Era una chiesetta che sorgeva al Margine Rosso, sulle prime colline in regione omonima, all'incrocio tra la strada detta di Pitz'e Serra e un viottolo di campagna che conduce alla vaccheria che sta ai piedi di N. S. Di Buon Cammino.
Attualmente sul luogo esiste una specie di casamatta in calcestruzzo di epoca fascista. Amatore Cossu disse che questa chiesa si trovava "a sa part'e s'Oghianu e de Claru Idda".
Nel 1599 esistevano l'abside e il lato destro in rovina.

Sempre Amatore Cossu sostenne che nel 1758 esisteva ancora: è citata infatti nel manoscritto inedito della "Causa Pia" di Maria Piras come uno dei confini dell'aia che faceva parte di un appezzamento di terreno mutuato ad un contadino.
Nel 1761 risulta già distrutta.
La statua di Sant'Anastasia è conservata nella chiesa di Santa Maria di Cepola.