri cubi al massimo due bombole,
per una capacità complessiva non maggiore di 30 kg;
COLLEGAMENTO
DI BIDONE SINGOLO AD UN APPARECCHIO UTILIZZATORE
Un bidone può essere collegato ad un apparecchio utilizzatore
o direttamente o mediante un sistema di tubazioni fisse.
Nel primo caso il regolatore di pressione è installato sul rubinetto
della bombola ed il tubo flessibile collega il regolatore stesso
all'attacco portagomma dell'apparecchio utilizzatore (figura
1)
Legenda
|
1
Fornello
4 Regolatore |
2
Fascetta
5 Rubinetto |
3
Tubo Flessibile
6 bidone |
Figura
1: collegamento di bidone singolo ad apparecchio utilizzatore
|
Nel
secondo caso il regolatore di pressione è installato sul rubinetto
del bidone e tramite il tubo flessibile si collega il regolatore
stesso al raccordo portagomma posto all'inizio dell'impianto
fisso, che porta il gas alle utenze (figura 2).
Legenda:
|
1
Apparecchio mobile
4 Impianto fisso |
2
Fascette
5 Tubo |
3
Apparecchi fisso
6 Regolatore |
Figura
2: collegamento di bidone singolo ad impianto fisso
|
Particolare
importanza riveste il sistema di collegamento della bombola
all'utilizzatore mediante il tubo flessibile.
Quest'ultimo deve essere installato in maniera da non essere
sottoposto a torsioni che potrebbero danneggiarlo nonché in
maniera tale da non essere sottoposto ad urti, strappi, tensioni,
torsioni, piegature o schiacciamenti. Deve essere eliminato
il pericolo di contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e
simili.
Il tubo flessibile non deve mai essere sottoposto a riscaldamenti
eccessivi (oltre 50 gradi centigradi).
Il tubo flessibile deve inoltre essere provvisto di fascette
e portagomma anch'essi a norma UNI, deve avere una lunghezza
non maggiore ad 1,5 metri e non avere alcun collegamento intermedio.
Deve inoltre essere conforme alla norma UNI 7140.
Il tubo flessibile deve essere sempre controllato periodicamente,
e sostituito entro la data indicata stampigliata sul tubo stesso,
cioè entro cinque anni dalla data di fabbricazione.
PRECAUZIONI GENERALI RELATIVE ALLA PRIMA INSTALLAZIONE E
SOSTITUZIONE DI BIDONE SINGOLO
Per procedere alla prima installazione od alla sostituzione
di una bombola di GPL occorre preventivamente ventilare abbondantemente
l'ambiente.
Diversamente se la bombola è installata all'esterno od in apposito
alloggiamento accessibile dall'esterno, prima di ogni operazione
devono essere chiuse eventuali porte o finestre che potrebbero
se aperte consentire l'ingresso del gas all'interno dell'ambiente.
Le eventuali operazioni di manutenzione o di sostituzione devono
avvenire in totale assenza di possibili fonti di innesco, quali
apparecchi elettrici funzionanti, relais elettrici funzionanti,
frigoriferi, motori in funzione, macchine in movimento, fuochi,
ecc.
Occorre porre particolare attenzione quando bisogna sostituire
la bombola di gas; sarà necessario infatti:
- verificare
se la valvola della bombola è chiusa;
- verificare
se il tubo flessibile è da sostituire perché scaduto;
- verificare
che la bombola nuova sia in condizioni ottimali;
- verificare
le guarnizioni di tenuta tra valvola del nuovo bidone e regolatore;
- controllare
la tenuta del collegamento effettuato, ma mai con fiammiferi
accesi o fiamma libera.
INSTALLAZIONE
ALL'ESTERNO DEI LOCALI DI BIDONI FRA LORO COLLEGATI E DEL RELATIVO
GRUPPO DI REGOLAZIONE
Le bombole di GPL possono essere collegate fra loro ad alimentare
gli utilizzatori, in numero massimo di 4 bombole e per una capacità
complessiva non maggiore di 70 kg, ivi comprese le eventuali
bombole installate in altra posizione presso l'utenza. Quando
le bombole sono fra loro collegate per alimentare un impianto
non possono mai essere installate all'interno dei locali, ma
solo all'esterno, sempre in posizione protetta o in apposito
alloggiamento.
In
particolare i gruppi di bombole dovranno essere installati:
- a
distanza maggiore di un metro da materiali combustibili, impianti
elettrici, prese d'aria, aperture comunicanti con locali o
vani posti a livello inferiore, porte e porte finestre a livello
del piano di appoggio dei bidoni;
- a
distanza maggiore di due metri da caditoie non sifonate.
Legenda
1 Utenza
2 Raccordo con tubo rigido
3 Dispositivo di intercettazione e di non ritorno
4 Regolatore di pressione
5 Manichetta
6 Bidone
7 Collettore o raccordo a T |
Figura
3: installazione di bidoni fra loro collegati con collettore
o raccordo a T |
Le
bombole di GPL, le manichette e il gruppo di regolazione devono
essere installati in luogo protetto dalle intemperie, dall'azione
diretta dei raggi solari, da possibili urti accidentali e da
manomissioni.
Le bombole di GPL possono essere installate a ridosso dei locali
serviti su balconi, terrazzi aperti od altra parete esterna;
in adiacenza a parete esterna delimitante i locali serviti;
su balconi o terrazzi prospicienti, sovrastanti o sottostanti
i locali serviti; in altra posizione esterna.
Legenda
1 Utenza
2 Inversore
3 Dispositivo di intercettazione e di non ritorno
4 Regolatore di pressione
5 Manichetta
6 Bidone |
Figura
4: installazione di bidoni fra loro collegati con inversore |
Se
le bombole di GPL collegate fra loro ad alimentare un utilizzatore
sono ubicate in apposito alloggiamento questo deve essere tale
da consentire l'agevole installazione e sostituzione di ogni
bombola, delle manichette e del gruppo di regolazione, nonché
la facile manovra di apertura e chiusura delle valvole e del
gruppo di regolazione.
L'alloggiamento destinato ad ospitare più bombole deve avere le
stesse caratteristiche previste per quello destinato ad ospitare
una singola bombola:
- non
deve avere dimensioni più ampie del necessario, né essere
adibito al ricovero di altri impianti o materiali estranei;
- deve
essere dotato di aperture di aerazione permanenti di superficie
complessiva libera non minore del 20% della superficie in
pianta dell'alloggiamento stesso, direttamente comunicanti
con l'esterno, distribuite in alto e in basso, queste ultime
a quota prossima a quella del pavimento;
- deve
essere realizzato con materiale incombustibile e avere portelli
di accesso di materiale incombustibile, chiedibile/i con chiave.
L'alloggiamento
può essere costituito da: un armadio, fissato in adiacenza a
parete esterna, o da una nicchia accessibile dall'esterno.
L'attraversamento della muratura dall'alloggiamento al locale
adiacente dovrà essere realizzato inserendo la tubazione gas
entro tubo guaina passante con intercapedine sigillata in corrispondenza
del lato verso il locale.
Il gruppo di regolazione deve sempre essere fissato saldamente
a parete in muratura, oppure essere montato su supporto metallico
fissato stabilmente al suolo. Il gruppo di regolazione e i vari
componenti che lo costituiscono devono essere periodicamente
controllati e sottoposti a manutenzione secondo le indicazioni
fornite dai costruttori.
Legenda:
|
1
Utenza
4 Collettore
7 Intercettazione |
2
Regolatore pressione
5 Manichetta flessibile |
3
Inversore
6 Bidone |
Figura
5: installazione di bidoni fra loro collegati con tubi
collettori |
La
lunghezza delle manichette, cioè delle tubazioni flessibili
che portano il gas dalla bombola al gruppo di regolazione, deve
essere tale da consentire la loro agevole connessione ai bidoni.
Tale lunghezza non deve essere maggiore di un metro.
Anche le manichette devono essere controllate periodicamente secondo
le indicazioni fornite dai costruttori, verificando comunque che:
- non
appaiano screpolature, tagli od altri segni di deterioramento
lungo la manichetta, né danni ai raccordi di estremità;
- la
manichetta abbia mantenuto la originale flessibilità e il
materiale non risulti né indurito né plastico;
- non
sia stato superato il termine di scadenza per la sostituzione
della manichetta.
Le
manichette devono in ogni caso essere sostituite con altre nuove
ad intervalli di non oltre 5 anni.
Fin qui il disposto della norma UNI 7131 del gennaio 1999. Occorre
peraltro ricordare che in merito ai depositi di GPL a servizio
di utenze domestiche è tuttora vigente la Circolare del Ministero
dell'Interno n. 74 del 20.09.56.
Tale circolare come noto è stata parzialmente abrogata dal successivo
Decreto ministeriale 13.10.94 per la parte concernente i serbatoi
fissi, ma è tuttora in vigore per quanto riguarda i depositi
con recipienti portatili, quali appunto le bombole di GPL.
In tal senso la circolare 74 prescrive all'art. 54 che:
"I depositi con recipienti portatili (bottiglie) dovranno essere
posti all'esterno degli edifici in cortili o terrazze sul cui
piano di calpestio non vi siano locali adibiti ad abitazione
e dovranno essere racchiusi in apposita cabina.
La
cabina destinata all'immagazzinamento delle bottiglie, se è ubicata
in cortili, dovrà essere isolata e distare dai muri perimetrali
dei fabbricati:
- m.
3,00 per potenzialità fino a 500 kg di G.P.L.;
- m.
5,00 per potenzialità fino a 1.000 kg di G.P.L.;
- m.
10,00 per potenzialità fino a 2.000 kg di G.P.L.
La
cabina di cui innanzi potrà essere suddivisa in due o più box
isolati reciprocamente a tagliafuoco aventi capacità singola
di 500 kg. In tal caso le distanze di sicurezza riferite alla
potenzialità totale della cabina potranno essere ridotte del
25%.
Quando la cabina è sistemata nelle terrazze dei fabbricati dovrà
essere isolata e sempre suddivisa in box della capacità singola
di 500 kg. In tal caso la distanza tra la cabina e i muri esterni
dell'edificio non dovrà essere inferiore a m. 3,00. Inoltre
la cabina non dovrà avere la porta d'ingresso prospettante le
aperture di accesso ai locali, vani di scale, ecc. dell'edificio.
Quando la cabina è situata nei cortili dei fabbricati dovrà
essere ubicata in modo tale da essere il più possibile lontana
da accessi a vani di scala, da griglie di accesso o di aerazione
di locali scantinati e da locali con caldaie di riscaldamento
o contenenti impianti di aria condizionata."
Le succitate disposizioni non interferiscono sostanzialmente
con quanto prescritto dalle norme UNI 7131, se non per la prescritta
distanza di tre metri del gruppo bombole dai "muri perimetrali"
dell'edificio.
La norma UNI infatti consente che tali bombole, assemblate in
numero massimo di quattro e per una capacità massima di 70 chilogrammi,
siano a ridosso dei muri perimetrali.
All'art. 55 la circolare 74 detta le norme costruttive delle
cabine contenenti le bombole di GPL: "La cabina per l'immagazzinamento
dei recipienti portatili dovrà essere costruita con materiale
incombustibile e resistente al fuoco, dovrà avere aperture di
aerazione disposte in alto e in basso nella misura pari a 1/5
della superficie di pavimento, prive di serramento e protette
da rete tagliafiamma. La porta di accesso alla cabina dovrà
essere in lamiera di ferro, preferibilmente con i pannelli inferiori
e superiori in robusta rete metallica. Il pavimento, quando
la cabina è installata nei cortili dei fabbricati, non dovrà
essere a quota inferiore al livello del cortile. La copertura
dovrà essere in materiale leggero poggiata su ossatura resistente
ed incombustibile. Intorno alla cabina, alla distanza di m.
1,50 da questa, dovrà essere realizzata una recinzione di rete
metallica avente altezza non inferiore a m. 1,80."
La circolare 74 prescrive inoltre genericamente che l'impianto
centralizzato deve essere collocato in luogo facilmente accessibile
e disposto in modo che i recipienti e le apparecchiature di
regolazione e di sicurezza siano protette dalle intemperie,
dai raggi del sole e da manomissioni.
Viene richiesto che le condotte principali di distribuzione
siano dotate di saracinesche di intercettazione disposte nelle
diramazioni e nei punti appropriati. Tali saracinesche dovranno
essere facilmente raggiungibili e manovrabili dal personale
addetto all'impianto o da quello delle squadre di soccorso.
Per l'interruzione del flusso di gas vengono ammessi, in punti
facilmente raggiungibili, contrassegnati con apposita indicazione,
tronchetti di tubo di piombo che si possono facilmente schiacciare.
Tale ultimo disposto è da intendessi superato. Qualsiasi installazione
di gas dovrà infatti essere provvista di un semplice dispositivo
manuale di chiusura di emergenza (valvole), ubicato in posizione
visibile e raggiungibile, perfettamente segnalato, riportante
l'indicazione di aperto e chiuso.
Le prescrizioni in merito alla sostituzione delle bombole della
Circolare 74 sono più generiche di quanto disposto dalla norma
UNI 7131; la Circolare stabilisce infatti che il ricambio delle
bombole deve essere effettuato "con tutte le cautele" per evitare
incidenti.
La circolare 74 prescrive inoltre che l'impianto debba essere
dotato di mezzi appropriati di estinzione incendi a giudizio
del Commando del corpo dei vigili del fuoco. Il che va benissimo.
In definitiva non vi sono sostanziali difformità tra quanto
disposto dalla recente norma UNI 7131 e la ormai datata circolare
74/56. Pur tuttavia esiste fra i due documenti un campo di sovrapposizione,
costituito dagli impianti per usi civili con deposito fino a
70 kilogrammi. In tale caso una prescrizione non riportata dalla
norma UNI è quella di ubicare le bombole in apposito alloggiamento
a tre metri (minimo) dall'edificio servito. Tale alloggiamento
dovrà essere realizzato con le caratteristiche previste dagli
artt. 54 e 55 della Circolare.
La soluzione potrebbe ragionevolmente essere che per depositi
fino a 70 kilogrammi di GPL si applicheranno le sole norme UNI,
mentre per depositi ad uso civile caratterizzati da un quantitativo
di gas superiore a kg 70 o comunque con più di quattro bombole,
allora dovrà garantirsi anche il rispetto di quanto stabilito
dalla circolare ministeriale suesposta e quindi la prescritta
distanza di tre metri dai fabbricati.
Si specifica che le note sopra esposte sono a carattere illustrativo
e non intendono sostituirsi alla norma UNI 7131 del gennaio
1999, alla quale è necessario riferissi per un puntuale rispetto
della stessa.
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