IL CONSERVATORIO AVE GRATIA PLENA MINORE

 

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 Il CONSERVATORIO << AVE GRATIA PLENA MINORE >> di Salerno, detto comunemente ANNUNZIATELLA, sito in Via dei Canali, ha origine da un primitivo RITIRO per le giovani: nubili, orfane, sole, belle, pericolanti, oneste e di nobili famiglie. Fu fondato a Salerno, dopo un corso di Esercizi spirituali, dal PADRE DOMENICANO ANDREA da SAN SEVERINO, morto a Napoli verso il 1650. Per questa opera fu presa a pigione una casa privata nel Monte dei Morti, alle spalle della Chiesa dei SS. Apostoli, nella quale le fanciulle venivano raccolte per evitare che potessero cadere in dissolutezze. Ciò avvenne col consenso e la benedizine dell' Arcivescovo del tempo D. Fabrizio Cardinal Sabelli. Ancora oggi quella casa viene denominata il << Vecchio Conservatorio>>. Dopo appena quattro anni, venuti meno il primo fervore e i primi soccorritori, per non far morire di fame quelle orfane, intervenne il Reggimento Piccolo della Città e gli Eletti della stessa Città, i quali fondarono nell'anno 1654 il CONSERVATORIO, denominato di S. CATERINA DA SIENA, imponendo per tale opera una tassa sul grano al popolo salernitano. Nel 1675 i Cinque della Città-- notari, spazilai, mercanti, orefici, magazzinieri -- ottennero da Reggimento Grande della Città l'erezione di un NUOVO CONSERVATORIO per farne un MONASTERO DA CLAUSURA a uso privato delle loro figlie, mediante l'imposizione di una tassa sul grano. E questo Conservatorio nuovo sorse nel Rione dealla Chiesa della SS. Annuziata. Ma, verso l'anno 1695, per varie difficoltà, la costruzione di questo nuovo Conservatorio non andò in porto. Intanto con i lasciti e le pie elargizioni, si acquistò una casa più ampia nel luogo, detto di S. Maria della Porta, presso la chiesa di S. Domenico e in questo fabbricato passò- il Conservatorio col permesso dell' Arcivescovo Mon. De Ostos dell' Ordine dei Mercadari, il qaule volle che si chiamasse di S. Maria delle Mercede. Nell' anno 1697 intervennero i sopraddetti CINQUE CETI della Cità a rinnovare la petizione del Governo della Città per la creazione di un Conservatorio per le loro figlie. Così il precedente Conservatorio della Mercede passò in MONASTERO DI CLAUSURA per uso privato delle figlie dei Cinque Ceti. Alle claustrali veniva devoluto in perpetuo il ricavato della Gabella, che era stata imposta nel 1675. Intanto, affinchè Salerno non rimanesse priva di un proprio Conservatorio il Reggimento Grande prescrisse che il Conservatorio di S. maria della Mercede non potesse passare in Monastero di Clausura se prima non facesse compera di un edificio, al fin di poter aprire un NUOVO CONSERVATORIO.E per l'acquisto dei nuovi locali misero a disposizione 1300 ducati.Così il Monastero della Mercede acquistò la Casa paliazzata di Giovanni Lelio Prignano, sita in Via dei Canali.E ,poichè questa casa non era sufficiente allo scopo, vi si aggiunse la Casa degli eredi della famiglia Leoni.Si diede inizio,quindi, alla fabbrica del NUOVO CONSERVATORIO sotto il titolo della SS. Annunziata, per la quale fabbrica la Città spese oltre diecimila ducati.Questa grande fabbrica comprende l'attuale Chiesa dell'Annunziata e gli antichi Palazzi delle nobili famiglie Prignani e Leoni,ristrutturati e adattati allo scopo, come oggi si può ammirare.Basta guardare la facciata esterna dell'edificio del Conservatorio e il cortile interno per rendersi conto della trasformazione e deel'adattamento subito da parte di questi due Palazzi nobiliari.Non vi era, difatti, un solo portone d'entrata, bensì tre, di cui il principale, al centro è quello rimasto.Questi Palazzi erano stati ereditati dalle Casate dei Principi di sanseverino e degli Aragonesi.Ancora oggi si possono ammirare tre Stemmi sul frontone, sopra il Portone d'ingresso.Uno è quello dei Sanseverino; l'alro è quello degli Aragonesi e il terzo è quello del Conservatorio.Quest'ultimo porta, nella parte superiore la croce in campo bianco e nella parte inferiore tre strisce rosse e sotto la prima striscia le iniziali A.G.P.M.Esso è simile allo stemma del Comune di Salerno sul quale si trova l'immagine del S. Patrono: S. Matteo, al posto della croce.E questo è un altro segno del << patronato >> del Comune di Salerno sull'Annunziatella.Lo stemma dell'Annunziatella ,poi, è riportato anche sulla facciata della Chiesa e dentro al centro e ai lati dell'Altare Maggiore, alcuni in marmo e altri in stucco.E'riportato anche su alcuni paramenti sacri.Si trovava pure sotto la volta, al centro della Chiesa, in stucco, ma questo, a causa della tremenda scossa tellurica del 23 novembre 1980, si è staccato e, caduto a terra, si è frantumato in mille pezzi. Bisogna aggiungere che nel cortile dell'Annunziatella l'antico quadriportico aragonese dalle colonne massicce in blocchi di pietra vesuviana, prolungandosi fino all'ingresso, subì alcune trasformazioni allorchè fu costruito il Conservatorio e la Chiesa, che venne unita al Conservatorio, formando un solo complesso.Per questa ragione alcune colonne furono coperte e cioè le colonne dell'ala destra completamente; le colonne vicine all'ingresso e quelle al centro del cortile, ove sorge una grande fontana ornamentale con vasca.Sorto il nuovo Conservatorio, la Città ricorse all'Imperatore Carlo VI di Austria per chiedere di accoglierlo sotto la sua Regale Protezione e di non permettere che mai potesse cambiarsi in monastero di Clausura.L'Imperatore trasmise l'esposto al Vicerè di Napoli e questi lo inviò al Preside di Salerno, il quale diede esecuzione con Decreto del 24 aprile del 1724.In tal modo sorse il CONSERVATORIO << AVE GRATIA PLENA MINORE>>, comunemente detto "ANNUNZIATELLA" in rapporto alla sua Chiesa, che è più piccola in paragone di un'altra più grande, esistente anche a Salerno, denominata: << ANNUNZIATA MAGGIORE >>.Nel 1756 fu dato al Conservatorio un nuovo assetto interno e furono modificate le Regole col beneplacito e assenso di Carlo III di Borbone.In questi brevi cenni storici, ricavati in massima parte dalle stesse Cosituzioni della Pia Opera e dagli scritti di Mons. Arturo Capone, eminente storico della Chiesa salernitana, e di Alfredo De Crescenzo, anche egli stimato storico di Salerno, si desume che la proprietà dell'intero complesso dell'attuale Conservatorio A.G.P.M., compresa la Chiesa, è alla fine della CITTA' di SALERNO.Ad avvalorare tale tesi viene in aiuto la notizia di una vertenza, sorta tra il Comune di Salerno e le Congreghe Riunite della Chiesa di S. Antonio Abate, nel 1865, rinvenuta nell'Archivio delle stesse Congreghe nel fascicolo 99 dell'anno 1980.E' un episodio che vale la pena di ricordare.