Vivere Positivo

Non fate della sieropositività la caratteristica della vostra persona ma imparate a vivere con essa. Le confidenze di chi è sieropositivo sono un gesto di fiducia in voi, non traditele e non alimentate pettegolezzi e dicerie. Se avete bisogno di confidarvi, fatelo con chi è nel vostro stato o con chi dirige centri specializzati. Non isolatevi.

Siete solo voi che potete decidere se parlare o meno del vostro problema. Se volete farlo, scegliete persone degne di fiducia per non avere conseguenze di natura sociale o professionale. Altrimenti non parlatene. Passo dopo passo troverete con chi confidarvi fra amici e persone specializzate.

Continuate a fare quello che amavate prima e a frequentare gente e amicizie. Non abbandonate la vita sociale nè la pratica sportiva, se prima la praticavate.

Non negatevi una vita affettiva e sessuale ma riconsideratela alla luce della pericolosità insita nel rapporto tra voi e gli altri. Premunitevi di profilattico e non censuratevi. Dichiaratevi e accettate il fatto che qualcuno scappi. Succede comunque.


Non esistono particolari prescrizioni dietetiche. L'alimentazione deve essere come per tutti equilibrata nella qualità e nella quantità dei cibi. Le regole uguali per tutti sono più importanti per chi è sieropositivo. Bilanciate, anche secondo i vostri gusti, l'apporto di carboidrati, proteine, grassi, minerali, vitamine e fibre.


L'igiene è importante, ma non solo per voi. Il Ministero della Sanità prescrive ai sieropositivi di evitare le uova crude e gli alimenti preparati con esse (come la crema e la maionese), di cuocere sempre bene la carne, di lavarsi bene le mani prima di toccare il cibo, di pulire gli attrezzi di cucina prima di utilizzarli per cucinare altri cibi, di lavare SEMPRE le verdure crude. L'aiuto e il consiglio di un medico sono invece necessari nel seguire alcune terapie farmacologiche o quando insorgono problemi più gravi (diarrea, dimagramento progressivo che necessita di un apporto calorico-proteico maggiore, ecc.).

Non arrendetevi al primo medico che incontrate se non vi trovate bene con lui. Il rapporto di reciproca fiducia è essenziale ed è un vostro diritto avere tutte le spiegazioni e il rispetto che meritate. Quando avete individuato il vostro medico di fiducia non cercatene un altro: ognuno ha i suoi metodi e le sue convinzioni, continuare a vagabondare aumenterebbe solo la confusione.

Prendere o non prendere i farmaci? I farmaci esistenti oggi non sono risolutivi ma al momento non ci sono alternative certificate. La regola da seguire è quella di personalizzare i provvedimenti terapeutici.

Fate valere i vostri diritti e in caso di discriminazioni rivolgetevi alle associazioni di volontariato contro l'HIV/AIDS che operano nella vostra città. Per trovarle, chiamate il numero verde (gratuito) predisposto dal Ministero della Sanità: 1678-61061.

Nessuna statistica può dirvi quanto durerà la vostra vita. Davanti a voi possono esservi molti e molti anni di vita assolutamente normale. Tutto dipende da voi. Non siete comunque soli: altri hanno fatto questa esperienza prima di voi e possono aiutarvi a ritrovare la vostra leggerezza.