Pessimismo cupo ed oltre il pessimismo

Nelle Ultime Lettere di J. Ortis è sicuramente espresso il pessimismo più cupo dell'autore, con il suicidio del protagonista che intende esprimere la sua protesta verso chi non ha più ideali e  passione civile. Anche negli ultimi otto sonetti vi è un pessimismo davvero cupo, a differenza  dei sonetti maggiori. 

Nei sonetti maggiori, come ad es. A Zacinto, In morte del fratello Giovanni, Alla sera (leggeteli!),  più che pessimismo c'è un virile abbandono.

Il pessimismo dell'autore è superato dai valori morali che lo rendono tenace: amore, libertà, patria, virtù, eroismo, poesia, arte, fede nel progresso storico.

 

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