Names Project

Il californiano Cleve Jones decide nel 1987 di dar vita - insieme ad un gruppo di amici - al "Names Project" con l'obiettivo di attingere dall'esperienza di ognuno e di creare insieme qualcosa che emani bellezza e possa dare la forza e l’energia per non dimenticare i morti di AIDS. Nasce così l’idea della Coperta dei nomi. L’iniziativa in poco tempo si estende in tutti gli Stati Uniti e in altre parti del mondo. A Washington, davanti alla Casa Bianca, in occasione di una grande marcia di commemorazione alla quale partecipano 500.000 persone, viene esposta una Coperta formata da 1.920 pannelli. Nel 1986, dopo solo otto anni, la Coperta ne conterà purtroppo più i 40.000. In Italia la Coperta è stata esposta per la prima volta a Milano nel 1990. Da allora essa ha fatto la sua comparsa in tante altre città italiane (a Genova è stata esposta la prima volta il 5 giugno del 1993).

Per poter essere assemblati, i pannelli devono avere tutti la stessa misura (cm 180 x cm 90) ma possono essere realizzati con tessuti di ogni genere, ricamati e dipinti a piacere. Nessuno, guardandoli, può rimanere indifferente davanti a queste opere d'arte del cuore. Chi crea un pannello quasi sempre non è un artista o un sarto, eppure riesce con fantasia e tanto amore a raccontare chi ha amato in vita e che ora non c’è più.