IX anniversario

Mons.Luciano Monari
Omelia Mons.Luciano Monari














Dal Notiziario C.F.D

Maggio2001 pag.12

Il Vescovo Monari alla Messa anniversario di Emer Mezzanotte

Quest'anno il 31 maggio verrà a celebrare a Modena la S.Messa di anniversario di Emer Mezzanotte il Vescovo di Piacenza, Mons. Luciano Monari. Mons. Monari è particolarmente legato a Modena, essendo nato nella provincia modenese ed essendo assai conosciuto e stimato in quella città. Ha insegnato Sacra Scrittura nel Seminario di Modena ed è famoso per i suoi scritti e interventi sulla Sacra Scrittura. Mons. Monari ha il raro dono di saper scrivere le cose pregiate della scrittura in termini semplici, accessibili, ma al tempo stesso assai profondi. Consigliamo a tutti di leggere qualcosa di suo se capita tra le mani. La nomina a Vescovo di Mons. Monari non ha meravigliato, perchè tutti ne riconoscono il valore.

Che sia lui quest'anno a celebrare la S.Messa di anniversario per il nostro giovane Emer ci fa un grande piacere, per due motivi: il primo è perchè è un modenese, che torna tra la sua gente per esserci vicini nel momento in cuianche noi ricordiamo un ragazzo modenese: un padre, uno studioso, un uomo che sa rendersi conto delle cose importanti che accadono nella sua diocesi viene tra noi per esprimere condivisione. Il secondo è perchè è un Vescovo, e come tale una sentinella, un guardiano. Quando c'è un vescovo, anche le pecore sono più al sicuro. Non solo riguardo la verità da difendere, ma anche alla lettura e interpretazione dei fatti. E' il terzo Vescovo che viene da Emer, dopo Mons.Tonini e Mons.Cocchi. Ciò non può non manifestare un grande fatto, che ci riguarda. Vi apettiamo numerosi, quella sera, per pregare, per ascoltare la parola preziosa di Mons.Monari, per confermarci ancora una volta davanti all'altare in un cammino di fede che ha visto in Emer un testimone assoluto.




Sintesi dell'Omelia di Mons.Luciano Monari
curata da Padre Serafino Tognetti

Siamo qui a ricordare la morte dolorosa di un ragazzo di 18 anni e possiamo porci un interrogativo: perchè?
Dio è buono? Possiamo fidarci di Lui?
Oppure non è buono, non è potente, incapace di controllare gli avvenimenti?
Lasciamo in sospeso la domanda e consideriamo la festa di oggi ( 31 maggio-Visitazione ).
E' l'incontro di due madri, di due figli, dell'Antico testamento e del Messia annunciato dai profeti.
Quindi un incontro speciale.
Lo Spirito Santo fa sì che Giovanni nel grembo della madre riconosca il Messia di cui Maria è portatrice.
L'incontro avviene nella gioia perchè Maria porta in sè il Verbo che ha concepito avendo avuto fiducia e avendo obbedito alla Parola di Dio.
Maria è immagine della Chiesa che, come la Vergine, deve portare il Verbo al mondo in attesa, ma per portarlo deve come Lei averlo concepito nell'ascolto, nella fiducia, nella obbedienza.
In ogni ambiente ( famiglia, lavoro, scuola..) la Chiesa, che siamo noi tutti, deve portare questo annuncio di gioia e di redenzione per trasformare nella fede ogni speranza umana ( esistere, crescere, amare, lavorare, soffrire ).
Nel corso della esistenza il tentatore ti dice che non hai veramente fede in Dio, ma che lo usi per realizzare altri scopi ( successo, salute, potere..), ma di fronte alla morte, quando non c'è più alcuna speranza umana, resta solo la fede nuda.
Nella morte prematura e dolorosa di Emer si è manifestata la pienazza della sua fede, ma anche l'azione di Dio che in Emer ci ha mostrato come sa operare grandi cose nella povera natura dell'uomo
Ci sarebbe tutto per dire che Dio non c'era nei giorni dell'agonia di Emer.
Il Salmo 22 " Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato...." termina però con le parole " Ecco l'opera del Signore ", che significa : Dio ha agito.
In che modo ha agito?
Molti hanno pregato, ma Dio non ha operato il miracolo della guarigione, ma ha operato in Emer il miracolo della Fede, della Speranza, dell'Amore.
C'era la Fede
Nel progressivo silenzio e nell'abbandono in cui Emer è entrato ( IS 52,14 e 53,7: " Come molti si stupirono di Lui- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la Sua forma da quella dei figli dell'uomo-".." Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
C'era la Speranza ( AP. 12,11: " Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; perchè hanno disprezzato la vita fino a morire " ).
C'era l'Amore ( EB. 12, 8-9: " se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli! Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita? ".
Fede, Speranza e Amore sono l'impronta di Dio.
Emer si è fatto cera e così su di lui Dio ha potuto lasciare la Sua impronta.
Dove era Dio?
In Emer, a soffrire, a plasmare la carne perchè diventasse luogo dell'Amore.