Riflessioni dei ragazzi dopo la manifestazione

scolastica : "EDUCHIAMOCI" 2002

 

Io sono rimasta molto colpita dalla forza e dall'energia che questi ragazzi hanno pur essendo in una situazione così difficile e delicata.

Sono anche rimasta colpita da quanto questi ragazzi vengono integrati e coinvolti in tutti questi sport.

 

Mi ha stupito il filmato che ha presentato Stefano. Parlava di disabili che praticavano diversi sport: sci, nuoto, corsa…Io credevo che rimanessero seduti sempre e solo sulla carrozzina.

 

Nel mondo il 20% della popolazione è disabile. Io spero che un giorno riuscirò a provare di nuovo queste emozioni bellissime, perché fanno capire come sia difficile nel mondo vivere vedendo delle persone così ti fa veramente alla loro forza di volontà per raggiungere dei traguardi.

 

 

Questa giornata dedicata ai disabili è stata molto bella e interessante .

Per me ha raggiunto pienamente lo scopo che aveva ,perché penso che tutti si siano commossi e sensibilizzati , a sentire quelle belle importanti parole e a vedere due video molto belli.

Diciamo che tutti gli invitati che ci hanno sensibilizzato e educato semplicemente con cose che invadono le loro giornate , come il fatto che esistono ancora troppe barriere architettoniche e non solo … anche culturali ( soprattutto ) ! il professore Paolo Osiride Ferrero di questo ne ha parlato molto bene .

Io lo stimo perché è riuscito, e riesce sempre a rivendicare i diritti di una persona disabile ,essendo anche lui uno di loro. Per questo è una persona a cui si

Questa è stata una manifestazione molto bella che ci ha commossi un po’ tutti e ci ha fatto riflettere non che capire quanto sia importante non emarginare una persona che è diversa da noi, e come sia brutto per essa essere emarginata.

 

Sono stati proiettati due video: il primo era la "Perla", con cui la nostra scuola ha vinto il primo premio alla giornata europea dei disabili, a Torino; il secondo riguardava gli sport disabili. Sono intervenute alcune insegnanti di sostegno, mentre il preside ha aperto e chiuso il dibattito. E noi alunni, infine, abbiamo recitato una parte molto attiva, tra balli, domande e frasi significative.

L’incontro ha assorbito quasi interamente la giornata, ma non è certo per avere saltato delle ore di lezione che sono contento. Lo sono per il clima che si è creato: tutti noi ascoltavamo in silenzio, ma eravamo pronti a ridere ad ogni battuta.

Proprio questo è stato il lato più positivo: ero così a mio agio da non considerare "disabile" che parlava, ma anzi, "più abile" di me!

A detta di chi è intervenuto, superare l’incidente o la malattia non è stato difficile, ma io non posso che ammirarli per questo. Piuttosto, secondo loro, è difficile sconfiggere le barriere mentali. Non bisogna infatti fermarsi all’aspetto esteriore: chiunque ha delle risorse basta scovarle. Perciò è estremamente stupido prendere in giro un disabile, ma anche compatirlo: è meglio non dare aiuto ad uno di loro piuttosto che farlo forzatamente. Tanto qualche volenteroso lo si trova sempre, come dice Stefano. Anche le barriere architettoniche, però, devono essere abbattute, è proprio per questo si batte Paolo Osiride Ferrero.

In definitiva l’incontro m’è piaciuto molto e ho pensato che se tutti fossimo vitali come loro, il mondo sarebbe molto migliore.

 

Ma se è vero che loro non possono fare alcune cose che facciamo noi, è anche vero che noi non possiamo fare delle cose che fanno loro. Quindi è meglio chiamarli diversamente abili anziché disabili.

Ma hanno affrontato, e lo fanno tuttora, il problema con molta serenità. Stefano ride con i suoi amici.

Mi ha colpito molto il modo in cui hanno affrontato il problema la grinta che mettono per fare le cose e la serenità che usano per parlare di queste cose.

I disabili apprezzano i nostri pregi e difetti e noi i loro. E’ bello avere un amico disabile infatti come dice il video con una persona disabile come amico scopriamo meglio noi stessi.

Parola educhiamoci significa "venire fuori".

Io penso che dovremo togliere le barriere architettoniche per permettere ai disabili di muoversi liberamente per la città senza avere difficoltà, ma soprattutto eliminare le barriere culturali che fanno sì che non ci siano più diversità, indifferenza, paura.

Roberto Russo, avendo difficoltà nel parlare ha fatto una presentazione scritta, questo mi ha colpito molto soprattutto per la sua intelligenza.

Mi ha stupito molto il professore Osiride Ferrero: è un uomo fiero e soddisfatto di sé malgrado ciò che possa pensare la gente.

Lui ha sottolineato più volte il fatto che i cosiddetti " disabili" sono semplicemente uomini dotati diversamente.

 

Ogni persona, per quanto si ritenga molto fortunata, deve pensare di essere fortunata nella sua sfortuna.

 

Non sciupare la gioia di vivere per cose inutili.

Noi siamo tutti fortunati

 

 

La giornata di giovedì è stata molto interessante perché ci ha fatto capire che non siamo diversi, ma siamo tutti uguali, anche se la cosa che mi ha colpito di più è stato il filmato sugli sport, che possono praticare i disabili.

La giornata educhiamoci, mi ha fatto capire tante cose, sia belle che meno belle.

 

 

Quando hanno avuto la notizia del loro problema non l’hanno vissuto come un dramma. Anzi da come ci hanno fatto capire l’hanno presa abbastanza bene.

A me ha stupito la grinta, la forza e la voglia che ognuno di loro aveva. Sono rimasta scioccata. Mi ha fatto capire che nonostante ogni giorno succedano cose nuove e un domani ci potremmo fare male es. romperci una gamba e non camminare per un mese, non dobbiamo scoraggiarci ma reagire andando avanti sorridendo e scherzando senza mai andare giù di morale.

Grazie a loro ho capito tutte queste cose.

 

Fare lo sport è molto divertente ma costa anche molto,infatti le attrezzature sono molto costose, ma non solo quelle per fare sport, anche una semplice carrozzina da usare ogni giorno. Questo mi rattrista e mi fa pensare all'ingiustizia del Dio denaro che non ha barrierre neanche con chi ne ha più bisogno.

Giovedì mi sono divertito molto perché ho letto anche una frase di presentazione al balletto che diceva: "le emozioni sono libere e vanno dove vogliono …" voglio dire che mi sono emozionato molto e tutto questo è stato molto piacevole.

Avere ascoltato quelle persone parlare, è servito ad approfondire in noi l'argomento sulla sensibilizzazione riguardo i poblemi dei disabili, ma soprattutto mi ha suscitato alcuni pensieri.

La cosa che mi ha colpito di più è stato il sorriso sulla loro faccia.

Roberto Russo ha scritto sul computer che come noi anche lui può scherzare ridere e queste cose le fa con i suoi amici e pur non potendo correre con le gambe può correre con la carrozzina.

Secondo noi le persone normodotate non dovrebbero vedere le cose nel lato negativo, per risolverlo basterebbe non considerarlo come un problema, ma piuttosto come possibilità per vedere la vita in modo diverso. Roberto Russo nonostante non riesca ad esprimersi verbalmente, ha sviluppato l'abilità nel scrivere sul computer, questa è una cosa molto positiva.

 

Dalla vita non si può avere tutto …ricordiamoci la salute! La salute non si compra, chi ce l'ha si deve ritenere fortunato….

Che importanza ha non avere il motorino e se mai lo avrò guiderò con prudenza: " Grazie per avermelo fatto capire!"