Ministero
dell'Interno
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
ISTRUZIONI
SULLA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA E GRAFICA PER IL
PARERE DI CONFORMITA' ANTINCENDIO.
Si
possono presentare i seguenti casi:
- attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio:
in tale caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera
A.
- attività regolate da specifiche disposizioni antincendio:
in tale caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera
B.
- ampliamenti o modifiche di attività esistenti: in tale
caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera C.
A.
DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' NON REGOLATE DA SPECIFICHE
DISPOSIZIONI ANTINCENDIO.
A.1
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE: è costituita dalla seconda
facciata del MOD PIN 1 da compilare con la richiesta di esame
progetto.
A.2 RELAZIONE TECNICA
La relazione tecnica evidenzia l'osservanza dei criteri generali
di sicurezza antincendio, tramite l'individuazione dei pericoli
di incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione
delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attuare
per ridurre i rischi.
Si sviluppa nei seguenti capitoli:
A.2.0.1.-individuazione e precisazione attività soggette;
A.2.0.2.-per il complesso in generale: accessibilità,
descrizione, impianti, distanze di sicurezza;
A.2.0.3.-valutazione complessiva delle sostanze pericolose ai
fini antincendio con quantitativi e tipologie; presidi antincendio
di tutta l'attività (sono le voci da riportare nella
richiesta del C.P.I.);
A.2.0.4.-determinazione dei corpi di fabbrica, compartimenti,
aree a rischio specifico in cui può essere suddiviso
l'intero complesso, per poi estendere a ciascuno di essi l'analisi
tecnica.
Per ogni corpo, compartimento, ecc. la relazione si sviluppa
nei seguenti punti:
A.2.1. Individuazione dei pericoli d'incendio
Contiene l'indicazione di elementi che permettono di individuare
i pericoli presenti nell'attività, quali ad esempio:
A.2.1.1.-destinazione d'uso (generale e particolare);
A.2.1.2.-sostanze pericolose e loro modalità di stoccaggio;
A.2.1.3.-carico d'incendio;
A.2.1.4.-impianti di processo;
A.2.1.5.-lavorazioni;
A.2.1.6.-macchine, apparecchiature ed attrezzi;
A.2.1.7.-movimentazioni interne;
A.2.1.8.-impianti tecnologici di servizio, ecc.
A.2.1.9.-aree a rischio specifico
A.2.2. Descrizione delle condizioni ambientali
Contiene la descrizione delle condizioni ambientali nelle quali
i pericoli sono inseriti, al fine di consentire la valutazione
del rischio connesso ai pericoli individuati, quali ad esempio
(la descrizione può essere sintetica qualora si tratti
di condizioni rilevabili da tavole ed altri elaborati):
A.2.2.1.-condizioni di accessibilità e viabilità;
A.2.2.2.-lay-out aziendale (distanziamenti, separazioni, isolamento);
A.2.2.3.-caratteristiche degli edifici (tipologia edilizia,
geometria, volumetria, superfici, altezza, piani interrati,
articolazione planovolumetrica, compartimentazione, elementi
strutturali, resistenza al fuoco, reazione al fuoco, ecc.);
A.2.2.4.-aerazione (ventilazione), metodi di allontanamento
dei fumi o vapori pericolosi;
A.2.2.5.-affollamento degli ambienti, con particolare riferimento
alla presenza di persone con ridotte od impedite capacità
motorie o sensoriali;
A.2.2.6.-vie di esodo, piani di evacuazione, lunghezze dei percorsi,
corridoi ciechi, ecc..
A.2.2.7.-ascensori e montacarichi;
A.2.2.8.-illuminazione di sicurezza e di emergenza;
A.2.2.9.-impianti elettrici, interruttori di sezionamento dei
compartimenti, messa a terra, protezioni atmosferiche;
A.2.2.10.-specifici regolamenti interni di sicurezza e relativa
gestione della sicurezza ai fini antincendio;
A.2.2.11.-presidi antincendio (reti idriche con portate, pressioni,
tempi di erogazione, idranti e naspi con tipi, caratteristiche,
aree di copertura, estintori e loro dislocazione, impianti fissi,
impianti di rivelazione, allarme, sistemi di sorveglianza, ecc.)
A.2.3. Valutazione qualitativa del rischio d'incendio
Contiene la valutazione qualitativa del livello di rischio,
l'indicazione degli obiettivi di sicurezza assunti e l'indicazione
delle azioni messe in atto per perseguirli.
A.2.4. Compensazione del rischio incendio (strategia antincendio)
Contiene la descrizione dei provvedimenti da adottare nei confronti
dei pericoli, delle condizioni ambientali e la descrizione delle
misure preventive e protettive assunte, con particolare riguardo
al comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali ed
ai presidi antincendio, avendo riguardo alle norme tecniche
di prodotto prese a riferimento.
A.2.5. Gestione dell'emergenza
Sono indicati, in via generale, gli elementi strategici della
pianificazione dell'emergenza che dimostrano la perseguibilità
dell'obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso
una efficiente organizzazione e gestione aziendale.
A.3. Elaborati grafici
Gli elaborati grafici, preferibilmente nei formati non superiori
ad A2 e piegati in A4, comprendono:
a) planimetria generale in scala (da 1:2000 a 1:200), a seconda
delle dimensioni dell'insediamento, dalla quale risultano: l'ubicazione
delle attività, le condizioni di accessibilità
all'area e di viabilità al contorno, gli accessi pedonali
e carrabili; le distanze di sicurezza esterne; le risorse idriche
della zona (idranti esterni, pozzi, corsi d'acqua, acquedotti
e similari); gli impianti tecnologici esterni (cabine elettriche,
elettrodotti, rete gas, impianti di distribuzione gas tecnici);
l'ubicazione degli organi di manovra degli impianti di protezione
antincendio e dei blocchi di emergenza degli impianti tecnologici;
quanto altro ritenuto utile per una descrizione complessiva
delle attività ai fini antincendio, del contesto territoriale
in cui l'attività si inserisce ed ogni altro utile riferimento
per le squadre di soccorso in caso di intervento. (Può
essere allegata documentazione fotografica, se ritenuta utile
dal progettista, per descrivere meglio lo stato dei luoghi,
le scelte progettuali e la loro fattibilità).
b) Piante in scala da 1:50 a 1:200, a seconda della dimensione
dell'edificio o locale dell'attività, relative a ciascun
piano, recanti l'indicazione degli elementi caratterizzanti
il rischio di incendio e le misure di sicurezza riportate nella
relazione tecnica: la destinazione d'uso ai fini antincendio
di ogni locale con indicazione dei macchinari ed impianti esistenti;
l'indicazione delle uscite, con il verso di apertura delle porte,
i corridoi, i vani scala, gli ascensori; le attrezzature mobili
di estinzione e gli impianti di protezione antincendio, se previsti;
l'illuminazione di sicurezza.
c) Sezioni ed eventuali prospetti egli edifici in scala adeguata,
tavole relative ad impianti e macchinari di particolare importanza
ai fini della sicurezza antincendio.
B.
DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATE DA SPECIFICHE
DISPOSIZIONI ANTINCENDIO.
B.1. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
La scheda informativa generale, per ogni attività soggetta
al controllo, indica i medesimi elementi richiesti al punto
A.1.
B.2. RELAZIONE TECNICA
La relazione tecnica può limitarsi a dimostrare l'osservanza
delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi.
B.3. ELABORATI GRAFICI.
Gli elaborati grafici devono comprendere i medesimi elementi
richiesti al punto A.3.
C.
AMPLIAMENTI O MODIFICHE DI ATTIVITA' ESISTENTI.
Qualora il progetto riguardi un ampliamento, una modifica o
una ristrutturazione di una parte dell'attività, gli
elaborati relativi alla scheda informativa ed alla planimetria
generale devono riguardare l'intero complesso, mentre gli altri
elaborati possono essere limitati alla parte oggetto degli interventi
stessi.
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