il paese

 

TESTIMONIANZE ORALI SULLA STORIA DI AROLA

TRATTO DAL PROGETTO DI ARTE LOCALE

Il signor G. P., testimone vivente della storia arolese, ci è stato di prezioso aiuto perché ci ha raccontato interessanti storie sul passato di Arola i cui documenti scritti come vedremo sono andati quasi totalmente distrutti.
Arola un tempo aveva molte osterie, essendo un posto di passaggio per la gente diretta a Varallo Sesia dove sorge il famoso Santuario.
In realtà il Santuario sarebbe dovuto sorgere nel nostro paese, ma non hanno concesso il terreno, perché i proprietari temevano di morire di fame; chi propose la costruzione di esso venne cacciato a rape.
E' per tale motivo che si parla di una maledizione e quindi Arola sarebbe destinata a scomparire.
Il Santuario di Varallo non è collocato a caso, è simile alla posizione di Arola, perché c'è la stessa configurazione geografica.
Il signor P. ha affermato che non ci sono più i vecchi documenti scritti sulla storia di Arola, perché sono stati bruciati, adesso vi spieghiamo le ragioni.
Un signore del 1700 originario di Arola si era sposato a Varallo Sesia; in quell'epoca molti andavano all'estero per lavorare. Un pronipote raccontò al signor P. che suo bisnonno teneva uno scritto dei casati del suo paese. Vi si narrava di una persona di Arola che fece fortuna lavorando come marinaio, ma in seguito scelse di fare il pirata arricchendosi in modo disonesto.
Era tutto questo scritto in un diario esistente sino alla fine dell'800.
Di questa stirpe (la famiglia che scrisse la storia) ora non c'è più nessuno, l'ultimo rampollo è morto.
E' stato proprio questi a raccontare in gioventù come la famiglia del personaggio arolese, divenuto ricco con sistemi disonesti, dopo aver pagato per venire in possesso del diario, diede fuoco a tutti i documenti per avere scoperto fatti spiacevoli che disonoravano i propri antenati.
Queste fonti che abbracciavano due secoli di storia arolese sono state sostituite dalla testimonianza orale del signor P. al quale l'ultimo discendente di quella famiglia raccontò molti fatti locali.
Abbiamo appreso che Arola, come nucleo di case, già esisteva nell'anno 52 a.C. al passaggio delle truppe di Giulio Cesare.
Nel 962 d. C. il territorio fu donato al Vescovo di Novara.
Volendo approfondire il discorso storico ed artistico, abbiamo appreso dal signor P. che nel territorio di Arola sorgevano 23 cappelle di cui solo 3 in buono stato di conservazione e appartenenti al 1700 e 1800; una è addirittura del 1600.
Dopo il 1940 le cappelle sono andate quasi tutte distrutte, ora si vedono solo delle tracce.
Ogni casa patrizia aveva la sua cappella in casa; anche il povero, pur non avendo da mangiare, voleva una pittura religiosa nella propria abitazione.
In ogni cascina c'era sempre una cappella, perché era forte lo spirito religioso. 
Ora affreschi di un certo valore si scorgono lungo il muro di cinta del cimitero risalenti al 1700.
Sono immagini della Via Crucis realizzate da un pittore appartenente alla scuola di Gaudenzio Ferrari.
La chiesetta di S. Antonio citata in precedenza sorge vicino al campo santo e custodisce dipinti di un grandissimo valore artistico .
Prima era una cappella dell'anno 1000 che venne poi rialzata ed ampliata nel 1600.
Va precisato che nel paese di Arola esiste una casa dell'anno 1000 e nell'architrave vi è segnata la data.
Personaggi famosi sono legati al nostro paese: ad esempio San Carlo Borromeo ha fatto sosta ad Arola ed ha riposato in una grotta.
Napoleone invece ha donato un lascito di 20 lire in oro per mantenere funzionale la strada che porta alla Colma.
Dopo aver ascoltato queste stupende testimonianze siamo entrati nell'abitazione del signor P. dove erano in mostra i suoi diplomi e lo stemma comunale da lui realizzato su legno.
Lo stemma contiene i seguenti elementi: due grappoli d'uva, il pastorale e la mitria.
I grappoli d'uva indicano che ad Arola c'erano molti vigneti e il vino veniva venduto anche a Torino.
La mitria ed il pastorale sono i simboli del Vescovo che anticamente era il padrone di Arola.

 

 

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notizie sul paese

ANALISI TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICA

POPOLAZIONE RESIDENTE: 280 (al 31/01/2001).

POSIZIONE GEOGRAFICA: comune classificato interamente montano a m. 614 s.l.m.

FRAZIONE: Pianezza.

Non esistono industrie, vi sono alcune attività artigianali (falegnamerie, gruppi edili, minuterie metalliche) e qualche azienda agricola.

Le attività commerciali sono tre e consistono in un esercizio di commercio fisso al minuto, un ristorante ed un albergo-ristorante-bar.

 

ANALISI SOCIO-CULTURALE

 

Sul territorio sono presenti i seguenti servizi: Municipio, ufficio postale, ambulatorio medico.

Sono presenti inoltre: una biblioteca, un circolo ricreativo, un parco-giochi, un campo sportivo, la pro-loco, l'associazione Alpini e l'associazione "Carpe diem".

 

come arrivarci

 

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