Ad ogni età si
cercano dei significati nelle proprie azioni e, man mano che si cresce,
la capacità di comprensione della vita si allarga a direzioni nuove.
Tutto è lì, a portata di
mano, tutto cambia o può ancora cambiare, anche di fronte alla
sconfitta più grande esiste una sfumatura nell'ombra, esiste una
piccola fessura di colore che, con più facilità, svelerà un quadro
che prima pareva buio.
Quando i colori sono raccolti
dalla nostra attenzione, approfondiscono ed aumentano i particolari
della vita, e se prima davanti c'era un muro, ora c'è l'altro lato da
dipingere; una città intera da disegnare.
La difficoltà sta proprio nel
saper trovare quel muro e trasformarlo.
Spesso ci è impedito di
vedere perché, in quei disegni, non troviamo un ritratto che ci
somiglia o meglio ancora che possa soddisfarci.
Altre volte i nostri occhi
vedono solo il negativo di quell'immagine e per colorarlo è doveroso
chiedersi dove siano finite tutte le altre tonalità.
Prendere tra le braccia un
bambino, un anziano, un adolescente, un uomo, equivale all'apertura di
tutti quanti i colori.
Quanti attimi esistono da non
perdere.
Il silenzio di una pennellata
può incorniciare il nostro stato d'animo insegnandoci a riflettere, per
arrivare ad essere soddisfatti di sé e di ciò che si sta facendo.
La vita scorre nel gioco di
imparare qualcosa ogni giorno, ed ogni giorno qualcosa in più, può
consentire l'ascolto, per esempio del silenzio di un nostro pensiero,
legato ad un respiro.
Basta sporgersi, senza
artificio, con disponibilità ai dettagli della vita e poi
....osservare.....l'essenzialità.
C'è una grossa conquista
quotidiana : apprezzare ciò che si ha, senza doverselo fare ricordare,
e poi ciò che si è senza doverlo mostrare.
L'unica cosa di valore che
possiamo dare agli altri è ciò che siamo.
Un pensiero positivo per
dipingere le nostre emozioni, i nostri
sentimenti…………………………………………………………………..
Giallo,verde,rosso,blu.....in
ogni colore una differenza, in ogni parola ci sta una tonalità, in ogni
nostra azione esiste una pennellata capace di avvicinare chi ci sta
vicino.
Non esiste confine, non esiste
un arrivo, perché il traguardo più colorato sta proprio
nell'esclusività di ognuno di noi, con le sue paure, con le sue
avventure percorse fianco a fianco con i colori che sono dentro alla
vita degli altri .Più li mescoli tra loro, più sanno parlare per
dichiarare che il presupposto di tutti i colori è proprio la luce che
riposa dentro e che sa crescere indistintamente per tutti.
I bambini, già da molto
piccoli, privilegiano determinati colori, sarà la nostra reazione ad
una loro scelta a trasmettere delle emozioni particolari che loro
percepiranno nel sentirsi uniti agli altri da quel colore.
Può capitare che un
colore unisca desideri di più bambini poi, insieme, possono creare la
differenza.
Ma l'adulto sa osservare, sa
ascoltare e solo dopo intervenire?
Un bambino, dovrà presto
imparare a flettersi e a distendersi al vento e, come un filo d'erba, più
noterà i contrasti e più sarà in grado di valutare e capire le
tonalità che lo circondano.
Ciò che importa sarà la
qualità delle cose che ognuno di loro riuscirà a trattenere e non
tanto la quantità di stelle possedute.
C'è una storia che parla di
questo e di un bambino che vive proprio lassù, su di una stella.
E' un bambino sensibile e la
sua stella è vuota, ma è in grado di ospitare un piccolo seme che lui
vedrà crescere lentamente vicino a quei vulcani e a quel famoso baobab..
Apparteniamo ad una cultura
che esalta la perfezione.
Basta premere un pulsante per
vederla apparire, ma mai raggiungere.
Quando i ragazzi acquisiscono
queste assuefazioni, tutto viene filtrato attraverso quelle convinzioni:
qualsiasi cambiamento richiede uno sforzo enorme, davanti al quale,
spesso, appare la rinuncia.
E' facile constatarlo quando
il loro mondo rimane limitato, troppo limitato per essere così giovani.
Stringere una mano e
accompagnarla può segnare il passo a sensazioni e sentimenti
identificabili dagli altri e facili da seguire.
Saper fare nascere un sorriso
sul viso di un altro è un obiettivo da non dimenticare.
Può diventare un modo di
affrontare la vita, di guidare gli altri verso un senso positivo della
vita.
Per un bambino è bello
sorridere, ma purtroppo le immagini del nostro viso cambiano nel tempo,
come i nostri gesti, che non sanno più soffermarsi, che non hanno più
il tempo per ritrovarsi davanti ad un fiore.
Il rispetto verso il mondo,
sono convinta che nasca da quel punto.
E' importante proporre fiori
che fatichino a sopravvivere, proprio per suggerire loro che quel
giardino devono curarlo e accarezzarlo ogni giorno, perché le cose
importanti della vita spesso sono silenziose, e se trascurate
appassiscono.
Far trovare le risposte, è un
metodo per non dire ciò che è giusto o sbagliato, ma per scoprire e
capire di più.
L'inserimento di un ragazzo in
situazione di handicap, in qualsiasi genere di scuola, diviene un
elemento rivelatore di importanti valori, sui quali riflettere e
parlare.
D'altro canto, educare un
ragazzo significa aiutarlo a superare uno stato attuale, per accedere ad
un altro che sarà superiore , che formerà gli ideali del suo divenire.
La partecipazione ad una vita
comunitaria significa facilitare l'integrazione.
Tutto è lì, davanti a noi,
solo che non sempre ce ne rendiamo conto e purtroppo recepiamo le cose
spesso, solo come siamo stati abituati per tanto tempo a riceverle, vale
a dire come al solito, e così tralasciamo quei particolari importanti
che vanno oltre un primo passo.
Ma, se fai un altro passo e
poi un altro ancora, quei passi… ti avvicineranno a gesti,
a voci, a volti che possono commuoverti per la facilità di apertura ad
un grande silenzio, che sta dietro ad ogni cosa .
Esiste però, in ogni giorno,
un viaggio più vicino : puoi imparare a creartelo con le tue mani, e
porgendolo ad altri, puoi partire verso altrettante nuove conoscenze e
nuove sensazioni .
E' accertato che esiste la
tendenza a sottovalutare le possibilità di un portatore di handicap.
Infatti, è sufficiente considerare ciò che non può fare per cadere in
un pregiudizio e scavalcare così, la possibilità su ciò che potrebbe
fare.
Per qualsiasi ragazzo la
mancanza di affetto, il senso di insicurezza, un ambiente repressivo o
la mediocrità di modelli di condotta, come anche l'eccesso di
indulgenza o di affettuosità, mettono il fanciullo in una condizione
poco favorevole per la strutturazione del suo io e favoriscono
comportamenti instabili.
Il peso di questo
disadattamento familiare facilmente tramuterà in un disadattamento
scolastico, con grosse problematiche di apprendimento e di
comportamento.
Il passaggio dalla famiglia
alla scuola segna una prima tappa importante di evoluzione e benché, la
scuola cronologicamente succeda alla famiglia, ciò non significa che
debba o possa sostituirla.
Sappiamo bene che le relazioni
sono di tipo diverso.
Diventa però fondamentale la
relazione umana che il ragazzo trova nell'ambiente scolastico,
attraverso compiti di responsabilità delle sue scelte e delle sue
azioni, che riguardano la totalità della persona.
Nel difficile compito "
di diventare grandi " le incomprensioni familiari possono portare
ad un disagio che i ragazzi rischiano di vivere con tormenti e paure che
poi difficilmente scompaiono dietro il loro banco.
Purtroppo, come sempre nella
vita, i più fragili sono quelli che soffrono di più, sono quelli verso
i quali la società dovrebbe lavorare ed impegnarsi.
Ma chi li ascolta oggi i
ragazzi ?
Saperli ascoltare significa
però essere in grado di capire e decifrare i loro messaggi, e questo
implica un aiuto successivo, non solo a parole, ma con azioni ed
atteggiamenti utili, verso momenti particolari del loro vivere.
Purtroppo spesso ci sfugge di
mano la vita; tante sono le necessità di tutti noi.
Trovare il tempo e il grosso
problema dell'era contemporanea.
A volte basterebbe proprio
poco per far capire all'altro che esiste, che gli sei comunque vicino.
Che bello poter inseguire ogni
tanto da una farfalla; ma noi adulti le imprigioniamo Sicuramente non le
vediamo più, non ricordiamo più i nostri passi lontani: eppure tutti
da piccoli si saranno stupiti almeno una volta per il volo di una
farfalla.
Le farfalle esistono ancora
per la fortuna dei piccoli.
Roberta Masinari
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