Modello delle certificazioni e dichiarazioni
da allegare alle domande di sopralluogo per il rilascio del C.P.I.


Con la recente emanazione del D.M. 4 maggio 1998, (pubblicato sulla G.U. n. 104 del 7 maggio 1998), sono state definite le modalità di presentazione delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, i contenuti della documentazione tecnica da allegare nonché sono stati stabiliti criteri uniformi per i versamenti e per lo svolgimento dei servizi da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco.
Pertanto il citato decreto ministeriale, dando attuazione a quanto sopra riportato, costituisce un valido strumento per perseguire quegli obiettivi di snellimento, semplificazione ed uniformità dell'azione amministrativa auspicati dalla legge 15 marzo 1997, n. 59, conosciuta come Bassanini 1.
Inoltre la Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendio ha predisposto da oltre un anno la modulistica per la presentazione ai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco delle istanze relative ai diversi procedimenti di prevenzione incendi (parere di conformità, richiesta di deroga, rilascio del certificato di prevenzione incendi, dichiarazione di inizio attività, rinnovo del certificato di prevenzione incendi) allo scopo di definire i contenuti delle richieste e della documentazione tecnica ad esse allegata, in linea con le direttive impartite con il D.M. 4 maggio 1998.
Ora, a completamento di questa fase tesa ad instaurare un nuovo rapporto tra gli utenti e gli uffici di prevenzione incendi, sempre più improntato sulla trasparenza e la speditezza dell'operato, sono stati elaborati i fac-simile delle certificazioni e dichiarazioni che, ai sensi dell'allegato II del D.M. 4 maggio 1998, costituiscono la documentazione tecnica da allegare alle domande di sopralluogo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi e alla dichiarazione di inizio attività, qualora il titolare intenda dare inizio all'esercizio dell'attività senza attendere la visita di sopralluogo. Tale modulistica risulterà particolarmente preziosa per i tecnici (professionisti ed installatori) che operano nel settore della sicurezza antincendio, consentendo la redazione rapida, ma al tempo stesso corretta ed esaustiva, degli atti documentali da presentare ai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco.
Nelle pagine successive si riportano quindi i sette modelli predisposti dal Ministero dell'interno, descrivendone brevemente, nelle note che seguono, il contenuto ed il campo di utilizzo.

Fac-simile n. 1 - MOD. CERT. REI - Certificazione di resistenza al fuoco di elementi costruttivi portanti e/o separanti (con esclusione delle porte e degli altri elementi di chiusura).
Costituisce la documentazione da presentare, in carta semplice ed in originale insieme alla domanda di sopralluogo, per certificare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi presenti nell'attività realizzata, in ottemperanza a quanto previsto al punto 1.1, lettera a), dell'allegato II al D.M. 4 maggio 1998. Deve essere a firma di professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, nel caso di valutazione analitica ovvero di estensione per via analitica di risultati ottenuti mediante prove sperimentali, mentre tale requisito non è richiesto in caso si faccia riferimento a valori desunti da tabelle come, ad esempio, quelle riportate nella circolare del Ministero dell'interno n. 91/61.
I metodi di calcolo analitici attualmente utilizzabili sono fondamentalmente i seguenti:
- norme UNI 9503 ed ENV1993-1-22 Eurocodice 3, per le strutture in acciaio;
- norme UNI 9502 ed ENV1992-1-2 Eurocodice 2, per le strutture in c.a. e c.a.p.;
- norme UNI 9504 ed ENV1995-1-2 Eurocodice 5, per le strutture in legno;
- D.M. 6 marzo 1986, per le strutture in legno,
- progettazione di costruzioni resistenti al fuoco - Bollettino Ufficiale C.N.R. n. 192 del 28 dicembre 1999.

Fac-simile n. 2 - MOD. DICH. CORRISP. - Dichiarazione di corrispondenza in opera di elementi costruttivi portanti e/o separanti con quelli certificati (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura).
Costituisce la documentazione richiesta al punto 1.1, lettera b), del D.M. 4 maggio 1998 per attestare la corrispondenza dell'elemento in opera con quello certificato in base al MOD. CERT. REI. Anche in questo caso può essere redatto da qualsiasi professionista quando il grado di resistenza al fuoco è fornito da tabella e da professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, negli altri casi (calcolo analitico o valutazione di tipo sperimentale), e deve essere presentata in carta semplice ed in originale in allegato alla richiesta di sopralluogo per il rilascio del C.P.I.

Fac-simile n. 3 - MOD. DICH. RIV. PROT. - Dichiarazione di corretta posa in opera dei rivestimenti protettivi per elementi costruttivi portanti e/o separanti (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura).
E' necessario predisporre tale dichiarazione, a firma dell'installatore, qualora siano stati utilizzati rivestimenti protettivi (vernici intumescenti, intonaci, lastre, ecc.) per incrementare la resistenza al fuoco di elementi costruttivi portanti e/o separanti. In attuazione a quanto previsto al punto 1.1, lettera b), del D.M. 4 maggio 1998, l'installatore deve dichiarare la corretta posa in opera seguendo le indicazioni fornite dal fornitore/produttore del rivestimento protettivo e secondo le procedure da questo indicate per il tipo di supporto dell'elemento protetto (pulizia, tipo e quantitativo di protettivo, ciclo/i di applicazione, modalità di giunzione delle lastre, ecc.), in conformità inoltre alle disposizioni ed ipotesi adottate dal professionista che ha eventualmente calcolato analiticamente la resistenza al fuoco. Tale dichiarazione deve essere prodotta al titolare dell'attività che la consegnerà al professionista incaricato di redigere il MOD. DICH. CORRISP.

Fac-simile n. 4 - MOD. REL. REI - Relazione valutativa della resistenza al fuoco di elementi costruttivi portanti e/o separanti (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura).
Rappresenta il modello secondo cui predisporre la relazione, di tipo sintetico, per la valutazione della resistenza la fuoco dei vari elementi costruttivi, così come previsto al punto 1.2 dell'allegato II del D.M. 4 maggio 1998, al fine di fornire, tra l'altro, tutti i dati necessari per la eventuale riproducibilità della valutazione stessa da parte dell'organo di controllo. Deve essere redatta in carta semplice, a firma di qualsiasi professionista o di tecnico iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, secondo quanto detto per i fac-simile precedenti, e va trattenuta in originale presso il titolare dell'attività per eventuali controlli. Nel caso di valutazioni di tipo analitico, ad essa vanno allegati i calcoli e le ipotesi di base adottate.

Fac-simile n. 5 - MOD. DICH. POSA IN OPERA - Dichiarazione di corretta posa in opera dei materiali classificati ai fini della reazione al fuoco, porte ed altri elementi di chiusura classificati ai fini della resistenza al fuoco.
Con tale modello, da presentarsi in carta semplice ed in originale, in allegato alla domanda di sopralluogo, l'installatore dichiara, in ottemperanza a quanto previsto al punto 1.2 dell'allegato II al D.M. 4 maggio 1998, la corretta posa in opera dei materiali classificati ai fini della reazione al fuoco (pavimenti, rivestimenti, materiali isolanti, etc.), nonché delle porte ed altri elementi di chiusura classificati ai fini della resistenza al fuoco, secondo quanto previsto dal fornitore/produttore e secondo le procedure da questo indicate, in conformità alle omologazioni e/o prove di laboratorio.
Per ciascun elemento deve essere allegata:
- la dichiarazione di conformità a firma del produttore;
- copia dell'omologazione del prototipo.

Fac-simile n. 6 - MOD. DICH. IMP. - Dichiarazione di corretta installazione di impianti non ricadenti nel campo di applicazione della legge n. 46/90.
Tale documento, da presentarsi in carta semplice ed in originale insieme alla richiesta di sopralluogo, è a firma dell'installatore e deve essere predisposto per:
- impianti di protezione antincendio (impianti per l'estinzione degli incendi, per l'evacuazione del fumo e del calore, per la rivelazione e segnalazione di incendio) o di protezione contro le scariche atmosferiche;
- impianti di utilizzazione, trasporto e distribuzione di fluidi infiammabili, combustibili o comburenti;
- attrezzature e componenti di impianti con specifica funzione ai fini della sicurezza antincendio.
In sostanza, per gli impianti che non sono compresi nel campo di applicazione della legge n. 46/90, tale modello sostituisce la dichiarazione di conformità che ai sensi dell'articolo 9 della stessa legge deve essere rilasciata dall'installatore.

Fac-simile n. 7 - MOD. CERT. IMP. - Certificazione di impianto di protezione antincendio o di protezione contro le scariche atmosferiche non ricadente nel campo di applicazione della legge n. 46/90.
Si tratta della certificazione che, a norma del punto 3.2, lettera b), del D.M. 4 maggio 1998, deve essere predisposto da professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, qualora per gli impianti in oggetto manchi uno specifico progetto, e deve contenere riferimenti in merito:
- alle norme di prodotto dei singoli componenti dell'impianto cui l'installatore ha fatto riferimento;
- alle normative rispettate nella realizzazione dell'impianto;
- alle disposizioni vigenti osservate;
- alle eventuali prescrizioni del Comando provinciale dei Vigili del fuoco formulate in sede di parere di conformità sul progetto.

Si ricorda, inoltre, che per gli impianti ricadenti nel campo di applicazione della legge n. 46/90 (vale a dire gli impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell'energia elettrica, qualunque sia la destinazione d'uso degli immobili, nonché i restanti impianti elencati all'articolo 1 della stessa legge qualora relativi ad edifici adibiti ad uso civile) la documentazione da allegare alla domanda di sopralluogo, ai fini del rilascio del C.P.I., è costituita dalla dichiarazione di conformità, a firma dell'installatore, prevista dall'articolo 9 della suddetta legge, e redatta secondo il modello approvato dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato con D.M. 20 febbraio 1992 (G.U. n. 49 del 28 febbraio 1992). Il progetto e gli eventuali allegati obbligatori devono essere trattenuti dal titolare dell'attività e messi a disposizione del Comando provinciale dei Vigili del fuoco in caso di eventuali controlli.

In conclusione si può ritenere, come peraltro emerge da questa breve descrizione, che i fac-simile predisposti, completi degli eventuali allegati, sono esaustivi, fatti salvi casi particolari, di tutte le certificazioni e dichiarazioni necessarie per il rilascio del certificato di prevenzione incendi. L'auspicio è quindi che essi trovino larga utilizzazione sia da parte dei tecnici e dei professionisti che dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco, garantendo in tal modo una applicazione puntuale ed uniforme delle disposizioni emanate con il D.M. 4 maggio 1998.

 





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