il concorso letterario internazionale di Cannero

a cura di

M. P. B. e C. M.

 

premio "Villa Laura" 1999

indetto dalla Scuola Media

di Cannero Riviera

 

per gentile concessione di

Alberti Libraio Editore

 

 

CUORE DI PIETRA

primo premio sezione scuola elementare

    C'era una volta una principessa che desiderava rifugiarsi in un castello, perchè era inseguita dai lupi.  Nel fossato che doveva attraversare a nuoto, trovò una trappola per i topi che le si incastrò al piede.  A causa del forte dolore, cominciò a gridare: "Aiuto!! Aiuto!! Il mio piedino delicato è rimasto imprigionato!!"

    Qualcuno la sentì: il re ed il principe, che passeggiavano nei giardini del castello, si guardarono intorno, ma non videro nessuno.  Soltanto dopo numerose richieste d'aiuto, la principessa riuscì ad attirare la loro attenzione.

    Il principe, che era più giovane, arrivò per primo, liberò la principessa, la quale, anche se bagnata, gli sembrava molto bella: i suoi capelli erano biondi come l'oro zecchino e i suoi occhioni, azzurri e luminosi, sembravano due zaffiri.

    Il re arrivò per ultimo, con il fiatone, perchè non era capace di correre e, vedendo che il principe baciava la principessa, si ingelosì e chiamò le guardie, per far arrestare la bella fanciulla.  Il principe si disperò e pianse inginocchiato davanti al re per supplicarlo di essere buono e di aprire il suo cuore ad un gesto generoso.  Il re non si lasciò convincere e fece rinchiudere il giovane innamorato nelle sue stanze.

    Una fata, che si aggirava da anni fra le mura del castello, impietosita per il grande amore del principe, lo liberò con una magia.  Lui subito si precipitò nelle segrete del castello, dove trovò la sua bella e la liberò.  Si sposarono e vissero felici e contenti.

 

    E voi vi chiederete: "Che fine avrà fatto il re?"

 

    Il re, duro di cuore, rimase con un palmo di naso: non soltanto aveva perso un'occasione per essere buono, ma nessuno dei sudditi lo amò più, perchè il suo cuore era di pietra: visse sempre solo nel suo castello freddo e duro come il suo cuore.

autori:

A. D.

C. T.

H. A.

classe prima

 

illustrazione di:

S. D. e L. B.

scuola media di Cannero

 

LA BAMBINA E IL FANTASMA

premio "racconti segnalati"

    C'era una volta una bambina che abitava nel bosco.

    Un giorno si allontanò per andare a visitare un vecchio castello dove abitava il fantasma di una principessa.

    Il grande castello, con le sue cento sale e i suoi venticinque corridoi le cui pareti erano ricoperte di quadri lugubri, nascondeva nei sotterranei le prigioni, dove il fantasma teneva tutte le sue ricchezze e l'eredità dei suoi avi.

    Sulla cima del maniero spiccavano i cinquanta merli a coda di rondine che permettevano ai soldati di ripararsi dagli attacchi dei nemici e, nello stesso tempo, di lanciare la pece bollente con le catapulte.

    Ad un tratto la bambina vide un cartello che diceva di non entrare nel castello.  Ella ignorò il divieto e, quando entrò, vide davanti ai suoi occhi il fantasma della principessa.  Si spaventò e cercò di scappare  ma, arrivata alla porta, il fantasma le impedì di uscire.

    Giunse una fata che diede alla bambina un pacchetto contenete delle pastiglie contro la paura.  La piccola cercò di prendere la bacchetta della fata e ci riuscì... ma combinò un disastro: trasformò tutte le cose in esseri viventi e il fantasma in un elefante.

    La fata fece tornare tutto alla normalità, compreso il fantasma della principessa che prese forma e vita.

    La bambina tornò a casa e raccontò quanto era successo alla mamma che però non le credette e la mise in castigo.

    La principessa, molto contenta di vivere, si recò allora a casa della piccola per farla uscire.

    Ma c'era ancora qualcosa che la rendeva triste: desiderava riavere il suo amato moroso.

    La fata, conoscendo il suo desiderio, pensò di fare resuscitare il principe, così la principessa potè sposare il suo innamorato.

autori:

R. M.

G. M.

classe terza

 

illustrazione di:

C. e S. P.

scuola media di Cannero


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