Chiesa parrocchiale di Centonara

Le colonne della chiesa di Centonara sono del 1500, ma dobbiamo prima di tutto prestare attenzione al portico la cui pavimentazione è originale.
La gente si soffermava per il raccoglimento spirituale prima di entrare in colloquio con Dio.
Le finestrelle basse sono del 1500 con la particolarità della doppia inferriata e sempre bordate con il granito.
Sul portone, autentico del 1700, sono da notare i supporti e le zanche che fissano lo stipite all'intonaco.
La lunetta sul portale raffigura S. Maria Maddalena alla quale è dedicata la chiesa; a sinistra San Giulio che attraversa il Lago d'Orta e allontana i serpenti.
A destra si nota San Remigio che guarda stupito un cervo fra le cui corna appare il crocifisso.
Don Antonio ci mostra una seconda porta voluta da lui e realizzata da Sandro Albertoni "al legnamè d'Artò".
Dopo l'apertura dell'antico catenaccio il parroco ci introduce nell'interno della chiesa ad una sola navata e restaurata per suo desiderio.
Degno di nota è il pavimento che nella parte centrale, per i disegni riprodotti sulle piastrelle, ricorda un tappeto che conduce all'altare.
Pezzo pregevole, il grande quadro sopra l'altare maggiore raffigurante LA DEPOSIZIONE e dipinto da FERMO STELLA DA CARAVAGGIO prima del 1540.
In esso si riconosce san Carlo che era solito passare da Centonara per andare a Varallo.
Tutta la cornice è preziosa, ma si pone l'accento sul quadretto raffigurante la SS. Trinità.
Sopra l'altare il soffitto a cupola è contraddistinto da una serie di "vele" decorate con mazzi di fiori dai colori caldi e brillanti per inneggiare alla gloria di Dio e dello Spirito Santo simboleggiato nel rosone centrale bianco.
Dal soffitto pende un grande crocifisso che sembra sorridere ai fedeli.
Ai lati dell'altare due lunette riproducono i simboli del sacerdozio e dell'episcopato.
Sul pulpito, presente in tutte le chiese parrocchiali, campeggia un altro crocifisso la cui croce cilindrica rappresenta un particolare curioso.


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