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Riprendiamo le fila della collaborazione iniziata l’anno scorso con Johan Borghäll. La proposta di quest’anno ruota attorno al ruolo della morale e dell’etica nelle relazioni. Il corpo e i miti saranno i luoghi per vivere
We
carry on the collaboration with Johan Borghäll. This
year we will reflect on the role that ethics and morals assume in our personal
relationships. Through our body and myths, we will explore:
Che cos’è la morale e come ci poniamo di fronte ad essa? Qual è la dimensione che etica e morale assumono nelle relazioni?
La morale ci insegna a distinguere le azioni giuste da quelle sbagliate e riguarda migliaia di esperienze “assopite” che ci dicono quali dei nostri atti vengono riconosciuti e accettati e quali costituiscono invece una trasgressione. Da una parte la morale è necessaria per il vivere sociale, dall‘altra, abbiamo bisogno di superare codici tanto omogenei e assolutisti perché essi limitano anche la nostra mente. Nessuna morale è possibile senza libertà. L’etica nasce proprio da qui, dal senso che ognuno di noi dà a questa libertà.
Lo spirito del corso si svilupperà in questa tensione tra l’una e l’altra. Il corpo “immorale” riguarda ciò che percepisci, senti e speri; è in grado di immaginare e fantasticare ogni cosa. Ci risveglia dal nostro sonno dogmatico e sfida le nostre aspettative interiori, ponendosi tra ciò che è reale o irreale, giusto o sbagliato.
Giocheremo black games in opposizione a white games; Ci divertiremo con dirty dancing, non come fossimo a Hollywood, ma nel modo giocoso e creativo del corpo immorale. Scopriremo attraverso il movimento i miti che influenzano la nostra vita. Rifletteremo sull’etica e la morale in modo coinvolgente.
What
are morals? How do we put ourselves towards them? Which
dimension do ethics and morals take in the relationships? Morals
tell us which action is right and which is wrong. They concern thousands of
sleeping experiences that tell us which of our actions and experiments were
rewarded or oppressed. Morals
are social and necessary for the society to remain. But at the same time you
need to overcome the expectations
of morals with their homogeneity and absolutism, because they limit the mind. Morals
are not possible without freedom. The
spirit of the course will carry on with this tension
between freedom and morals. The
immoral body is concerned with what you sense, feel and wish and is able to
imagine and fancy everything. It
wakes us from our dogmatic sleep and challenges our ingrown expectations of
what is real
or unreal, right or wrong. We
will play black games which are in opposition to white games. We
will enjoy dirty dancing, but not the technical way or Hollywood way, but the
playful and the creative way of the immoral body. We
will discover, through moving, our own myth and reflect on ethics and morals
in a challenging way.
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