Differenze Morfologiche

La testuggine Emys orbicularis ha un aspetto molto diverso a seconda della Regione d'origine. Le emys italiane più grosse risultano essere quelle provenienti dalla Pianura Padana (animali molto scuri e spesso più bombati) ed in Sicilia. Quelle toscane e laziali, specialmente quelle meridionali, sono di solito più chiare e tendono verso il marrone, ad eccezzione di alcune piccole popolazioni relitte che vivono in riserve ombreggiate e che hanno quindi la tendenza ad assumere un colore più scuro. In Campania gli animali sono molto più chiari , a volte giallastri, un po' depressi e più piccoli. Simili sono quelle siciliane che però sono più robuste e danno un impressione più tondeggiante. Gli esemplari della Puglia-Basilicata e Calabria sono molto simili fra loro. Tale diversità regionale italiana di questa specie monotipica, che troviamo anche in Turchia e su alcune isole mediterranee (Baleari) , non è mai stata studiata e dimostra l'esistenza di genotipi diversi nelle varie regioni italiane. La diversità di genotipo è ovviamente maggiore con le popolazioni di testuggini extra.italiane.


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Protetta grazie alle norme della Convenzione di Berna (che ne proibisce il commercio e la detenzione); la "Testuggine palustre europea" è l’unica specie acquatica presente in Italia.

La specie risulta distribuita in un vastissimo territorio che comprende anche gran parte d’Europa, il Nord Africa e diverse regioni asiatiche, la sua distribuzione zoogeografica è infatti europea centro-meridionale, anatolico-caucasico-maghrebina.


Distribuzione geografica europea
di "Emys Orbicularis"
 
 
In Italia, in particolare, era un tempo molto diffusa lungo tutti i corsi d’acqua, nelle paludi e nei laghi costieri, ma è oggi localizzata in poche zone almeno in parte risparmiate dalle devastanti azioni dell’uomo (suo principale nemico).
Oggi la Emys Orbicularis è diventata uno dei rettili italiani più in diminuzione e per questo oggetto (fortunatamente) di particolari attenzioni e di numerosi studi eco-etologici da parte di naturalisti ed enti protezionistici.
In Italia la testuggine d’acqua vive, sia nelle regioni continentali che in quelle peninsulari, in Sicilia, in Sardegna e nella vicina Isola Maddalena. Nel territorio italiano è senz’altro presente in tutte le Regioni, ma sembra più diffusa in quelle centrali.
Fatto dovuto evidentemente, alla conservazione degli ambienti umidi dove vive. Notevoli nuclei sono quelli presenti nella Riserva Naturale "Boscone della Mesola", presso Boscomesola (Ferrara) e quelli del Parco Naturale della Maremma in provincia di Grosseto. Solo in queste località e in poche altre, le popolazioni , protette, hanno in parte perso l’istintiva diffidenza verso l’uomo e possono essere avvicinate e osservate facilmente.
Considerazioni zoogeografiche, paleontologiche, climatiche, ecologiche ed etologiche suggeriscono l’ipotesi che l’areale naturale della testuggine acquatica non si estenda in Europa oltre l’isoterma di luglio 18 gradi.
 
coppia di "Emys orbicularis" in termoregolazione su un tronco d'albero

HABITAT

Gli ambienti frequentati sono i più vari, è possibile infatti ritrovare le testuggini palustri, sia nei fontanili, sia nelle lagune salmastre, in acque stagnanti come in corsi d’acqua a corrente moderata o forte con o senza vegetazione rivierasca. Frequenta soprattutto località di pianura, anche non lontane dal mare, senza spingersi oltre i 500 metri d’altitudine (Sicilia). In Marocco vi sono esemplari che vivono a 1700 metri di quota sul livello del mare.

 

ABITUDINI DI VITA

Le sue abitudini di vita sono quelle tipiche di una testuggine palustre, abbastanza legata all’ambiente acquatico. E’ tuttavia possibile che si allontani per parecchi chilometri dal bacino nel quale vive abitualmente e non necessariamente in una giornata piovosa. A volte è possibile osservarla a spasso lontano dall’acqua, persino con il solleone e addirittura su strade asfaltate. Di giorno la testuggine d’acqua può osservarsi a terra lungo Estremamente timida, la fuga verso l'acqua al minimo rumore è quasi istantaneale rive o su aggallati, tronchi e rami affioranti dall’acqua ove sale per riscaldarsi al sole; di notte, invece, si trattiene in acqua , sia in superficie che sul fondo, o si sposta lungo le sponde di fiumi, paludi e canali, perlopiù in cerca di cibo. E’ timida, agile, veloce e si tuffa prontamente in acqua, ove nuota con grande perizia, al primo cenno di pericolo.
Di regola è un rettile stanziale e gregario ad eccezione degli esemplari anziani. La sua temperatura preferenziale è di 20-24 gradi, ma con 6-9 gradi è talvolta già in attività; in g
enere però la specie è abitualmente attiva, quando la temperatura è superiore ai 14 gradi. Il loro ciclo vitale è simile nei diversi habitat. E’ attiva dalla primavera al tardo autunno, mentre trascorre i mesi invernali in uno stato di latenza , celandosi in buche lungo le riva di fiumi e canali o anche nella fanghiglia del fondo. In questo secondo caso, integra la respirazione aerea con l’ossigeno che riesce ad assumere direttamente dall’acqua, attraverso la pelle del collo, ma ha comunque bisogno di affiorare di tanto in tanto con la testa in superficie.
Lo fa però solo una volta ogni quattro o cinque ore. A seconda dell’andamento climatico, escono dal letargo invernale, dagli inizi di marzo a fine aprile, anche se non è raro osservare qualche esemplare in riscaldamento al sole, già a metà febbraio, se la temperatura permane per qualche giorno al di sopra dei 16 gradi.

 

CARATTERI DISTINTIVI

Agile, vivace e simpatica, "Emys orbicularis"  è stata per secoli ingiustamente perseguitataCarapace ovale liscio; una cerniera poco sviluppata lungo il piastrone tra le pettorali e le addominali ; dita ben distinte , munite di unghie visibili e accuminate, congiunte da una membrana natatoria. Gli esemplari vecchi, sono di regola scuri, mentre nei giovani, subadulti e adulti sia il carapace sia il collo e il capo presentano, in genere, barre e macchioline gialle.
Gli esemplari provenienti dalle regioni orientali dell’areale hanno in genere il corpo più colorato di giallo e un carapace più verde. La taglia massima, secondo molti autori, può raggiungere i 35 cm., in particolare nelle regioni nord-africane. Le Emys italiane raramente superano i 20 cm..
Il carapace ovale e appiattito risulta idrodinamico durante la fuga in acqua e il suo colore è altamente mimetico. La permanenza a lungo in acque torbide e paludose fa sì, poi, che sul carapace si sviluppino alghe verdi filamentose che ne accentuano il mimetismo
.

 

 
Zampa Anteriore di "Emys Orbicularis" Il capo di una" Emys": si noti l'astuccio corneo e il timpano Zampa Posteriore di "Emys Orbicularis"
Zampa anteriore con unghie accuminate, caratteristica evidente nei maschi. Testa di "Emys Orbicularis" Zampa Posteriore
 
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