L'anello di PACINOTTI

Il merito di aver costruito il primo generatore di corrente continua, mosso da energia meccanica, risale al fisico Antonio Pacinotti, nato a Pisa nel 1841.

La macchina che Pacinotti costruì aveva la forma di un anello ( anello di Pacinotti ) intorno al quale girava un'avvolgimento continuo ( indotto ), ruotante tra due magneti permanenti ( induttore ). All'esterno dell'anello l'avvolgimento era denudato, in modo da farvi scorrere due contatti striscianti ( spazzole ) attraverso cui s'inviava corrente ai circuiti utilizzatori.

Una delle caratteristiche più interessanti dell'anello di Pacinotti è quella di essere reversibile, cioè di poter funzionare sia da motore che da generatore o dinamo. Se infatti le spazzole vengono collegate ad una batteria di pile, l'anello si mette a girare ed è quindi in grado di compiere un lavoro meccanico.

E' facile immaginare l'interesse suscitato da una simile invenzione; per la prima volta l'elettricità usciva dall'ambito degli esperimenti di laboratorio, cessava cioè di essere unicamente un oggetto di studio per diventare uno strumento di civiltà e di progresso.

Successivamente il sistema dei contatti striscianti fu modificato; invece di denudare l'esterno dell'avvolgimento, questo fu suddiviso in gruppi di spire, ognuno dei quali venne collegato a una lamella metallica; le varie lamelle, isolate tra loro, vennero montate sull'albero cui era fissato l'anello, nel senso dell'asse, in modo da costituire il collettore a lamelle sul quale venivano fatte strisciare le spazzole.

anello di Pacinotti
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