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Le sindromi mielodisplastiche - Diagnosi e prognosi

Autore: Donato Natale
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Ospedale Civile, Pescara
e-mail:d.natale@pe.nettuno.it
Ultimo aggiornamento: 10/11/1998

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  1. Sintomatologia
  2. Diagnosi
  3. Diagnosi differenziale
  4. Decorso clinico e prognosi
Sintomatologia

Le SMD presentano un decorso clinico il più delle volte subdolo e la diagnosi spesso è un riscontro occasionale durante esami di routine, altre volte l'esordio clinico è caratterizzato da sintomi legati alla anemia e meno frequentemente da sintomatologia emorragica e complicanze infettive. (Tab.6.)

Diagnosi

Il sospetto diagnostico di SMD va posto in tutti i pazienti che presentino una citopenia periferica di origine midollare.
Gli esami utili alla diagnosi sono l'emocromo, i reticolociti, il dosaggio della Vit b12 e dell'acido folico, lo striscio periferico, la biopsia midollare e tutte le indagini di laboratorio necessarie per escludere una citopenia secondaria.
In alcuni casi particolari può essere utile un completamento diagnostico con la citogenetica, la biologia molecolare, la ferrocinetica e le culture midollari.
La biopsia ossea pur non essendo un esame indispensabile per la diagnosi permette uno studio dell'architettura globale midollare e risulta di estrema utilità in presenza di aspirato midollare povero e consente anche di apprezzare le alterazioni della topografia midollare in corso di SMD.
Il suo impiego ha permesso di identificare una condizione caratterizzata dalla presenza nelle aree centrali midollari di elementi mieloidi altamente immaturi (ALIP);il riscontro di tali elementi riveste una particolare importanza da un punto di vista diagnostico per le implicazioni prognostiche.
Da diversi patologi è stata proposta una classificazione istopatologica delle SMD che prevede ben 7 varianti; essa non ha comunque riscosso successo rispetto alla più semplice classificazione FAB (27).

Diagnosi differenziale

Diverse patologie ematologiche ed extra possono presentare quadri periferici e midollari molto vicini a quelli delle SMD (Tab 7). La diagnosi è abbastanza semplice per la gran parte delle patologie riportare in tabella, più complessa è la distinzione tra SMD, eritroleucemia, anemia aplastica e malattie mieloproliferative.

Eritroleucemia. L'eritroleucemia (M6 FAB) è caratterizzata da un quadro midollare d'iperplasia eritroide con marcata diseritropoiesi ed una quota di blasti che a volte può essere inferiore al 30% se valutata su tutta la cellularità midollare e tale quadro può ingenerare confusione con una SMD a blastosi parziale.
Il gruppo FAB raccomanda di conteggiare i blasti sulle cellule non eritroidi, se con questa modalità la blastosi è > 30% si conclude per una M6 altrimenti per una SMD con blastosi.

Aplasia midollare. La variante ipoplasica delle SMD è caratterizzata da midollo povero sul quale il più delle volte risulta difficile valutare i segni di displasia e differenziarla dalla anemia aplastica. In tali casi di una certa utilità per la diagnosi differenziale possono risultare gli studi di biologia molecolare e la citogenetica.

Malattie mieloproliferative. La mielofibrosi idiopatica e la mieloide cronica possono presentare a volte caratteristiche cliniche ai confini tra una sindrome mielodisplastica e mieloproliferativa. Utili ai fini della diagnosi differenziale le indagini citogenetiche (la presenza del cromosoma Philadelphia nelle forme di LMC Ph+), lo studio dello striscio periferico e la presenza di splenomegalia. Non sempre tuttavia è possibile un'esatta nosografia di tali quadri clinici potendosi configurare quadri transizionali con aspetti comuni ad entrambe le forme.

Decorso clinico e prognosi

Il decorso clinico delle SMD è caratterizzato da forme ad andamento subdolo e forme estremamente aggressive con rapida trasformazione in quadri di leucemia acuta.
Indipendentemente dalla trasformazione leucemica che interessa il 40-50% dei casi, le SMD presentano un elevato rischio di complicanze infettive ed emorragiche legate alla insufficienza midollare. La sopravvivenza mediana presenta un una ampia variabilità con pazienti la cui durata di vita è inferiore ad un anno ed altri con decorso indolente e sopravvivenza di molti anni. Da ciò scaturisce la necessità di individuare caratteristiche di rilievo prognostico da utilizzare come guida per le scelte terapeutiche.
Negli ultimi quindici anni sono stati elaborati sistemi prognostici (Bournemouth score di Mufti, lo scoring sistem di Varela e di Dutcher) basati esclusivamente su parametri ematologici (livelli di emoglobina, globuli bianchi e piastrine e % di blasti).
Più recentemente Greemberg (28) ha proposto un Indice prognostico internazionale che analizza due parametri clinici (citopenia e blastosi) ed uno biologico (citogenetica) (Tab.8).
Il punteggio (score) finale individua quattro gruppi di rischio con sopravvivenze oscillanti dai cinque-sette anni per il gruppo a rischio basso (score 0) ai quattro mesi per quello a rischio elevato (score >2.5).(Tab. 9)


Tab.6 - Frequenza dei sintomi nei sottotipi FAB

Sintomo

%

Sottotipi FAB

Anemia (Hb <11gr/dl)

65-75

Tutti

Neutropenia (PMN <1000/mm3)

40

AREB,AREB-t

Piastrinopenia (PLT <40.000/mm3)

25

AREB,AREB-t

Macrocitosi (MCV>100)

 

AR,ASIA (5q-)

Piastrinosi (PLT >450.000/mm3)

 

AR, (5q-)

Leucocitosi (GB >10.000/mm3)

LMMoC

Monocitosi (mon.>1000/mm3)

5

LMMoC

Infezioni recidivanti

5

AREB,AREB-t

Sindrome emorragica

35

AREB,AREB-t

Epatosplenomegalia

15

AREB, LMMoC

Linfoadenomegalia

15

LMMoC

Febbre

AREB,AREB-t

Artralgie

AREB,AREB-t


Tab.7 - SMD, diagnosi differenziale
Patologie Ematologiche Patologie non Ematologiche
Anemie carenziali
(Vit b12, Ac.Folico)
Citopenie immuni
Citopenie tossiche - farmacologiche
Leucemie acute mieloidi
Aplasia midollare
Sindromi mieloproliferativ
e
Epatopatie
Nefropatie
Endocrinopatie (ipotiroidismo)
Malattie reumatiche (Felty, Les, Polimialgia)
Intossicazione (etilismo, saturnismo)
Splenopatie, Malattie croniche

Tab. 8 - Indice prognostico internazionale

Punteggio

0

0.5

1

1.5

2

Blasti (%)

<5

5-10

-

11-20

21-30

Cariotipo*

prognosi buona

prognosi intermedia

prognosi severa

-

-

Citopenia**

0/1

2/3

-

-

-

*prognosi buona(nn,del5q), intermedia (+8, anomalie di 1 cromosoma,
anomalie di due cromosomi), severa(-7/del7q, anomalie complesse)
** citopenia valutata empiricamente.

Tab.9 - Score per gruppi a rischio (sopravvivenza mediana)

Basso (5-7 a)

Intermedio 1 (3,5 a.i)

Intermedio 2 (1,2anni)

Elevato (0,4 anni)

0

0,5-1

1,5-2

>2,5

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