ONARMO
LA SCUOLA DI SERVIZIO SOCIALE DAL 1945 AL 1991
 
(a cura di Eugenia Busellato)
  1945      
Finita la II° guerra mondiale l'Italia si trova a dover affrontare gravi problemi di natura economico-sociale. Si tenta di farvi fronte tramite interventi legislativi indirizzati al coordinamento del sistema assistenziale i quali, ovviamente, non bastano da soli a risolvere i problemi del momento. Sul piano dell'assistenza per quanto concerne gli operatori dell'assistenza sociale si era sentita l'esigenza di dare loro una formazione idonea ed era nata allo scopo la Scuola per Assistenti Sociali con sede a S. Gregorio al Celio. Scuola solo femminile che richiedeva, per l'ammissione, una buona cultura di base indirizzata esclusivamente ai lavoratori nelle aziende. In questa Scuola insegnava una pioniera del Servizio Sociale italiano (essa scrive il primo testo di servizio sociale italiano) la dr.ssa Virginia Dalmati la quale, nel 1945, sarà la fondatrice e la Direttrice della Scuola ONARMO che inizialmente si chiamava " Scuola Superiore di Assistenza Sociale) portandovi la sua esperienza del Celio dove gli Assistenti Sociali non potevano svolgere se non quanto richiesto loro dal momento storico. La Scuola ONARMO di Roma nasce pertanto con un piano di studi centrato sui problemi del lavoro, della previdenza sociale, dell'infortunistica, diritto del lavoro e sindacale. Ciò è comprensibile anche per rimanere nella linnea dell'Ente promotore ONARMO dedicato proprio alla assistenza religiosa e morale degli operai e che aveva voluta la Scuola per formare gli operatori ed allargare ad altri bisogni il suo intervento. " Subito dopo la liberazione di Roma, nel dissesto generale dei poteri pubblici, di fronte all'inerzia e alla carenza di iniziative, l'ONARMO nel riprendere le sue attività tenta una azione che possa rappresentare almeno un inizio di riabilitazione nei vari campi della vita civile". Per svolgere questa attività l'ONARMO ottiene per i suoi dipendenti in data 13-05- '44 - dal Ministero Agricoltura e Foreste (sez. alimentare n. 3928 D/T -Nag. 1/30 l -Uff.1° Sez. 2° per assistenza alimentare sfollati) un salvacondotto civico.

Alla fine del 1944 , l'ONARMO, che durante la guerra aveva esteso la sua azione fuori della categoria operaia si attiva per raggiungere chiunque necessitasse di aiuto nella terribile contingenza. Questi servizi vengono dal 1945 affidati alla "Pontificia Commissione Assistenza" e l'ONARMO riprende la sua azione nello specifico settore degli operai. Nell'ottobre 1945 nasce pertanto in Roma una Scuola di formazione per Assistenti Sociali cui seguiranno altre 19 Scuole in varie città. I primissimi finanziamenti (sempre parziali) provengono dall'UNRRA CASAS ( poi AAI Amministrazione Aiuti Internazionali).
         
  1946      
  Il contatto con in problemi del momento, soprattutto tramite i nuovi servizi sorti nell'ONARMO ed i tirocini degli allievi presso i vari Enti, induce subito a considerare non solo il lavoratore in azienda ma anche la sua famiglia, quindi i problemi medici, sociali, educativi e di relazione. In questo anno la Scuola viene riconosciuta dalla Sacra Congregazione dei Seminari e incorporata fra gli Istituti ed Università Pontificie con il nome di "Scuola Superiore di Assistenza Sociale". Il primo corso dura un anno, dal 1945 al 1955 è biennale e dal 1956 triennale.
         
  1947/1948      
  A maggio del 1947 rappresentanti della Scuola entrano a far parte della Commissione istituita presso il Ministero della Pubblica Istruzione per il riconoscimento delle Scuole di Servizio Sociale.
         
  1949      
  La Scuola partecipa, con alcuni suoi membri, al Primo Convegno Nazionale degli Assistenti Sociali. Viene inserito nel piano studi il corso di "Servizio Sociale" il quale comprende principi e metodi di lavoro ma non ancora le metodologie professionali vere e proprie che entreranno in seguito.  
         
  1950      
  Le forze politiche del momento considerano la soluzione dei problemi sociali, conseguenti allo sviluppo economico, solo sul piano amministrativo. Anche la Scuola si trova in una situazione incerta circa la formazione necessaria dopo la prima intuizione di quello che poteva essere il "ruolo politico" dei nuovi operatori sociali. Come potevano gli Assistenti Sociali diventare agenti di cambiamento? Per ora non c'è una vera risposta. In questo momento le considerazioni sono più o meno centrate sulla necessità di "rimedio" ai guasti prodotti nelle persone dalla rigidità della gestione amministrativa dei problemi da parte degli Enti. Fino al 1957 non vi sarà una vera politica sociale, in questo momento non si considerano sufficientemente i "fattori sociali dello sviluppo".  
         
  1951      
  Nasce il Comitato di Coordinamento delle Scuole ONARMO. Nel 1950 le scuole ONARMO sono 10, nel 1963 saranno 20. Con gli anni queste scuole troveranno soluzioni gestionali diverse sul piano locale. Rimarranno collegate con la sede centrale dell'ONARMO solo per i piani di formazione, aggiornamento del personale, dei monitori e docenti. Nel 1949 nasce la Scuola di Bari che si rifà come modello alla Scuola di Roma. Nel 1953 le Scuole di Torino, Pavia, Padova, Parma, Bologna, Pisa, Ancona, Perugia, L'Aquila, Napoli, Benevento, Lecce, Taranto, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria. Nel 1963 le due Scuole di Palermo e Cagliari diventano indipendenti.  
         
  1952/1953      
  In questi anni nessun Ente di Previdenza o Assistenza aveva sentito parlare di "metodi professionali di Servizio Sociale" atti a meglio conoscere, valutare, trattare e verificare le problematiche dell'utenza che quotidianamente utilizzava queste strutture: la Scuola trova in proposito un importante punto di riferimento, di incontro e di dibattito nell'ambito delle AAI (Amministrazione Aiuti Internazionali) Tramite l'AAI arrivano in Italia Esperti di Servizio Sociale americani con lo scopo di formare docenti delle nuove metodologie. Dopo i corsi dell'esperta miss. King viene inserito nel curriculum l'insegnamento del Casework (metodo professionale per l'aiuto all'individuo). Nel 1955 in seguito ad altre "missioni" di esperti americani si introduce il metodo professionale di lavoro di gruppo (Groupwork). Si comincia così a trasmettere agli allievi una nuova concezione del servizio alle persone e ai gruppi e a sperimentare con non poche difficoltà, data la situazione non ottimale dei tirocini, questi nuovi metodi di lavoro. Sia a livello AAI sia nell'ambito della Scuola si organizzano corsi per Monitori, Docenti, e Supervisori degli studenti  
         
  1956      
  A partire dal 1955 la Scuola diventa ufficialmente triennale. Da anni esisteva un terzo anno facoltativo che mirava ad approfondire le nuove metodologie. Il piano degli studi viene riconsiderato anche alla luce di ciò che emerge dall'esperienza e dai vari dibattiti, convegni e congressi sulla formazione degli Assistenti Sociali. In questi anni la psicologia amplia il suo campo e si specifica in corsi di Psicologia dell'età Evolutiva, dello Sviluppo del Comportamento Umano, Psicologia Dinamica, Psicologia Sociale. Nascono corsi di Storia Sociale, Politica Economica,di Filosofia Sociale e gli insegnamenti di Diritto Familiare e Matrimoniale, emerge così un notevole sforzo di adeguamento ai reali bisogni sociali.  
         
  1957      
  Docenti di Servizio Sociale e Monitori partecipano al Convegno promosso dall'AAI sull'insegnamento del Casework e del Groupwork. Ad essi viene richiesto un impegno supplementare di studio e riflessione per assumere l'insegnamento delle nuove materie professionali. Questo congresso segna una tappa significativa per le scuole non solo in ordine ai programmi didattici ma anche per quanto concerne il ruolo delle scuole nel processo di cambiamento della società italiana.  
         
  1958      
  Il boom economico favorisce una grande mobilità interna: da piccoli centri rurali alle grandi città del nord. Ciò crea negli individui notevoli difficoltà di ambientamento e di integrazione: si presentano nuovi bisogni. E' in questo momento che la Scuola inserisce l'insegnamento della Psicologia Sociale orientata a far comprendere agli allievi la situazione del momento, iniziano anche i corsi di Ricerca e delle nuove discipline professionali: "Lavoro di Comunità e Amministrazione dei Servizi Sociali".  
         
  1959      
  La Scuola partecipa con alcuni membri dell'équipe al Convegno della Associazione Italiana dei Servizi Sociali. Alcuni Enti cominciano a collaborare con la Scuola nella formazione degli Assistenti Sociali incaricando alcuni professionisti di servizio sociale interni alla loro struttura della supervisione degli allievi e a partecipare allo scopo a riunioni, tavole rotonde, convegni organizzati sia all'interno sia all'esterno della scuola. C'è uno scambio interessante sui problemi didattici, sulle modalità di apprendimento pratico, sulla politica degli Enti.  
         
  1960/1061      
  Sul piano politico si conclude l'esperienza dei governi di centro-destra. La DC con Aldo Moro si apre gradualmente a sinistra e iniziano le riforme. Negli atti dell'ONARMO si legge: L'esperienza del servizio Sociale e una certa disponibilità degli Enti Pubblici a recepire nelle proprie strutture il Servizio Sociale, indusse la POA ONARMO a riesaminare tutta l'impostazione dei Servizi Sociali che, sin dal primo dopoguerra, aveva promosso in ambienti strettamente confessionali con sacrifici economici rilevanti e sempre più onerosi. D'altro canto il fatto che esponenti delle Istituzioni non solo assistenziali-pastorali, ma anche amministrative e produttive, verificata l'utilità se non ancora la necessità degli Assistenti Sociali, intendevano assumersi le proprie responsabilità circa i costi di gestione del Servizio Sociale suggeriva, pur non impegnandosi nel campo del Servizio Sociale, di promuovere metodologie nuove nella conduzione economica, giuridica e organizzativa del S.S. stesso fu così deciso: 1.di decentrare gradualmente le responsabilità amministrative e organizzative dei S.S. ( Servizi dell'ONARMO, Scuole ONARMO nelle varie città) che l'ONARMO gestiva direttamente da Roma. 2.promuovere un Ente apposito avente i requisiti per svolgere con competenza e serietà lo studio dei problemi inerenti il Servizio Sociale in tutti gli enti pubblici e privati, laici e cattolici che operano sul piano nazionale e che ne facciano richiesta. In questi anni le amministrazioni pubbliche offrono al Servizio Sociale possibilità di inserimento bandendo concorsi, utilizzando però gli Assistenti Sociali nelle funzioni più varie: alcuni come mediatoti fra Ente e utente, altri per compiere un lavoro molto simile a quello tanto denigrato degli AA SS di fabbrica ante guerra. Altro problema che si decide di affrontare all'inizio del nuovo anno accademico è quello relativo agli insegnamenti della Sociologia e della Psicologia.  
         
  1962/1963      
  L'ONARMO offre nuove possibilità di esperienze nei nuovi servizi e Centri Sociali che apre nelle città di maggiore impatto con l'emigrazione. Le Scuole di S.S. ONARMO promuovono tramite la loro Associazione corsi, occasione di dibattito, di scambi di esperienze, per rivedere continuamente i contenuti dei loro programmi di formazione. Sono all'ordine del giorno dibattiti sull'insegnamento delle nuove metodologie di S.S., per evitare di farne un mito e cercando criticamente di cogliere e trasmettere ciò che è veramente applicabile nel nostro contesto socio-culturale.  
         
  1964      
  Nasce l'Ente Italiano di servizio Sociale ( EISS ) con atto notarile 20-08-1964. Sarà in seguito riconosciuto come Ente Morale con D.P.R. n. 769 del 30 luglio 1966, G.U. n. 30 del 30 settembre 1966 n. 244. Il decentramento dell'ONARMO si attuerà gradualmente negli anni 1964-65-66 con l'assunzione di responsabilità di gestione delle scuole esistenti in varie città italiane da parte degli enti ecclesiastici locali, da fondazioni o da altre strutture. A Roma la direttiva del decentramento fu attuata con l'assunzione della responsabilità della Scuola di Servizio Sociale da parte dell'EISS pur rimanendo ancora un collegamento con l'ONARMO. Il Centro EISS fu così strutturato: Presidenza, Segreteria Generale con il compito di coordinamento dei vari uffici: organizzativo, progettazione e sviluppo del servizio sociale, ufficio studi e ricerche per l'elaborazione di programmi di intervento. All'ufficio progettazione e sviluppo fu dato il coordinamento dei servizi sociali e la supervisione. Allo scopo furono assegnati a detto ufficio 10 operatori qualificati. In questi anni gli Assistenti Sociali impiegati nei servizi sociali ONARMO-EISS sono 300 seguiti da 40 supervisori distribuiti regionalmente. Tra i Servizi assunti in gestione sono di particolare rilievo: Gli Uffici del Lavoro e M.O. del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale con 98 Assistenti Sociali. Le Ferrovie dello Stato con 25 Assistenti Sociali. La RAI TV con 24 Assistenti Sociali. Le aziende Montecatini - Edison con 10 Assistenti Sociali. Le aziende ATAC con 4 Assistenti Sociali, AGIP, SNAM, STEFER con 16 Assistenti Sociali complessivamente. I Complessi ospedalieri con uno o più Assistenti Sociali. L'azienda Palmolive-Colgate.  
         
  1965      
  Il dr. Luciano Ajello, funzionario EISS, partecipa al IX Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale A.S. (7-8 maggio svolgendovi una relazione su "Gli Assistenti Sociali e lo sviluppo del Paese") evidenziando come le Scuole di Servizio Sociale attraversino un momento di crisi. Si nota un distacco tra scuola e ambiente, la realtà è complessa , cadono molti idealismi dell'inizio. C'è la necessità di apertura ad apporti multi disciplinari e quindi di un nuovo atteggiamento dei Docenti e soprattutto dei Monitori. C'è la necessità di avere allievi motivati che non cerchino nella scuola solo un modo di occupare il tempo nella speranza di un lavoro, allievi con un bagaglio intellettuale di partenza abbastanza solido che favoriscano un rinnovamento.  
         
  1966      
  Dal 31 agosto al 3 settembre, l'allora Direttore della Scuola dr. Enrico Giuseppe De Cillis, partecipa al XIII Congresso Internazionale delle Scuole di Servizio Sociale dove si dibatte tra l'altro il problema della mutazione di indirizzo circa gli insegnamenti nelle Scuole di Servizio Sociale e c'è un utile confronto tra Scuole dei diversi Paesi. Gli spunti dati dalla relazione fatta del Direttore che sono molti e interessanti, nell'ambito di una relazione di équipe ci si sofferma soprattutto su un imput importante emerso dal congresso: " la formazione al Servizio Sociale deve fornire diplomati professionalmente preparati ad assumere le loro responsabilità nel sociale" non quindi semplici pedine di un sistema.  
         
  1967      
  " Verso un rinnovamento dei contenuti e dei metodi di insegnamento nelle Scuole di servizio Sociale " è il titolo della Tavola Rotonda promosso da Rassegna di Servizio Sociale dell'EISS in questo anno. La logica dell'incontro segue il disegno di raccogliere indicazioni relative ai piani di studio, alla scelta dei campi di esperienza per confrontarsi su problemi e carenze. Il Convegno si propone anche di analizzare la formazione dei formatori, ossia di coloro che sono preposti alla formazione degli allievi.  
         
  1968/1969      
  I Supervisori e i capigruppo EISS partecipano a vari seminari di formazione. Rappresentanti della Scuola partecipano al Convegno di Frascati 1966 su "Confronto Italia USA sul servizio sociale" Luis Goldstein nella sua relazione evidenzia problemi comuni: "Nella cura sintomatica gli Enti e gli operatori si preoccupano di spegnere gli incendi", cioè alleviare i sintomi e le condizioni di tensione personale acuta. Il trattamento di Servizio Sociale è oggetto di analisi e discussione nell'ambito dei corsi scolastici. Cresce nella Scuola l'esigenza di programmare nuovi seminari interdisciplinari con docenti monitori, supervisori. I temi più comuni in questo tempo sono: le leggi, la burocrazia, i tempi di intervento, i problemi dei cittadini e dei gruppi di comunità. La meta è soprattutto preparare degli operatori che sappiano prendere delle responsabilità limitate, ma mirate alla comprensione dei nuovi bisogni per creare azioni idonee.

Febbraio 1969
L'ONARMO promuove per tutti i suoi operatoti Cappellani un Convegno su "Solidarietà e carità in un mondo in trasformazione". Dr. Enrico Giuseppe De Cillis presenta una comunicazione su "Il perfezionamento dei metodi e delle tecniche assistenziali come esigenza della carità nelle strutture del mondo attuale". Il tema in chiave di Servizio Sociale puntualizza alcuni problemi rivendicati dal mondo del Servizio Sociale nella situazione italiana del momento: - l'esigenza di una metodologia globale efficiente e nuova, capace di integrare e salvaguardare le istanze dell'amore cristiano; - l'esigenza di efficienza organizzativa nell'azione assistenziale; - l'esigenza di personale qualificato a svolgere compiti assistenziali.
 
         
  1970/1980      
  Con il 1970 la Scuola acquisisce totale autonomia dall'ONARMO sul piano giuridico e finanziario "eliminando nello Statuto, ove ancora sussistano formule di caratterizzazione confessionale, non rinunciando alla sua ispirazione cristiana ma rendendosi più disponibile per le persone e le istituzioni interessate per i servizi dell'Ente." Nella scuola si dibatte sulle leggi innovative (vedi 431/68), sull'assistenza psichiatrica e sui nuovi spazi del Servizio Sociale. Si ha una ripresa di studi e riflessioni assai proficua.  
         
  1980/1990      
  In questo decennio si avverte un forte cambiamento, gli allievi sono più motivati ed hanno per la maggior parte interessi sociali più sviluppati. Nella formazione più che di materie, in questi anni, si parla di "campi" di interesse o di gruppi di discipline affini, iniziano così i seminari di formazione aperti a diverse combinazioni multidisciplinari. C'è una attività di riflessione e di ricerca con esperti o persone significative dei vari settori. Nel piano di studio di questi anni ci sono in programma:
a) un seminario introduttivo ogni anno (cui partecipano tutti gli allievi) alla proposta della scuola: scelta dei temi, persone da coinvolgere, modalità;
b) seminari di verifica periodici relativi anche alla assunzione di responsabilità nella propria formazione.
In particolare si ha tra 1980/88 un seminario anche sulle Analisi delle Istituzioni e delle varie strutture organizzative sociali. Fra il 1981/89 un seminario anche sulla storia del pensiero economico sociale. Fra il 1982/84 un seminario sulla comunicazione sociale. Fra il 1984/89 lezioni di Diritto, di Politica Sociale e di Legislazione Sociale con taglio nuovo. Si pone molta attenzione ai problemi della programmazione, organizzazione e amministrazione dei servizi. Si considerano, a partire da esperienze significative, i problemi del disadattamento, di situazioni problematiche a causa di malattia, disagi ecc.. Si analizzano le condizioni del servizio sociale inserito in Enti e Istituzioni per migliorare il servizio. Il Docente di materie professionali (in particolare) è anche animatore, guida, stimolatore di capacità. Vi è interesse a produrre cultura in una visione sintetica delle conoscenze, aperta al corpo sociale, alla comunità. Si sollecita negli allievi la creatività, lo spirito critico anche se in piccoli settori di esperienza per apprendere o diventare sempre meno membri di un ingranaggio e sempre più attori nell'ambito delle proprie responsabilità sociali. Si accentua l'interesse per il lavoro di équipes multi professionali che operano in Enti e Istituzioni e si evidenzia la necessità di conoscere meglio i profili degli operatori sociali con cui si viene in contatto quotidianamente nell'esperienza di lavoro.