L’Emilia-Romagna può essere divisa in due parti: una montana e collinare e l’altra pianeggiante.

La prima è interessante dall’Appennino Ligure, fino al Passo della Cisa, e poi da quello Tosco-Emiliano. Di natura franosa le rocce appenniniche presentano verso la pianura delle erosioni dovute all’acqua che crea fitti solchi detti “calanchi”. Ci sono molti pass, percorsi da agevoli vie, che mettono in comunicazione questa regione con le altre confinanti. Dal Monte Falterona nasce l’Arno e dal Monte Fumaiolo nasce il Tevere.

I letti dei fiumi emiliani sono ampi e ghiaiosi e si riempiono d’acqua solo nei periodi di grandi piene. Essi hanno carattere torrentizio con piene autunnali e primaverili in corrispondenza con i periodi più piovosi. Scendono paralleli dalla fascia appenninica e alcuni diventano affluenti di destra del Po. Un secondo gruppo costituisce il sistema idrografico del Reno e dei suoi affluenti e un terzo gruppo è costituito dai corsi d’acqua che sfociano direttamente nel mare Adriatico. Un’ampia depressione ha costituito le Valli di Comacchio, situate nella provincia di Ferrara. Queste comprendono grandi specchi di acqua dolce che sono costantemente in comunicazione nel mare. La zona ha carattere paludoso e per quanto già in larga misura bonificata lo dovrà essere ancora per una certa parte. L’aspetto economico e caratteristico di questa zona è dovuto alla pesca delle anguille e dalla pescicoltura.

L’agricoltura costituisce l’attività primaria dell’Emilia-Romagna anche se la popolazione agricola si è ridotta alla metà. La metà della superficie agraria è costituita da seminativi in rotazione a cui fanno seguito gli ortaggi. Prosperano anche la vite e gli alberi da frutto.

L’allevamento bovino è importante per la produzione del latte da cui deriva l’importanza delle industrie casearie che costituiscono uno degli aspetti più tipici di questa regione. Gli allevamenti dei suini sono alla base dell’industria dei salumi.

Ci sono piccole  e medie industrie sparse un po’ dovunque e grandi industrie concentrate nella massima parte nelle province di Ferrara e Ravenna. I giacimenti petroliferi e metaniferi della provincia di Piacenza hanno consentito la costruzione di importanti impianti.

Il più importante stabilimento della provincia di Modena è la Ferrari. La Ferrari venne fondata a Modena nel 1929 come “scuderia” per macchine da “corsa” e si appoggiava ad una casa milanese per la partecipazione alle competizioni. La produzione delle vetture da turismo iniziò nel 1946 e attualmente la sede è a Maranello. Tutte le parti della produzione, tranne le carrozzerie e gli accessori, vengono finite in questo stabilimento.

Tutta la costa costituisce una delle zone turistiche più importanti d’Italia dove migliaia di turisti provenienti soprattutto dal Nord Europa affollano le numerose spiagge. I centri più noti sono Riccione, Rimini, Bellaria, Igea Marina, Cervia, Cesenatico, Cattolica, Milano Marittima, dove sono dislocate attrezzature balneari e alberghiere di ogni categoria, sempre in continuo aumento ed espansione. Si tratta di circa 100 km di costa dove il reddito maggiore è fornito dal turismo di massa.

La lavorazione delle ceramiche artistiche è uno degli aspetti artigianali più significativi e prestigiosi della provincia di Ravenna.