Definizione

Dopo la prima descrizione, nel 1981, di alcuni casi di polmonite da Pneumocystis carinii e di sarcoma di Kaposi verificatisi in giovani omosessuali che presentavano segni di immunodeficienza da cause sconosciute, la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (Acquired Immunodeficiency Syndrome; AIDS) era stata definita, dai Centers for Disease Control and Preventíon (CDC) degli Stati Uniti, come la presenza di una patologia associata ad un sottostante difetto "acquisito" dell'immunità cellulo-mediata.
Con la successiva identificazione, nel 1983-1984, dell'agente responsabile, il virus dell'immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus - HIV), la definizione di AIDS ha subito numerose revisioni: l'AIDS vero e proprio è ora chiaramente definibile come la fase avanzata di un lungo processo patologico causato dall'HIV. Molti autori preferiscono oggi la denominazione di "malattia da HIV" per definire tutto il decorso dell'infezione.

L'HIV appartiene alla famiglia dei Lentivirus. Si conoscono due distinte varianti di HIV: HIV-1, che rappresenta la causa più frequente di AIDS nel mondo e del quale si conoscono diversi sottotipi (dal sottotipo "A" al sottotipo "I", oltre al sottotipo "O"); HIV-2 che causa una immunodeficienza acquisita simile a quella causata dall'HIV-1, anche se a latenza clinica più lunga, ed è dotato di minore trasmissibilità. La diffusione dell'HIV-2 è rimasta confinata all'Africa occidentale.



Testo a cura di Stefano Vella
President Elect International AIDS Society
Direttore dei Reparti HIV, Istituto Superiore di Sanità
Nuovo Roversi Edizioni 1998 - Ariete Salute s.r.l.