Ecco una tabella che vi aiuterà a nutrire in modo corretto e bilanciato il vostro gatto:

Alimento Apporto principale

Osservazioni

Carne Proteine, grassi, vitamine del gruppo B, alcuni minerali. Essendo povera di calcio non deve assolutamente essere somministrata come unico alimento al gatto in  fase di crescita.
Fegato Proteine, grassi, vitamine lipo (A, D, E, K) e idrosolubili (B1, B2, B6, B12, C). L'eccesso di fegato crudo provoca fenomeni di ipervitaminosi A (lesioni ossee). La carne cruda è comunque del tutto VIETATA.
Pesce Proteine, grassi, vitamine del gruppo B e minerali (Ferro, Rame, Cobalto, Iodio). I pesci d'acqua dolce possono provocare in alcuni casi avitaminosi B1 
Latte Proteine, grassi, minerali e vitamine.  Attenti ai soggetti che non lo tollerano.
Uova Proteine, grassi, minerali (calcio, fosforo) e vitamine (A, E, gruppo B). Mai crude: il bianco d'uovo crudo può provocare carenza di biotina.
Grassi e olii Acidi grassi essenziali. L'olio di germe di grano è ricco di vitamina E e l'olio di fegato di merluzzo contiene vitamina D. Somministrarli freschi (olio crudo, non cotto) e in giuste quantità (1 cucchiaino per pasto).
Volatili  (selvaggina) Proteine, grassi, calcio e fosforo. Mai in grosse quantità: l'eccesso di calcio limita l'assorbimento di oligoelementi (cioè minerali) e può provocare stitichezza.
Cereali, riso, pasta, pane Carboidrati, vitamine E e B1. In piccole dosi sono importanti per il gatto, ma non più degli alimenti contenenti proteine animali.a le stesse

Ora scenderò nei particolari. 

Innanzitutto l'acqua: sempre fresca e a disposizione.

L'alimentazione del gatto è ben diversa nelle prime settimane di vita, nella fase di crescita e in quella adulta.   è bene evitare di curare un cucciolo molto piccolo da soli, rivolgetevi SEMPRE ad un veterinario Infatti l'allevamento di cuccioli orfani è molto difficile perché comporta la somministrazione di latte simile a quello della madre, cioè molto meno ricco di caseina rispetto al latte di mucca,  ma ricco di grassi, proteine, calcio e fosforo. Meglio acquistare miscele realizzate da specialisti, liquide o in polvere da diluire con acqua. La temperatura ideale del latte è di 38° e deve essere dato in dosi precise (riportate sulla confezione a seconda dell'età del piccolo) ad intervalli regolari, ad esempio: prima settimana di vita: 1 poppata ogni 3-4 ore; seconda settimana: 3 o 4 poppate da suddividere nell'arco della giornata. Se il micio dorme non svegliatelo per la pappa, aspettate; ricordatevi dopo la poppata di massaggiare delicatamente il piccolo sull'addome e nell'area ano-genitale con una piccola garza  imbevuta d'acqua calda (ma non troppo). Bollite sempre biberon o siringa e tettarelle prima e dopo l'uso. A 3-4 settimane, dopo avere sperimentato la somministrazione di latte nel piatto, il cucciolo può avere i primi alimenti solidi, dapprima diluiti nel latte e poi sempre più densi.

Nella fase di crescita usate piattini piani  e sminuzzate accuratamente il cibo, fino a quando, all'età di 6 settimane, il cucciolo è del tutto svezzato e in grado di mangiare in piatti anche fondi. La carne deve essere sempre sminuzzata e priva di nervi, tendini e tutto ciò che potrebbe renderne difficile (e pericoloso) il consumo, e così il pesce: SEMPRE COTTO E PRIVO DI SPINE. Limitate il consumo di verdure (sempre cotte) e abbinatele alle proteine e ai carboidrati. Somministrate integratori vitaminici chiedendo al veterinario, qualora non specificate sulla confezione, le dosi. In minime dosi le scatolette. Per i primi 5 mesi vanno bene 3-4 pasti al giorno (mattina, pranzo, cena e uno spuntino da inserire a piacere). A 6 mesi 2 pasti abbondanti possono andare, importante  sempre quello mattutino: LASCIATE SEMPRE UN Pò DI CIBO A DISPOSIZIONE.   

La fase adulta inizia verso i 9-12 mesi, con un peso medio di 3-4 kg. Le proteine animali sono le più importanti , principalmente la taurina, reperibile in carne, pesce, frattaglie, selvaggina. Durante l'età adulta si possono inserire nella dieta più di frequente, senza esagerare, anche cibi preconfezionati, cercando  sempre di integrarli con cibi "casalinghi". Non viziateli troppo con i vostri scarti (ve lo dice una che ha dato alla sua micia anche salmone e caviale e ora il merluzzo non lo guarda nemmeno!): così si determinano abitudini alimentari scorrette e difficili da sradicare. Attenti ai soggetti in sovrappeso.

Un ultimo sguardo ad una fase particolare: la gravidanza. La gatta incinta aumenta subito di peso, ma nelle prime due settimane può essere alimentata con la stessa dieta di sempre, se è bilanciata e genuina, ricordando di NON LASCIARE MAI LA CIOTOLA VUOTA. Poi saranno necessari integratori (sempre consigliati dal veterinario) anche per far fronte alla diffusa inappetenza da gravidanza, soprattutto prima del parto. In realtà dopo il parto la gatta avrà bisogno di cibo in quantità anche 2-3 volte superiori rispetto al normale, con 3-4 pasti al giorno abbondanti e ricchi di proteine e grassi. Man mano che i cuccioli si svezzano, la madre potrà gradualmente nutrirsi come prima.          

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