BOLOGNA

PASSATO

I primi abitanti risalgono all'età del Bronzo (primo quarto dell'ultimo millennio) e sono indoeuropei. Abitata in seguito da gente italica, nell'età del Ferro (sec.X a.C.) nacque la civiltà Villanoviana che prende il nome dalla località, Villanova di Castenaso. Tracce e reperti preistorici sono presenti lungo tutto il territorio. Villaggi paleolitici nell'imolese e le Grotte del Farneto dell'età della Pietra, fino a tracce dell'età del Rame e poi del Bronzo.Il luogo della futura Bologna, (fine VI sec. metà del IV sec. a.C.) viene chiamato "Velzna" poi latinizzato in "Felsina" dagli Etruschi dell'Italia settentrionale. Popolo cresciuto sulla civiltà Villanoviana era dedito al commercio con i Greci valendosi del porto di Spina, attuale Comacchio.

Sconfitti i Celti, verso il 190 a.C, i Romani decisero di impiantare anche a Bologna una repubblica autonoma. Nel 189 a.C. un triunvirato conduce a "Bononia" (forse dal celtico "bona" cioè costruzione) le prime persone che inziarono a disegnare la città.  Negli anni tra Silla e Cesare grandi quantità di capitali privati alimentano i commerci verso i paesi danubiani, Germania, e la vicina Gallia. La città crebbe in fretta toccando presto le 10.000 mila unità grazie alle cure dell'imperatore Augusto. Bononia venne costruita in mattoni e gesso prelevato dalle cave di Monte Donato ma rilevante anche il legno. Venne distrutta da un furioso incendio nel 53 d.C. e immediatamente ricostruita da Claudio per volere di Nerone.

La città viene coinvolta nella guerra tra Goti e Bizantini con la conquista di questi ultimi verso la metà del VI sec. I Longobardi occupano quasi tutta Italia, tranne la Romagna e appunto Bologna che diventa così avanposto Bizantino, fino alla pace del 680. Nel 727, il re Liutprando conquista Bologna rimanendo Longobarda fino al 774, fino a quando Carlo Magno la restituisce alla Santa Sede.

La città rinasce. La chiesa Bolognese si separa da quella Ravennate (anno 1106) e 9 anni dopo distrugge la Rocca sede del governo imperiale, costituendo il primo governo comunale formato da mercanti, proprietari terrieri e dottori in legge (primo nucleo universitario). Per rimanere indipendente, Bologna combatte Federico Barbarossa (1167) alleandosi alla Lega lombarda. Il riconoscimento del sistema di governo adottato si ha nel 1188 con la pace di Costanza. Nel 1228 avviene la trasformazione del Comune da oligarchico in popolare. Nel 1249 la città conquista il predominio sulla Romagna con la battaglia di Fossalta catturando Re Enzo. Iniziano la lotte tra i partigiani del Papa ( famiglia Geremei ) e quelli dell' Imperatore (famiglia Lambertazzi) fino alla cacciata di quest'ultimi (1274). Rodolfo d'Asburgo a seguito della vittoria dei Geremei consegna definitivamente la sovranità della città al Papa. In quel periodo sono sorti i principali palazzi pubblici e le chiese di S.Stefano e S.Pietro.

Nel 1338 la peste nera miete molte vittime riducendo la popolazione da 50 mila a circa 30-35 mila abitanti. Dopo la sconfitta di Zappolino ( 1325 ) la città esige una guida: Il Papa avignonese chiama quindi il cardinale Bertrando del Poggetto. Dal 1327 abolisce le magistrature del Podestà e del Capitano del Popolo, fece costruire nel 1330 la fortezza di Porta Galliera. Nel 1334 si ha la cacciata del Cardinale e quindi la restituzione del Comune.

Non c'é pace, riesplodono le lotte tra le famiglie, ora sono i Galluzzi e i Pepoli. La lotta termina nel 1337 con la venuta al potere di Taddeo Pepoli. Alla sua morte 1347 i figli vendono Bologna ai Visconti per la somma di 180 mila fiorini d'oro.Cosi, nel 1355, Giovanni da Oleggio, vicario dei Visconti, si proclama Signore. La confusione continua a regnare. La città contesa tra i Visconti a nord e il Cardinale Albornoz a sud, viene ceduta nel 1360 a quest'ultimo, che sconfiggendo le truppe Viscontee (1361) nella battaglia di S. Ruffillo pone Bologna sotto il dominio della Chiesa e dei suoi Legati Pontifici.Nel 1376 il popolo si ribella costituendo il secondo libero comune. Questo periodo prenderà il nome di Governo dei XVI Riformatori dello Stato di Libertà.Sarà un periodo di grande splendore (1378-1401) con lo sviluppo dell'industria della seta e ripresa edilizia. Si ha un'estensione forte del territorio raccogliendo i vari insediamenti sparsi come Cento e Pieve di Cento. Vengono compiuti gli incastellamenti, con mura, di Castel d'Argile (1380), Budrio e Molinella (1383), Medicina (1385),S. Giorgio di Piano e S. Agata (1388). Nella medesima data viene anche fondato Castel Bolognese. Nel 1390 si danno inizio ai lavori per la realizzazione della Chiesa di S. Petronio.

Il 14 Marzo 1401, dopo la cacciata del Legato Pontificio, grazie all'appoggio dei Visconti, Giovanni I Bentivoglio diviene Signore di Bologna e Gonfalone di Giustizia a vita. Sarà una signoria breve, sconfitto nella battaglia di Casalecchio nel 26 Giugno 1402 e ucciso poco dopo, saranno proprio i Visconti a riprendersi la città per tutta la metà del quattrocento. Diventa protagonista della vita politica il figlio di Giovanni I, Antongaleazzo, che verrà ucciso nel 1436, e poi suo figlio Annibale che a sua volta verrà assassinato nel 24 Giugno 1446.

La tranquillità politica si ha con Sante Bentivoglio, figlio di Ercole e fratello di Giangaleazzo, che sempre sotto controllo del Papa ottiene l'autonomia di gestione e ricrea un regime di tipo feudale, costituendo un senato comunale composto dalla nobiltà terriera, da i nuovi ricchi e nobiltà papalina. Stringe accordi con Venezia, Milano, e la vicina Firenze preparandosi a lasciare il posto a Giovanni II figlio di Annibale. E' in questi anni che si ha il risorgimento Bolognese grazie proprio all'avvento di Giovanni II Bentivoglio che con la sua amministrazione fa toccare il massimo splendore alla città. Ma alle giostre, alle feste e al riassetto urbano e il fiorire della pittura e architettura fa da contraltare la condizione miserevole della popolazione.

OGGI

Grande nodo ferroviario, autostradale ed aeroportuale, con manifestazioni fieristiche di livello internazionale, Bologna è stata fino ad oggi una città più di passaggio, forse anche per le caratteristiche "diffuse" del suo patrimonio storico ed artistico, vasto ma capillare, che non favorisce il culto di capolavori isolati. Il vero tesoro di Bologna è dato dal suo "insieme", dal complesso urbanistico, architettonico ed artistico che è all'origine della sua atmosfera antica ed accogliente, e che accompagna una tradizione di gastronomia e di ospitalità che ha dato alla città una fama universale.