
La stadiazione dei linfomi - Informazioni per pazienti
Autore:
Vincenzo Cordiano
Divisione di Medicina Generale, O.C. Valdagno (VI)
Ultimo aggiornamento: 13/09/2002 17.28.56

I
termini tecnici sono spiegati succintamente nel Glossario dei termini
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Ematologia
La stadiazione dei
linfomi consiste nell'identificazione accurata delle sedi interessate dalle malattia nel
singolo paziente e rappresenta una fase molto importante per molte ragioni.
Innanzitutto, lo stadio della malattia fornisce utili informazioni
prognostiche, aiutando
il medico a prevedere con una certa accuratezza l'andamento nel tempo della malattia e le
possibili complicanze, che possono essere molto diverse a seconda degli organi coinvolti
dal processo linfomatoso. Secondo, lo stadio della malattia è uno dei fattori
fondamentali che condizionano la scelta della programmazione della terapia più
appropriata per ogni paziente (chemioterapia e/o radioterapia, eventuali interventi
chirurgici a seconda delle sedi interessate ecc.). Infine, lo stadio della malattia è uno
dei criteri fondamentali utilizzati negli studi clinici per valutare i risultati della
terapia in gruppi di pazienti omogenei trattati nei diversi centri. La stadiazione può
essere clinica (CS o clinical staging) o patologica (PS, patologic staging): la differenza
è che la stadiazione patologica prevede oltre alle comuni indagini radiologiche e la
biopsia midollare, anche la laparotomia esplorativa con biopsie multiple del fegato, della
milza e dei linfonodi addominali.Princìpi della stadiazione dei linfomi
Nel corso degli anni sono stati
proposti numerosi sistemi di stadiazione dei linfomi. Il criterio fondamentale che ispira
ogni sistema di stadiazione è l'identificazione di gruppi di rischio differenti ed
omogenei per prognosi e risposta alla terapia, dove per rischio si intende la probabilità
che il tumore progredisca o recidiva nel tempo. Se ilrischio è basso, generalmente la
terapia è conservativa o poco aggressiva. Al contrario se il gruppo di rischio è
elevato, solitamente è necessaria una terapia più aggressiva.
Nella trattazione che segue saranno illustrati i sistemi di stadiazione
"standard", la cui validità è stata riconosciuta nel corso degli anni in
numerosi studi condotti in tutto il mondo. Ci limiteremo pertando ad esaminare la stadiazione di Ann Arbor, inizialmente proposta
per i linfomi di Hodgkin e poi applicata anche per i linfomi non Hodgkin; la stadiazione di Cotswold per i linfomi di
Hodgkin, che è una versione legermente modificata della stadiazione di Ann
Arbor; la stadiazione del Saint Jude Children's Research
Hospital per i linfomi non Hodgkin pediatrici; due sistemi di stadiazione dei
linfomi gastrointestinali, quella proposta da Mushoff
e quella di Lugano del 1993. Nelle figure 1 e 2
sono rappresentati schematicamente esempi di linfomi in stadio linitato (I e
II) ed
avanzato (III e IV), rispettivamente.

Tab. 1- Stadiazione dei
linfomi - Ann Arbor
Stadio |
Sedi interessate |
I |
Coinvolgimento di una sola regione
linfatica (I); coinvolgimento limitato di un singolo organo o sito
extralinfatico (IE) |
II |
Coinvolgimento di due o più
regioni linfatiche dallo stesso lato del diaframma (II), oppure interessamento localizzato
di un solo organo o sito extralinfatico assieme all'interessamento di una o più sedi
linfatiche dallo stesso lato del diaframma (IIE) |
III |
Impegno di più regioni linfatiche
sopra e sotto il diaframma (III), che
può essere accompagnato da interessamento localizzato di un organo o sito extralinfatico
(IIIE), o della milza (IIIS)o di entrambi (IIIES) |
IV |
Coinvolgimento diffuso o
disseminato di uno o più organi o siti extralinfatici con o senza coinvolgimento di sedi
linfatiche. Gli organi interessati sono indicati con un simbolo: H (fegato), L (polmoni),
M (midollo), P (pleura), O (ossa), D (cute) |
|
Ogni stadio è
sottoclassificato come A o B in presenza o assenza, rispettivamente di uno o più dei
seguenti sintomi: sudorazioni notturne, febbre, calo ponderale superiore al 10% negli
ultimi sei mesi.
Oltre ai linfonodi sono considerate regioni linfatiche: la milza, il timo, l'anello del
Waldeyer, l'appendice, e le placche di Peyer dell'intestino. |

Fig. 1-
Linfomi stadi I e II -Negli stadi limitati la malattia si estende solo sopra o sotto il
diaframma (il muscolo trasversale che separa il torace dall'addome). Nello stadio II sono
interessati 2 sedi linfonodali: in questo caso il collo ed il mediastino
|

Fig. 2 -
Linfomi stadi avanzati. In questi casi la malattia si estende sopra e sotto il diaframma.
Nello stadio IV c'è l'interessamento diffuso del midollo o di un organo extralinfatico
(in questo caso il fegato), indipendentemente dall'interessamento o meno dei linfonodi.
|
Tab. 2 - Stadiazione di Cotswold della malattia di Hodgkin
Stadio |
Sedi interessate |
I |
Coinvolgimento di una sola regione
linfatica (I); coinvolgimento limitato di un singolo organo o sito
extralinfatico (IE) |
II |
Coinvolgimento di due o più
regioni linfatiche dallo stesso lato del diaframma (II), oppure interessamento localizzato
di un solo organo o sito extralinfatico assieme all'interessamento di una o più sedi
linfatiche dallo stesso lato del diaframma (IIE) |
III |
Impegno di più regioni linfatiche
sopra e sotto il diaframma (III), che
può essere accompagnato da interessamento localizzato di un organo o sito extralinfatico
(IIIE), o della milza (IIIS)o di entrambi (IIIES) |
III1 |
Con o senza impegno dei linfonodi
splenici, ilari, epatici, celiaci |
III2 |
Con impegno dei linfonodi paraortici, iliaci e mesenterici |
IV |
Coinvolgimento diffuso o
disseminato di uno o più organi o siti extralinfatici con o senza coinvolgimento di sedi
linfatiche. Gli organi interessati sono indicati con un simbolo: H (fegato), L (polmoni),
M (midollo), P (pleura), O (ossa), D (cute) |
|
Ogni stadio è
sottoclassificato come A o B in presenza o assenza, rispettivamente, di uno o più dei
seguenti sintomi: sudorazioni notturne, febbre, calo ponderale superiore al 10% negli
ultimi sei mesi.
La lettera X indica malattia bulky (massa linfonodale con diametro superiore ai 10 cm, o
allargamento del mediastino superiore ad 1/3 del diametro toracico).
Oltre ai linfonodi sono considerate regioni linfatiche: la milza, il timo, l'anello del
Waldeyer, l'appendice, e le placche di Peyer dell'intestino.
La stadiazione può essere clinica, CS, o patologica, PS. |

Tab. 3 - Stadiazione dei
linfomi non Hodgkin pediatrici (St Jude Children's Hospital)
Stadio
I |
Un singolo tumore (extranodale) o
una singola area nodale, con esclusione del mediastino e dell'addome |
Stadio II |
Un singolo tumore extranodale con
impegno dei linfonodi regionali
Due o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma
Due singoli tumori extranodali con o senza impegno dei linfonodi regionali dallo stesso
lato del diaframma
Tumore primitivo del tratto gastrointestinale, solitamente nell'area ileocecale, con o
senza impegno dei soli linfonodi mesenterici satelliti* |
Stadio III |
Due singoli tumori extranodali da
entrambi i lati del diaframma
Due o più regioni linfonodali da entrambi i lati del diaframma
Tutti i tumori primitivi intratoracici (mediastinici, polmonari, pleurici)
Malattia addominale primitiva disseminata**
Tutti i tumori paraspinali o epidurali, indipendentemente da altri sedi interessate |
Stadio IV |
Ognuno degli stadi precedenti con
iniziale coinvolgimento del sistema nervoso centrale o del midollo emopoietico*** |
|
* La malattia
addominale in stadio II è tipicamente limitata ad un segmento intestinale (solitamente
l'ileo distale), con o senza impegno dei linfonodi mesenterici satelliti, e la malattia
può essere completamente asportata chirurgicamente.
** La malattia addominale in stadio III è tipicamente diffusa ai linfonodi paraaortici e
retroperitoneali, al mesentere o peritoneo, o infiltra direttamente le strutture contigue
al tumore primitivo. Può essere presente ascite e non è possibile la completa
asportazione chirurgica delle grosse masse tumorali.
*** In caso di impegno del midollo osseo, la percentuale dei blasti o delle cellule
anomale deve essere inferiore al 25% perché la malattia sia classificata come LNH in
stadio IV; se la percentuale è superiore al 25% la malattia è classificata come leucemia
linfoblastica acuta B o T o L3. |

Stadiazione del linfomi
gastrointestinali
Tab. 4 - Stadiazione clinica
dei linfomi gastrointestinali sec. Mushoff
Stadio I |
Linfoma che interessa solamente un
sito del tratto gastrointestinale (GI) |
Stadio II |
- II-1: Linfoma che interessa il
tratto GI ed i linfonodi contigui
- II-2: Linfoma che interessa il
tratto GI ed i linfonodi non contigui
|
Stadio III |
Linfonodi che interessa solo il
tratto GI ed i linfonodi sopra e sotto il diaframma |
Stadio IV |
Linfoma che interessa il tratto GI
ed altri organi extralinfonodali |
Tab. 5 - Stadiazione dei
linfomi gastrointestinali - Lugano, 1993
Stadio I |
Linfoma isolato del tratto GI
senza infiltrazione della sierosa: interessamento unico o multiplo, lesioni non contigue |
Stadio II |
Linfoma del tratto GI che si
estende ai linfonodi addominali:
- II-1: linfonodi locoregionali
(gastrici, mesenterici)
- II-2: linofonodi no contigui (lomboaortici, iliaci, inguinali)
|
Stadio IIE |
- Penetrazione nella sierosa con
interessamento delle strutture adiacenti, da specificare, es. IIE (pancreas)
- Presenza di perforazione/peritonismo
|
Stadio IV |
Linfoma del tratto GI con
interessamento extralinfonodale disseminato o con coinvolgimento linfonodale
sovradiaframmatico. |



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